“Over the
hills and far away,
she prays he will return one day.
As sure
as the rivers reach the seas,
back in his arms he swears she'll
be.
Over the hills and far away,
he swears he will return
one day.
Far from the mountains and the seas,
back in her arms
he swears he'll be.”
“Over the hills and far away” - Nightwish
Il campanello della porta d'ingresso del negozio lanciò il suo trillo acuto e vibrante quando Regina, Emma, Henry e Neal se ne andarono, ormai certi che Pan non avrebbe più rappresentato una minaccia per nessuno, rinchiuso com'era nel Vaso di Pandora.
Belle e Rumpelstiltskin rimasero soli
nel retro del banco dei pegni, in piedi l'una di fronte all'altro nel
cono di luce rosso-dorata del tramonto che filtrava dalla finestra e
lambiva i loro volti.
Con grande lentezza, l'uomo avvicinò
una mano alla guancia della sua amata e ne sfiorò la pelle liscia e
morbida, delicata al tatto come un petalo di rosa, esattamente come
la ricordava e come non avrebbe mai potuto dimenticare.
Stentava ancora a credere di essere
tornato ed essere riuscito a sfuggire al ferale destino che la
veggente cieca aveva predetto per lui anni prima, ma soprattutto
ancora non si capacitava che la sua Belle fosse lì, davanti a lui,
più bella e reale che mai.
Fino a pochi giorni prima era
fermamente convinto che non l'avrebbe mai più rivista. Si era
rassegnato al fatto che mai più avrebbe potuto rimirare la dolcezza
del suo sorriso, assaporare la morbidezza delle sue labbra o perdersi
nelle iridi dei suoi occhi, dove cielo e mare si fondevano in un
abbraccio che catturava tutte le sfumature del blu e dell'azzurro.
Invece ancora una volta il Signore
Oscuro aveva dovuto ricredersi ed era rimasto stupefatto e
meravigliato davanti all'immenso potere del Vero Amore e alla forza
di quella giovane donna che, anche dinanzi all'ennesimo ostacolo, non
l'aveva abbandonato e aveva avuto fede nel legame indissolubile che
li univa, aspettando il suo ritorno senza mai perdere la speranza.
Belle portò la propria mano sopra
quella di Rumpelstiltskin e chiuse gli occhi, beandosi della
sensazione delle dita calde di lui sul proprio viso.
Quanto le era mancato quel tocco dolce
e lieve! Nei giorni precedenti avrebbe dato qualunque cosa solo per
sentire ancora una volta la sua carezza sulla pelle, ed ora lui era
tornato, era lì con lei, e la gioia che le colmava il cuore era
quasi impossibile da contenere.
Un' unica piccola lacrima salata sfuggì
dalle ciglia della ragazza, scivolando lungo il suo volto come una
minuscola perla di felicità su una superficie di porcellana.
Rumpelstiltskin la intercettò con il
dorso della mano e l'asciugò delicatamente: - Non piangere,
sweetheart. Ora siamo insieme e andrà tutto per il meglio,
vedrai. Avremo il nostro lieto fine. -
Belle annuì, sorridendo fiduciosa, poi
si strinse a lui, posando il capo nell'incavo della sua spalla.
L'uomo la circondò con le braccia e la
tenne stretta a sé, baciandole i capelli.
Non l'avrebbe più lasciata. Mai più.
Il loro amore era già stato segnato da
troppi addii, troppe lacrime di dolore; innumerevoli volte era stato
messo a dura prova, eppure, nonostante tutte le traversie che aveva
dovuto fronteggiare, era sopravvissuto, proprio come la loro tazzina
dal bordo spezzato.
I due rimasero abbracciati a lungo,
senza dire una parola, limitandosi ad ascoltare i loro cuori che
battevano all'unisono e il ritmo calmo dei loro respiri.
Quando si sciolsero, Belle studiò
dalla testa ai piedi l'abbigliamento del suo amato e sul suo viso si
dipinse un'espressione divertita: - Era da molto tempo che non ti
vedevo con indosso questi vestiti. Mi fa un certo effetto. -
Rumpelstiltskin sembrò sorpreso da
quell'affermazione; si voltò verso uno specchio rettangolare posto
all'angolo della stanza e diede un'occhiata al proprio riflesso.
Anche nella Foresta Incantata i suoi abiti erano sempre stati
considerati eccentrici e bizzarri, ma sullo sfondo della normalità,
almeno apparente, della cittadina di Storybrooke, essi risultavano
davvero fuori luogo, con quei pantaloni di pelle che gli fasciavano
le gambe, gli stivali stringati alti fino al ginocchio e il cappotto
di pelle di drago completo di fibbie argentate.
Tornò a rivolgersi a Belle, con fare
scherzoso: - Temo di non essere molto alla moda conciato così, vero?
