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Autore: Nocturnia    03/02/2014    7 recensioni
"Stanno bene?"
Tim si era scostato dal suo mentore, appoggiandosi al bancone della cucina e versandosi un bicchiere d'acqua.
"Credo di sì."
Drake aveva alzato un sopracciglio, affacciandosi sul salone e osservando la scena più insolita a cui avesse mai avuto il piacere di assistere.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bat Family, Batman, Dick Grayson, Selina Kyle aka Catwoman, Tim Drake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fffff
Disclaimer: Selina Kyle, Bruce Wayne e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


"Una famiglia è un'accolita di persone di età e di sesso diversi tese ad occultare imbarazzanti segreti comuni."

- Christa Wolf -

La soddisfazione del gatto


"Che cosa avevo detto io?"
Avevi digrignato i denti, lanciandoti oltre la rampa di scale collassata e urtando il muro con il ginocchio.
"Taci, Selina, taci." eri riuscito a sibilare tra un salto e l'altro, ignorando la risatina divertita della donna alle tue spalle.
"Oh, non ti preoccupare, Selina: ha pensato a tutto Bruce." ti aveva poi urlato a pochi centimetri delle orecchie, imitandoti sgradevolmente " Lui sa sempre quello che fa."
Avevi sospirato, cercando il rampino con la mano sana.
"Aveva detto..."
"Non mi interessa!" aveva ruggito Selina, piantandoti un dito tra le costole "Avevate detto, tu e lui, che sarebbe stato un lavoretto facile. Una cosuccia da due minuti. E invece... " era scivolata sulla tua schiena la gatta e ti aveva premuto le cosce attorno alla vita, facendoti bestemmiare silenziosamente.
"Selina, mi fai male."
Catwoman ti aveva ignorato e si era aggrappata ancora più saldamente alle tue braccia.
"Devi portarmi fuori di qui; acqua e ghiaccio non sono mai stati miei amici."
"Per la miseria..."
Una seconda esplosione ti aveva destabilizzato, facendoti barcollare.
"Meowwwr."
"Non è il momento di scherzare, Selina!"
"Dio, che musone che sei, Dick."
Avevi alzato gli occhi al cielo, chiedendoti perché mai Bruce non si fosse caricato lui in spalla questa palla di pelo e arroganza.
"Lo so cosa stai pensando."
Avevi sbloccato il rampino, abbassando una palpebra e prendendo la mira.
"No, non lo sai."
"Invece sì."
Se avevi calcolato bene, la fune avrebbe dovuto trasportarvi fuori in meno di dieci secondi.
"No."
"Che Bruce poteva scomodarsi lui a compiere questa missione, cosicché tu non dovessi prenderti un paletto di ghiaccio dove non batte il sole e un calcio nelle palle che..."
"Selina!"
Il tetto dell'edificio era crollato, lasciandovi solo cinque secondi.
"Ho solo detto..."
Avevi premuto il grilletto e il filo d'acciaio si era teso con uno spasmo lungo il tuo avambraccio.
"Tieniti stretta e non mollare la presa."
"Uccellino, è quello che so fare meglio."
E un'unghia ti aveva perforato il fianco.


Sbudellati sarebbe stato un termine che avrebbe ben reso la situazione, se non fosse stato - forse - un po' eccessivo.
Bruce aveva inclinato il capo alla sua sinistra, incuriosito.
"Stanno bene?"
Tim si era scostato dal suo mentore, appoggiandosi al bancone della cucina e versandosi un bicchiere d'acqua.
"Credo di sì."
Drake aveva alzato un sopracciglio, affacciandosi sul salone e osservando la scena più insolita a cui avesse mai avuto il piacere di assistere.


Selina, in perfetto completo coordinato di mutande e maglietta con su scritto I'm a cat: kiss my ass, fissava vacua la televisione, allungando, di tanto in tanto, la vaschetta di gelato a Dick.
Grayson, dal canto suo, giaceva ribaltato sull'altro lato del divano, gambe all'aria e la testa a penzoloni sul bracciolo.
"Vuoi altro cioccolato?"
"No, grazie." si era issato sui gomiti, scoccandole un'occhiata critica " C'è ancora del pistacchio?"
"No." aveva borbottato Selina con la bocca piena "Deve averlo finito Alfred."
"Impossibile." aveva replicato Grayson.
"Ti stupiresti di quello che fanno le persone quando sono sole, piccolo uccellino."
"Crema?"
La gatta si era chinata alla sua destra, raccogliendo un barattolo dal pavimento e lanciandolo verso Nightwing.
"Tutta tua, uccellino."
Grayson l'aveva afferrata al volo e, senza tante cerimonie, ne aveva estratto un robusto cucchiaio.
"Mi fa male la schiena."
"Non sei più giovane come una volta."
"O forse sei tu che sei ingrassata, Selina."

