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Autore: xxFALINExx    01/02/2014    1 recensioni
Rumpelstiltskin crede che Belle odi la sua vita con lui e che lo consideri un MOSTRO!
Ma sarà davvero così, o la nostra fanciulla nasconde qualche SEGRETO?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’amore è la magia più potente.




Solo dopo qualche ora Rumpelstiltskin riuscì a tornare lucido.
Si diresse verso la camera della ragazza per cacciarla definitivamente dal castello.
Non riusciva a punirla, era più forte di lui.
Continuando a camminare, con la magia aprì la porta della stanza della fanciulla e si fermò sulla soglia.
Belle era seduta sul letto, con le ginocchia alzate fino al petto, le braccia che stringevano le gambe ed il viso poggiato su di esse. Il suo sguardo era perso nel vuoto.
Non appena si accorse del padrone di casa, sussultò, scese maldestramente dal letto, e si tuffò tra le braccia di Rumpelstiltskin, che però rimase rigido ed impassibile.
- Vattene via! - mormorò sprezzante
Belle si scostò da lui e guardandolo negli occhi urlò incredula:
- Rumpelstiltskin, siete in grave pericolo, per quale motivo mi avete rinchiusa qui, ed ora mi ordinate addirittura di andarmene? Siete forse impazzito? Oh spero solo che non sia troppo tardi…- disse voltando la testa in direzione della finestra, cercando di scorgere eventuali intrusi all’interno del cortile.
A quel punto la rigidità del Signore Oscuro iniziò a vacillare.
Che cosa stava blaterando quella ragazza? Aveva dato a lui del pazzo, gli aveva detto di essere in pericolo, ma soprattutto lo aveva abbracciato.
Strinse gli occhi fino a ridurli a due fessure, e la scrutò sospettoso. Sembrava alquanto agitata.
Ed ecco che di nuovo si trovava spiazzato, senza nessuna certezza.
Belle era l’unica persona che avesse mai incontrato di cui non riusciva a prevedere mosse o comportamenti, riusciva sempre a sorprenderlo, e forse era anche per questo che era attratto da lei.
- Saresti così gentile da spiegarmi cosa ti ha fatto agire in questo modo decisamente maleducato? - chiese ormai  logorato dalla curiosità, ma mantenendo sempre un tono distaccato.
- Esci dal castello e ti ritiri senza salutare, avresti potuto invece…si insomma… per far sapere che sei tornata, o … per consegnarmi la paglia… - si odiò per essere sembrato tanto incerto, ma subito si riprese: - rovesci quest’ultima e corri in camera piangendo. Cosa dovrei pensare di te?
Alzò la voce.
- Se odi vivere qui puoi benissimo andartene, perché sei tornata? Perché mi permetti di vedere quanto soffri? -
Ormai non riusciva più a fermarsi. La prese per le spalle e la scosse ripetutamente.
- Perché vuoi farmi sentire un mostro?-
Si bloccò, scorgendo sul volto di lei le lacrime, ed abbassò lo sguardo, sussurrando tra sé e facendo affiorare un sorriso amaro -Perché lo sono-.
Inaspettatamente Belle lo accarezzò sulla guancia e dolcemente lo costrinse a guardarla negli occhi.
- No che non lo siete, lasciate che vi spieghi come stanno realmente le cose- gli disse calma.
Lo prese per mano e lo condusse giù per le scale.
- Non c’è tempo, ma abbiamo bisogno di calma per chiarirci- aggiunse girandosi verso di lui e sorridendogli timidamente.
Rumpelstiltskin intanto si lasciava dirigere intontito. Non capiva più niente, sentiva solo il tocco di lei ancora caldo sul suo volto.
Si sedettero su uno sgabello della sala, vicino al camino. E continuando a stringere la mano del Signore Oscuro, Belle raccontò tutto quello che era successo quella mattina.

- Stanno arrivando, e voi dovete scappare altrimenti vi uccideranno – sorrise – perché voi non siete cattivo, lo so - concluse.

