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Autore: Euridice100    11/02/2014    11 recensioni
- Accendi il tuo MP3, mettilo in modalità casuale e fai partire tutte le canzoni che ci sono;
- Scrivi qualcosa che si ispiri a questa canzone, anche rischiando di rendere i personaggi OOC.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Once Upon A Song
 
- About music, fairy tales and love -
 
 
 
 
 
“- Accendi il tuo MP3, mettilo in modalità casuale e fai partire tutte le canzoni che ci sono;
- Scrivi qualcosa che si ispiri a questa canzone, anche rischiando di rendere i personaggi OOC.”
 
 
 
 
 
1. “Revolution” – Beatles 

“You say you want a revolution,
well, you know,
we all want to change the world.”
 
Oggi le cose cambieranno,” pensa il ragazzino, stringendosi al petto quel grande libro dall’aria antica. Guarda fuori dal finestrino del pullman: le auto sfrecciano veloci sull’autostrada, trasportando persone, vite, sogni.
Libertà.
Quella che a Storybrooke nessuno conosce da esattamente ventotto anni.
Quando ha letto quelle storie ha capito: ha rimesso a posto i pezzi di un puzzle solo in apparenza troppo intricato, seguito con costanza il filo lanciatogli dalla maestra che fu Principessa e scoperto la verità.
E ha deciso: qualche ricerca su Internet, una carta di credito sfilata dal portafoglio di Mary Margaret – o forse dovrebbe già chiamarla “nonna”? – in un momento di distrazione, ed eccolo qui, a Boston, da lei.
“Emma,” - mormora Henry tra sé e sé – “Oggi scatenerai una rivoluzione, mamma.”
 
 
 
 
 
2.  “Roulette” – System Of A Down 

“I, I know
how I feel when I'm around you,
I don't know
how I feel when I'm around you,
around you.”
 
Rumpelstiltskin poggia la fronte al vetro della finestra: osserva distratto le gocce di pioggia che si rincorrono, tanto assorto nei suoi pensieri da accorgersi a malapena della tempesta che si sta scatenando fuori. Domani è il compleanno di Belle e vorrebbe farle un regalo - sì, darle qualcosa, dimostrarle in qualche modo una sorta di... Riconoscenza?
Perché mai il Signore Oscuro sente il bisogno di dare e non di prendere?, insinua una vocetta malefica nella sua mente. Rumpelstiltskin la scaccia via infastidito: darle credito lo spingerebbe a porsi altre domande, cui non sa – non vuole – rispondere.
I suoi sentimenti per Belle, per esempio.
Cosa mai potrebbe donarle? Un libro? Senza dubbio la giovane lo gradirebbe, vero, ma qualche mese fa le ha regalato un’intera biblioteca! Un gioiello, allora? Se Rumpelstiltskin volesse, potrebbe far comparire le gemme più splendenti, le corone d’oro più puro e fargliene omaggio; ma sa bene che la ragazza non le apprezzerebbe davvero.
Perché Belle ama le piccole cose, le attenzioni più semplici e vere: un fiore, una frase gentile, un sorriso sincero.
All’improvviso l’Oscuro sa cosa regalare alla sua cameriera.
Schiocca le dita e sorride, pensando all’urlo che Belle lancerà quando si renderà conto che, andata a dormire in una cella, si risveglierà in una camera da principessa.
 
 
 
 
 
3. “Serenata di strada” – Modena City Ramblers 

“E se un giorno dovessi incontrarmi ancora
a una svolta del nostro destino,
salutami come l’amico di un tempo
che la vita ha portato lontano.”
 
Tink non si innamorerà, Tink non s’illude; nelle notti di Neverland Hook se l’è ripetuto talmente tante volte da essersene ormai convinto. C’è una tale lucidità nei gesti di quella donna, una forza interiore, una determinazione che fanno pensare; lei sa essere presente a se stessa in ogni istante.
Tink sa che tra noi non potrà esserci altro, Tink non s’illude.
Eppure, per quanto una situazione possa apparire disperata, in quegli occhi saggi brilla sempre una scintilla di speranza. Eredità del suo passato da fata, si ripete il pirata, guardandosi bene dal dirlo alla diretta interessata – il destro ricevuto la volta che aveva formulato quel pensiero ad alta voce non aveva nulla da invidiare ai pugni sferrati nelle risse di porto.
Il problema è nello sguardo.
Nelle iridi verdi di Tinkerbell, Hook ritrova sempre quella voglia di fuggire lontano e scoprire il mondo, quella sete di avventure che tanto ama e che prima d’ora ha incontrato solo in Milah.
 
 
 
 
 
4. “Juliet” – Emilie Autumn
 
“I know we will never be the same,
the consequence is hanging here,
the sky will fall, but I don’t care.”
 
