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Autore: S_a_r_a    11/01/2014    2 recensioni
Ispirato ad una storia vera. Beh, non proprio ispirato, una storia vera e basta. Nomi presi dalla fantasia dei personaggi in questione.
Un disagiato sociale, ignorante come una capra e incredibilmente molesto, insieme al suo fedele amico. Nel mondo non c'è posto per loro, ma loro sanno come aggirare il mondo.
Genere: Satirico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tic tic tic...click





*tic tic tici tic tic tic tic tic tic*

*click...click*

DRIIIIIN, DRIIIIIN, DRIIIIIIN

"Veeecchio Scopallooone, cosa fai?...Dai,ti sei svegliato?....Oh ti ricordi quel che problema che aveva il whatsapps? Quello dell'orario?...Sì, ecco già risolto, per cambiare l'orario sul telefono bisogna andare su data e ora poi lo metti...ooooooh vezz a che ora arrivi stasera?...Ci guardiamo quel film che fa cagare addosso o vuoi fare lo sparacchio?...Va bene, squillami quando ci sei che ti preparo gli spaghetti con la nutella...daaaai, a dopo, vado a farmi il coffex"

Computer e telefono. Telefono e computer. Benvenuti nel mondo di Nunj.

Nunj non è un umano qualsiasi. Non c'è da illudersi, non ha superpoteri né un'identità segreta. La sua è piuttosto evidente a chiunque ci parli due minuti. Ma qualcosa di speciale c'è. Un po' nella buzzetta che fa capolino da una corporatura allampanata – non è alcolica, ma dovuta alla sedentarietà e alla scioltezza nello scolarsi una bottiglia intera di Coca Cola. Parte ai 28 anni che si consumano di fronte ad uno schermo lontano dal mondo reale ormai da tempo. E qualcosa anche all'erudita dote oratoria in qualsiasi campo del sapere e della quotidianità.

Il vocabolario di Nunj è costituito da parecchi lemmi personalizzati, molti dei quali sono italiani ma con una desinenza storpiata o con la “s” finale, per dare quel tono spagnoleggiante che tanto lo rende fiero della sua esperienza in Messico, dove crede di aver trovato il senso della vita. Ma tra i più abusati ci sono “molla inumana” e “cassa atomica”. Poi non va trascurata una notevole quantità di avverbi e ripetizioni.

La giornata tipo di Nunj si riassume così: sveglia all'una, o una e mezza, giusto in tempo per poter vedere quale altro membro dell'allargata famiglia agguanterà Brooke Logan di Beautiful per poi seguire l'opinabile palinsesto di canale 5, tra altre soap e Uomini e Donne. Il tutto dividendosi tra la cucina e la camera da letto, sede della sua sconfinata passione, il computer; e la madre, incaricata di avvertirlo quando cominciano le puntate per la sua incapacità di star dietro agli orari, gli fa compagnia di fronte al televisore, guardando anch'essa con molto meno entusiasmo, forse più per inerzia creatasi negli anni, di quanto non ne disponga Nunj. Poi qualche oretta tra pc e cellulare col suo amico Scopallone, due orette al lavoro – trovato dalla madre che con pazienza mandava curriculum ogni giorno a qualsiasi posto mentre lui giocava - di nuovo a casa di fronte al monitor, in trepidante attesa affinché il fuso orario gli permetta di parlare con la sua amata ragazza messicana, che non vede da tre anni.

La colonna sonora di queste intense giornate è il continuo squillare dello smartphone unito al rumore di sottofondo del simulatore di aerei, lo stesso che si sente quando si è in volo, però direttamente a casa. Nunj ha un'ammirazione totale per questi rivoluzionari marchingegni. La poca predisposizione allo studio non gli ha permesso di realizzare il suo sogno tra le nuvole di tutto il mondo, quindi si è procurato un surrogato virtuale per cui si dà da fare scaricando sempre aggiornamenti, aeroporti e nuovi velivoli. In più cerca di apprendere nozioni sul loro funzionamento, se non fosse che la fisica è un territorio per lui oscuro, per non dire la matematica e tutto ciò che vi è correlato.

Ma i grandi numeri si possono vedere in prefestivo, quando non ha il turno lavorativo. I sabati sera si alternano tra due luoghi, casa di Nunj e casa di Scopallone, ma la sinfonia è sempre la stessa: giochi al computer, film al computer, e cibo improbabile.

In questo caso é Scopallone che si reca all'abitazione di Nunj, prima di cena.

Scopallone è il migliore amico, nonché unico, di Nunj. La sua unica relazione extrafamiliare. Anche lui è speciale a modo suo. Molto tranquillo e remissivo, sempre pronto a sottomersi al volere di Nunj senza esprimere un'opinione. Qualunque cosa dica Nunj è per lui oro colato e commentata con un “sì sì”, anche quando vien detto che la cacca è marrone, e subito dopo arcobaleno. Si fida a tal punto di lui da mettersi nelle sue sapienti mani. Tanto da fargli decidere cosa preparare per cena.

