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Autore: DumbledoreFan    04/06/2008    23 recensioni
"Volete un consiglio? Mai sottovalutare le cose, qualunque esse siano" perchè anche una festa, un paio di drink in più, e uno stupido gioco vincolato dalla magia possono cambiarti la vita. Nessuno mai dovrebbe uscire dalla propria normalità, perchè quando questo succede, può capitare che Hermione Granger si ritrovi non in piena facoltà delle sue azioni, a perdere ad un gioco che le farà intersecare l'esistenza con quella del Principe delle Serpi, Draco Malfoy, in una storia fatta d'intrighi, di sotterfugi, di sesso e d'amore, di verità e bugie, di cose impossibili che diventano possibili.
“Vediamo, te per penitenza devi…” cominciò mettendosi una mano sul mento e riflettendo, qualcosa di dannatamente diabolico sicuramente. Mi massaggiai la pancia, e poi mi tenni la gola. Non resistevo più. “Ci sono!!” esclamò giuliva.
“Come prova di penitenza dovrai..."
"Portarti a letto Malfoy”
Vomitai lì sul pavimento, e subito dopo, mi addormentai per terra.
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Il trio protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Obligation, Judgment or Truth?'
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Uccidetemi, me lo merito. Davvero. Con il Piccolo Principe fermo per mancanza di idee, l'Ultima Discendente dei Black da aggiornare dopo 2 mesi e una nuova raccolta di Drabble/Flash Fic appena iniziata ("Dimmi chi sei tu..." andatela a leggere e recensire se mi volete bene!!XD), e gli esami che incombono, l'unica cosa che ho il coraggio di fare io COS'E'?! Pubblicare l'inizio di una nuova Draco/Hermione, mi pare ovvio!! Vi dico subito, prendete questa storia un po' così, niente di serio...una bozza buttata giù che ancora è in fase di lavorazione e che deve sottomettersi alle altre storie che hanno la precedenza...prendetelo come un lavoro fatto per di più, ok? Diventerà presto serio, non vi preoccupate!!Intanto però, per mandarlo avanti bene, siccome è davvero ancora tutta da costruire, mi piacerebbe tantissimo che la leggeste e la recensiste. GRAZIE E BUONA LETTURA!



Obbligation, Judgment or Truth?
Obbligo, giudizio o verita'?

Capitolo 1: "L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama"

Sapete cos’è la normalità? Normalità è quell’ insieme di cose e azioni che con l’esperienza abbiamo capito essere le più giuste per noi, da fare sempre, tutti i giorni, senza grandi variazioni. E’ quello stato di equilibrio che possiamo raggiungere durante la giornata, dove tutto va come dovrebbe andare, secondo la nostra concezione di normalità. Non ce n’è una universale, ognuno ha la sua e nessuno dovrebbe mai uscire dalla propria normalità. Perchè quando si esce dalla consuetudine si viene meno all'equilibro, sbaragliando l'ordine corretto delle cose. E la conseguenza è una sola: catastrofe. Pura e semplice catastrofe, di quella che travolge tutto, senza lasciare che niente torni come prima. Niente. Perchè ti cambia dentro, stravolge il tuo punto di vista, e nulla ti sembrerà come una volta. Questo l'ho capito solo dopo che la catastrofe era passata. Ho capito che forse, a quella festa, non ci sarei mai dovuta andare...o forse sì...sta di fatto che quella festa fu l'inizio della fine, lo sconvolgimento totale del mio equilibrio, della mia normalità. Per una cosa assolutamente banale. Ginny, come me del resto, aveva sottovaluto completamente le conseguenze che sarebbero sopraggiunte. Quando quel giorno di novembre mi corse in contro tutta trafelata pensava solo che mi avrebbe convinto a distrarmi un po'.
"Ehi Mione!Eccoti!" mi disse la rossa quando mi raggiunse all'entrata dei dormitori femminili. Io le sorrisi.
"Ciao Ginny...che è successo?" le chiesi mentre lei riprendeva un po' di fiato.
"Ho appena parlato con Dean...prossima settimana i ragazzi del settimo anno daranno una festa qui, in Sala Comune!" mi rispose entusiasta. Io la guardai spalancando gli occhi.
