Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: FairyQueen78    19/01/2014    3 recensioni
Leggendo tra le vostre FF mi è caduto l'occhio su un titolo che, dopo avermi fatto scompisciare, ha messo in moto le malefiche rotelle del mio cervello. Il titolo era qualcosa tipo "Mille e uno modi per uccidere Hojo".
Ora, io non voglio poi così male a questo personaggio ma resta il fatto che in più di un occasione avrei avuto voglia di prenderlo a schiaffi.
Questa storia è la mia piccola vendetta nei suoi confronti. Se vi divertirete a leggerla almeno la metà di quanto io mi sono divertita a scriverla, avrò raggiunto il mio scopo. ^_^
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: questa storia la si può collocare verso la fine del manga o comunque in una fase piuttosto inoltrata (sicuramente dopo il film "Il castello al di là dello specchio")

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Seduti intorno al fuoco dopo una cena frugale, Kagome, Sango, Miroku e Shippo erano intenti ognuno nelle proprie attività: Kagome era alle prese con dei nuovi esercizi di algebra che le stavano dando parecchio filo da torcere; Shippo, sdraiato bocconi vicino a lei, era intento a disegnare un ritratto di Kirara con i suoi nuovi pastelli; Sango si occupava della manutenzione della sua fedele arma mentre Miroku sorseggiava beato un tè caldo seduto ai piedi di un albero e teneva d'occhio il fuoco. Poco distante Inuyasha se ne stava sdraiato sul prato, con le mani dietro la testa, a osservare una sottilissima falce di Luna nel cielo sopra di lui, quando all'improvviso, tirandosi su di scatto, sbottò:

- Baahhh! Maledizione! Domani sarà un'altra dannatissima notte senza Luna! -

- E allora?! Dove sta la novità?! - gli rispose Miroku senza scomporsi – Dovresti esserci abituato ormai. -

- Dannato! - lo apostrofò Inuyasha – Parli bene tu, non sei tu quello si ritrova disarmato ogni maledettissimo mese, ma se qualche demone ci attacca ci andrai di mezzo anche tu, sai! -

- Purtroppo non possiamo farci niente, Inuyasha – intervenne Sango - quindi tranquillizzati e impara a fidarti un po' più di noi, infondo non siamo degli sprovveduti. -

- Mmhh... sì, sì... - rispose poco convinto il mezzo demone, intanto però era lui quello che veniva privato di tutte le sue armi: niente artigli, niente Tessaiga, niente udito, vista e olfatto demoniaco, niente di niente! Solo... umanità! Debole e fragile, sia nel corpo che nella mente! Come umano si sentiva persino più debole di Kagome, lei almeno aveva sempre le sue frecce! In quelle condizioni era costretto a farsi completamente proteggere da lei e questo era a dir poco umiliante, anzi peggio era angosciante! Saperla in prima linea... e se le fosse successo qualcosa?! Lui cosa avrebbe potuto fare senza la sua forza?! Restare a guardala mentre veniva ferita o peggio uccisa??!!! No, no, non voleva neanche pensarci!

Kagome alzò lo sguardo dal libro e lo rivolse a Inuyasha, intuendo almeno in parte quali pensieri potessero tormentare la mente del mezzodemone e lanciando un'occhiata sconsolata all'equazione che stava cercando inutilmente di risolvere da mezzora, le venne un'idea:

- Senti Inuyasha... che ne diresti di passare la notte da me, domani? - propose timorosa, temendo un rifiuto

- Divina Kagome, non vi credevo capace di tanta audacia! - esclamò Miroku fingendosi scandalizzato – Davanti a tutti poi... -

- Mi- MIROKU! - lo apostrofò Sango rossa come un peperone, per una volta non riusciva a dargli torto se aveva pensato male. Certo non sarebbe la prima volta che Inuyasha segue Kagome nella sua epoca ed è già successo che sia rimasto con lei per uno o due giorni ma... per l'appunto è “successo”... così... senza nessuna premeditazione... ma ora... che Kagome potesse uscirsene con una proposta così esplicita, per non dire allusiva, non se lo sarebbe mai aspettato!