Stasera scapperemo, è questo l’unico pensiero che attraversa la mente della giovane mentre si spazzola i lunghi capelli corvini. Si guarda allo specchio e non si è mai vista così bella: gli occhi di pece lanciano scintille di emozioni, custodi del suo volto.
Devo calmarmi, si ripete respirando a fondo, o mia madre scoprirà tutto.
Ma quanto è difficile mantenere un segreto così bello? Regina si chiede come ci sia riuscita finora.
Non le pare vero: solo poche ore e sarà libera.
Sarà felice.                                                 
Potrà vivere la vita che lei stessa tesserà, non più quella che altri le cuciono addosso a forza, incuranti dei suoi desideri.
Cosa succederà quando Cora lo verrà a sapere? A Regina non importa.
Potrà affrontare tutto, se Daniel sarà con lei.
 
 
 
 
 
5. “Hey Soul Sister” – Train
 
“I can be myself now finally,
In fact there’s nothing I can’t be,
I want the world see you’ll be with me.”
 
- Ciao!
Il dottore resta stupito quando sente il saluto rivoltogli dal motociclista parcheggiato all’ingresso dell’ospedale.
Si sofferma un istante di troppo a chiedersi chi si nasconda sotto quel casco, prima che una risata familiare gli arrivi all’orecchio.
- Beh, che fai, non mi riconosci? E dire che ci siamo salutati solo stamattina…
- Ruby! Dove hai trovato quella… Quella cosa?
- “Quella cosa” è un’Harley Davidson ed è mia da nemmeno due ore, comprata coi risparmi di ventotto anni! E sono passata a prenderti per fare insieme il giro inaugurale!
- Non se ne parla, io non metto piede su una moto… Troppo pericolosa!
Ruby non risponde nemmeno: si limita a sollevare il sopracciglio destro e ad allungare il casco a un titubante Victor, che sospira montando in sella. Ma quando stringe la ragazza, si sente improvvisamente a casa.
Perché è questo il potere di Ruby: lei sa farlo star bene, sentire al sicuro qualunque sia la situazione. Con lei Victor può essere davvero se stesso, senza temere il giudizio altrui – anche ora, mentre scorazzano per Main Street sotto lo sguardo di un esterrefatto signor Gold e di Belle che saluta divertita.
Victor alza la mano e ricambia, scoppiando a ridere.
Grazie, Ruby.
 
 
 
 
 
6. “A kind of magic” – Queen 

“One dream, one soul, one prize,
one goal, one golden glance
It’s a kind of magic.”
 
Un sogno, è questa l’unica spiegazione che Ella sa darsi riguardo a ciò che sta vivendo.
Un sogno, sì; come altro definire la lussuosa carrozza che l’ha condotta al Palazzo Reale, l’opulenza della seta azzurra che la fascia, lo splendore della sala in cui ora volteggia, lieve come una farfalla, al braccio del Principe? Se solo poche ore prima qualcuno le avesse predetto tutto questo, avrebbe pensato all’ennesimo scherzo ai suoi danni; e invece eccola lì, ammirata da nobili e dame, invidiata da Anastasia e Genoveffa che, relegate in un angolo, si interrogano stizzite sull’identità della fortunata sconosciuta.
Alza la testa al cielo e ride, Ella, ringraziando ancora una volta quell’enigmatico essere che stasera le ha donato la felicità.
Perché – cos’è che ha detto? Ah, sì – se la magia ha sempre un prezzo, per questa notte lei è lieta di pagare.
 
 
 
 
 
7. “You will never know” – Imany 

“With every smile comes my reality,
Irony,
You won’t find out that has been killing me,
Can’t you see me, can’t you see?”
 
È andata così, si ripete Mulan quando l’immagine della giovane dai capelli d’autunno torna a farle visita.
È andata così.
Ma sarebbe potuta andare diversamente?
È sempre stata una guerriera, lei. Ha lottato per ritagliarsi un posto in un mondo di uomini, per dimostrare che dietro un bel visino può nascondersi una volontà d’acciaio; e ha perso la battaglia più importante, quella col suo cuore.
Io e Philip aspettiamo un bambino”: possibile che una manciata di parole, una frase che dovrebbe riempire l’animo di gioia, si sia rivelata tanto crudele?
Mulan non se lo sa spiegare; sa solo che, anche se nella banda di Robin Hood e Little John ha trovato dei compagni leali, anche se il piccolo Roland la adora, nella solitudine della notte è il sorriso di Aurora a illuminare ogni suo sogno.
 
 
 
 
 
8. “Ciel errant” – Alcest
 
“En ouvrant les yeux le matin
Aussitôt la peine m’emplit,
Mais parfois je ne ressens rien.”
 