"Daranno una festa qui?? Bravi, complimenti...scommetto che ci sarà un sacco di roba proibita..." brontolai contrariata. Ginny sbuffò.
"Eddai Herm, che t'importa!! Tu ci devi venire!!"
Se prima i miei occhi erano spalancati ora ci mancava poco che mi cadessero di sotto.
"Io devo fare cosa?? Senti, è già tanto che non sono andata dalla McGrannit a dirglielo!! Vorresti anche che partecipassi?" sbottai indignata. Non sopportavo le feste, troppo rumore, troppa confusione, troppa gente tutta ammassata, troppo alcohol. Durante le feste tutto diventa un groviglio confuso e intricato difficile da sciogliere. E vi sembrerò anche strana, secchiona o quello che vi pare, ma non le sopportavo. Preferivo la calma e il silenzio genuino di una stanza chiusa piena di libri.
"Certo Hermione, tu devi partecipare!!" ripetè la rossa quasi con ovvietà. Io scossi vigorasamente la testa.
"Assolutamente no Ginevra!Prima di tutto, io sono una caposcuola, e secondo lo sai che odio le feste..."
"Ma andiamo Herm, per una volta che ti costa!! Sempre a studiare, se per una volta ti diverti non è che ti abbassa la media!" brontolò lei sbuffando. Io incrociai le braccia al petto e arricciai la bocca.
"Questa così detta festa è una violazione di almeno dieci regole della scuola, e IO sono una di quelle persone che le dovrebbe far rispettare!!E poi venire per cosa, divertirmi?? Stare in mezzo a cinquanta ragazzi ubriachi fradici tutti appiccicati a muovermi come un deficiente a ritmo di musica insignificante? Ma piuttosto me ne vo a letto!!" sbottai indispettita.
"Eh certo, se la prendi così anche te, però...proprio non c'arrivi?? E' incredibile come tu possa arrivare a capire i concetti più difficili e perderti in queste cose!! E poi che c'entra che sei caposcuola, anche Malfoy è caposcuola, ma dubito che vada a letto alle nove, e se ci va non è mai da solo..." replicò la rossa inarcando le sopracciglia.
"Mi paragoni a Malfoy?? E' proprio anche per la sua incompetenza che io devo fare il doppio lavoro!! E chi se ne frega di quel viscido furetto...no Ginny, sono irremovibile, vacci te, divertiti ma io non verrò..." conclusi avviandomi a grandi falcate verso l'uscita della Sala Comune. Attraversai il ritratto della Signora Grassa velocemente e svoltai a destra. Non sapevo dove stavo andando di preciso, volevo solo fare due passi per smaltire la rabbia che si era accumolata nel mio petto. Sempre lì andavano a parare, io che non mi diverto mai, io che studio sempre, ma chi erano loro per giudicare?? Io avevo degli incarichi precisi, e dovevo rispettarli. Faceva parte della mia normalità. Camminavo a passi svelti, che rimbombavano secchi fra le pareti dure e fredde. Cercai di svuotare la mente e respirare profondamente. In fondo Ginny lo diceva per me, però doveva capire che io ero così, e basta.
L'amore non vede difetti, l'amicizia li ama.
Non capivo perchè tutti dovessero sempre starmi a rinfacciare che studiavo, come se fosse una colpa. Invidia, sapevo che lo era nella maggiorparte dei casi. Rare volte era apprensione. Ma io avevo imparato a ignorare tutto, a passarci sopra, a sapere che io lì ero la migliore, e a sbattermene degli altri e dei loro stupidi giudizi. Forse un giorno mi avrebbero ricordato, quando io sarò diventa qualcuno di davvero importante e loro non saranno nessuno. Allora forse avrebbero preferito andare ad una o due feste in meno e stare un po' di più a studiare. Ma sarebbe stato troppo tardi, e io avrei avuto la mia piccola rivincita. Sorrisi tra me. Sì, dovevo lasciar perdere.
