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Autore: OfeliaMontgomery    26/02/2014    1 recensioni
Evangeline una degli angeli più belli decise di mettere l’amore per Lucifero al primo posto infrangendo tutte le leggi. E per questo venne bandita dal regno dei cieli e le venne tolto il cuore e nascosto in una cripta oscura a Silent Valley. Con l’aiuto del suo amato - Lucifero -, un demone stravagante e un vampiro depresso riusciranno a riprendere il suo cuore, cosi da poter provare emozioni di nuovo? Riusciranno a superare le mille inside che quel posto nasconde? E riusciranno il demone e il vampiro a trovare quello che cercavano?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Evangeline si sta contorcendo dal dolore, le contrazioni aumentavano sempre di più. Era pronta per partorire.
Benjamin aveva già preparato la sala e adesso stava aspettando l’arrivo della donna. Romon stava portando la donna nella sala, l’aveva fatta sdraiare su una barella. Al fianco di Evangeline c’era Lucifero che le teneva la mano.
– Amore stai calma, andrà bene – disse l’uomo cercando di tranquillizzarla. La donna in cambio gli stritolò una mano.
– Sono io che devo far uscire un bambino dalla mia vagina, non tu. Quindi non dirmi di stare calma – disse furiosa la donna.
– Fanno tutte così quando devono partorire – disse Romon con voce nasale.
Entrarono nella sala e spostarono subito Evangeline sul letto. Benjamin le divaricò le gambe e le disse di cominciare a spingere. Il dolore iniziò a prendergli i reni, sentiva tipo delle spade conficcarsi dentro fino al basso ventre. Il dolore incominciava piano e poi cresceva sempre di più fino a svanire nuovamente. Le dava una tregua giusto per riprendere fiato e poi ricominciava.
– Signorina Icemoon spinga per favore – disse il dottore mettendosi in mezzo alle sue gambe.
La donna iniziò a spingere facendo lunghi respiri, poi iniziò a gridare stringendo sempre di più la mano di Lucifero.
– Forza ancora qualche spinta, si vede già la testa – disse il dottore prendendo la piccola testolina del bambino o bambina.
Evangeline spinse un altro paio di volte, poi si sentì piangere, era nato, era un bel maschietto. La donna si accasciò sul lettino stanca morta.
– E’ un bellissimo maschietto – disse Benjamin pulendo gli occhietti, il naso e la bocca del bimbo.
Benjamin lo avvolse in un asciugamano e poi lo diede in braccio alla madre.
Aveva un ciuffo di capelli in mezzo alla piccola testolina ed erano neri come quelli del papà.
– E’ bellissimo – dissero insieme Lucifero ed Evangeline.
– Avete già scelto il nome? – chiese Benjamin.
La donna annuì – Lucas Christopher Evilspawn – disse Lucifero accarezzando la testolina del figlio.
– Lucas Christopher Evilspawn nato il 7 giugno del 2014 alle ore 13.44 – segno Benjamin sulla cartella clinica poi uscì dalla stanza lasciando i due neo genitori da soli.
– Benvenuto nella nostra famiglia piccolino – disse Evangeline prendendoli una manina.
– E’ cosi piccolo – disse Lucifero sorridendo felice.
Vedere Evangeline che teneva in braccio il loro primo figlio lo faceva sentire davvero felice. Se qualcuno tre anni fa gli avrebbe chiesto se si sarebbe mai fatto una famiglia avrebbe riso di giusto, invece ora, era in un ospedale a guardare la sua compagna e il suo bambino.
 
Un anno dopo.
 
Sappiate che se non venite, vi ammazzo – disse Evangeline al telefono.
Certo che veniamo, stiamo scegliendo il regalo da fargli – rispose dall’altra parte Gideon.
Bene, a dopo. Ciao
Ciao cognata
Evangeline uscì dal bagno con solo addosso l’accappatoio. Si andò a sedere sul letto e si asciugò i capelli; poi si vestì, indossando un vestito a fiori che le arrivava fino alle ginocchia. Legò i capelli in uno chignon e poi prese dalla culla Lucas e lo cullò fra le sue braccia, il bambino aprì gli occhi, mostrando degli occhi enormi e dorati. Aveva preso gli occhi da lei.
– Buon compleanno piccolo mio. Un anno che sei con noi, un anno davvero stupendo grazie a te – disse la donna baciandogli la testolina.
– Ehi tesoro, ho fatto la colazione vieni giù? – chiese Evangeline, dandole un bacio sul collo facendola sobbalzare – Sì Luci, arrivo – rispose lei.
Scese con il bambino in braccio, prima lo allattò e poi fece colazione anche lei insieme a Lucifero. La donna lo ringraziò sedendosi sulle sue gambe e lo abbracciò.
– Ti amo amore – disse lui baciandole una tempia, lei gli sorrise e andò ad appoggiare la testa nel incavo del suo collo.
– Auguri piccolo – disse ancora Lucifero al piccolo che stava nel passeggino vicino a loro, Lucas fece un versetto e mosse le mani per poi portarsele alla bocca.
– Sì piccolo, sei felice – disse Evangeline battendo le mani.
Dopo aver finito di fare colazione, Evangeline iniziò a pulire un po’ la casa per l’arrivo di Gideon e Klaus.
Verso mezzogiorno iniziò a preparare il pranzo insieme a Lucifero. Dopo neanche dieci minuti bussarono alla porta e Lucifero andò ad aprire ed entrarono dentro Gideon e Klaus. Si salutarono tutti.
– Su fatemi vedere il piccolo festeggiato, dov’è? – urlò Gideon abbracciando Evangeline.
– E’ nel passeggino, venite – disse Evangeline facendoli accomodare sul divano.
Gideon fece una faccia buffa per farlo ridere – Ma come sei cresciuto campione, sei proprio uguale alla mamma – disse prendendogli le piccole mani.
Lucifero tossicchiò – Okay fratellone, assomiglia anche a te – disse Gideon dando un colpetto sulla spalla al fratello. Intanto Klaus giocava con il piccolo.
– E’ pronto il pranzo – urlò Evangeline dalla cucina.
Mangiarono tutti insieme, tutto il pomeriggio stettero lì con loro, parlando di tutto.
Le due coppie guardavano il piccolo divertirsi con un piccolo pupazzo. Guardando il piccolo iniziarono a pensare a tutto quello che avevano passato.
Il primo giorno che si erano incontrati in quel campo di erba e fiori; la prima litigata; il primo bacio; le prime paure di lei; la loro prima volta insieme; l’allontanamento dal paradiso; il cuore che le avevano tolto; il loro viaggio incasinato e ovviamente il piccolo e bellissimo Lucas.
Invece Gideon pensava a Klaus, a quando si erano incontrati in quella casa a Silent Town; il viaggio sulla barca; a quando si erano baciati per la prima volta; a quando in quello squallido motel lo avevano fatto per la prima volta; a quando gli aveva chiesto di andare a vivere insieme; le litigate con Lucifero e ovviamente il suo piccolo nipotino.
I ragazzi si guardarono tra di loro e sorrisero.
La loro storia era ancora lunga e devono continuarla a scrivere, nel modo giusto.

 
  
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