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Autore: Nefer    29/06/2008    12 recensioni
FANFIC CONCLUSA. ANNO IN CUI E' STATA SCRITTA: 2006
RIECCOMI! SONO TORNATA! E così dopo tanto ripubblico French Kiss! La trama: Dopo tante peripezie e avventure riuscirà James a dare il tanto atteso bacio alla francese a Lily e a conquistare il cuore della rossa?
---Lily raggiunse le carrozze giusto in tempo per vedere Angy salire a razzo su quella sulla quale era appena salito Remus e Izzie seguirla perché sulla stessa carrozza vi era anche Sirius.
Lily non poteva credere che le amiche l’avessero abbandonata per seguire i loro idoli.(…)
“Brave, brave! Poi facciamo i conti!” pensò Lily e salì sulla prima carrozza che le capitò. Rimase pietrificata quando vide che su quella c’era anche James Potter…
Lily fece subito per andarsene, ma la carrozza partì in quel momento, costringendola a sedersi per non cadere.
Notò il ghigno soddisfatto di James. Perfetto… ora le toccava anche fare tutto il tragitto fino ad Hogwarts con lui!---
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta: French Kiss & Nine Months'
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CAPITOLO XIII
Peter, Sirius e James fecero irruzione nella stanza portando ognuno un vassoio stracarico di cibo.
 - Remuuuussss!! Guarda che ti abbiamo portato! - esclamò Sirius con un sorriso.
Remus aprì gli occhi… era giorno.
 - Ma che ore sono? - chiese mettendosi seduto.
 - Le undici - rispose Peter.
 - Le undici?! - ripeté Remus.
 - Non abbiamo voluto svegliarti - spiegò James. Ed era più che giustificata la cosa. Quella notte Remus aveva fatto una fatica ad addormentarsi!
Si sentiva uno straccio… che più straccio non si poteva! Aveva gli occhi arrossati… era piuttosto pallidino…
 - Ti abbiamo portato la colazione - disse Peter mettendogli il vassoio sulle gambe.
 - Grazie… - fece Remus.
Sirius prese un cornetto e lo inzuppò nel latte. Gli diede un morso enorme. Tutti lo guardarono perplessi.
 - Controllavo se il latte andava bene… - disse lui con la bocca piena.
James scosse la testa, ma Remus e Peter risero. Sirius, un inguaribile scemo!
Il ragazzo si sedette sul letto di Remus – Ti senti un po’ meglio, oggi? - chiese.
Remus annuì, giocherellando con un biscotto – Mi… mi dispiace per avervi fatto preoccupare - disse.
Gli altri sorrisero affettuosamente.
 - Più che preoccupare a me è preso un colpo secco! - disse James.
 - Davvero, Rem… ho rischiato di diventare impotente! - fece Sirius.
James gli mollò uno scappellotto sulla nuca – Ma sei proprio scemo! Pensi sempre a quello!
E tutti scoppiarono a ridere.
 - Ragazzi… grazie… - disse poi Remus – Se voi non foste arrivati…
 - Lo rifarei altre cento volte, Rem - disse Sirius e gli altri due annuirono.
Remus sorrise, di colpo sollevato. Non sapeva come poter spiegare loro cosa significava per lui averli accanto. Loro gli davano la forza di andare avanti.
Se non ci fossero stati Sirius, James e Peter… forse a quell’ora… starebbe con Greyback…
Invece era lì e non poteva sentirsi più al sicuro di così.

Aprì gli occhi e sbatté ripetutamente le palpebre. Si ritrovò a fissare un soffitto bianchissimo. Quella non era la sua stanza… non era casa sua…
Lenzuola bianche… letto bianco… tutto era stramaledettamente bianco! Si guardò attorno e vide altri cinque o sei letti. In ognuno c’era qualcuno… un giovane… un vecchio… un uomo di mezz’età.
E allora capì. Era in una stanza d’ospedale…
Ma perché? Cos’era successo.
Poi udì una voce risuonare nel corridoio. Una voce di donna.
