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Autore: luckily_mellark    08/02/2014    1 recensioni
Katniss è rimasta da sola, dopo la morte del padre la sua vita è lotta tra dolore e incubi. Due sole cose la rendono felice, il suo migliore e inseparabile amico, e il suo Arco. Ma qualcosa sta per cambiare irrimediabilmente. Riusciranno degli occhi azzurri e limpidi come l’acqua a spegnere il fuoco che in lei brucia?
In un altro mondo dove la ribellione e la guerra della trilogia sono stati sostituiti da amicizia, sport e sentimenti gli eroi di Panem, ancora ragazzi, si troveranno alle prese con l’inevitabile Amore con la A maiuscola.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La mia vita non è mai stata facile , nel grigiore delle mie giornate la serenità e il divertimento hanno sempre ceduto il posto alla malinconia e alla nostalgia di tutto quello che ho perso o che, ancora peggio mi ha abbandonato.
Mi chiamo Katniss Everdeen . Nei  miei 19 anni di esistenza non ho pensato ad altro che andare bene a scuola, proteggere mia sorella Primrose  e cercare di compiacere quel poco che rimaneva della mia famiglia: mio padre è stato arruolato nell’esercito e da quel giorno di 5 anni fa di lui si è saputo poco o niente fino alla notizia della sua dipartita a causa dell’esplosione di una bomba. La depressione si è presa mia madre nel giro di qualche giorno e io sono stata costretta a badare a mia sorella appena undicenne.  
Se c’è una cosa che ho imparato con l’esperienza è che la vita è una gara tra il dolore e il tempo:  accantona il dolore e il tempo lo curerà. Mamma e Prim si sono trasferite perché questa casa riportava alla luce troppi ricordi dolorosi, ma io mi sono rifiutata categoricamente di seguirle, qui ho le sole cose che mi rendono ancora felice: Gale e il mio adorato poligono di tiro.
Gale e io siamo amici da sempre, lui ha tirato su la sua famiglia aiutando sua madre come io ho fatto con la mia. Ha due fratelli e una sorellina pestiferi di sicuro, ma altrettanto dolci. Non saprei come definire il rapporto tra me e Gale, siamo come fratelli, amici di sicuro, o qualcosa di più? È la mia roccia, il mio punto di riferimento ma sebbene lui una volta mi abbia confessato di essere innamorato di me , io non sono mai stata in grado di ricambiarlo se non con un amore platonico e fraterno, di quelli che resteranno per sempre esprimibili con un “ti voglio bene” e mai con un “ti amo”. Nonostante il mio rifiuto lui non se n’è mai andato, gliene sono infinitamente grata , e vorrei che trovasse una ragazza in grado di amarlo come merita ma fondamentalmente sono troppo egoista e temo il momento in cui questo accadrà.
 
Sono immersa nei miei pensieri, a guardare il campo da calcio sul quale è affacciata la finestra della mia camera, quando la porta di casa si spalanca e Gale entra sporcando di terriccio tutto il pavimento.   ”come è andata la partita?” dopo ogni partita o allenamento  di calcio della squadra di cui è il capitano viene a trovarmi madido di sudore e sporco di terra per scacciare un po’ la solitudine che sento per tutto il giorno. “ sarebbe andata decisamente meglio se quello stupido di Marvel  non si fosse slogato una caviglia all’inizio del decimo minuto . Abbiamo giocato in dieci per il resto del tempo e inutile dire che ci hanno massacrato” il suo tono è un misto tra rabbia per la sconfitta e divertimento per  il fatto di essersi liberato finalmente per un po’ di Marvel che tanto odia.
“ora sono costretto a trovarmi un altro uomo altrimenti ci eliminano dal torneo e non ho nessuna voglia di rinunciare proprio adesso, visto che mancano un paio di partite alla finale! ” attraverso il piccolo appartamento seguendo le orme di fango che ha lasciato, fino al bagno dove lo vedo darsi una rinfrescata al viso e togliersi la maglia: ha un fisico asciutto e ben definito, la pelle sicuramente più abbronzata della mia per via delle ore che passa sotto il sole ad allenarsi. Ci assomigliamo moltissimo, stessi occhi grigi, stessi capelli scuri, stesse espressioni truci dipinte in volto la maggior parte del tempo. “ sono convinta che andresti meglio se andassi a casa a farti una doccia sai? Sicuramente il sapone ti aiuterebbe! Puzzi come un maiale!” ma sto già ridendo prima di finire la frase e dato il suo sorriso capisco al volo di non essere stata minimamente credibile.
Passiamo il resto del pomeriggio a parlare della partita e a mangiare schifezze, popcorn e cioccolata. “Catnip, oggi non posso rimanere per cena come al solito. Mia madre ha chiesto se posso stare a casa con i miei fratelli”. So che gli dispiace lasciarmi da sola ma non posso far altro che annuire. Non voglio farlo sentire in colpa. E poi, con tutto quello che fa per me è il minimo che io possa fare per lui.