Nei corridoi faceva freddo, mi strinsi un po' di più nel mantello e strusciai le mani che si stavano congelando. Mi sarebbe piaciuto uscire nel parco, ma così, solo in divisa, era un suicidio, mi avrebbero trovata morta assiderata da qualche parte. In Inghilterra a novembre faceva già freddo come a gennaio, alle grandi nevicate mancava davvero pochissimo. E già rimpiangevo l'estate, i vestiti corti, il mare e il sole. Specie quando passai davanti al cortile interno di Hogwarts e lo dovetti attraversare. L'aria era pungente e si vedeva il cielo ombroso. Presa dai miei pensieri non mi accorsi nemmeno che non ero più da sola.
"Granger, ma anche qui ti devo incontrare?? Sei un incubo!"
Capii subito a chi apparteneva quella voce. Roteai lo sguardo, per poi puntarlo su Draco Malfoy. Era appoggiato ad una colonna, le gambe intrecciate e le braccia conserte la petto. Tra le labbra teneva intrappolata una sigaretta accesa, e al collo aveva una sciarpa dall'aria costosa. Non portava la divisa, era vestito completamente di nero, che risaltava la sua carnagione diafana e i suoi capelli biondissimi.
"Tu sei un incubo Malfoy!! Peggio di un incubo, perchè almeno da quello ci si può svegliare!" ribattei un po' acida. Lui inarcò le sopracciglia e ghignò strafottente.
"Senti senti com'è diventata aggressiva la Mezzosangue!!" esclamò sbuffando un po' di fumo bianco.
"Sempre stata Malferret, strano che in tutti questi anni che ci sbraniamo non te ne sia mai accorto...ma che pretendo da un furetto?" replicai combattiva, con sarcasmo. Gli tenevo testa, ero sempre stato un osso dure per lui, e lui un osso duro per me. I nostri scontri non li vinceva mai nessuno, troppo orgogliosi per piegarci. Ma lui aveva una cosa che io non avrei mai avuto: la crudeltà e la consapevolezza di saper far male con le parole.
"Già scusa, perchè tu sei tanto intelligente, la Secchiona della scuola, come dimenticare..." disse a presa di giro. Poi dalle labbra soffiò una nuvoletta di fumo volutamente indirizzata verso di me, che odiavo il fumo, e lui lo sapeva. Indispettita e anche con un po' di rabbia arretrata da smaltire gli andai in contro, gli tolsi la sigaretta dalla bocca e la buttai violentemente per terra, spegnendola con il tacco della scarpa. Poi assunsi la classica posizione di rimprovero, con le mani sui fianchi.
"A scuola non si fuma!! E tu sei pure Caposcuola!!" sbottai indignata dal suo comportamento.
"E sai quanto me ne importa!!Proprio perchè sono Caposcuola comando, e nessuno può dirmi niente...quindi posso fumare!!" ribattè Draco facendo spallucce soddisfatto del suo ragionamento.
"Tu dovresti far rispettare le regole, non inventartele a tuo piacimento!"
"Oh, ma per quello ci sei tu, Granger, sennò a che servi?"
Quel ragazzo era veramente snervante, tanto da farmi montare di nuovo quell'ira che ero riuscita a smaltire, e lo attaccai!
"Mi chiedo come abbia fatto Silente ad affidarti un incarico del genere!! Si deve essere fatto qualcosa!" esclamai alterata. Lui mi guardò malissimo, poi, con fare di sfida, sfilò dal mantello un'altra sigaretta e l'accese, soffiandomi addirittura il fumo in faccia.
"Rilassati, Granger, una buona volta!!Mettiamo le cose in chiaro: io fumo quanto cazzo mi pare perchè da una sanguesporco come te non accetto ordini, non acceterei nulla da te. E se Silente mi ha fatto Caposcuola è perchè due come te non li sopporterebbe nessuno!Ti bilancio! Creo equilibrio..."
"Ma quale equilibrio, tu fai solo casini!!Anzi, non fai proprio nulla!!Mai ti fossi interessato o impegnato, niente, perchè sua maestà non si può abbassare a tanto, poverino, lui è il Principino Viziato!!Puoi solo stare ad ubriacarti e a farti mezza Hogwarts, mica impegnarti nelle cose serie!" gli sputai addosso più iraconda di quanto avrei voluto. Rabbia, rabbia repressa scaricata con la prima scusa. Vidi un lampo di rabbia guizzare negli occhi di Draco. Avvicinò minacciosamente il viso al mio e sul suo volto si dipinse un espressione furiosa.
