Tragedy, Christina Perri
 

If you could envision, the meaning of a tragedy                                                                                                                     
You might be, surprised to hear it’s you and me.
 

“Sono un uomo difficile da amare.”                                                                                                                                          
Ha rivolto questa frase allo sceriffo Swan, per giustificare il furto che è avvenuto in casa sua, ma in realtà sta pensando alle tre donne che ha amato nella sua vita.                                                                                              
 
Milah, che non voleva che lui andasse a combattere nella guerra degli Orchi e che lo ha disprezzato quando è tornato a casa – per poter fare da padre a Baelfire – perché tutti da quel momento in poi l’avrebbero considerata “la moglie del codardo”.                                                                    
Che lo ha abbandonato per stare per Killian Jones.                                                                                                                  
Che è morta tra le braccia del pirata – e a lui ha rivolto le sue ultime parole d’amore – dopo che Tremotino le aveva strappato il cuore dal petto e lo aveva ridotto in cenere.
 

Cora, a cui all’inizio si è avvicinato solo per la visione che riguardava sua figlia Regina.                                              
Il patto iniziale era chiaro: lui si sarebbe limitato a filare la paglia in oro per lei – perché era chiaro come il sole che Cora non possedeva quella capacità magica – e la donna in cambio gli avrebbe ceduto la sua primogenita.                                                                                                       
Quel contratto era stato cambiato per due volte, prima da Cora – che gli aveva chiesto di insegnarle la magia – e dopo da lui stesso, che si era permesso di sperare che lei lo volesse davvero, che fosse realmente innamorata di lui.                                                                                       
Menzogne, tutte menzogne: se lo avesse amato con tutta se stessa non avrebbe deciso di strapparsi il cuore da sola e di rimanere al fianco del principe Henry.                 
 

Belle, i cui occhi azzurri mostrano quasi tutte le emozioni che prova.                                                                
Tremotino non aveva previsto di innamorarsi di lei, di quella principessa che era diventata la sua serva per poter salvare il regno di suo padre Maurice dagli Orchi.                                                                                                       
Belle era riuscita a farsi accettare da lui, diventando – nei mesi che aveva passato al castello – qualcuno con cui poter parlare “a tu per tu” e non soltanto una semplice serva.                                                                          
Quando le aveva concesso di andarsene dal suo castello credeva davvero che non l’avrebbe più rivista ed era rimasto a guardare dalla finestra della torre fino al momento in cui il sole non era tramontato e aveva scorto la sua figura – inconfondibile anche da lontano – percorrere il sentiero che conduceva al Castello Oscuro.                                                                                                                                                                               
Credeva che le cose tra di loro sarebbero rimaste uguali – lei che svolgeva le mansioni che le aveva assegnato e lui che trasformava la paglia in oro all’arcolaio – ma quel bacio aveva cambiato tutto.                         
Il suo cuore si era troppo indurito dopo i rispettivi tradimenti di Milah e Cora e allora era stato lui a mandarla via dal suo palazzo, credendo che fosse in combutta con Regina e volesse privarlo dei suoi poteri.      
Sono stato io a mentire a me stesso quella volta, pensò quella notte, prima di addormentarsi sulla brandina della cella in cui Emma lo ha rinchiuso per l’aggressione ai danni di Maurice French.                                                       
E ho perso per sempre il mio breve barlume di luce in un oceano di oscurità.             
 

Will Scarlett si trova da poco tempo a Storybrooke, la città creata dalla maledizione della Regina Cattiva, e gli piace stare in quel posto anche se non ha mai frequentato nessuno degli altri abitanti della Foresta Incantata.                                                                                                           
Ogni sera esce per andare da Granny – quando il negozio è chiuso e non c’è più nessuno – e prendersi lì qualcosa da mangiare e da bere, lasciando un paio di banconote e alcuni spiccioli sul bancone e poi rimetterli nella tasca del suo giubbotto nero di pelle.                                                     
Quella sera è diversa: ha notato un libro abbandonato su uno dei tavoli – dimenticato da uno dei clienti – e si è seduto per iniziare a leggerlo.                
È una tragedia scritta da un drammaturgo inglese di quel mondo alcuni secoli prima.                                                 
Ma è soltanto una la scena che lo ha attratto e che ha letto più di una volta, gli occhi che non riuscivano a staccarsi da quelle parole.                   
Perché anche lui ha aspettato – invano – la donna che amava sotto un balcone e non si sono affatto scambiati parole e giuramenti d’amore, ma sguardi di incredulità da parte di lui e di freddezza da parte di Anastasia.                                                                                                                  
Decidere di farsi togliere il cuore è stata una delle decisioni migliori che abbia preso durante la sua vita e nonostante Alice abbia fatto tanto per riprenderlo Will non lo ha rimesso dentro il suo petto.                            
Perché una parte del suo cuore sta ancora aspettando Anastasia sotto quel balcone e spera che decida di seguire lui, invece di rimanere al fianco del re.  
 


ANGOLO AUTRICE :

Grazie ad Euridice100 per aver recensito il primo capitolo e ai lettori silenziosi – spero che anche voi mi lascerete una recensione, buona o cattiva che sia.