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Autore: PaneBianco    22/03/2014    2 recensioni
Credo che esistano dieci leggi principali del fascino. Una più vera dell’altra.
Lily e James, a parer mio, sono la coppia che le esprime al meglio.
[Le leggi sono tratte dal libro di Sherry Argov]
Dal testo:
-Sono durate molto le nostre promesse, devo dire.- sussurra guardandomi con un ghigno. Credo che il suo ghigno non sia poi così male. Forse mi piace. Forse.
-Le promesse sono fatte per non essere mantenute.- rispondo buttandomi tra le sue braccia. L’abbraccio più bello di sempre.

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Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Le leggi del fascino
Introduzione
“Credo che esistano dieci leggi principali del fascino. Una più vera dell’altra.
Lily e James, a parer mio, sono la coppia che le esprime al meglio.
[Le leggi sono tratte dal libro di Sherry Argov]
Dal testo:

-Sono durate molto le nostre promesse, devo dire.- sussurra guardandomi con un ghigno. Credo che il suo ghigno non sia poi così male. Forse mi piace. Forse.
-Le promesse sono fatte per non essere mantenute.- rispondo buttandomi tra le sue braccia. L’abbraccio più bello di sempre.”

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1. Tutto quello a cui nella vita le persone
danno la caccia, fugge…
Al diavolo l’autocontrollo! Se non riesco a parlarle entro fine giornata, giuro che mi butto dalla torre di Astronomia. Che strazio, gente! Neanche stessi cercando il boccino d’oro. Pazzesco!
È tutto il giorno che cerco di parlarle e lei mi evita. Sono stato in Sala Grande a fare colazione e, prima che riuscissi ad allungare la mano per prendere la caraffa del succo, lei era già schizzata via. Poi l’ho incontrata in corridoio mentre andava a Erbologia. Neanche a farlo apposta, proprio in quel momento si è ricordata che aveva dimenticato il libro di Incantesimi in aula ed è tornata indietro. Sono riuscito a parlarci nel parco mentre ripassava e, chissà come mai, mi ha liquidato con uno “Scusa, ma ora devo andare in biblioteca.”. Per le mutande di Merlino, quella ragazza è impossibile! Neanche quel mago idiota del ‘500 ci ha messo così tanto tempo per trovare un certo tesoro nel Mar Glaciale Artico.
… ma prima o poi riusciranno a raggiungerlo.
Alla fine riesco a fermarla mentre torna dalla riunione dei Caposcuola. Di fatto non è che apprezzi molto la mia compagnia. Minaccia perfino di togliere punti a Grifondoro, cosa che le ho categoricamente proibito di fare… e che ha fatto, ovviamente. Dopo molte ore, sono riuscito a strapparle un maledettissimo “sì”. Domani andremo a Hogsmeade insieme per la prima volta. Finalmente.
2. Quando una donna non cede facilmente e non appare docile e remissiva,
diviene più stimolante conquistarla.
Stiamo camminando nella neve, uno accanto all’altro. Preferirei molto di più se ci dessimo la mano, ma non ho certo manie suicide, quindi va bene anche così. Lei, come al solito, è molto carina. È più bassa di quindici centimetri e mi piace come cosa. Posso far finta di essere superiore, anche se non me lo permetterebbe mai. I suo capelli rossi spiccano sul paesaggio bianco, così come i colori della sciarpa di Grifondoro che porta al collo. Forse potrei arrischiarmi a chiederle qualcosa, questo silenzio sta diventando soffocante.
-Ehm… Come stai, Lily?- chiedo.
Niente di più banale e idiota.
-Per ora non ho avuto bisogno di schiantarti, quindi direi abbastanza bene.- risponde sogghignando.
Adoro quando fa così. Mi viene voglia di provocarla finché non mi darà ragione… quindi morirò senza questa soddisfazione.
-Non ce ne sarà bisogno, perché oggi sono sicuro che ti divertirai.- dico convinto.
-Su questo non c’è dubbio. Mi diverto davvero tanto a schiantarti.-
Ed è anche una ragazza che se non ha l’ultima parola mette il muso per giorni.
-Però hai accettato il mio invito.- le faccio notare.
-Per pietà e perché mi stavi estenuando.- ribatte alzando gli occhi al cielo.
Non c’è dubbio: sono un idiota. Di tutte le ragazze delle quali mi sarei potuto innamorare mi vado a scegliere la più difficile.
 
3. Gli uomini adotteranno l’opinione
che tu hai di te stessa.
