Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
Ricorda la storia  |       
Autore: Lunaevenere    19/03/2014    4 recensioni
Un giorno come tanti all’ apparenza, ma prepariamoci perché anche in un giorno banale può succedere di tutto, soprattutto se sono convolti certe nostre vecchie conoscenze…
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Marlene, Skipper, Soldato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~Driiin Marlene: ciao, soldato.
Soldato, che aveva un' aria afflitta, quasi come se gli era morto un parente, camminò senza neanche accorgersi di essere stato salutato.
Marlene fece la voce da chi era preoccupata per qualcuno vedendo l' espressione del suo amico pinguino: soldato? Cosa hai stamattina, non si salutano più gli amici? Non ti senti bene forse?
Soldato alzò leggermente il capo, come appena sveglio da un sogno ad occhi aperti: oh, scusa Marlene, ma il fatto è che non mi sento molto bene. Vedi è successo che..
Marlene lo interruppe, anche perché immaginava cosa era successo: no non dirmelo, scommetto venti noccioline che il tuo malessere si chiama Skipper!
Bart: bene vedremo chi ha vinto!
Soldato aprì gli occhi fulminato: come hai fatto a indovinare?!
Marlene: intuizione femminile e poi non era difficile. Tu piuttosto sgancia le noccioline. Bart: oh, accidenti! Tieni!
Marlene vedendo che soldato faceva per tornare nel suo habitat, oltrepassò il muro del suo recinto e gli si posizionò davanti, quasi per bloccarlo: no, seriamente adesso tu mi dici cosa ti è successo, soldato. Sai a volte parlare con qualcuno fa bene.
Soldato fece l' espressione di un pulcino. Si vedeva chiaramente che non aspettava altro che poter parlare con qualcuno per potersi sfogare e poi anche se avesse voluto fare resistenza sapeva che lei non l' avrebbe abbandonato finché non avrebbe saputo cosa aveva. di raccontargli una bugia, non se ne parlava proprio, anche perché lui era un pessimo bugiardo, e lo sapeva. Pertanto decise in pochi attimi di raccontargli la verità: ok, tutto è iniziato questa mattina presto…

06:00 Skipper si alzò in piedi, scattante come al solito al rumore della sveglia e disse: forza ragazzi in piedi è l’ ora della sveglia!!!
Soldato, Kowalski e Rico pronunciarono altrettanto come sempre il più assonnato: sissignore! Loro non si erano ancora abituati ad alzarsi così presto.
Skipper: bene e ora che siamo tutti svegli andiamo sopraccoperta! Qualche ora dopo...
Di nuovo skipper: e uno e due e tre e quattro! Bene squadra adesso che abbiamo finito l’ allenamento, ci alleneremo un po’ con l’ auto con un percorso ad ostacoli.
Rico pronunciò : yuuuu! ma d' aldronte sapevano tutti che lui adorava le piste, la velocità e le auto da corsa. Tre cose che lo facevano andare in visibilio.
Skipper: perfetto. Comincia tu soldato!
Soldato disse incertamente: io? E va bene skipper!
Stava per raggiungere il traguardo, per superare il record, quando vide in mezzo alla strada un grillo, frenò bruscamente, ma perse il controllo e andò a finire contro a un albero!
Skipper urlò: soldato!
Soldato: scusa skipper ma c’ era un grillo e….
Rico cercò di agguantarlo: awwww
Kowalski: sta calmo Rico! Skipper: no Kowalski, Rico ha ragione!!Guarda cosa ha combinato. Soldato, va a nel quartier generale. È meglio.
Soldato: ma…
Skipper: va! Non discutere!
Soldato: E questo è quello che è successo.
Marlene con un tono molto dolce disse: soldato non ti devi preoccupare. Lo so che Skipper a volte può sembrare cattivo, ma devi sapere che lo fa solo per il tuo bene. Uao - pensò- strano che sia proprio io a dirlo!
Soldato: dici davvero?
Marlene: certo! Ma adesso, scusami, perché devo andare a dire qualcosina a un certo Skipper!
Soldato: ok, ciao.
Nel quartier generale
Soldato scese le scalette che portavano all' interno della base: ciao sono tornat…
Kowalski urlò: attentoo. Fu un’ attimo. Un fascio di luce colpì in pieno soldato che sbattè con la testa. Il silenzio.
Nel frattempo marlene era andata da Skipper per cercare di farlo ragionare, ma lui non ne voleva sapere, a causa soprattutto del suo orgoglio...
Skipper: no Marlene! Ho fatto bene a mandarlo a casa.
Marlene: e dai Skipper, in fondo lo sai anche tu che soldato non lo ha fatto apposta! Dovresti dirgli almeno che ti dispiace.
Skipper: no!
Marlene: ma…
Skipper aprì la porta ed entrarono entrambi esattamente nel momento in cui soldato venne colpito.
Skipper si accasciò vicino al corpo immobile del pinguino, cercandolo di scuotere: soldato! Soldato!
Marlene era terrorizzata e non riusciva a proferire parola per la paura.
Skipper: tu sta calma. Rico la mia attrezzatura medica!
Rico rigurgitò un paio di guanti. Skipper li prese, se li infilò e gli diede due schiaffi. Poco dopo le palpebre di soldato si schiusero molto lentamente.
Skipper e Marlene dissero contemporaneamente con un tono di voce che andava dal preoccupato, perché non sapevano cosa gli era successo, al sollievo nel vedere che Soldato si stava riprendendo, seppur molto piano: come stai?
Soldato con una voce dolcissima disse: sto bene, mamma e papà.
Skipper e Marlene si guardarono, nello stupore generale dei presenti più totale: mamma e papà???

Angolo della narratrice
Vi piace questa nuova fanfiction? Scrivetemelo. A proposito il titolo è driiin, perché è una metafora per dire origine, inizio di questa storia proprio come lo è la sveglia dei pinguini di madagascar.
Tanti saluti. A presto

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar / Vai alla pagina dell'autore: Lunaevenere