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Autore: Namixart    21/03/2014    1 recensioni
La vita di Lea non è più la stessa, da quando lei è scomparsa. Da un mese non si sa nulla di lei, nemmeno se sia ancora viva.
Ma lui la troverà e la riporterà a casa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel, Kairi, Saix
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
- Questa storia fa parte della serie 'Guardare oltre'
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I’ll find her
 
- A cosa pensi? - chiese Isa, mettendo un momento da parte il ghiacciolo per osservare l'amico.
Lea, di solito così allegro e sorridente, fissava assente il gelato che si stava sciogliendo nelle sue mani. Non che si fosse comportato in un modo troppo diverso nell'ultimo mese.
- Kairi. - rispose assente.
Isa sospirò, già stupito dal fatto che gli avesse risposto. Non dimostrava più i suoi quindici anni, ma sembrava averne molti di più. Non parlava quasi più con nessuno da un mese, per via di Kairi.
- Amico, stai tranquillo. Vedrai che la ritroveranno. - disse, con una pacca sulla spalla.
- Lo dici da un mese. - osservò Lea, ancora senza guardarlo.
In effetti non doveva essere troppo consolante, pensò Isa.
- Che vuoi che ti dica? Scappa, vattene da Radiant Garden, visto che sei convinto che non sia più qui, e cercala! - esclamò, con una punta di risentimento nella voce.
Oh, gliela avrebbe fatta pagare di brutto per quella sceneggiata. Il ragazzo più cupo e taciturno di tutta la città che si improvvisa psicologo del suo migliore amico che, tra parentesi, era il tizio più insopportabilmente allegro del pianeta? Ma per favore!
- Sul serio? E credi che con la mia fortuna riuscirei a non farmi riacchiappare entro quindici secondi? -
- Sei così pessimista... -
- Lo saresti anche tu, al mio posto. -
- E allora vai a cercarla! Anzi, ci andiamo insieme! - Lea tacque, rimuginando sulle parole di Isa che, da parte sua, riprese a mangiare il suo gelato.
- Forse hai ragione. -
Isa spalancò gli occhi, quasi strozzandosi col ghiacciolo. Lea gli aveva dato ragione?
- Mi sento... Così inutile! -
- Ti capisco. -
- No, non capisci. Ma non è colpa tua. -
Per la prima volta in tutto il pomeriggio, Lea si voltò verso Isa e lo guardò negli occhi.
- È colpa mia. Dovevo essere più attento a lei. - mormorò, gli occhi verdi che luccicavano, tristi come Isa non li aveva mai visti.
- Dai, non dire così. -
- Non raccontarmi balle, Isa! Non so se hai colto il problema. Mia sorella è scomparsa! Da un mese! - ringhiò, scattando in piedi.
Guai in vista. Quell'atteggiamento di Lea prometteva solo guai.
- Vado a cercarla. Non so dove, ma la troverò. Avverti tu mio padre! - gridò, scappando via.
Isa rimase fermo dov'era, incapace di muoversi o parlare. Solo molti minuti dopo riuscì a ragionare lucidamente.
- Buona fortuna, amico. -    
 
 
Isa era seriamente convinto che Lea sarebbe tornato nel giro di un paio di mesi, al massimo. Invece non lo si vide in giro per anni, tanto che molta gente si era convinta 
che fosse morto. Ma poi, un giorno di molti anni dopo, Lea ricomparve. Cresciuto e incupito dalla mancanza della sorella, non aveva più nemmeno il suo migliore amico. Seppe da suo padre che era andato a lavorare nel castello di Ansem il Saggio e che un giorno non ne era più uscito.
La scomparsa di Kairi e di Isa, unite alla morte del padre, trasformarono Lea in Axel.    
 

- Diamo il benvenuto al nostro numero VIII, Axel. -
Saïx alzò pigramente gli occhi sul nuovo venuto, ma restò a bocca aperta. Mai, in nessuna vita, avrebbe potuto dimenticare quel ragazzo che adesso, cresciuto di qualche anno ma comunque identico a sé stesso, scrutava uno per uno tutti i Nessuno. Quando gli occhi verdi di Axel si posarono su di lui, ebbero uno spasmo di sorpresa, ma tornarono seri appena il Superiore riprese la parola. Le stesse domande si affollavano nella mente di entrambi, ma molte di esse non trovarono mai una risposta. - L'hai trovata? - sussurrò Saïx, una volta fuori dalla sala circolare.
Axel abbassò lo sguardo per qualche secondo. Quando parlò, la sua voce era carica di una determinazione che né Saïx né Isa gli avevano mai sentito.
- La troverò, dovessi metterci cent'anni. Io ritroverò mia sorella. -
  
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