Stavo facendo lezione di letteratura, e stavamo leggendo il canto ‘’Caronte’’ dell’Inferno. Mentre stavamo leggendo , mi immaginavo Caronte lamentarsi per lo stipendio basso con cui veniva pagato e Dante più pallido del fantasma di Virgilio alla vista di Caronte. Ad un certo punto , non so come,mi sono teletrasportata in un posto buio. Troppo buio,con una puzza incredibile . Mi sono alzata e ho iniziato a camminare in avanti e dopo un’pò sono andata a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno. Sono franata precipitosamente a terra e il tizio con cui sono andata a sbattere si è voltato: ERA DANTE ALIGHIERI. In quel  momento capì dov’ero finita .L’avevo  riconosciuto dal suo lungo naso aquilino, dalle sue spalle curve e dalla sua aria malinconica … ok … capisco che ci troviamo nel posto più brutto della terra , che siamo nell’Inferno ecc … ma non puoi far venire la depressione anche a me. Accanto a lui c’era Virgilio. Il mio primo impulso fu quello di abbracciarlo e di ringraziarlo mille volte per aver scritto l’Eneide, aggiungendo il fatto che Enea era il migliore. Ma mi trattenni e mi alzai. La cosa più bella era che ero più alta di Dante e facevo solo la seconda media!. Lui mi fissò attentamente . Non credo si aspettasse una mortale come lui nel posto più orribile del mondo. Virgilio invece mi fece un sorriso da ebete e mi strinse la mano. La cosa più strana era che essendo un fantasma , io riuscivo a toccarlo, e ripensai al fantasma Casper, ma poi mi rimproverai mentalmente di fare pensieri così stupidi. In fondo è una vita che voglio incontrare Virgilio e la prima cosa che faccio è pensare a Casper. Allora Dante cominciò a parlarmi in volgare fiorentino e io di tutto quello che aveva detto non capii niente. Virgilio vedendomi disorientata fece un gesto con la mano e mi accorsi che riuscivo a capire il volgare fiorentino. Dante mi stava fissando ancora e io cercando di rompere la tensione dissi una cosa molto intelligente :’’ Allora … andiamo a fare un giro?’’ . Non appena udirono queste parole , Dante assunse un colorito verde , Virgilio mi fulminò con lo sguardo, ma non disse niente. Finalmente Dante distolse il suo sguardo dal mio e cominciò a proseguire  lentamente per la strada,così io e Virgilio lo seguimmo. C’era un silenzio ti tomba , e nella mia testa sentivo risuonare i versi della Marcia Funebre. Andai vicino a Dante e gli chiesi:’’Ma è sempre così pensieroso?’’. Virgilio non rispose, ‘’Le tue opere sono bellissime , ehm … le Bucoliche e le Georgiche sono molto interessanti , ma l’Eneide è una figata ... ehm … io facevo il tifo per i Troiani … comunque Ettore ed Enea erano i miei guerrieri preferiti, mi sta bene che Paride abbia ucciso Achille’’. Virgilio mi fissò con uno sguardo penetrante e mi disse :’’Chiudi il becco’’. Dante si girò e mi sorrise maliziosamente , poi guardò sia me che Virgilio. Dante era forse impazzito?.Poi si rigirò e andò avanti . Io non feci in tempo neanche a pensare che ci ritrovammo vicino alla sponda di un fiume con acque scure.
-Lo Stige….-dissi io
-No l’Acheronte- ribattè Dante
-E te che ne sai?
-Sono un uomo di cultura….-
-Si e la Terra gira intorno al sole…-
-Beh? Non è cosi?-
-Voi uomini medievali … tutti uguali-
In quel momento si avvicinò alla riva , su un’imbarcazione tutta rovinata, un vecchio , dalla barba e dai capelli bianchi , con gli occhi cerchiati di rosso…
-Gai a voi, anime prave!-gridò minaccioso lui –
Dante impallidì e svenne ... Virgilio imprecò contro Caronte e io rimasi lì a guardarmi la scena …