Film > Dragon trainer
Ricorda la storia  |      
Autore: frostydragon    16/03/2014    4 recensioni
“Sei pronto per il gran finale?” – chiese al drago, nonostante il suo sguardo fosse rivolto verso la Luna. Sdentato fece un verso d’approvazione e smise all’improvviso di sbattere le ali. Il cuore di Hiccup fece un sussulto e cominciò a battere molto più del normale mentre le loro figure cadevano a peso morto. Ma non era paura, era eccitazione, era euforia allo stato puro.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sdentato era particolarmente brioso quella sera. Ormai era diventato una specie di rito per Hiccup e il suo amico andare a fare un volo la sera, sotto la luce argentea della Luna. La furia buia incitò il ragazzo leccandogli la mano destra che era poggiata sul ginocchio, mentre la sinistra era intenta a dare vita ad un drago su un foglio. Il disegno non aveva ancora preso forma, e solo il disegnatore riusciva a capire che cosa ritraesse. Il drago insistette e si alzò, poggiando le due zampe anteriori sullo schienale della sedia; Hiccup sentì dell’aria muovere i suoi capelli dall’alto e si girò di scatto, trovandosi Sdentato che, con i suoi vispi occhioni, lo fissava. Si rassegnò, il disegno l’avrebbe completato un’altra volta, magari mentre Sdentato dormiva.
“Andiamo a farci un giretto, bello?” – gli propose sorridendogli. Gli diede una lieve e dolce carezza sulla testa, per poi passare le dita dietro le orecchie e grattare in quel punto che il drago tanto amava. L’animale emise un verso di piacere e si diresse verso le scale, emettendo piccoli ringhi di incitamento. Hiccup diede una veloce occhiata al suo disegno, abbandonato incompleto sul tavolo, per poi correre al piano di sotto ed uscire.
Appena aperta la porta, fece un profondo respiro che creò una nuvoletta di condensa davanti ai suoi occhi. Si avvicinò al drago, si sedette sulla sella e prima di prendere il volo, appurò che tutto fosse a posto.
“Pronto?”
Una pacca sul fianco dell’amico e il drago prese una piccola rincorsa per poi buttarsi nel vuoto, spiegare le ali e assaporare la libertà. Nulla poteva rappresentare meglio il senso di libertà che volare appena sopra il filo dell’acqua, sfiorandola con le ali, e creando quei piccoli schizzi che colpivano il volto e lasciavano una piacevole sensazione di freschezza. Dopo essersi assaporato quel momento di volo sopra il pelo dell’acqua, cambiò l’inclinazione della coda prostetica per permettere a Sdentato di alzarsi di quota. E non appena l’animale udì il suono metallico del meccanismo della coda, ringhiò e sbatté le ali ripetutamente. Il vichingo e il drago ora si trovavano circondati dalle nubi e baciati dalla luce della Luna. Sembrava così vicina. Si chinò per arrivare vicino alle orecchie del suo amico per parlargli e notò che aveva la bocca leggermente aperta con la lingua fuori. Si stava assaporando – nel vero senso della parola – la libertà e anche in un certo senso la sovranità, perché era davvero il re del cielo.
Se ci fosse stato qualcuno a volare con loro non sarebbe riuscito a notare le figure dei loro corpi ma soltanto i loro occhi. Entrambi verdi anche se di tonalità differenti, che in quel momento rispecchiavano la luce della Luna. Un’altra caratteristica che avevano in comune: occhi verdi, uno sguardo intenso, vivace, furbo.
“Sei pronto per il gran finale?” – chiese al drago, nonostante il suo sguardo fosse rivolto verso il disco argenteo in cielo. Sdentato fece un verso d’approvazione e smise all’improvviso di sbattere le ali. Il cuore di Hiccup fece un sussulto e cominciò a battere molto più del normale mentre le loro figure cadevano a peso morto. Ma non era paura, era eccitazione, era euforia allo stato puro. Lo facevano spesso questo gioco di lasciarsi andare e cadere a peso morto. Dei brividi si diffusero rapidamente su tutto il corpo del ragazzo, che non riuscì a trattenere un piccolo urlo di gioia. Non si staccò un secondo dalla sella e, quando entrambi si trovarono ad una giusta distanza dalla terra, sussurrò qualcosa nell’orecchio del drago che aprì le ali e così la loro caduta si fermò, in modo improvviso e brusco. Hiccup sentì la testa che gli girava ma adorava quella sensazione perché gli dava un gradevole senso di ebbrezza.
Quando i due amici posarono i piedi e le zampe per terra, si guardarono per qualche secondo, finchè il vichingo non scoppiò in una risata trionfante.
“Ce l’abbiamo fatta!” – gridò, ridendo di gioia – “Ci siamo riusciti!”
Con una mano si toccò i capelli e sentì che erano umidi. Il suo viso contornato di lentiggini era pieno di minuscole goccioline di acqua marina. Non si asciugò, nonostante il freddo. Chiamò Sdentato, accorgendosi che non era più dietro di lui; qualche metro più in là, riuscì a riconoscere la figura della furia buia soltanto grazie al colore rosso della coda artificiale. Aveva la testa rivolta verso l’alto e agitava la coda giocosamente.
“Andiamo Sdentato. È tardi” – lo richiamò, facendo gesto con la mano di seguirlo. Il rettile alzò le orecchie e raggiunse il ragazzo per dirigersi a casa.
 
Sdentato andò subito ad accucciarsi accanto al letto e si addormentò. Anche Hiccup si sdraiò sul suo letto, con un braccio sulla nuca. Una domanda gli passò per la mente.
 
Chissà se i draghi sognano…
 
Avrebbe tanto voluto avere una risposta ma, purtroppo per lui, non l’aveva. Questo non gli permise di prendere sonno e, dopo essersi girato svariate volte da una parte all’altra, scese dal letto e andò a sedersi alla sua scrivania. Il carboncino era l’unico mezzo che riuscì a farlo rilassare in quel momento e perciò lo strinse bene fra la mano e lasciò che l’immaginazione lo invadesse.

 
 
[Angolo dell’autrice]
Stavo tranquillamente guardando un piccolo stagno vicino a casa mia, immaginandomi Hiccup e Sdentato che vi volavano sopra. Così mi è venuta quest’idea, spostando però i personaggi a Berk :) Inoltre nella prima puntata della seconda serie televisiva Hiccup afferma che lui e il suo drago amano farsi un giretto la sera…
Ringrazio a u t u m n che, con le sue storie eccezionali, mi ha dato l’ispirazione, incitandomi e rassicurandomi che prima o poi avrei avuto un’idea.
Se vi va di lasciarmi una recensione, ne sarei davvero felice!
 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: frostydragon