In questo momento non so proprio cosa pensare. Potrei dire che sono un’emerita imbecille per aver accettato l’invito di Potter, oppure potrei pensare di essere stata comunque brava a farlo sembrare solo un caso. Caso molto poco caso, in effetti. La verità è che mi sto dando della stupida da ore, soprattutto perché è da sei anni e mezzo che cerca di convincermi ad uscire e io lo rifiuto, e poi perché è diventato così maledettamente simpatico. Accidenti! Non posso cominciare a pensare che mi piaccia un tipo come lui. È… È inammissibile! Cioè, io, Lily Evans, mi sto prendendo una cotta per l’idiota del secolo, James Potter. No, no, no. Potrei sentirmi male. Maledetto amore cieco!
-Secondo me, invece, io ti piaccio.- ed ecco che ricomincia di nuovo con le sue frasi idi… aspetta. Cosa?!
Arrossisco come una bambina. Meno male che ho la sciarpa fino al naso, perché potrebbe prendermi in giro a vita. Forse riesco a far passare il rossore per rabbia.
-In realtà mi sto dando della stupida ancora adesso, perché mi hai praticamente costretto.- dico seccata. Ovviamente lui si stampa in faccia il suo solito ghigno che mi fa impazzire… No no! Non impazzire perché mi piace! Impazzire di rabbia. Ah, lasciamo perdere. Sono un caso perso. Forse non sarà così doloroso se mi uccido in fretta.
-Pensala come vuoi, stupida.- risponde con noncuranza continuando a camminare.
-Ehi! “Stupida” lo dici a qualcun altro, non a me.- ribatto voltandomi. Lui si gira con un sorrisino innocente. Fin troppo innocente.
-Hai detto tu che sei stupida.- si giustifica, mentre si avvicina piano piano, pensando di non farsi vedere.
-Io posso chiamarmi stupida, tu non puoi. Sai cos’è il rispetto, Potter? E stai lontano.- dico spingendolo lontano.
Lui non si lascia sfuggire l’occasione di prendermi le mani e di avvicinarsi ancora di più. Cerco di liberarmi, inutilmente. Perché deve essere così stupido? Diciamo che le sue intenzioni si sono capite da secoli, ma, uffa, io non voglio accontentarlo. Non è che mi fa così schifo stare vicino a lui… è più per una questione di orgoglio e perché mi diverto troppo a fare la difficile.
-Se tu non ti rispetti, perché dovrei rispettarti io? E, comunque, se mi allontano tu congeli.- risponde sempre sorridendo. Con quel suo sorriso bellissimo e… Stop! Fine degli elogi mentali sul sorriso di Potter. Per fortuna che non è un Legilimens… non potrei sopportare la sua faccia compiaciuta.
-Io mi rispetto molto.- dico riuscendo finalmente a liberarmi le mani. Poi mi incammino verso Hogsmeade, pensando che sono davvero impazzita se mi sono messa a pensare che il sorriso di Potter fosse bello.
 
4. Otterrete molto di più di quello che direte con umorismo
che di quello che direte con la faccia seria.
Siamo seduti a un tavolino dei Tre Manici di Scopa e io mi sto annoiando a morte. Non riesco a trovare un argomento interessante di cui parlare… e io ho sempre qualcosa da dire. Forse dovrei mettere delle condizioni, se non voglio che mi schianti entro fine giornata.
-Allora, Lily. Ti stai divertendo?- chiedo arrischiandomi a guardarla.
Lei si volta con uno sguardo che dice “Ti sembra?” e mi fissa con i suoi occhi verdi. I suoi stupendi occhi verdi.
-Non sai quanto.- dice con uno sbuffo.
-Senti, vorrei chiederti una cosa. Ehm… non è che possiamo fare un patto?-
Improvvisamente mi guarda con interesse.
-Che tipo di patto?- chiede sospettosa.
È evidente che pensa che le chiederò di baciarmi, cosa che mi piacerebbe fare, ma devo essere meno impulsivo per una volta.
-Beh… allora: devi promettermi che oggi non mi schianterai.- dico sorridendole.
Lei sbuffa e alza gli occhi al cielo.
-Uffa… però ho una condizione anch’io- Aiuto! -… devi promettermi che non proverai a baciarmi.- conclude con un ghigno.
Accidenti! Sa giocare la ragazza. Non è giusto… è l’unico giorno in cui avrei potuto azzardarmi a… va beh.
-D’accordo. Affare fatto.- dico con scarso entusiasmo. Ci stringiamo la mano e ci alziamo per andare a pagare.

