Cosa provi per Sadie Kane, Anubi?

Camminavo avanti e indietro per il cimitero, l'unico pensiero che mi faceva compagnia era la domanda che Osiride mi aveva posto da tempo e che io stesso mi ponevo ogni giorno: «Cosa provi per Sadie Kane, Anubi?»

Ne ero rimasto spiazzato, e non avevo saputo dir nulla, limitandomi a una risata forzata e a una scrollata di spalle.

Cosa provavo per lei? Non avevo una risposta certa.

Sapevo solo che quando le ero accanto mi sentivo bene, sentivo il nodo delle preoccupazioni posizionato all'altezza dello stomaco sciogliersi, sentivo che sarei potuto stare lì ore a fissare i suoi grandi e limpidi occhi azzurri senza dire una parola, sentivo un senso di felicità e spensieratezza impossessarsi di me ogni volta che la vedevo... mi sentivo... vivo, per quanto vivo il dio dei morti e dei riti funerari si possa sentire.

E seduta su quella tomba con i capelli spettinati, il viso sporco e sudato e i vestiti sgualciti era... bellissima.

«Il mio autista?» domandò.

Riemersi dal cumulo dei miei pensieri giusto in tempo per risponderle: «Sì. Aveva in programma di non arrivare ma...»

Si udì un tonfo e, girando lo sguardo, notai una cassetta delle poste rossa accartocciata, probabilmente schiantatasi contro l'edificio accanto, e le amiche di Sadie, che gridavano a quest'ultima di sbrigarsi.

Capii che non c'era più tempo, e un'idea folle mi balenò in mente. Ci misi una frazione di secondo a decidere di metterla in atto.

Forse non ci saremmo più rivisti, e quella era la mia ultima occasione per dirglielo.

«Vai» la incitai. «Mi dispiace di non poter fare di più. E, Sadie...» per un attimo mi bloccai, le parole morte in gola. Poi riuscii a completare la frase, ma non esattamente nel modo in cui avrei voluto «...buon compleanno.»

Per riparare al danno, feci la prima cosa che mi venne in mente: mi sporsi in avanti e poggiai con delicatezza le mie labbra sulle sue.

Una sensazione di calore, come un fuoco che ha solo bisogno di una spintarella in più per accendersi, mi crebbe nel petto, fino a irradiarsi in tutto il corpo, penetrando in ogni mia cellula.

Ed era la sensazione migliore che avessi mai provato.

Fu come essere in Paradiso, e credetemi: so di cosa parlo.

E fu proprio durante quel breve contatto, che riuscii a dare un nome con assoluta certezza, e non più con titubanza com'era successo appena un attimo prima, alle sensazioni che provavo ogni volta che ero vicino a lei, al fuoco che mi ardeva dentro in quel momento.

Riuscii a dare una risposta alla domanda di Osiride.

«Amore» sussurrai, confondendomi con la nebbia. «Questo è quello che provo per Sadie Kane: amore.»

Nido della fenice

Salve popolo! Come avete visto, sono tornata con un'altra storia, e questa volta su Sadie Kane e Anubi, una delle coppie che shippo di piu' in assoluto! *-*

E quindi... boh... so solo che ho intasato un altro fandom (yeee!) e che questi due sono troppo teneriii (aaawww, oh miei dei quanto li amo! :3)!

Detto questo mi volatilizzo e, mi raccomando, recensite!

-Phoenix_01