Scritto per il Gioco Creativo 4. "A
ritmo di musica".
La storia partecipa al Gioco creativo n.14: Severus House Cup
La storia partecipa al Gioco creativo n.14: Severus House Cup
Vi lascio il link con la canzone: https://www.youtube.com/watch?v=TjcAfvJVQNs
Spero di farmi perdonare il ritardo dei
miei altri aggiornamenti con questa songfic…
Buona lettura! ;)
Incantevole
Se leggera ti farai
io sarò vento
per darti il mio sostegno
senza fingere.
io sarò vento
per darti il mio sostegno
senza fingere.
Cammini
in equilibrio precario sul muretto basso che delimita il sentiero, ondeggiando
le mani come cercassi un sostegno nel vento che ti scompiglia i capelli.
Ma
io sono al tuo fianco, bella bambina, con i capelli rossi che non sono di quel
rosso doloroso da guardare, e quegli occhi della forma giusta ma con il colore sbagliato
che non mi fanno rimpiangere nulla.
Sei
seria, concentrata sul tuo gioco; leggera in balia del vento. Non devi temere:
se cadi, sarò qui a sostenerti.
Se distanza ti farai
io sarò asfalto
impronta sui tuoi passi
senza stringere mai.
io sarò asfalto
impronta sui tuoi passi
senza stringere mai.
Tutti
crescono e tutti vanno. Hai iniziato anche tu la scuola, Hogwarts, e ti sei
persa in quel castello che trasuda magia da ogni luogo.
Non
sono più io il tuo maestro, colui che ti ha insegnato per la prima volta a
scrivere e a leggere, in questa casa in mezzo al nulla, che ti è sempre
piaciuta così tanto perché lontana da tutto.
Silenziosa
come te e come me ora, che non ti ho più intorno, mentre cerco di scrollarmi di
dosso questa malinconia che è strana per un vecchio. E’ come se mi fossi
abituato a te, alla tua presenza e ai tuoi sorrisi.
Ma
ora sei lontana, e io mi farò da parte per permetterti di crescere; sarò il tuo
sostegno impercepibile ma necessario, come l’asfalto sotto i tuoi passi, mentre
procedi nella vita.
Se dolore ti farai
io starò attento
a ricucire i tagli
senza stringere mai.
io starò attento
a ricucire i tagli
senza stringere mai.
Ti
sfioro per la prima volta per metterti le garze, per coprire il taglio che ti
sei fatta cercando di preparare una pozione. Il coltello è sfuggito e tu hai
chiamato a gran voce, cercando di trattenere lacrime e dolore: per questo sono
qui.
La
tua pelle è bianca e cosparsa di minuscoli puntini arancioni, persino sulle
mani. Io non penso di averne mai vista una più bella.
“Grazie,
Severus.”
“Non
ho stretto troppo, vero?”
Ti
guardo negli occhi e mi sento uno sciocco; uno sciocco che non può essersi
affezionato ancora a qualcuno in quel modo, e soprattutto non alla nipote del
mio perduto amore.
Si
chiama Lily, come lei, ma io l’ho sempre chiamata Luna, ovvero usando il suo
secondo nome.
E,
in effetti, lei è la mia luna: una luce nella notte di quella che era diventata
la mia vita, dopo che il mio sole mi aveva ustionato e si era spento troppo
presto, lasciandomi cieco.
Se battaglia ti farai
io starò al fianco
per darti il mio sorriso
senza fingere
io starò al fianco
per darti il mio sorriso
senza fingere
Sei
diventata un’Auror, come tuo padre. L’unica nella famiglia a seguire la via del
giusto e del bene.
Ah,
così contrapposta a me!
Splendi
di luce riflessa, una luce che mostri al mondo ma che so che è solo mia. La
sento sulla pelle ogni sera, quando tu bussi alla mia porta.
Qualsiasi
cosa tu abbia fatto, qualsiasi cosa sia successa, non riesci a fare a meno di
rifugiarti in questa casa, mentre nel cielo brillano le stelle.
La
mia Luna.
E
io non posso fare a meno di sorriderti, perché son troppo vecchio per
combattere ancora, ma sono anche troppo legato a te per lasciare il tuo fianco.
FUORI È UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE
COME QUANDO RESTI CON ME
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE
COME QUANDO RESTI CON ME
Mi
chiedo quando sia iniziata.
Quando
ho iniziato a vederti come una donna, come una possibile amante? Quando,
esattamente, hai smesso per me di essere la bambina che Potter mi aveva
praticamente accollato, sperando forse in una riconciliazione?