Due ore dopo siamo vicino alla Stamberga Strillante a urlarci contro, com’era prevedibile.
-Ti ho detto che non voglio andare nella Stamberga!- sta urlando lei con la bacchetta puntata contro di me.
-Cos’è? Hai paura?- mossa sbagliata. Mai insinuare che Lily Evans ha paura.
I suoi occhi si riducono a fessure.
-Non ho paura. E se provi a dire ancora una cosa del genere ti schianto.- dice con tutta la rabbia che ha in corpo.
-Non puoi schiantarmi… l’hai promes…-
-Stupeficium!-
Ecco, sono riuscito a farmi schiantare anche il giorno della nostra prima uscita. Complimenti, James! Proprio un bel lavoro. Spero almeno che mi faccia rinvenire.
-Innerva!- ecco appunto.
Apro gli occhi e me la ritrovo a due centimetri dal viso. Ha le guance arrossate e la sciarpa le è scivolata giù fin sopra alle spalle. Mi guarda con un’aria colpevole. È troppo bella anche se mi ha appena schiantato. Diciamo che la situazione non può che migliorare, dato che il peggio è già accaduto. Lei ha rotto la promessa… perché non dovrei farlo anch’io? Le mani cominciano a sudare e il mio corpo è scosso da brividi. La guardo ancora e mi perdo nei suoi occhi verdi. Sento che il mio stomaco è invaso da Doxy impazziti… sono davvero vicino a rompere anch’io la promessa. Cerco di alzare le mie mani intorpidite e riesco ad afferrarle il capo e ad avvicinarlo di qualche centimetro. Le mie mani sono talmente sudate che quasi scivolano e i brividi cominciano a farsi troppo visibili per i miei gusti. Improvvisamente Lily si alza in piedi. Lo sapevo che non mi avrebbe accontentato. Maledette illusioni! Al diavolo te e le tue manie di autocontrollo. Prima o poi ce la faccio, oh sì che ce la faccio. Non aspettarti che mi arrenda così presto, Lily!
-Dai alzati!- dice con un po’ più di gentilezza.
-Hai rotto la promessa.- le faccio notare mentre sono ancora disteso nella neve.
-Sì e tu hai rotto la mia pazienza.- dice voltandomi le spalle.
-Quindi anch’io potrei rompere la mia promessa, non credi?- dico sogghignando.
-Non pensarlo nemmeno, Potter. Guarda che non mi faccio problemi a schiantarti di nuovo, capito?- ora si sta veramente arrabbiando. La bacchetta vibra vistosamente tra le sue mani e il suo viso è così rosso da confondersi con i capelli. Forse ho davvero delle manie suicide.
-Ma dai, Lily. Stavo scherzando. Non schiantarmi…- cerco di ridere, con pochi risultati.
Lei si calma un pochino, ma la bacchetta fa comunque paura tra le sue mani.
-Se mi schianti, poi, non hai più un compagno con cui parlare e scherzare e…-
-D’accordo, d’accordo. Prometto di non schiantarti.- dice alzando le mani in segno di resa.
Meno male! Sono finalmente riuscito a convincerla.
-Bene!- commento.
-Però questo non toglie che non possa comunque farti altri incantesimi. Everte Statim!-
C’era un motivo se aveva acconsentito. Conosce un sacco di incantesimi… per forza che è la strega più brava del nostro anno. Accidenti a lei!
L’incantesimo mi fa roteare in aria molto velocemente e poi mi sbatte contro un albero.
Lo dicevo io che Lily Evans è pericolosa.
 
5. Arrivare sul punto di ottenere qualcosa genera un desiderio
che deve essere soddisfatto.
Sono sicura che prima della fine della giornata mi verrà un esaurimento nervoso. Che diavolo mi salta in mente di mettermi quasi a baciare Potter? E sottolineo il quasi. Sono sicura di essere stata colpita da un Imperius perché il mio cervello non può non essersi accorto che ero in zona “Allarme Potter!”. A meno se ne sia andato a gambe levate da quando ho accettato l’invito a uscire.
So che lui ritenterà di baciarmi e la cosa mi preoccupa molto. Prima ci è quasi riuscito… e io non posso permetterlo!
Siamo appena usciti dall’Ufficio Postale, perché ho dovuto spedire una lettera per i miei genitori. Potter continua a starmi con il fiato sul collo, aspettando che io faccia un passo falso o che abbassi la guardia. Cosa che non succederà mai.