Il menù è anch'esso sempre lo stesso: pasta o riso, oppure entrambi. Da un condimento modesto come formaggio e olio, in presenza di uova in frigo la fantasia galoppa verso un'audace carbonara improvvisata. Nunj è alle prese con la pancetta in padella, ma ha qualche diffcoltà col fornello. Il disastro si sta compiendo, gli schizzi iniziano a farsi più frequenti e il suggerimento di abbassare il fuoco non viene colto. Ma Nunj ha un asso nella manica. Ritorna dalla sua stanza munito di occhiali da sole per ripararsi dagli attacchi del sughetto e doma con coraggio e maestria la pancetta scoppiettante fino alla cottura. Non ha molto occhio per le dosi, quando si trova da solo in casa a dover provvedere per sfamarsi è in grado di riempire un tegame per tre che lascia aperto fuori dal frigo ad avvizzirsi per giorni. Ma grazie alla voracità del suo largo amico Scopallone questo ostacolo viene prontamente superato. Se invece eccede in parsimonia, allora un piatto di riso in bianco verrà in loro soccorso.

Dopo aver ridotto la cucina ad un pollaio di cartacce di crackers, briciole e mozziconi di sigaretta abbandonati nel posacenere sul tavolo per profumare tutta la casa, è il momento tanto anelato di rifugiarsi davanti al pc per giocare o guardare qualche film dell'orrore, di cui nessuno dei due capisce la trama. Immancabile la scorta di schifezzine comprate all'ultimo minuto dal pakistano sotto casa o il barattolo di nutella, che viene svuotato senza pietà a cucchiaiate, oppure spesso citato come ottimo modo di insaporire qualsiasi pietanza salata.

Sì perché Nunj è privo del senso del gusto. Accosta una frittella dolce al sapore di lego, o vorrebbe provare la maionese sul dolce al mascarpone.

E ormai la serata dei nostri eroi è verso la chiusura. Le ore si fanno piccole, il sonno inizia a chiudere le palpebre e a far russare Scopallone rumorosamente, mentre Nunj ne approfitta per avviare una videochiamata con la sua dolce metà.

Verso le 5 del mattino si può considerare concluso tutto con il ritorno a casa di Scopallone, ma non senza un preludio a quel che sarà una domenica coi fiocchi, cioè una replica del sabato protratta ad orari più indicati per la sveglia giornaliera di Scopallone, che lavora anche lui.

E tutte le altre persone? Capita non di rado che Nunj debba interagire con esterni, a partire dalla sorella e agli ospiti di casa. Predomina una tendenza a fare domande abbastanza stupide per attrarre un po' di attenzione, diverse digressioni su argomenti totalmente fuori tema dal discorso affrontato, ma a lui cari e di cui si sente conoscitore esperto, come gli spietati narcos e la tecnologia. Questa è la vera piaga che affligge chiunque cerchi di esprimere le sue idee al riguardo. Prima viene sottoposto ad un interrogatorio su quale tipo di computer o telefono abbia – domanda che ripete anche le volte che Nunj vede questa persona successivamente -, le componenti del computer e poi un po' di sciorinare di cose che ha letto e imparato su internet.

Quando si parla di soldi poi ha uno scintillio negli occhi generalmente spenti, come Satana è felice quando vede la schiera dei nuovi sudditi del suo regno allargarsi sempre di più. Ha un po' una fissazione riguardo a chi si è arricchito e ha fatto fortuna, quello che lui forse ha sperato in Messico e non è riuscito per mancanza di intraprendenza.

Non è possibile controbattere le idee di Nunj. In nessun modo. Vi mangerà vivi. Una belva feroce a cui si cerca di strappare il pasto caldo. Nemmeno Scopallone è esentato dall'essere verbalmente aggredito. Molti hanno tentato, nessuno è uscito vincitore. Non perché abbia tesi inconfutabili, ma semplicemente quel che lui dice, che sia infondato o no, è la legge. La sua inesistente vita sociale non gli consente di essere abituato ai confronti, chi gli sta più vicino li evita. Durante la sua permanenza in Messico ha cominciato a frequentare una palestra dove ha imparato un po' di lotta ed MMA, o qualcosa del genere. Si sente alquanto figo e potente per questo, è un'arma utile in mancanza di argomenti a parole. Se ha stima di voi, sarà carino e socievole, vi chiederà tre volte come stai, ma se provate a dire che non ha senso quel sta dicendo allora siete fritti.

Lasciate ogni speranza o voi che lo incrociate!

  
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