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Autore: Vale11    14/01/2014    6 recensioni
Se il mare ti chiede di non lasciarlo dormire da solo, tu cosa fai?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Di solito ci sono due modi di far finire una storia: far andare le cose come dovrebbero andare, o farle andare in modo diverso. Nel nostro caso, le cose andarono come volevano andare, e facendo questo ci fregarono con un certo stile. Ma andiamo con ordine.


Le votazioni furono, paradossalmente, quasi ordinate: non c'era un modo preciso per votare, sulle navi pirata, non c'erano codici che descrivessero se la preferenza andasse data a alzata di mano, per acclamazione o scrivendo il nome su un foglietto. Di solito, la possibilità del foglietto veniva evitata per evidente mancanza di carta, ma abbondante presenza di analfabetismo. La Jolly Roger restò saldamente nelle sapienti mani di Jas Hook, terrore dei mari, unico uomo che Barbanera abbia mai temuto eccetera eccetera: quell'uomo era il mare, e chi meglio del mare poteva capitanare una nave? La scelta non fu difficile. Scegliere il capitano del Silver, invece, fu più problematico: per le prime tre votazioni i voti furono così confusi e segmentati da far pensare che ci sarebbe voluta un'eternità per assegnare alla nave un capitano, e la cosa problematica era che, a tutti gli effetti, l'eternità era una cosa a portata di mano. Ma chi vuole spenderla alzando le mani per sempre? E' un'idea ridicola. Questo problema portò alla scelta di quattro candidati principali, fra cui, erano certi, si nascondeva il capitano che la ex nave della regina attendeva ormai da settimane. Cookson si trovò nella rosa dei candidati, assieme a Cecco, marinaio italiano di una certa fama nefasta, un Jolly Roger più nolente che volente e uno Smee in bilico fra lo stupore, l'esuberanza e il terrore più nero. Come il marinaio irlandese fosse finito nella rosa dei candidati non è un mistero: lo votarono perchè, sul fondo del barile, era davvero capace di mandare avanti una nave. Essere buoni non è esattamente come essere stupidi, e il pugnale che portava regolarmente legato alla vita lo dimostrava. Fu così che, mentre Jas, Hansi e Saoirse stavano appollaiati sul castello della Roger, sul Silver si contavano le mani alzate e si minacciava di tagliarne una a chi votava due volte, finchè non fu deciso di far mettere tutti in fila e far fare un passo indietro a chi aveva già espresso la sua preferenza. Non fu un processo troppo macchinoso, ma l'evoluzione ha bisogno dei suoi tempi. Era quasi sera quando finalmente il timone del Silver si trovò qualcuno alla guida, ritrovandosi fra le mani terrorizzate ma comunque capaci di un certo signor Smee. Capitano, da quel giorno in poi.


Quando glielo chiese, Roger spiegò a Jas che restare ai suoi ordini era quello che voleva, concludendo il discorso con un più che sensato vista la tua propensione a farti aprire buchi in pancia ci vuole qualcuno che te li chiuda. Jas pensò di obiettare che magari anche sul Silver c'era gente che si sarebbe aperta buchi in pancia, in futuro, ma decise di tenersi per se il commento, il medico di bordo e anche il primo amico che avesse mai avuto, visto che il secondo avrebbe dormito  su altri legni, da quel momento in poi. Smee capitano gli faceva un certo effetto: certo, era l'ultima persona che si sarebbe mai aspettato di trovare al comando di una nave, ma a pensarci bene anche la prima. Era così, Smee: ispirava sentimenti contrastanti. In tutta onestà, e volte non sapevi se abbracciarlo o sparargli. L'equipaggio si divise equamente fra i due vascelli, facendo entrare nei ranghi anche i soldati che desideravano farlo, e lasciando ben poco margine di scelta agli altri. C'erano squali da sfamare, in quel mare, e chi erano loro per negare ai pesci una cenetta come si deve in un giorno di festa?


La festa si tenne la sera, dopo che un impacciato capitano Smee presiedette allo scambio di voti fra un collega e un fabbro mezzo matto che vedeva le fate, ed era capace di dividerti in due senza pensarci mezza volta. Come unione non fu male, e il dna che promettevano di condividere prometteva già di essere letale: Hansi, nel caso in cui qualcuno decidesse di nascere, si sarebbe trovato con una bella grana al posto di un nipote. O una nipote. Quando Jas Hook lo chiamò capitano, Smee rischiò un collasso dovuto a una troppa affluenza di sangue al cervello. Non svenne, ma in compenso diventò color aragosta per i quarantacinque minuti successivi. Hansi regalò a Jas e Saoirse alcuni dei suoi libri, che una porta gli aveva permesso di recuperare con comodo dalla sua camerata poco prima della cerimonia, Roger regalò la promessa di non staccare la testa a Jas la prima volta che avesse provato ad ammazzarsi, e a Saoirse la promessa che l'avrebbe lasciato fare a lei, ma il regalo più grande, e più strano, al capitano James Hook arrivò proprio dal suo nuovo collega: accanto alla Jolly Roger, adesso, veleggiava un veliero che si chiamava King Jas.

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ommioddio non ci si crede. è finita. l'ho iniziata anni fa, e ora è finita. cacchio. no, ok.
GRAZIE. sul serio, grazie a tutti coloro che hanno sopportato i miei ritardi biblici e i miei periodi di iperattività. peter pan è di tutti, ergo questa storia è anche vostra. e di jas. e di saoirse, che altrimenti mi stacca la testa.
  
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