"Beh, almeno io, al contrario di te che sei solo una verginella di ghiaccio invidiosa che rimarrà zittella per tutta la vita, so divertirmi, so godermi la vita e i piaceri che essa sa offrirmi. E tu?? Tu segregata in biblioteca a cercare sempre di dimostrare qualcosa al mondo quando non hai ancora capito che a nessuno gliene importa di te!! Non sai neanche cos'è il divertimento, e ti rode, ti rode da morire, perchè ti piacerebbe tantissimo tragredire, ubriacarti e andare con uno di cui il giorno dopo non ti ricorderai nemmeno il nome, ma non puoi, perchè devi far vedere a tutti quanto brava e diligente sei. Ti reputi tanto intelligente, ma non lo sei per niente. Sai solo la teoria. Beh, cara mezzosangue, ti do una notizia: la vita non si studia sui libri. Si vive e basta. Non è solo teoria, spesso, quasi sempre è pratica!! E sei invidiosa da morire che io possa divertirmi e non avere niente da dimostrare...non hai capito un cazzo della vita, Granger, proprio niente. E ti sta bene!"
Draco mi vomitò addosso queste parole con una furia violenta. Era livido di rabbia, ed era riuscito ad essere terribilmente crudele, a ferirmi proprio nel mio punto debole. Mi aveva attaccata con ferocia, senza pietà, senza risparmiari un colpo. E io c'ero rimasta davvero male. Mi aveva fatto sanguinare il cuore, puntando a farmi soffrire nel modo più subdolo e doloroso possibile. E aveva fatto centro, perchè era stata peggio di una pugnalata al cuore. Avrei voluto sputargli addosso i peggio insulti, urlargli contro, prenderlo a schiaffi, ma non feci niente di tutto questo. Lo guardai in silenzio, per un attimo infinito. Entrambi i nostri occhi sprizzavano scintille di rabbia. Alla fine gli voltai le spalle, e senza dirgli nulla, me ne andai rigida ma sofferente, cercando di conservare quell’orgoglio che ormai era stato calpestato, senza sottolineare quella sconfitta già così incredibilmente palese. Sapete qual'era la cosa che mi aveva fatto più male?? Era che aveva dannatamente ragione. Oh, ma tutto sarebbe presto cambiato. Mentre me ne tornavo in Sala Comune lontana da Draco, la mia mente era un vortice di pensieri sconnessi, che puntavano tutti ad uno stesso pensiero: sarei cambiata.
Non potevo permettere di dare a Malfoy la soddisfazione di aver ragione, e avrei fatto di tutto per smentirlo, per dargli torto, per sputargli addosso che si sbagliava, che io non ero così, non lo ero affatto, che io sapevo divertirmi esattamente quanto lui. Mi sedetti sulle scale con le mani fra i capelli. Inutile mentire a me stessa. Avevo perso. Per la prima volta da anni Draco Malfoy mi aveva azzittita, l’aveva avuta vinta senza darmi la possibilità di ribattere. E questo proprio non lo potevo accettare. Non potevo accettare che lui mi avesse lasciato senza parole, che mi avesse annientata così lasciandomi agonizzante senza la forza di contrattaccare. Fu questo che mi spinse in realtà a cambiare, a mettere fine a quella situazione ed essere diversa. Non tanto quello che mi aveva detto: faceva indubbiamente un male incredibile, tanto che sentivo ancora sanguinare il cuore, ma la cosa che più mi spinse a snaturarmi, non furono le parole in sé per sé. Furono le sue parole. Il fatto che a dirmi quelle parole fosse stato lui. Agli altri potevo non rispondere, potevo ignorarli o far finta di non stentirli…ma a Draco Malfoy non potevo permettermi di dargliela vinta. Perché per lui quella era una vittoria schiacciante e trionfale. Mi alzai in piedi di scatto. Avrei avuto la mia rivincita, con ogni mezzo ad ogni costo!Quella era solo una battaglia, c’era ancora tempo per vincere la guerra.
Nel momento in cui fui consapevole che volevo davvero cambiare, immaginai il miglior modo per farlo, trovando immediatamente il punto d’inizio: quella festa. Infondo, era solo una festicciola tra Grifondoro, che cosa poteva mai succedermi??
