Serie TV > Sleepy Hollow
Ricorda la storia  |      
Autore: Aniel_    28/01/2014    4 recensioni
[Sleepy Hollow (http://it.wikipedia.org/wiki/Sleepy_Hollow_(serie_televisiva)]
[Sleepy Hollow] Ichabod ed Abbie sono in trappola e non sanno se riusciranno a scappare questa volta. (Spoiler season finale)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fandom: Sleepy Hollow (FOX)
Personaggi/Pairing: Ichabod Crane, Abbie Mills (lievissimo Ichabbie)
Rating: SAFE
Words: 1000
Genere: angst, introspettivo, malinconico
Warning: spoiler season finale
Disclaimer: nessuno mi appartiene ecc ecc.
Forgive me
 
Abbie prova ad urlare ma è come se qualcosa le fosse rimasto incastrato in gola. La voce non viene fuori.
Ha paura come non succede da tempo, è sola come quando, da ragazzina, vedeva Jenny affidata ad un’altra famiglia. Sempre per poco, certo, ma le notti che trascorreva nel letto di qualcun altro senza nessuno con cui parlare erano le più difficili.
Quel momento che stava vivendo e quella voglia di piangere fino ad addormentarsi le erano familiari. Come un ricordo.
Come un incubo che aveva seppellito perché non emergesse più.
Ma gli incubi tornano, e così anche tu.
Abbie scuote il capo e si volta: Moloch non è lì ma è come se fosse ovunque, nelle pareti, sotto il pavimento, dentro la testa.
Sbatte forte le mani su vetri che non si infrangeranno, di una casa delle bambole che dovrebbe essere un bel ricordo ma ora non lo è più. È questo quello che il Purgatorio fa: storpia.
I suoi ricordi, così giovani e impauriti, la prendono per mano, accompagnandola verso il salotto.
«Gradisce una tazza di tè, signorina Mills?» le domandano. Una delle ragazzine afferra la teiera e versa un po’ del contenuto in una tazza.
È sangue.
«È tutto okay, Abbie. Basta fingere. Esattamente come hai detto tu.» la incita quella versione più giovane di se stessa e Abbie sorride perché ha paura e non sa che altro fare.
Il tè è diventato nero ma ha un buon profumo. È questo quello che il Purgatorio fa: inganna.
Abbie è sola e Crane è lontano.
Crane che l’ha lasciata lì da sola.
Crane che ha portato via Katrina.
Crane che aveva promesso di tornare ma non arriva.
Una lacrima riga il viso di Abbie: questa volta non riuscirà ad uscirne.
Lui non tornerà.
Lo sa, Abbie Mills. Sa che Ichabod non tornerà.
Lui ha scelto.
Ma Ichabod non ha scelto lei.
Lui è fuori e non puoi raggiungerlo.
Nonostante tutto Abbie vorrebbe solo uscire e aiutarlo, anche se sa che non tornerà.
Una vocina nella sua testa, simile a quella di Corbin, le dice che non può scappare, che la prima regola è quella di avere una via d’uscita, che se è lì, sola e senza speranza, è per colpa di un uomo che si era comportato esattamente come gli altri. Ecco perché Abbie preferisce lavorare da sola: se stessa è l’unica persone su cui può contare.
E allora piange perché la porta non si apre e i vetri sono troppo spessi. Piange perché è in trappola. Piange perché non ha più nessuno se non dei ricordi e una tazza di tè.
 