Abbiamo parlato molto durante quest’uscita e non vedo l’ora di essere di nuovo al castello, perché ho paura che stia architettando qualcosa. Mi osserva di sottecchi e appena i nostri sguardi si incontrano lui si gira dall’altra parte. Forse non vuole farsi scoprire, oppure è troppo arrabbiato perché gli ho categoricamente negato un mio bacio. So che lo desidera molto, l’ho capito dalla scenata che mi ha fatto dopo che mi sono allontanata, solo che ho paura di rendermi vulnerabile… nel senso che non voglio dargliela vinta. È qualcosa che non sopporto, soprattutto perché mi diverto troppo a vederlo scervellarsi per strapparmi un bacio. Certo che però dev’essere frustrante tutto questo… e poi io ho rotto la promessa e ho vietato a lui di farlo. Sì, lo so che è ingiusto da parte mia, ma non voglio baciare Potter… anche se forse, in fondo in fondo, è solo una scusa del fatto che in realtà muoio dalla voglia di… No, no e no! No, Lily. Non puoi aver pensato una cosa del genere. Ho capito… il mio cervello è definitivamente partito se mi metto anche a parlare con me stessa. Tanto vale fare le cose per bene.
Mi fermo di colpo con le mani percorse da brividi. Comincio a sentire caldo e il cappotto sembra soffocarmi. Ho la bocca secca e lo stomaco in subbuglio.
Ho paura di mettermi in ridicolo. Non posso fare la figura della scema.
Sento che lui si ferma e si gira a guardarmi confuso.
Ho la strana sensazione che potrebbe leggermi in faccia che sto per fare una cavolata.
Mi guardo i piedi mentre lui mi chiede se va tutto bene.
Sembra gentile. Non ha il suo solito tono spavaldo. È sincero… e mi piace.
Ci ho messo troppo a capirlo, ma è vero. Non posso negarlo. James Potter mi piace. E non poco, perché mi accorgo che mentre lo guardo negli occhi sento di volerlo stringere il più forte possibile. Sento che ho aspettato per troppo tempo, solo per orgoglio e dispetto. Sento che lui ha aspettato fin troppo pazientemente. Vedo che mi guarda preoccupato. Lui si preoccupa per me. Lui voleva farmi divertire, anche se a modo suo, e ci è riuscito. Voleva farmi innamorare… e credo che è riuscito anche in quello. Nell’ultimo periodo i miei rifiuti si sono un po’ indeboliti e credo anche di sapere il perché: piano piano lui è entrato nel mio cuore e io neanche me ne sono accorta.
Sento che ormai è arrivato il momento.
Mi avvicino ancora con le mani che vibrano vistosamente e il battito del mio cuore si potrebbe sentire anche a distanza di chilometri.
Gli prendo il viso tra le mani e, con la naturalezza più assoluta, lo bacio.
Sento che lui è sorpreso e trema. È emozionato tanto quanto me, se non di più.
Mi mette un braccio dietro alla schiena e mi fa avvicinare, mentre continua e baciarmi infondendomi calore e affetto. Le sue labbra sono morbide e sembrano essere state create proprio per combaciare con le mie. Sono sempre state ad aspettarmi pazientemente per sei anni. Certo, non è la prima volta che bacio un ragazzo, ma so per certo che questo bacio è il migliore che abbia mai ricevuto. Forse perché è stato tanto atteso, sospirato, temuto. Non lo so neanche io come ho fatto a non accorgermi prima di quanto mi piaceva James. Continuiamo a baciarci mentre le borse che avevamo in mano cadono nella neve. Ho solo un pensiero in questo momento: James non è stato l’unico ad aver aspettato tanto per questo bacio. Nel mio inconscio sono sicura che anch’io l’ho aspettato e sospirato per molto tempo.
Dopo poco ci separiamo. Lui mi guarda felice come non mai e io non posso fare a meno di sorridere.
-Sono durate molto le nostre promesse, devo dire.- sussurra guardandomi con un ghigno. Credo che il suo ghigno non sia poi così male. Forse mi piace. Forse.
-
Le promesse sono fatte per non essere mantenute.- rispondo buttandomi tra le sue braccia. L’abbraccio più bello di sempre.
6. A volte gli uomini non chiamano di proposito,
solo per vedere come reagite.
