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Autore: LawrenceTwosomeTime    02/03/2014    4 recensioni
Adam ed Eve, il Giardino dell'Eden, una parabola classica. O forse no...
Genere: Mistero, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 121

Adam sta triturando il riso. Lo polverizza ben bene usando il pestello come un vero esperto.
“Se continuo così, entro stasera Eve potrà preparare i mochi. Quanto mi piacciono i suoi mochi!”

Ha l’abitudine di parlare ad alta voce, anche quando non c’è anima viva. È vero, sembra che non ci sia nessuno; che loro due siano soli. Ma ormai è chiaro che non lo sono.
In realtà lo sanno da quando sono arrivati. È palese che qualcuno li osserva. E non si limita ad osservare: li giudica. Loro, le loro azioni, persino i pensieri e i sogni; e allora tanto vale pensare a voce alta e risparmiargli la fatica.

“Eccomi”, si annuncia Eve.
Al solito, è nuda. Lo sono entrambi. Si stupisce del fatto che trova la cosa perfettamente normale.

“Ho raccolto le bacche che avevi chiesto”
“Grazie”, risponde lui con un cenno del capo. Lei gli poggia una mano sulla spalla.

Quella notte fanno l’amore. Un ratto s’intrufola dall’ingresso della capanna e li osserva mentre raggiungono l’estasi, gli occhietti che scintillano nel buio.

Giorno 122

“Cerchi ancora di insegnargli a camminare?”, domanda Eve spazientita.
“Perché no?”, replica Adam, “Guardalo, può benissimo stare in piedi su due zampe”

Sono due settimane che Adam si è messo in testa quel folle progetto. Il povero levriero fa quel che può, ma Eve sostiene che il particolare addestramento non porterà grandi benefici alla caccia. Pazienza, almeno aveva trovato un modo di impegnare il tempo libero.

Giorno 123

Eve è molto brava ad acciuffare i pesci con le mani.
Adam non manca mai di fare sconce allusioni, ma lei sa che in fondo la sta solo omaggiando.

Giorno 124

“Pensi mai a quelli che se ne sono andati?”, dice Adam mentre pranzano con cereali e latte di cocco.
“Quelli che vivevano qui?”
“Mh-mh”
“Non tanto. Mi sono scervellata per ore sul motivo… Sul perché loro si e noi no”
“Quello Che Non Si Può Vedere opera per vie misteriose”
“Sarà. A dirla tutta, se la guardi con una logica umana, di ragioni ne trovi a bizzeffe: Abel era troppo passivo, sempre pronto a fare la vittima. Che ipocrita. E Cain…”
“Ah!, non me lo dire. Un vero attaccabrighe. M’innervosivo solo a stargli vicino. Mary, del resto…”
“Mamma mia che presuntuosa! Si credeva di essere chissà chi, tutta mossette da diva e arie da gran dama!”
“Bè, anche Rut era una bella piantagrane. Non so se mi dava più fastidio la sua vocazione da martire o quella fissa che aveva per i matrimoni gay”
"Moses non era così male"
"Il fattone? Sapete, una volta ho aperto il mare! Ti prego"
“Ma dico, se era destino che se ne andassero perché non li hanno cacciati tutti insieme? Perché solo uno alla volta?”
“Vallo a capire…”

Giorno 125

“Sai che è successo mentre cercavo la legna?”, dice Eve.
Adam smette di affilare la lancia e le presta orecchio.
“Ho visto un… c’era un serpente. Sopra un albero”
“E già questo è un bel po’ strano”
“Strisciava attorno a un frutto, un frutto rosso e rotondo che non avevo mai visto. Era bellissimo”
“Che cosa hai fatto?”
“Dopo un po’ il serpente se n’è andato, così mi sono arrampicata per cogliere il frutto. L’ho assaggiato”
“Sei pazza? E se fosse velenoso?”
“Sta tranquillo, non è velenoso. E ha un sapore davvero… ha un sapore buonissimo. Te ne ho portato un po’”
Adam prende il frutto dalle mani di Eve e gli da un morso. Sbatte le palpebre.

“Wow”



“Ti pare possibile che censurino ancora le parti intime? Negli Anni Novanta del Tremila?”
“Hanno un business da mandare avanti: devono raggiungere più fasce di pubblico possibile”
“Si ma…”
“Prendi la storia della mela. Secondo te ce la raccontano giusta? Te lo dico io: no! Il programma è truccato. Scommettiamo che verrà un bel cagotto a entrambi e i produttori s’intascheranno il montepremi?”
“Siamo sicuri che sappiano che c’è un montepremi?
“Ti sei risposto da solo”
“Cambiamo canale? Sul quattro danno Robocop”
  
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