Volete un consiglio? Mai sottovalutare le cose, qualunque esse siano.
Ebbi un brivido. Stavo rinnegando le mie idee e i miei pensieri, e non lo facevo nemmeno per me, ma per quello stupido furetto!!Quante me ne faceva passare! Quante me ne combinava, quante me ne aveva combinate, e quante me ne combinerà! Non mi rendevo conto che quello era solo l’inizio.
Ebbene sì, fin da principio si era accesa questa perseverante lotta fra me e Malfoy che non dava segni di cedimento, anzi, in quel momento si era accesa più che mai. Inizialmente era per discriminazione, lui odiava me perché ero mezzosangue e io di conseguenza odiavo lui. Negli ultimi tempi era diventata quasi…un’abitudine. Anche se molto era cambiato, quell’astio e quella competizione non era cessata, era rimasta immutata, forte e bruciante. Sapevo che sarebbe degenerata. Sapevo che stava gia degenarando, nel momento in cui entrai nella sala Comune di Grifondoro con passo deciso e dissi a Ginny:
“Ho deciso!! Verrò alla festa!”
                                                                                   *
Ginny mi saltellava intorno euforica anche quando entrammo nella Sala Grande per la cena. Non la smetteva di battere le mani con fare molto infantile, e io roteavo gli occhi in continuazione.
“Ma cosa ti ha fatto cambiare idea così rapidamente?! No, anzi, non me lo dire!Non m’interessa!!Non m’importa! Certo che è strano però…prima mi dici che sei irremovibile poi torni neanche mezz’ora dopo e mi dici che vieni! Che è successo?! Oh no, non dirmi niente!! Ti ho detto che non lo voglio sapere!” blaterò Ginny a velocità supersonica. La riuscii a capire solo perché avevo l’orecchio allenato alle parlantine veloci. Ovviamente non glielo avrei detto comunque cosa mi aveva spinto a questo cambiamento repentino, non l’avrei ammesso neanche sotto tortura. Gettai involontariamente lo sguardo verso il tavolo dove sedevano i Serpeverde, notando immediatamente all’assenza di Malfoy. Era impossibile non notarlo quando c’era. Quando non c’era era ancora più impossisbile.
Ci sedemmo ai soliti posti, di fianco ai nostri migliori amici. Harry Potter, il bambino sopravvissuto, mi sedeva di fronte, i soliti capelli perennemente in disordine e il solito sorriso bonario sul volto. Mi salutò dolcemente, come faceva sempre, con quel familiare luccichio negli occhi smeraldo che non lo abbandonava quasi mai. Quasi. E poi, accanto a me, c’era Ron, stessi capelli rossi e stessi occhi vacui. I due erano nel pieno di una conversazione quando li raggiungemmo, ma troncarono di botto le parole, cercando di sembrare normali, senza risultato. Io sbuffai.
“So di cosa stavate parlando…” li ammonii subito, prendendomi due fette di rosbeff. I miei due amici si guardarono allarmati.
“E potete continuarne a parlare…tanto…” cercai di dire ma Ginny mi precedette.
“Tanto ci viene anche Herm alla festa!” esclamò sempre entusiasta. Ron quasi sputò l’acqua che stava bevendo. Ad Harry caddero gli occhiali dal naso. Ci fu un attimo di silenzio poi entrambi se ne uscirono con un incredulo “davverooo?!?!”
Io provai a rispondere, ma ancora una volta la rossa fu più veloce di me.
“Sì è vero!!! Ce l’abbiamo fatta, finalmente! La nostra Hermione assaggerà finalmente un po’ di sano e umano divertimento! Sono più emozionata di lei…”
“Non si nota…” bofonchiai sarcastica. Harry allungò la mano dall’altra parte del tavolo con la richiesta di battere il cinque, che io esaudii con un’euforia appena ritrovata.
“Che grande Mione, non sai quanto sono contento!!” le parole del moro erano sincere, avevano lo stesso tono innocente che hanno i bambini. Harry aveva conservato in sé quell’innocenza che lo rendeva diverso da tutti gli altri.
“Mione, questa è una notizia incredibile!!” lo seguì a ruota il rosso dopo essersi ripreso. I suoi occhi, mai troppo profondi, si erano accesi e cominciarono a brillare. Bastava proprio poco per farli felici!!
