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Autore: Tefnuth    14/02/2014    3 recensioni
l'incubo di un uomo tra sogno e realtà, acqua e sangue.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando aprì gli occhi era tutto buio non riusciva a capire dove si trovava, l'unica sensazione che provava era quella di essere sospeso: i suoi piedi si muovevano ma non gli sembrava che posassero sul suolo, nemmeno facevano rumore.
Tutt’a un tratto un rumore rimbombò per tutto l’ambiente circostante, lui cercò di scrutare nel buio ma gli occhi gli dolevano come se li avesse tenuti aperti per troppo tempo. Poco dopo fu investito da un’invisibile onda d’urto che gli fece proiettare il suo sguardo verso l'alto dove finalmente poteva intravedere un pò di luce, solo allora vide quelle che erano le increspature superficiali dell’acqua e capì: la sensazione di sospensione era dovuta al fatto che si trovava sott’acqua e molto in profondità visto il buio che lo circondava. Appena  compreso la sua situazione iniziò a scuotere piedi e mani per risalire, si era appena ricordato che la sua riserva di ossigeno non sarebbe durata in eterno e già ne risentiva la mancanza. Si mosse il più velocemente possibile nuotando contro la gelida corrente finché sentì l’aria pungergli le dita delle mani. Sperava di trovare calma piatta una volta tornato alla superficie invece si trovò nel bel mezzo di una tempesta, le onde erano alte e la pioggia batteva forte  tanto che nuovamente si trovò nella condizione di non riuscire a scorgere un possibile rifugio. Poi la situazione peggiorò: all’orizzonte si formò un’onda più grande delle altre che lo sommerse, perse i sensi dopo pochi secondi.
Al suo risveglio scoprì che le onde lo avevano trasportato direttamente sulla banchisa, la tempesta ancora imperversava e da lontano poteva scorgere i fari delle navi che facevano su e giù mosse dalle grandi onde. Non poteva stare là con la sabbia che gli veniva addosso entrandogli nel naso perciò si inoltrò nella città dove sperava di trovare qualcuno che gli desse rifugio, eppure nonostante continuasse a bussare a tutte le porte che incontrava nessuno gli apriva. Trovò conforto quando vide delle persone che parlavano davanti ad una porta aperta, gli sembrò strano ma si avvicinò ugualmente “Signore mi scusi ” provò lui, nessuno gli rispose era come se fosse diventato invisibile. Provò più volte ad attirare l’attenzione di quelle persone ma loro continuavano la loro conversazione come nulla fosse, era ormai in preda alla disperazione non sapendo se approfittare o meno della porta aperta fu il caso a scegliere per lui: da una piccola discesa vicino alla casa iniziò a discendere un fiumiciattolo di acqua sporca, solo quando gli lambì i piedi comprese che non era semplice acqua ma sangue. Non indugiò oltre, entrò nella casa dove vide una persona suicidarsi con un lungo coltello; scappò nella stanza vicina dove guardandosi allo specchio vide che il suo volto era sporco di sangue,chiuse gli occhi e urlò
 Quando li riaprì si trovava nel suo letto in casa sua, era stato tutto un sogno, eppure quando andò in bagno e si guardò allo specchio il suo volto e le sue mani erano sporche di sangue

 

  
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