 - DOV’E’? VOGLIO VEDERE MIO FIGLIO! DOVE E’? PERCHE’ NON ME LO FATE VEDERE?!
E  poi dei passi veloci, concitati…
 - Signora! Non può entrare lì! Signora si fermi!
Ma la porta della stanza si spalancò e una donna con lunghi capelli castani e occhi dorati entrò. Poi vide il ragazzino nel letto.
 - Remus! - strillò correndo da lui. Stava piangendo.
Remus avrebbe voluto chiederle perché piangeva… ma si sentiva così intontito e ben presto quello splendido volto si oscurò…

Un morso… un semplice, fottuto morso ad una spalla e la sua vita era crollata in un attimo. Vedere il terrore negli occhi di sua madre ogni volta che si avvicinava la luna piena… doversene andare di casa in quel periodo…
Non  era una vita normale. Poi era stato chiamato ad Hogwarts. Sua madre era incredula. Non credeva che qualcuno lo avrebbe voluto nella sua scuola. E l’incredulità si trasformò in gioia. Allora c’era un futuro per il suo bambino!
Ma lui non voleva partire. E lei lo convinse. E quel primo settembre di sette anni prima si era ritrovato a quella stazione…
E lì era cominciato tutto. Aveva conosciuto James, Sirius e Peter e aveva visto un po’ di speranza aprirsi in lui. E quella speranza si era aperta un varco ogni anno di più. E in loro compagnia quasi che dimenticava cos’era. Cosa diventava una volta al mese. Loro lo facevano sentire amato, speciale, senza condizioni, senza chiedere nulla in cambio.
Ma sapeva che era un castello di carte pericolante tutto quello che si era costruito in quei sette anni. Un soffio… e tutto sarebbe crollato.
E quel soffio era arrivato. Tutto era crollato. Ora non poteva più mentire a se stesso. Improvvisamente si era sentito sperduto…
Poi… qualcuno aveva ricominciato a raccogliere quelle carte da terra… e a ricostruire quel castello… insieme a lui…
Non lo avrebbero mai abbandonato. Ora ne aveva la certezza!

Sirius, Peter e James entrarono nella classe di Incantesimi e presero posto ai banchi vuoti. Izzie li guardò e li salutò con un gesto della mano. Poi sillabò “Dov’è Remus?”
I tre si guardarono. Una piccola bugia non faceva male a nessuno, no?
“Febbre” fece Sirius “Se vuoi dopo passalo a trovare!”
Izzie annuì con un sorriso, poi si voltò verso Angy – Remus ha la febbre - disse.
 - Ma è scoppiata un’epidemia! - fece Lily al banco dietro, accanto a Charlie.
 - A quanto pare… - fece Angy.
 - Ti va di accompagnarmi? - chiese poi Izzie.
 - Perché lo chiedi a me? - disse Angy.
 - Così vedi Sirius! - rispose Izzie facendole l’occhiolino.
 - Izzie, non capisco proprio perché tu voglia sistemarmi con quel maniaco! - sbuffò Angy. – Io non mi metterò MAI con Sirius Black…
Izzie, Charlie e Lily si scambiarono un’occhiata divertita.
 - Angy, una ciliegia tira l’altra - fece Charlie con un risolino.
 - Che vorresti dire?
 - Che dopo che sei stata a letto con lui… difficilmente ti passerà la voglia di rifarlo! - disse Izzie maliziosa.
Angy arrossì – Ma finitela! Non mi ricordo nemmeno come è stato! - borbottò – E ora lasciatemi in pace! Voglio seguire la lezione!
Le altre ridacchiarono.
 - Oggi - annunciò Lumacorno – Faremo la Pozione SaltaTempo.
Gli occhi di Lily si illuminarono. Conosceva quella pozione. Ma il resto della classe non aveva idea di cosa Lumacorno stesse parlando.
 - Dunque, signorina Evans, lei conosce gli ingredienti di questa pozione? - chiese Lumacorno.
 - Sì! - Lily scattò in piedi – Sono necessari radici di acero, foglie di gelsomino e petali di Ylang Ylang in piccole dosi!