-
Lei scoppiò a ridere. Una risata
liberatoria, cristallina e gioiosa che giunse come il suono festoso
di mille campanelli alle orecchie di Rumpelstiltskin: - Rumpel, tu
non sei mai alla moda! -
L'uomo si finse
offeso ma non poté trattenersi dal sorridere: - Hai qualcosa contro
i miei eleganti completi giacca e cravatta, dearie? -
- Non mi
permetterei mai! -
Le
labbra sottili di lui si contrassero nel sorrisetto beffardo e
malizioso che l'aveva sempre contraddistinto e per un attimo a Belle
parve di rivedere il folletto dalla pelle squamosa. - Sai,
sweetheart, puoi anche
fingere che non ti piaccia come mi vesto, ma ricordo perfettamente
gli sguardi di approvazione che lanciavi al mio fondoschiena al
Castello Oscuro, quando credevi che non ti vedessi. -
Touché.
La giovane arrossì fino alla punta delle orecchie e distolse lo
sguardo, imbarazzata, mentre Rumpelstiltskin ridacchiava.
- Ok, può darsi
che quei pantaloni non mi dispiacessero. - Ammise. - Ma il soprabito
con le piume era davvero orribile! Per non parlare di quella camicia
con...-
Ma la ragazza non
poté proseguire la sua invettiva contro l'abbigliamento del suo
compagno perché quest'ultimo la mise a tacere ponendo le proprie
labbra su quelle di lei in un bacio rapido e inaspettato, che si
trasformò ben presto in una passionale danza tra le loro bocche,
affamate l'una dell'altra.
Sembrava che
all'improvviso nessuno dei due avesse più alcun bisogno di prendere
fiato, come se il respiro dell'altro fosse più che sufficiente a
riempirsi i polmoni.
Entrambi
avvertivano il medesimo desiderio bruciante che li pervadeva, unito
all'insopprimibile bisogno di annullare ogni distanza tra i loro
corpi, troppo a lungo separati.
Senza interrompere
il bacio, le mani di Belle corsero ad armeggiare febbrilmente con le
fibbie e i lacci degli abiti di Rumpelstiltskin, mentre lui le passò
le braccia intorno alla vita e le slacciò rapidamente la gonna, che
scivolò a terra, dopodiché le sue dita agili e affusolate
iniziarono a sbottonarle la camicetta, che si sfilò senza alcuna
difficoltà.
- Non è giusto! Tu
sei in vantaggio! Così è sleale, amore mio! - Protestò la giovane
mentre tentava, con grande fatica, di sciogliere uno dei nodi della
casacca.
L'uomo sorrise e la
aiutò.
Il pavimento del
retro del negozio era ricoperto di vestiti sparpagliati in disordine
qua e là, completamente dimenticati dai loro proprietari che ora
giacevano sulla branda, teneramente abbracciati.
Belle appoggiò il
capo sul petto di Rumpelstiltskin e gli si fece più vicina,
allacciando una delle proprie gambe alle sue.
L'uomo prese a
giocherellare distrattamente con una ciocca dei suoi capelli scuri e
ondulati, morbidi come fili di pura seta che scorrevano tra le sue
dita.
Nonostante la
brandina fosse della misura adatta ad ospitare una sola persona,
neanche molto robusta, nessuno dei due avrebbe potuto desiderare una
sistemazione migliore.
Sotto una coperta,
recuperata dall'armadio lì accanto, i loro corpi nudi erano
intrecciati in un incastro perfetto.
Belle stava per
assopirsi, cullata dal battito regolare del cuore dell'amato, quando
l'orologio rintoccò sonoramente, riscuotendola dal dolce torpore al
quale si era abbandonata.
Scoccò un'occhiata
al quadrante e vide che le lancette segnavano le nove di sera, il che
le ricordò una cosa: - Oh... -
Rumpelstiltskin
alzò la testa dal cuscino e incrociò lo sguardo della ragazza: -
Che c'è, sweetheart? -
- Ci siamo persi la
festa da Granny. -
Lui sorrise e si
chinò sulla giovane, baciandola con dolcezza.
Belle ricambiò e
pensò che, tuttavia, ne fosse valsa la pena.
Da Stria93: Ed
eccomi di nuovo qui a perseguitarvi con i miei deliri RumBelle! xD
Questa volta ho proprio voluto dare sfogo a tutto il mio bisogno di
fluff, sperando di non aver toccato gli estremi del banale o dello
scontato.
Magari non sarà la ff migliore che abbia mai scritto, né la più
profonda, ma un po' di leggerezza ci voleva proprio in questo periodo
di astinenza da OUAT, specialmente dopo il tragico epilogo del finale
di stagione. T_T
L'ultima
parte di questa brevissima shot è ispirata ad una presunta
scena
tratta dal copione della 3x10 e che sarebbe poi stata tagliata.
Sinceramente non so se tale notizia sia attendibile oppure no, ma
l'idea era comunque molto carina e così l'ho inserita. :)
La
canzone dei Nightwish mi è sembrata perfetta per enfatizzare l'amore
che sopravvive oltre le barriere del tempo e dello spazio che possono
dividere fisicamente.
A rischio di essere ripetitiva, voglio ringraziare davvero tantissimo
tutti coloro che mi supportano (e mi sopportano) in questo fandom,
specialmente le rumbellers accanite come me, sempre pronte a darmi il
loro preziosissimo sostegno. Vi adoro! <3
Baci baci! :*