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Autore: Hebony    30/01/2014    5 recensioni
Non mi lasciò.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fantasia

Fantasia... Cosa strana per me. Io non ne ho... L'ho persa.
Molta gente ce l'ha, io no... O almeno non più. La devo ritrovare... Ne ho bisogno... Ripercorro i miei passi.

Ore 6:48
Sono in pullman. La fantasia mi sta accanto e mi
sorride. Ricambio. Lei è bella, più di me.È alta, fuori - all'aria aperta- con il viso arriva fino al cielo... È da lì che prende le idee. È snella e ha braccia lunghissime con mani chiare e sottili. Ha capelli blu, lisci e lunghi fino a metà della schiena. Presenta due occhi grandi, sorridenti e viola... viola come il cielo di una notte d'inverno. Le sue labbra curvate a formare un sorriso spiccano sul suo bianco viso. Non mi lascerà mai.


Ore 7:30
Sono in piazza, mi dirigo a scuola. Lei mi tiene la mano mentre mi accompagna. È davvero alta... Riesco a malapena a vedere il suo viso. Mi dice che non mi lascerà mai. Le credo.


Ore 7:35
Non sento più la rassicurante stretta di Fantasy - così l'ho chiamata - ho paura. Non la vedo da nessuna parte, mi agito, sono sola. Buio. Nella mia mente non c'è più il bagliore della mia adorata salvezza cerebrale. Buio, nient'altro che buio. Nella mia vasta scura pianura scorgo una figura... Non ha un'energia positiva. È il Pittore.
Si narra che lui fu un uomo privo di fantasia, visse la sua vita in una triste routine fino alla sua morte. Nessuno pianse la sua scomparsa. Dopo il passaggio a miglior vita si dice che ogni volta una persona perde la propria fantasia, lui va... Va nella loro mente e la dipinge di grigio per impedire alla colorata salvezza di rientrarvici.
Lui è alto... alto abbastanza da riuscire a dipingere le pareti mentali dei mal capitati. È vestito completamente di bianco, non fosse per la sua maglietta grigia. Indossa un basco che introduce il suo viso buio. L'unico dettaglio visibile sono i suoi occhi contornati di fuoco rovente. Ha una salopette con macchie grigie qua e là. Con la mano destra tiene un rullo per imbianchini impregnato dei sogni e fantasie altrui, e con l'altra un secchio pieno di vernice grigia. È inquietante ed ha un passo lento.
La odo. Sento Fantasy urlare. È nella mia mente. Sta combattendo contro il pittore. Fulmini, saette gialle scintillanti, rosse, azzurre colpiscono il tristo mietitore della libertà racchiusa nel teschio di ogni persona. Me la porta via. Lei non c'è più.


Ore 10:30
Mi sento vuota, sola, senza nessuno. La porta della classe si apre ma nessuno se ne accorge. È Fantasy. Appena la vedo il mio cuore e la mia mente si colmano di felicità. Rido come una bambina che riceve per la prima volta il suo lecca - lecca. Mi prende per mano e abbassandosi mi dice :" Non ti ho mai lasciata sola.". La sua voce suona come mille campanelle in festa. La adoro.


Ore 13:45
Sono in pullman. Torno a casa. Fantasy è accanto a me. Mi dice che il Pittore non ci darà più problemi. Mi comunica che lo ha sistemato e che non devo chiedere altro. Mi sorride :" Non ti lascerò mai da sola."
E lo fece.
 
  
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