Ti
vedo e non posso far a meno di pensare che lì, appena fuori dalla porta di
casa, con le spalle rivolte al bosco e la vista sui campi, sia il posto giusto
per te.
Fuori
tutti sono imbrigliati in cose più grandi, e i giorni si susseguono frenetici e
passivi l’uno addosso all’altro.
Ma
qui, qui in questa casa in mezzo al nulla, tutto diventa incantevole, se tu
bussi alla mia porta.
Sei
come una costante, una melodia di sottofondo in questo panorama immobile.
E
mi sorridi.
Vorrei
che fossi mia, così come non lo desideravo da tanto, tanto tempo.
Se innocenza ti farai
io sarò fango
che tenta la tua pelle
senza bruciare.
io sarò fango
che tenta la tua pelle
senza bruciare.
Ovviamente
so di non poter semplicemente avvicinarmi e baciarti.
Ovviamente
so che l’amore rifugge da me in modo così profondo, che tu non potrai mai
ricambiarmi.
E
sei così innocente, così libera, così pura.
Come
posso anche solo pensare di desiderarti? Come posso sognarti in quel modo così
indecente?
Non
voglio essere fango, non voglio insozzarti con la mia anima nera. Meriti di
meglio, meriti di brillare alta nel cielo.
Ma
la voglia di te brucia, brucia in modi che pensavo di avere dimenticato. La
voglia di te è carbone ardente sulla pelle.
Una
sera ti addormenti sul divano. Non resisto, non posso più farlo: ti sfioro il
braccio con le dita.
Non
faccio nulla di più, perché non penso di poter osare.
Ma,
quella volta, sei tu che apri gli occhi e mi afferri la testa, spingendomela
contro la tua.
Il
mio primo, vero, bacio.
Se destino ti farai
io sarò pronto
per tutto ciò che è stato
a non rimpiangere mai.
io sarò pronto
per tutto ciò che è stato
a non rimpiangere mai.
Anche
solo pochi anni fa, non avrei mai creduto possibile riuscire a innamorarmi di
nuovo.
Poi
sei arrivata tu. Mi sei entrata sottopelle e hai distrutto, nel tempo, tutte le
mie certezze.
Hai
aspettato, paziente, di superare delle tappe fondamentali, prima di lasciarti
andare. Me l’hai confidato con il tempo, nelle infinite notti di dolcezza dopo
aver fatto l’amore, mentre ti stringevo a me nel letto.
I
diciassette anni, la maggiore età.
Il
giugno in cui hai finito Hogwarts, per avere un diploma in mano.
Il
corso per Auror, l’assunzione al Ministero della Magia, per avere indipendenza
economica.
E
poi sei arrivata da me in via definitiva.
Già
prima, non potevi fare a meno di tornare. Dici che avrei dovuto accorgermene. E
io ti rispondo, sempre, che uno come me, disilluso dalla vita e dall’amore, non
osava neppure sperare.
Ora
sei mia.
Il
destino ha fatto in modo di unirci, e non ho intenzione di rimpiangere errori
del passato o di struggermi dietro al mio perduto primo amore. Non ho
intenzione di impedirmi di vivere di nuovo, dopo aver trovato una ragione così
valida.
La
mia Luna, che brilla solo perché sullo sfondo ha un nero trapuntato di stelle.
FUORI È UN MONDO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE
COME QUANDO RESTI CON ME.
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE
COME QUANDO RESTI CON ME.
Gli
uomini sembrano non avere imparato niente.
Tu
me lo racconti, ogni giorno, quando mi parli di criminali che si improvvisano
Signori Oscuri o di uomini comuni che cercano la gloria e il potere attraverso
l’illegalità.
Il
mondo è così fragile, così banale nel suo essere frenetico, che non si rende
conto di proseguire sempre sulla stessa linea del passato, senza mai evolversi
davvero. Tutti ricadono sempre negli stessi errori, e tu, mia Luna, sei già stanca,
già mi parli di ritirarti dal lavoro, mi dici di non sopportare più l’ipocrisia
che ti circonda ogni giorno.
Io
sorrido e ti invito a restare con me. Ho comprato uno di quei dondoli che ti
piacciono tanto e l’ho messo in veranda, dritto verso il bosco che tu ami.
Possiamo
trascorrere le giornate come più ti aggrada, mia Luna.
Perché
qui, in questa casa in mezzo al nulla, tutto risplende d’incantevole, se solo resti
con me.