La luce del sole illumina il volto del ragazzo, ferendogli gli occhi attraverso le palpebre e strappandolo dal sonno.
Bae puntella i gomiti e si solleva, stiracchiandosi e sorridendo. Sì, si sveglierà oggi, si guarderà attorno e scoprirà di aver fatto un incubo: niente Neverland, nessun pugnale, e quale tradimento? Via, sarà stato solo un brutto sogno!
Ma quando alza la testa, sono i graffiti incisi sulle pareti della caverna ad augurargli il buongiorno.
Il pensiero del padre gli attraversa la mente per un istante, baluginii di splendore e tenebra dal passato; eppure, stranamente oggi non prova quel dolore quasi fisico, quel male che dal petto si irradiava per tutto il corpo, insinuandosi in ogni suo gesto e ricordo.
Oggi non prova niente.
 
 
 
 
 
9. “In pieces” – Linkin Park

“And you, you will be alone
Alone with all your secrets
And regrets, don't lie."

Ogni volta che usa la magia è come la prima. Quella scossa di energia che le attraversa il corpo, che la riempie e la svuota a un tempo, trasportandola in un mondo in cui può e lasciandola senza respiro.
Eppure dovrebbe essersene abituata: sono trascorsi anni, ormai, da quando Cora si è avvicinata alla magia, e ancora l’eco del primo insegnamento del suo maestro l’accompagna.
La magia è emozione.
E lei di emozioni ne ha sempre provate troppe, talmente tante da decidere di non provarne più.
Strapparsi il cuore dal petto è stata la decisione più saggia che abbia mai preso, ne è certa. Con l’Oscuro sarebbe stata padrona del mondo e non solo regina di un ridicolo regno sempre sull’orlo della miseria; ma sarebbe sempre stata succube di un sentimento ancora più potente della rabbia che le scorreva nelle vene.
Sarebbe stata debole.
Sì, ho fatto bene, si ripete guardando quella bambina bruna che non ride mai e farebbe di tutto pur di ottenere l’approvazione di sua madre.
Cora non incontra mai i suoi occhi.
Le ricordano una bugia.
 
 
 
 
 
10. “Carmen” – Lana del Rey
 
“It’s alarming, honestly,
how charming she can be,
failing everyone,
telling how she’s having fun.”
 
A volte è questione di un istante.
Una parola, un sapore, un particolare invisibile e niente più divanetti mezzi sfondati del Rabbit Hole, niente più vicoli bui: Lacey si perde in se stessa. E sta accadendo di nuovo, accanto a questo tizio – Ed? Charlie? Sid? Qual è il suo nome? – che cerca in tutti i modi di portarsela a letto.
Un avventore si è appena lasciato sfuggire di mano un bicchiere, che è finito a terra scheggiandosi; potrebbe esistere incidente più banale? Eppure, assistendo alla scena, la mente di Lacey si estrania.
Un frammento di memorie si insinua tra i suoi pensieri, lieve e feroce a un tempo.
Ma lei non ha mai messo piede in un castello, e figurarsi se indosserebbe mai un abito del genere!
Scuote la testa e sospira: quel drink deve essere davvero micidiale, se un sorso è bastato a stenderla.
- Andiamo a divertirci sul serio? – sussurra maliziosa al tizio – Ian, ecco come diavolo si chiama!
Quanto puoi mentire a te stessa?
 
 
 
 
 
 
 
N. d. A. : Ho scoperto questa sfida a novembre e me ne sono subito innamorata: unire OUAT alla musica, potevo forse sperare in qualcosa di meglio? Ho iniziato a scrivere queste drabble/flashfic ma poi, tra una cosa e l’altra, non ne ho più fatto niente… E ora, finalmente, ho deciso di iniziare a pubblicarle: ecco a voi i primi dieci frammenti, ciascuno dedicato a un personaggio diverso e accompagnato da una canzone che la riproduzione casuale ha scelto per me.
Ho cercato di rimanere quanto più IC possibile, ma a voi l’ardua sentenza; l’unica precisazione riguarda quel “Cora non incontra mai i suoi occhi./Le ricordano una bugia.”: dalla 2x16 io penso che Regina sia figlia di Rumpel – giusto per complicare ancora un po’ l’albero genealogico - e le parole di Cora non mi hanno distolta dalla mia convinzione. È a questo che fanno riferimento quelle frasi: la donna non incontra lo sguardo della figlia perché le ricordano l’Oscuro e la menzogna dettagli!
Non ricordo se in OUAT siano mai state citate le sorellastre di Cenerentola; in ogni caso, sono rimasta fedele alla tradizione disneyana e le ho chiamate Anastasia e Genoveffa.
Vi prego di segnalarmi eventuali errori: ho riletto più volte, ma tra lo studio e il raffreddore le righe mi ballano davanti agli occhi, quindi potrei aver seminato castronerie!
Ringrazio Erin00, che mi ha permesso di aderire a questa iniziativa e, ovviamente, tutti coloro che leggeranno questi piccoli deliri e, magari, vorranno farmi sapere cosa ne pensano – non siate timidi, su! :)
A presto! <3
Euridice100
 
   
 
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