 - Molto bene! - disse Lumacorno compiaciuto – Dieci punti a Grifondoro. Signor Piton, lei sa come funziona questa pozione?
 - Fa regredire chi l’assume ad un età inferiore a quella che possiede. E aggiungere una goccia di succo di tiglio concentrato per ogni anno che si vuol perdere.
 - Benissimo! Dieci punti a Serpeverde! Dunque, sulla lavagna sono scritti gli ingredienti e le dosi. Datevi da fare! Avete tempo un’ora e mettete una sola goccia di succo di tiglio. Ah, un’altra domanda… quanto dura l’effetto di questa pozione?
Silenzio. La mano di Angy scattò in aria.
 - Signorina Carpenter? - fece Lumacorno.
 - Dura in base alle gocce di succo di tiglio che si mettono, per una sola goccia, avrà effetto un’ora e così via!
 - E’ esatto, ma se qualcuno vuole regredire di un solo anno ma ha bisogno di più di un’ora di tempo?
 - Può mettere tutte le gocce che vuole e equilibrare il dosaggio con stecche di vaniglia - fece Angy pronta.
 - Perfetto! - fece Lumacorno – quindici punti a Grifondoro.
Angy sorrise compiaciuta. Poi iniziò a lavorare alla pozione.
Per un’ora nessuno parlò. Ognuno era concentrato sulla propria pozione.
 - Vediamo… - fece Sirius controllando il libro – Qui dice che la pozione dovrebbe bollire per circa mezz’ora e quando diventa verde smeraldo è pronta… - poi fece per versare la goccia di succo di tiglio, ma lui e James si urtarono per sbaglio.
 - Ops… - disse Sirius – Ci ho versato tutta la boccetta…
 - Anch’io… - mormorò James e già vedeva una D sulla sua pagella.
 - Porca miseria! Guarda come bolle! - esclamò Sirius osservando le enormi bolle che si gonfiavano sulla superficie della sua pozione. Guardò la pozione di Lily che bolliva invece tranquilla.
Dunque c’era qualcosa che non andava. E all’improvviso le pozioni di James e Sirius scoppiarono, inondando i due ragazzi che rimasero attoniti.
Lumacorno li guardò rassegnato. Poi vide le boccette di succo di tiglio vuote e scosse la testa.
James guardò Sirius. Erano ricoperti di pozione verdastra.
 - Sembra che ci ha appena vomitato addosso un drago - disse Sirius.
Il paragone ci stava bene. In quel momento suonò la campanella.
 - Andiamo al bagno dei prefetti a darci una ripulita - disse James.

Dopo un bel bagno caldo tornarono in Sala Comune e scoprirono di avere così sonno da non riuscire a muovere un passo di più.
 - Ma che strano - disse James con uno sbadiglio lasciandosi cadere su uno dei divani.
 - Già… - concordò Sirius e anche lui si sedette su uno dei divani.
L’attimo dopo stavano dormendo alla grande.

 - Accidenti! Lo sapevo che quei due avrebbero fatto scoppiare la pozione! - esclamò Izzie ridendo.
 - Sono proprio scemi! - fece Lily.
Attraversarono il ritratto ed entrarono in Sala Comune. Poi si bloccarono, allibite.
 - Ragazze… vedete anche voi quello che vedo io? - fece Charlie.
 - Sì… credo… tu cosa vedi? - fece Angy.
Quello che vedevano tutte. Due bimbetti sdraiati sul divano che dormivano profondamente. Uno aveva scompigliati capelli castani e un paio d’occhiali che gli pendevano dal nasino, non dimostrava più di due anni. L’altro capelli corvini e una spruzzata di lentiggini, doveva avere all’incirca tre anni.
 - Ops… mi sa che hanno bevuto involontariamente la pozione quando è esplosa… - fece Izzie.
 - Ooooh!! Non sono adorabili!!! - esclamò Angy osservando le guanciotte paffute dei due. Lei adorava i bambini.
 - Dobbiamo fare qualcosa. Soprattutto per i loro vestiti… sono troppo grandi - disse Charlie.