Gale è tornato a casa sua e io sto osservando il pavimento lurido da 5 minuti ormai. È una pessima idea mettermi a sistemarlo ora ma sono consapevole che mi occorre qualcosa per distrarmi altrimenti sono certa che gli incubi torneranno a perseguitarmi questa notte: mio padre che esplode, mia madre che non parla, tutte immagini della mia vita passata che non riesco a nascondere al mio subconscio e che continuano a tenermi sveglia la notte e vigile durante il giorno. Prendo lo straccio bagnato e inginocchiata strofino più che per togliere le macchie dal pavimento per rimuoverle dal mio cuore. Non funzionerà mai lo so ma è l’unico modo che mi viene in mente. Mi lascio cadere sul letto troppo grande per me e mi porto le ginocchia al petto, chiudo gli occhi e soffoco i singhiozzi per poi cadere in un sonno tormentato da esplosioni e abbandoni.

A svegliarmi ci pensa lo squillo del telefono che fortunatamente ho fatto mettere sul comodino di fianco al letto in modo che anche appena sveglia io possa rispondere.
Sollevo la cornetta, lieta di sentire mia madre “Katniss, tesoro, come stai? Ti ho svegliato?” la sua voce è piena di apprensione “no mamma, tranquilla, tutto bene” mento spudoratamente per non farla preoccupare. Ogni domenica mi chiama e mi chiede di raccontarle tutto quello che è successo durante la settimana. Questa volta non ho novità, al lavoro va tutto bene, e qui per essere ancora marzo fa parecchio caldo e splende il sole. Mi racconta dei suoi turni sfiancanti al lavoro, della scuola di Prim e del suo nuovo ragazzo che non le piace per nulla. È strano sentire le confidenze di mia madre ma sono davvero contenta che cambiando casa sia riuscita a riacquistare la lucidità di un tempo per badare a mia sorella come si deve. Riattacchiamo con la promessa di sentirci e vederci presto.  
Dato che ho il telefono in mano decido di chiamare Gale  
“ciao Catnip come stai? Dormito bene?” dal suo tono di voce capisco che sta sorridendo, non mi faccio mai sentire così presto se non ho un favore da chiedergli “no ho dormito malissimo ma ti ho chiamato per” non mi lascia finire, decide di intervenire prima e questa volta a sorridere sono io “ si si lo so che hai un favore da chiedermi, dai spara!”
“hai da fare questo pomeriggio? No tanto lo so che non fai mai nulla! Mi accompagneresti in centro? Non ho voglia di stare da sola oggi… ti prego” la mia è quasi una supplica. Lui esita , poi “ Devo fare il provino per il sostituto di Marvel questo pomeriggio, ci metterò poco , poi ti accompagno promesso. Sono riuscito a trovare un solo attaccante degno di questo nome che fosse disposto ad aiutarmi arrivati a questo punto. Ti va di assistere al provino dal campo invece che dalla finestra ? poi ce ne andiamo direttamente dove vuoi.” Se per non restare da sola devo concedergli solo questo allora posso farlo “va bene va bene, ma solo per questa volta sia chiaro. Altrimenti la mia finestra si ingelosisce!” ridiamo tutti e due di gusto, poi la domanda esce dalle mie labbra spontanea “chi sarebbe questo fantomatico e generoso giocatore? Sentiamo, lo conosco?” la risposta non tarda ad arrivare così come la mia reazione “ Peeta Mellark”. Oh si, io lui lo conosco. Lo conosco eccome. Perché tra tanti ragazzi proprio lui?!
 
 
 
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N.d.A
Ciao a tutti! Eccomi con il primo capitolo di quella che spero possa diventare una bella long-fic  anche se è la prima che scrivo :) è ancora una Everlark , esatto, ma questi due insieme mi fanno impazzire! Sono troppo belli. Ringrazio chi è arrivato fino in fondo a questo prologo e si è incuriosito almeno un po’… un altro mondo, leggermente OOC  ma spero possa interessarvi lo stesso :)
Ditemi che ne pensate, sia critiche che apprezzamenti  (se ce ne saranno mai ) mi raccomando !
Bacioni

Luckily
   
 
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