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Autore: kamy    27/01/2014    5 recensioni
Elsa è da sola nel suo castello di ghiaccio. Jack è stato solo per tutta la vita, da quando se lo ricorda. Queste due anime sole s'incontreranno e forse non saranno più così sole.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato a mio fratello Angelo, il primo ad avermi suggerito la coppia.

Partecipa alla fanfiction challenge II:

Personaggi:Elsa, Jack Frost.
Prompt: eccolo, è un principe azzurro per davvero!


Cap.1 Re e regina del ghiaccio

Elsa avanzò verso il balcone del suo palazzo di ghiaccio, si fermò vedendo un ragazzo appollaiato sul bordo della balaustra con la schiena china, indossava un cappuccio. Continuò ad avanzare verso di lui e i suoi passi rimbombarono.

Jack Frost si voltò, socchiuse gli occhi guardandola e sbuffò. Una ciocca di capelli argentei gli finì davanti al viso pallido oscurando la visuale per metà.

“Ecco un’altra persona che mi passerà attraverso per affacciarsi” borbottò.

Elsa deglutì, sorrise e unì le mani avanzando. Arrivò fino alla finestra di ghiaccio e piegò di lato il capo.

“Non ho mai attraversato nessuno. D’accordo che ho sempre vissuto sola, e ora voglio continuare a farlo, ma non ti scaccerò certo facendo cose così strane” spiegò la regina. La treccia bionda le sbatteva ritmicamente contro il petto.

Jack sgranò gli occhi, si alzò in piedi tenendo i piedi nudi sopra la balaustra ghiacciata e sorrise. Si sfilò il cappuccio marrone della palandrana che indossava, fece girare su se stesso il bastone nerboruto di legno che teneva in mano e sorrise.

“Tu riesci a vedermi?” domandò.

Un soffio di vento gelido girò intorno al ragazzo scompigliandogli i corti capelli argentei e dei fiocchi di neve caddero per terra, cristallizzandosi a contatto con la superficie ghiacciata più azzurrastra.

“E anche tu hai dei poteri di ghiaccio?” chiese Elsa.

Jack ridacchiò, saltò giù e fece apparire una palla di neve nella mano. La lanciò e la riprese al volo.

“L’omino dietro la luna si diverte a distribuire questi poteri, ma solo alcuni diventano guardiani. Altri, come la goccia di sole Rapunzel, sono destinati a perderli e per questo non lo diventano. Altri ancora non possono perché sono mortali e penso sia il tuo caso. Io, invece, sono un guardiano fuggitivo” spiegò. Elsa incrociò le dita tra loro e piegò il capo.

“Distribuire cose così pericolose provoca danni. Non vedo come si possa definire guardiano qualcuno che invece di custodire può distruggere” spiegò. Le iridi azzurre di Frost si rifletterono in quelle di lei.

“La gente ne ha paura, bisogna celarli, domarli. Come possono rivelarsi mai utili?” domandò Elsa.

Jack sorrise, le sue iridi divennero lucide e infilò una mano in tasca, stringendo più forte il bastone fino a far sbiancare le nocche.

“Perciò tu sei qui per celarti ancora? Farei volentieri a cambio. Io farei qualsiasi cosa per non essere sempre celato, non visto” borbottò. Spiccò un salto e volò sopra un soffio di vento gelido, riatterrando al centro del fiocco di neve gigante che formava il pavimento. Osservò il vestito azzurro di lei, sorrise e la sua maglia divenne azzurra.

“In questo regno la regina sono io, Elsa” sussurrò con voce roca.

“Jack Frost. Se lei è la regina dei ghiacci, io posso dire di essere il re del gelo” spiegò.

Elsa sorrise e le iridi azzurre le brillarono.

< Non ci credo, Anna ha ragione, spuntano dal nulla. Eccolo, è un principe azzurro per davvero! No, non posso dare ragione a mia sorella, credo fermamente in quello che le ho detto e come sorella maggiore devo dare il buon esempio > pensò.

“Beh, di sicuro lei è un principe azzurro davvero, adesso, grazie ai suoi abiti; ma per essere re deve prima sposarmi” spiegò.

Jack ghignò, le si avvicinò mettendosi sulle punte dei piedi nudi e la guardò in viso.

“Sposami” mormorò.

“Io, al contrario di mia sorella Anna, so che non ci si sposa con il primo incontrato senza essersi conosciuti a lungo. Inoltre, se vuoi rimanere qui, dovrai darmi qualcosa in cambio” disse gelida.

Jack ridacchiò, indietreggiò e fece un inchino. Allargò le braccia, girò su se stesso e si raddrizzò.

“Facciamo così. Tu fai in modo che la gente creda in me e mi veda. Ed io, oltre che un principe azzurro, sarò anche colui che t’insegnerà a non far disastri con i tuoi poteri” disse.

Elsa annuì, il vento le fece ondeggiare i veli leggeri che formavano lo strascico del suo vestito.

“Affare fatto” rispose.

  
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