Anche Inuyasha fece tanto d'occhi voltandosi a guardarla

- Ma-ma... Ma che ti salta in testa, così all'improvviso?!!! - balbettò visibilmente imbarazzato

- Uffa! Ma che avete capito, tutti?! - rispose agitata Kagome – E' solo che... beh tanto, con te fuori combattimento, dovremmo comunque prenderci una pausa... e io qui non ci capisco niente – aggiunse indicando il libro – quindi pensavo di tornare per chiedere aiuto alle mie compagne... e allora... tanto vale che vieni con me... così almeno potrai stare... - stava per dire “al sicuro” ma si rese conto che era decisamente l'espressione più sbagliata da usare con Inuyasha e si corresse subito - ... tranquillo... Eh?! - lo incitò con un sorriso incoraggiante e due occhioni ai quali era impossibile dire di no.

- Insomma dovrei scappare a nascondermi con la coda tra le gambe? - ribattè Inuyasha incrociando le braccia con aria offesa, cercando di non guardarla in faccia o avrebbe ceduto subito.

“Oh no, l'ha capito!” pensò Kagome mordendosi la lingua “forse avrei dovuto dare corda a Miroku... NO NO! Ma che vado a pensare!”

- Su! Quante storie Inuyasha! Infondo è esattamente quello che hai sempre fatto, no?! La Divina Kagome ti sta solo offrendo ospitalità in un luogo migliore! Preferisci stare qua a roderti nel timore di essere attaccato da un momento all'altro?! - intervenne Miroku comprensivo, per poi cambiare bruscamente tono – Allora, maledetto cagnaccio, ti decidi ad accettare!! Un'intera notte solo con una giovane fanciulla... l'avessi io la tua fortuna! - e così dicendo spintonò il mezzodemone mettendogli un piede sulla testa.

- Ma si, vai Inuyasha, non farti pregare – aggiunse Sango fingendo di non aver sentito l'ultima frase di Miroku – Già che ci siamo torniamo al villaggio anche noi, così ci riposiamo un po' tutti. Ci farà bene! -

- Kagome, se vuoi vengo io con te! - disse candidamente Shippo – A me piace stare con te! -

- Grazie piccolo Shippo, sei un tesoro. - rispose Kagome accarezzando il piccolo demone sulla testa – Se fosse possibile farti attraversare il pozzo, ti porterei senz'altro... -

- Ah Ah! Ti è andata male, eh, Shippo! - lo canzonò Inuyasha – E cmq Kagome l'ha chiesto prima a me, tu stanne fuori, nanerottolo! -

- Allora?! Cos'hai deciso Inuyasha?! Mi accompagni?! Potremmo approfittarne per fare un po' di provviste... – lo incalzò Kagome

- Evviva! Kagome, mi porteresti uno di quei bastoncini dolci? - chiese Shippo entusiasta

- Vuoi dire un lecca-lecca?! Ma certo! - rispose Kagome sorridendo

- Uffaaa.... e va bene... se la metti così verrò con te... - disse Inuyasha – Non mi fido a mandarti da sola, prenderesti un sacco di roba che mi brucia la lingua! -

Kagome sorrise soddisfatta, finalmente era riuscita a premere il tasto giusto per convincerlo. Che fatica però! E dire che stava facendo tutto questo solo per lui, perché per una volta potesse stare tranquillo anche nella sua forma umana e magari farsi una bella notte di sonno ristoratore invece che un'interminabile veglia carica di angoscia.

 

La mattina seguente, di buon ora, il gruppo tornò al villaggio Musashi. Inuyasha e Kagome, salutarono i loro amici e si recarono al Pozzo Mangiaossa. Arrivati dall'altra parte, trovarono ad accoglierli la solita penombra del piccolo tempio che, nell'epoca di Kagome, custodisce il pozzo. Inuyasha con un balzo raggiunse il bordo e tese una mano a Kagome per aiutarla a salire. Una volta uscita, Kagome si diresse sicura verso la porta scorrevole del tempietto, con il mezzo demone al seguito, chiacchierando allegramente:

- Voglio chiamare subito Ayumi! E' l'unica che possa aiutarmi con quegli esercizi. Vado io da lei, così tu puoi startene tranquillo in... - stava dicendo, quando, spalancando con decisione la porta, le parole le morirono in gola di fronte allo spettacolo che le si presentò davanti.