Silenzio.

Tim aveva soffocato una risata, quasi strozzandosi e cominciando a sussultare peggio d'un criceto isterico.
Bruce l'aveva ammonito con un'unica occhiata di rimprovero, regalandogli una generosa pacca sulla schiena.
"Smettila."
"Non ci riesco." aveva esalato Tim, asciugandosi gli occhi "Adesso gli strapperà via la pelle dalla faccia, lo so."
Wayne aveva emesso un suono a metà tra lo sbuffo contrariato e la risata, indicandogli l'accesso alla caverna.
"Forse è meglio se andiamo a dare un'occhiata ai progetti di Victor, eh Tim?"
Drake aveva annuito, artigliando un biscotto e seguendo il suo mentore fino allo studio.
"Dici che perderà molto sangue?"
Il pianoforte aveva emesso tre note malinconiche, svelando l'accesso alla caverna.
"Selina non gli farà niente."
"Forse gli caverà gli occhi dalle orbite."
Wayne aveva acceso le luci, i pipistrelli una nube compatta e sibilante sulle loro teste.
"Ti ha salvato la vita una volta, Tim."
"Dovremmo svegliare Alfred... se i danni saranno gravi, è meglio che sia lucido per quando Dick scenderà ciondolano fin qua."
Si era seduto Wayne, ruotando la sedia e iniziando a battere ritmicamente sui tasti della plancia dei comandi.
"Tim."
Password, invio, sistema di sicurezza attivato: il computer era diventato operativo.
"Sì, Bruce?"
Robin aveva ingoiato l'ultimo pezzo di biscotto, spazzolandosi la maglietta.
"Taci."

"Ho avuto una figlia, d'altronde. Ma tuo padre non si lamenta, da quel che ho visto." era stata la risposta piccata della gatta, seguita da un elegante dito medio proprio davanti al tuo naso.
"Non stiamo parlando davvero di quello, vero?"
Selina aveva emesso un suono basso e vibrante, quasi le fusa di un gatto.
"No, Dick, no: non proprio, almeno."
Grayson aveva grugnito di puro disappunto.
Per alcuni minuti era tornato il silenzio, interrotto solo dal rumore della televisione.
"Che film hai detto che è?"
"La Baia."
"Scarafaggi giganti e mutazioni ridicole?"
"Più o meno l'ordinaria follia di Gotham."
"Touché, mio caro, touché."
L'ennesimo silenzio, interrotto solo dal ritmico russare di Isis.
"Non avremo esagerato?"
Selina si era alzata in piedi, stiracchiandosi pigramente.
"No."
"Ma un circuito di interferenza con l'intera caverna..."
"Darà a Bruce qualcosa a cui pensare per almeno... uhm... un'ora, minuto più, minuto meno. E poi, se lo è meritato. Ci butta in mezzo a una guerra tra criminali e ci obbliga a bypassare i codici di sicurezza della Justice League e TUTTO senza nemmeno un avvertimento. Il sedere mi fa ancora male dalla botta che ho preso."
Ti eri grattato una guancia, pensoso.
"Sì, ma..."

Click.

La casa era caduta nel buio più totale, illuminata solo da un cielo nerastro e gonfio di pioggia.
"Selina... questo non era nei piani."
"Nei tuoi, forse: ma nei miei sì.
Isis aveva miagolato, sostenendo la tesi della sua padrona.
Dalla grotta era provenuto un latrato bestiale, seguito da una minaccia ben poco velata.
"Ah, mi ero dimenticata di dirti che il software di annullamento sistema è della Wayne Tech e... " si era avvicinata al tuo orecchio, sorridendo " indovina un po' di chi è l'ultimo accesso?"
"Non avrai davvero...?"
"Ops..."
Avevi deglutito, sentendo la sua risata perdersi tra le stanze del Manor e poi sparire del tutto, inghiottita dal fragore della pioggia.
Bruce aveva berciato l'ennesimo insulto contenente il tuo nome e allora avevi capito: l'uccellino era stato catturato.
Al gatto, le tue povere piume.


   
 
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