“Ragazzi, sono sorpresa tanto quanto voi…” ammisi, ed era vero. Ancora non ci credevo del tutto, ma ero ugualmente determinata. Avevo preso una decisione e l’avrei portata fino in fondo.
Sentimmo improvvisamente uno strano silenzio riempito da brusii sommessi ed eccitati, e la maggiorparte delle teste presenti in sala si voltarono verso l’ingresso, obbligando anche le altre a girarsi. E lui era lì. Lo faceva sempre, entrava sempre quando il pranzo era ormai già iniziato, così che tutti smettessero di mangiare e si girassero, anche solo per un secondo a guardarlo. La vanità e l’esibizionismo di Draco Malfoy non avevano limiti. Si mosse con passo elegante, il suo portamento regale era tanto superbo quanto affascinante. Teneva le mani in tasca e guardava dritto: i suoi occhi di tempesta gelata, sembravano fissare tutti e non fissare nessuno. Fu solo per quello che per un attimo, uno solo, mi sembrò che stesse guardando proprio me. Si avviò verso il suo posto, con i capelli biondissimi che gli ondeggiavano sul collo slanciato. Molte ragazze sospirarono al suo passaggio, i commenti per niente casti si aggirarono per tutta la sala. Sembrava che non si potesse resistere a Malfoy. Che sciocchezza!! Era esattamente un essere umano come tutti, per giunta insopportabile, arrogante, prepotente e crudele. Che cosa poteva avere mai di tanto attraente?! (oh ma sei ce’a?! E’ FIO DA MORI’!!NdA XD)
“Tzè, sempre il solito spaccone…” disse Ginny sprezzante.
“E la cosa più odiosa sono tutte quelle oche che gli vanno dietro!Capisco che sia troppo bono, ma insomma, è odiosamente insopportabile!!” completò con tono irritato. Questa volta Ron sputò davvero il succo di zucca che stava bevendo addosso ad Harry, che rimase visibilmente interdetto, pulendosi disgustao gli occhiali.
“Ginevra Weasley cosa hai detto?!?!” chiese il rosso sconcertato. Ginny, che era rimasta del tutto impassibile, lo guardò male.
“Che è odisamente insopportabile?” fece dubbiosa. Non capiva il nesso logico che aveva fatto scatenare la reazione di Ron. A lei sembrava di aver detto semplicemente che il cielo è blu e l’erba è verde.
“Prima!!” ribattè il fratello. Lei sembrava ancor più confusa.
“Che è troppo bono? Che c’è, è la verità! Vuoi dire che quello è brutto?! No perché se Draco Malfoy è brutto io sono la regina dei Goblin!!”
Ronald sì zittì, rassegnato e indignato. Gettai uno sguardo alla figura longelinea e muscolosa di Malfoy, che spiccava fra tutti. Eh beh, come dare torto alla piccola di casa Weasley?
 

Eh, e come dare torto alla piccola di casa Weasley?! XD Ti pareva che io un c'infilassi commenti sbavosi su Draco...scusate, lo sapete che la mai idolatria per il mio caro maritino Dracucciolo non ha fine!!XD Passando alla storia, fatemelo dire, visto che non succede mai: mi piace! Questa mi piace, proprio! Sono riuscita finalmente a caratterizzare Draco esattamente come "dovrebbe" essere (per me, ovvio!) e anche Hermione non mi è venuta male. Inoltre, non fatevi ingannare dal "classico" inizio dell'Hermione alla ricerca del divertimento perduto. No, la storia con quello non c'entra quasi nulla. Se non erro, tra l'altro, dopo quella festa non andrà mai più a nessun'altra...dico solo: tenete d'occhio il titolo!XD Beh spero che come inizio vi abbia preso, e prometto che cercherò di fare il possibile! Però anche voi dovete cercare di fare il possibile, e lasciarmi una recensione è POSSIBILISSIMISSIMO!XDXD GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E CHE RECENSIRANNO!!

...---*Àlexa*---...

Ps: perchè non date un'occhiata alla mia nuova raccolta Drabble/Flash Fic "Dimmi chi sei tu..." ?! XD vi amoooo!
   
 
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