Ichabod sente la gola grattare come se avesse ingoiato pietre. Non sa esattamente quanto tempo sia passato. Ha urlato per ore, consapevole che a breve si sarebbe addormentato per non svegliarsi più.
Non gli importa, non può fermarsi. Urla dei nomi, spera che qualcuno possa sentirlo, ma sa che sopra quella tomba che è stata testimone di rabbia e di vendetta non c’è più nessuno.
Jeremy.
Suo figlio, il bambino che non ha mai tenuto tra le braccia, il ragazzo a cui non ha mai insegnato nulla, l’uomo a cui non ha potuto stringere la mano e dirsi fiero di lui. Jeremy Crane: il bambino divenuto Cavaliere. La solitudine divenuta rabbia. La vendetta divenuta Guerra.
È una maledizione, pensa Ichabod: non ha potuto salvare suo figlio allora, non potrà farlo neanche adesso.
Abraham.
Non è suo amico. In realtà non è più la persona che conosceva. È solo un ricordo lontano, perso nel tempo, ma spera che quel ricordo sia abbastanza. Ichabod spera che quel ricordo sia sufficiente da ricordargli che aveva amato Katrina.
Non importa l’esito, Abraham l’aveva amata.
Non poteva dimenticare.
Katrina.
Aveva combattuto contro il mondo per riportarla indietro. Avrebbe venduto la sua anima pur di tenerla al sicuro ma non ce l’aveva fatta. È il suo destino, Ichabod lo sa, perché vede velocemente scivolargli via dalle dita tutte le persone che ama e non può farci niente.
Non può reagire.
Abbie.
Ichabod sente il suo cuore spezzarsi ed è un dolore molto più fisico di quanto possa immaginare. Non può salvarla, non può mantenere la promessa e la cosa peggiore e che Abbie penserà di essere stata abbandonata. Di nuovo.
Ichabod sarà soltanto l’ennesimo nome sulla lista delle persone che l’hanno delusa.
Tornerò a prenderti.
Lo aveva promesso, lo aveva giurato.
Finché il mio cuore batterà, farò di tutto per tornare a prenderti.
Ma Ichabod sa che il suo cuore smetterà presto di battere e non resterà altro che buio. Eppure quella prospettiva non alleggerirà il senso di colpa, nemmeno dopo la morte.
Aspettami.
Ichabod non sa perché sta facendo promesse che non potrà mantenere: respira a fatica e sente gli occhi appesantirsi. Vorrebbe solo dormire.
Non aver paura.
Ma lui ne ha. Il tempo passa ed è come se fosse scandito da un orologio mentale che non gli dà tregua.
Sto arrivando.
E forse è vero, ma Ichabod non crede che Moloch gli permetterà di tornare in Purgatorio, né da vivo né tantomeno da morto. È una minaccia e come tale va distrutto, nel corpo e nello spirito.
Non sei il prezzo di questa guerra.
Ma il prezzo non sempre è equo e questo Ichabod lo sa più di chiunque altro. Non gli era mai importato di dover sacrificare tutto per una causa superiore, non gli era importato perdere le proprie radici, i propri sogni o l’affetto di suo padre. Aveva perso tanto, Ichabod Crane, senza battere ciglio.
E ora aveva sacrificato Abbie per una vittoria che non sarebbe mai arrivata.
Mi dispiace.
Il tempo sta per scadere e Ichabod chiude gli occhi: ha il fiato corto e un peso sul cuore che è come la gravità, lo spinge in basso nonostante non possa cadere più a fondo. Ha la testa leggera e ripensa a quella ragazza che non ha dubitato di lui, che gli aveva promesso che avrebbe riportato a casa sua moglie.
Abbie Mills, la ragazza che aveva mantenuto ogni promessa.
Ichabod sorride: è come se fosse lì sotto da un’eternità.
Spera che Abbie stia bene. Spera che la sua forza la stia proteggendo. Spera che il ciondolo di Katrina serva davvero a qualcosa.
Perdonami.
Si lascia andare, Ichabod Crane, ma poi la luce e l’odore del bosco lo avvolgono.
FINE
 
Note dell'autrice: è la mia prima fanfic su Sleepy Hollow. Ho amato questa serie, l'ho recensita e vissuta momento per momento. Il mio cuore è Ichabbie anche se ho preferito lasciare questo aspetto in sospeso in questa one shot. Il finale è volutamente aperto: immagino che Jenny tirerà fuori Ichabod e insieme salveranno Abbie e Katrina. O almeno lo spero! *scuote la testa perché non può aspettare così a lungo la nuova stagione*
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sleepy Hollow / Vai alla pagina dell'autore: Aniel_