Il cortile del tempio, di solito così calmo e pacifico, era invaso di gente che correva da tutte le parti affaccendata intorno a piccole e grandi intelaiature di legno che stavano prendendo forma un po' dovunque, in una baraonda di colpi di martello, sega, grida, voci e sporadiche risate.

Kagome osservava la scena attonita, quando Inuyasha la raggiunse e sbirciando da sopra la sua spalla le chiese perplesso:

- Che succede? -

Proprio in quel momento la Signora Higurashi passò davanti a loro trafelata portando un grosso scatolone, notò la figlia e si fermò:

- Oh! Kagome, sei tornata! Inuyasha caro, ci sei anche tu? Che fortuna, un altro paio di braccia robuste ci faranno proprio comodo! - disse allegra

Finalmente Kagome recuperò l'uso della parola:

- M-m-mamma.... c-che sta succedendo???!!! -

- Ma come Kagome, ti sei dimenticata? Oggi c'è la festa del tempio! Credevo che fossi tornata proprio per questo. - le rispose sua madre poi bisbigliò – Inuyasha caro, vieni un attimo qui, non puoi andartene in giro in quel modo! - così dicendo gli consegnò lo scatolone, si tolse il piccolo foulard che portava al collo e lo legò in testa al mezzodemone, per coprigli le orecchie da cane. - Ecco fatto! Così va molto meglio! Fammi un favore, porta questa scatola a quegli uomini laggiù, c'è anche Sota con loro, ti spiegherà lui cosa fare. -

Inuyasha rimase perplesso, guardò Kagome in cerca di aiuto, aspettandosi che dicesse qualcosa per fermarlo, di solito era sempre in ansia quando lui aveva a che fare con altre persone della sua epoca, ma al momento sembrava che la sua compagna, travolta dagli eventi, non avesse la forza di reagire.

- Vai, caro, vai!- lo sollecitò la madre di Kagome – e quando hai finito con loro vieni a cercarmi... c'è così tanto da fare! Dev'essere tutto pronto per stasera. -

Il mezzodemone si avviò mestamente verso la destinazione indicata e sentì Kagome dire a sua madre:

- Ma mamma, io ero tornata per studiare con Ayumi...-

- Oh, se è per questo non preoccuparti, verranno anche le tue amiche a darci una mano. Niente studio per oggi! -

- Coooosaaa???!!!! Ma questa è una tragediaaa!!! Proprio oggi che Inuyasha... -

- Calmati tesoro, Inuyasha non avrà problemi, vedrai. -

- No mamma, tu non capisci, stasera c'è la Luna Nuova! È la sera in cui Inuyasha torna umano, come facciamo con tutta questa gente in giro???!!! -

- Non vedo dove sia il problema... almeno non dovrà coprirsi le orecchie, una volta tanto! -

- E come spiegherai... come spiegherò alle mie amiche che il ragazzo che fino a un attimo prima aveva gli occhi dorati e i capelli d'argento (il che è già strano di suo) di colpo diventa moro e con gli occhi scuri???!!!! Me lo dici!!! -

- Stai tranquilla, Kagome, sono sicura che in qualche modo ce la caveremo. - sorrise la mamma facendole l'occhiolino – Ora vieni con me, abbiamo un sacco di cose da fare. -

Inuyasha raggiunse Sota che stava aiutando a preparare alcune bancarelle, il bambino lo salutò come sempre felicissimo:

- Ehi là, fratellone! Siete venuti a darci una mano finalmente?! Dov'è la sorellina Kagome? -

- Tua madre la sta trascinando via... ma si può sapere che sta succedendo qui? Che ci fa qua tutta questa gente? - chiese il mezzodemone guardandosi intorno spaesato e consegnando a Sota il suo pacco.