 - Ci penso io! - esclamò Angy. Si concentrò, poi mormorò un incantesimo e le divise sparirono facendo posto a un paio di piccoli jeans e un maglioncino su misura per bimbo.
 - Ora sono perfetti! - disse con sguardo adorante.
 - Secondo voi… quando si sveglieranno penseranno anche come bimbi? - chiese Izzie.
 - Sì, la pozione ha effetto anche sulla mente! - disse Lily.
 - Ehi, che succede? - fece una voce. Tutte si girarono. Remus era sceso in Sala Comune.
 - Come ti senti?! - chiese Izzie – Mi avevano detto che avevi la febbre!
 - Sto bene, grazie… - disse Remus.
E si scambiarono un lungo sguardo che sarebbe andato avanti ancora per molto se Remus non avesse visto i due bambini – E questi? Somigliano tanto a James e Sirius…
 - SONO James e Sirius. Hanno bevuto per sbaglio una pozione SaltaTempo - disse Lily.
Remus sorrise divertito – Sono sempre i soliti…
Li osservarono. Poi Sirius mugugnò e sbadigliò. Aprì un occhio, poi l’altro… si mise seduto e se li stropicciò tutti e due. Quando fu ben sveglio guardò tutti.
 - Ciao! - disse poi un sorrisetto vispo – Chi siete!??? Dov’è la mia mamma?
La sua vocetta squillante svegliò anche James che non sorrise affatto quando vide gli altri e quando scoprì di trovarsi in un luogo sconosciuto.
 - Voglio mamma - disse subito.
Gli altri si guardarono. Erano nei guai ora!

- NOOOOOOO!!!! - gridava James mentre Remus tentava, invano, di tenerlo fermo – VIA! VIA! - e cercava di allontanarlo con le piccole manine.
 - Io mi chiamo Sirius - stava dicendo invece l’altro, rivolto ad Angy.
La ragazza, che adorava i bambini, aveva totalmente dimenticato che lei e Sirius erano in lite continua, e ora fissava il bimbo con gli occhi che brillavano.
 - Piacere piccolo Sirius. Io sono Angy - disse con un sorriso.
 - La mia mamma dov’è? - chiese di nuovo Sirius.
 - La tua mamma… ecco… la tua mamma è dovuta uscire, quindi ci pensiamo noi a te! - rispose Angy.
 - Va bene - rispose Sirius.
Reagiva molto meglio di James che continuava a scalciare e a piagnucolare, dicendo di volere la mamma.
Lily frugava nervosamente nelle tasche, poi vittoriosa tirò fuori una caramella – Eccola! - esclamò. La porse a James che smise di piangere e la guardò incuriosito con i grandi occhi nocciola – Caramella! - esclamò poi tutto contento, mentre il suo visetto si illuminava in un sorriso.
Prese la caramella e la mangiò soddisfatto. Poi sorrise a Lily – Altra caramella? - fece portandosi un ditino sulle labbra.
 - Accidenti… non ne ho altre - fece Lily rivolta agli altri.
Il labbro inferiore di James tremò – No caramella? - fece.
 - Presto! Fate qualcosa! - disse Lily nel panico. Remus gli mise James nelle braccia – Torno subito, non ti preoccupare - le disse poi – Peter, andiamo!
I due uscirono dalla Sala Comune, lasciando le ragazze ad affrontare i due bimbi.
 - So cantare io! - disse Sirius tutto soddisfatto.
 - Davvero?! - esclamò Angy desiderando di poter strapazzare quelle morbide e paffute guanciotte rosse – Dai! Allora cantami qualcosa.
Sirius annuì e attaccò un’orribile canzoncina sui Purosangue che insultava chi di discendenza Babbana.
Le quattro ragazze rimasero attonite. Poi il grido di James le fece saltare e sussultare tutte.
 - CARAMELLAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!
Il visino gli divenne tutto rosso e agli angoli degli occhi spuntarono due lacrimucce.