Rumpelstiltskin stava malissimo. Non aveva mai provato simili sensazioni neanche quando aveva inflitto il più terribile dei malefici.
Era arrabbiato con se stesso oltre ogni modo, si sentiva un verme, si faceva pena da solo, si vergognava tantissimo. Aveva giudicato Belle in quel modo, senza accertarsi di niente.
L’aveva rinchiusa, fatta piangere, strattonata e rimproverata quando lei aveva avuto solo la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Era incapace di guardarla in faccia, e riuscì a biascicare solamente un lurido “ Mi dispiace”.

- Rumpel, non importa più quello che è successo. Capita a tutti di sbagliare. Ed io sarei dovuta venire subito da voi. Ma quel che è fatto è fatto, e non si torna indietro. L’importante ora è proteggerci da quegli uomini. -
Il Signore Oscuro la guardò sorpreso. Nonostante tutto lo aveva perdonato.
Belle. La sua dolce Belle.
Ed in quel momento qualcosa in lui si sciolse, un calore intenso lo attanagliò.
L’amava più di ogni altra cosa al mondo e non aveva mai voluto ammetterlo.
Il volto della giovane era ancora corrucciato per la preoccupazione e ciò fece ridere Rumpelstiltskin.
- Belle, mia cara, come puoi pensare di essere in pericolo? Ricordati che fino a quando io sarò al tuo fianco ti proteggerò sempre. -
- Ma quegli uomini… -
- Diciamo che non sono ben visto da molti, e mi sono spesso trovato in questo tipo di situazioni- emise un risolino isterico, uno di quelli che solo lui riusciva a fare, e continuò: -Ma fortunatamente ho la soluzione adatta.-
Schioccò le dita, e nel farlo produsse una luce verdognola, che però svanì subito.
- Ecco, ora siamo invisibili, mia cara. Il castello è invisibile, e nessuno con cattive intenzioni ci troverà!- spiegò.
Belle rise sollevata:
- E così questo è il vostro segreto? Scomparire? E per quanto non riusciranno a vederci?-
- Tutto il tempo che vogliamo, mia cara.-
- Io di tempo ne ho a volontà, non vado da nessuna parte- rispose Belle e stampò rapida un bacio sulla guancia di lui.
Rumpelstiltskin, imbarazzato, fece apparire sulla sua mano una scarpetta azzurra.
- A proposito, ho trovato questa per le scale, credo che ti appartenga.- disse, piegandosi per farla calzare alla ragazza, che ne era rimasta priva fino ad allora.
- Oh mi chiedevo dove fosse finita – rise lei – ma questa non è un’altra storia, Rumpel?-
- Oh lo è, li c’è di mezzo tutta roba che ha a che fare con l’amore”- rispose guardandola in modo complice.
- E voi sapete cos’è l’amore Rumpel? - insistette lei.
Attese un momento prima di risponderle, anche se sapeva benissimo cosa dire.
- Non mi considero un esperto in questo campo. Ma so che tu sei la risposta ad ogni mia domanda, quindi, per me l’amore sei tu, Belle. -
Si guardarono intensamente, poi la ragazza lo catturò in un abbraccio, stringendosi a lui e sussurrò: - Risposta esatta, caro-.
E rimasero così, immobili, nella penombra della stanza rischiarata solo dal fuoco e dalle poche stelle che iniziavano a fare capolino, con le loro ombre che si stagliavano sul muro della parete, formando un’unica, rassicurante figura.
Finalmente erano felici, certi dei sentimenti che provavano l’uno per l’altra, e che anche per loro ci sarebbe stato un lieto fine, anche se invisibile agli occhi di tutti.

 

 



Fineeeeee
Alllloooraa….
Questo è quello che sono riuscita a fare, spero di non aver deluso le aspettative di nessuno!
Forse vi aspettavate un po’ di azione?
Vorrei ringraziavi di tutto.
Grazie a chi ha letto, recensito e mi ha sostenuta ed aiutata per tutta la durata di questa breve storiella. 
Ora che ho finito, vorrei chiarire che i titoli dei capitoli sono tutti presi dalle battute di OUAT, tranne quello della storia, “ L’amore sei tu ”, che ho inventato e che inaspettatamente mi ha poi ispirato il finale!
Bacioniiiiiiii sempre vostra,
xxFALINExx

  
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