- Oggi c'è il matsuri, festeggiamo il Kami venerato nel nostro santuario, lo facciamo tutti gli anni. Ci aiuti anche tu, vero fratellone?! -

- Beh... si... credo di si... Kagome mi ha invitato a stare da voi stanotte. -

- Urrà che bello! Ci divertiremo un sacco vedrai! - gridò Sota eccitato

- Sota, chi è questo ragazzo? - chiese uno degli uomini presenti

- Lui è il fratellone Inuyasha, il ragazzo di mia sorella. - spiegò Sota

- Senti senti... e così la piccola Kagome è già in quell'età... - ridacchiò l'uomo soddisfatto squadrando Inuyasha da capo a piedi

– Non ti ho mai visto da queste parti... hai un aspetto davvero curioso... sei straniero forse? - chiese un altro uomo più anziano

Inuyasha stava per rispondere ma venne interrotto da un grido distante:

- Ehi là... nonno... Sota... - una ragazza si stava dirigendo verso di loro a passo spedito – Ehi! Ma tu sei il ragazzo di Kagome... Inuyasha, giusto?! Ci sei anche tu?! Ma certo, che sciocca, dimenticavo che tu qua ci lavori part-time, è piuttosto ovvio che non potessi mancare in un momento del genere! - lo salutò Ayumi

- Ah, tu sei una delle amiche di Kagome... - la salutò Inuyasha

- Ayumi, tu conosci questo ragazzo così strano? - chiese stupito l'anziano che evidentemente era il nonno di Ayumi

- Nonno, non parlare così, sei scortese... Inuyasha non è strano... è solo un meticcio. - rispose tranquillamente la ragazza.

“Ragazzo di Kagome”... “meticcio”... non era la prima volta che Inuyasha si sentiva rivolgere questi appellativi, ancora non ne capiva il significato ma visto che dicendo così tutti sembravano tranquilli e non facevano più domande decise di lasciar correre, senza indagare oltre.

- Basta chiacchiere, torniamo al lavoro adesso o non saremo mai pronti in tempo! - li richiamò uno degli uomini.

 

Nel frattempo Kagome e sua madre avevano raggiunto il nonno intento, insieme ad altri uomini, a portare fuori dal magazzino il mikoshi per la parata del pomeriggio:

- Kagome, sei tornata! Ottimo, così potrai assistermi come miko! - la salutò affannato

- Ma nonno, io non credo di essere... - il grido di uno degli uomini la interruppe

- Ah AH! Attenzione! Cade, Cade! - un uomo piuttosto robusto era scivolato e il piccolo, ma pesante, tempietto aveva perso di colpo uno dei suoi maggiori punti di appoggio; il nonno e gli altri cercarono di sostenerlo e riuscirono a fermarlo appena in tempo, prima che rovinasse a terra.

- AH!! Ahi! Ahi! La mia povera schiena! - urlò il nonno, lo sforzo di salvare il mikoshi gli era stato fatale. Kagome e la mamma furono subito al suo fianco per sorreggerlo:

- Cos'hai nonno?! - gridò preoccupata Kagome

- Papà, alla tua età non dovresti più fare certi sforzi! - lo rimproverò la mamma – vieni ti portiamo in casa così potrai stenderti

A fatica riuscirono a trasportarlo fino in camera e a stenderlo sul futon

- Ci mancava solo questa! E adesso come facciamo, dovremo chiamare il dottore... con tutto quello che c'è da fare! - si lamentò la mamma

- Non preoccuparti mamma, mi occupo io del nonno, ormai sono piuttosto brava ad occuparmi di ferite e infortuni. La vecchia Kaede mi ha anche insegnato a preparare un paio di impacchi che fanno miracoli in casi come questo - rispose Kagome ripensando a tutte le volte che aveva curato la schiena di Inuyasha messa a dura prova dai suoi troppi “a cuccia”.

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Questo è solo l'inizio! Che combineranno i nostri eroi?! Se vi ho incuriosito almeno un pò aspettate il prossimo capitolo e lo saprete.  ;-)
Avviso importante: di solito mi piace rendere le mie storie il più verosimili possibili per cui, alle mie (poche) conoscenze sul Giappone e le sue usanze ho aggiunto una buona dose della cara vecchia "ricerca in internet", quindi potrei aver fatto imprecisioni o preso mega cantonate. Se ne notate mi farebbe piacere correggerle.
Per quel poco che so, invece, là dove la spiegazione non salti fuori dal contesto, cercherò di mettere un piccolo glossario infondo, per quei pochi che ne sanno meno di me ^-^ (la spiegazione sul mikoshi arriverà a breve, tranquilli)
Alla prossima!

   
 
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