 - Su! Non piangere! - fece Lily con voce dolce e dandogli qualche colpetto sulla schiena. James appoggiò il visino imbronciato sulla sua spalla e sbuffò.
 - Caramella… - pigolò poi.
Lily guardò disperata le amiche che alzarono le spalle. Non avevano nessun tipo di dolce.
Intanto Sirius aveva attaccato un’altra canzone che aveva lo stesso tema della prima.
 - D’accordo, piccolino… - fece Angy con un sorriso sforzato – Sei bravissimo, ora basta…
Sirius smise di cantare – Voglio giocare - disse poi.
 - Va bene. A cosa vuoi giocare?
 - Tu cavalluccio! - disse Sirius con un sorriso, molto simile al ghigno del Sirius ragazzo – E porti me!
 - Ah ah ha… - Angy fece una risatina falsissima – Certo! - disse poi.
Quando Remus e Peter tornarono, Lily stava cantando una serie di filastrocche a James per distrarlo dalle caramelle e Angy si stava spezzando la schiena portando Sirius.
Remus sollevò due buste molto gonfie – Caramelle! - annunciò.
 - Evviva! - gridarono i due bambini correndo da lui. Si aggrapparono alle sue gambe.
 - Caramelle! Caramelle! - esclamarono.
 - Accidenti, sono famelici - disse Remus poggiando i sacchetti sul divano. Sirius saltò su esso agilmente e iniziò a scartare subito una caramella.
James invece non riusciva a salirvi e sbuffava e agitava le gambine
 - NON E’ GIUSTOOOOOOOOOO!!!! - gridò poi.
Lily fece un salto di un metro, lo afferrò e lo fece sedere comodo sul divano. Qualsiasi cosa pur di non sentirlo urlare.
James prese una lecca lecca, tutto contento.
 - E almeno questo è sistemato - fece Remus soddisfatto.
 - Ma dove avete preso tutte quelle caramelle? - chiese Izzie curiosa.
 - Emh…
Remus e Peter si scambiarono un’occhiata.
 - Non chiedete e non vi mentiremo - disse Remus.
 - Di cosa sa la tua lecca lecca? - chiese Sirius a James.
 - Fragola, la tua?
 - Mh… sembra banana!
 - Buona! Me la fai assaggiare?
 - Sì!
I due si scambiarono le lecca lecca. Charlie fece una smorfia – Bleah!
 - Cosa facciamo ora con loro? - chiese Izzie
 - Possiamo solo aspettare che l’effetto della pozione finisca… all’incirca quattordici ore per Sirius e quindici per James - disse Remus. – Nel frattempo dovremo controllarli a turno per evitare che combinino guai… servono due di noi…
Tutti si scambiarono un’occhiata eloquente.
 - Primo turno Lily e Angy! - gridò Izzie e lei e gli altri sparirono.
 - Ma… ma… - fece Lily.
 - Per me va bene!! - esclamò Angy sorridendo a James che le porse una caramella.
 - Vuoi?
 - Ma certo! Grazie! - disse Angy prendendo la caramella. Poi guardò Lily – Sono adorabili!!
 - Sì! - dovette ammettere Lily sedendosi accanto a James che le si sedette sulle gambe.
 - Favoletta? - chiese.
 - Certo - rispose Lily e fece apparire un libro di favole – Quale leggiamo?
 - Quetta… - James indicò l’immagine di una bimba con una mantellina rossa. L’inconfondibile Cappuccetto Rosso.
Sirius intanto continuava a scartare una caramella dopo l’altra e intanto ricacciava indietro i capelli, sbuffando.
 - Vado a prendere un elastico! - disse Angy a Lily che annuì.
Angy salì nella loro stanza e iniziò a cercare un elastico nel suo cassetto. Poi sentì il grido di Lily.
 - ANGYYY!!!
Subito corse dall’amica.
 - Che succede?!
 - Mi sono distratta un attimo… - balbettò Lily – Hanno visto la brocca d’acqua sul tavolo e hanno detto che avevano sete… così mi sono alzata un attimo e… oddio Angy, sono spariti!
CONTINUA

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