Il giorno dopo l’uscita a Hogsmeade sta passando troppo lentamente. Sono talmente annoiata che potrei anche mettermi a studiare. No, forse no, anche perché è una bellissima giornata e ho voglia di stare fuori seduta nella neve. È da stamattina che James non si fa vedere. Che rabbia! Avevo pensato che avremmo potuto fare una specie di entrata ad effetto in Sala Grande mano nella mano, cosicché tutti sarebbero rimasti a bocca aperta, ma lui non si è fatto vedere. Che stia male? No, non è possibile che si sia ammalato in una notte. Forse sta attuando una delle sue solite malandrinate… oppure non vuole più vedermi. E se si è pentito di avermi chiesto di uscire? E di avermi baciata? No, Lily, questo è impossibile. Ti viene dietro da sei anni e, proprio quando riesce a baciarti, si pente? Beh, forse ha capito che bacio da schifo e si è rinchiuso in camera sua per non essere costretto a dirmi niente. Magari ha invitato qualche sua amica per rimediare al fatto di aver baciato una povera incapace. Forse ha invitato la sua ex?! Oddio, no! Quella odiosa Mary Patel. Non posso immaginare cosa stanno facendo ora. Poi avrà sicuramente raccontato tutto ai suoi amici. Di come sono stata idiota a farlo aspettare e che, dopo tutto quello che aveva pensato di me, alla fine non gli ero piaciuta. Poi avranno riso di me per ore e si saranno bevuti qualche bottiglia di whisky incendiario per dimenticare quella giornata orribile. E io che pensavo che ora sarebbe andato tutto bene. Con io e Potter che avremmo continuato a battibeccare solo per divertimento e con tutto il popolo di Hogwarts che ci fischiava alle spalle… cosa che mi avrebbe dato fastidio, ma che sarebbe successa in ogni caso. Magari ora James sta raccontando alla sua amichetta di quanto faccio schifo a baciare. E rideranno per ore. Lei con quella sua risata sguaiata da oca babbea. Come diavolo ho fatto a non pensarci prima?! Avrei dovuto capirlo stamattina a colazione che non voleva vedermi per non ridermi in faccia. Al diavolo i miei buoni propositi… io lo schianto se prova a dirmi in faccia che faccio schifo a…
BAM!
Vado a sbattere contro qualcuno e finisco a terra. Ero così immersa nei miei pensieri che non ho neanche guardato dove stavo andando.
Mormoro qualche parola di scusa e la persona contro cui sono andata a sbattere mi porge una mano per aiutarmi. Alzo gli occhi e mi ritrovo davanti Remus che mi sorride. Afferro la mano e mi alzo.
-Ciao, Remus. Hai visto James?- chiedo cercando di non essere troppo scontrosa.
-Ciao, Lily. Beh James è in camera sua.- dice alzando gli occhi al cielo.
Ecco, lo sapevo che era rimasto chiuso nel dormitorio per tutta la mattina. Ora Remus mi dirà che non vuole più vedermi perché sono un’odiosa, permalosa, stronza e antipatica. Posso andare a scavare direttamente la mia fossa in questo momento.
-Eh come mai?- mi azzardo a chiedere.
-Perché lui e Sirius sono degli idioti. Ieri sera ci ha raccontato un po’ della vostra uscita. Non ti preoccupare: niente di compromettente.- mi fa l’occhiolino- poi ha voluto qualche consiglio su come comportarsi. Ovviamente ha ignorato i miei e ha accolto a braccia aperte quelli di Sirius.- dice con un sbuffo.
-Eh… Quindi?- chiedo un po’ perplessa.
-La tattica è stare rinchiusi e non parlare alla ragazza per vedere se si pente o se va a cercare James per tutto il giorno.-
Mi sarei aspettata di tutto tranne questo. In pratica vuole aspettare per vedere come reagisco. E io che mi ero fatta tutti i possibili film mentali su lui e la Patel. Al diavolo Merlino e le sue mutande!
-Io lo uccido!- dico a Remus prima di allontanarmi.
 
7. Il maggior elemento di discontinuità tra la stronza
e la brava ragazza è la paura. La stronza mostra
di non avere alcuna paura
di rimanere sola.
Credo di non essermi mai sentito tanto triste e arrabbiato in tutta la mia vita, eccetto quando sono morti i miei genitori. Sono seduto sotto la pioggia nel giardino di casa mia. La casa in cui convivo con Lily da poco più di un anno. Mi ha appena buttato fuori con tanto di cuscino, cappotto e bacchetta… e non posso biasimarla. Se lei avesse fatto una cosa del genere si ritroverebbe probabilmente sul tetto… No, va beh, non sono così cattivo. Il problema, però, è che questa volta non è stata colpa mia. Sul serio. Oggi avevamo una riunione dell’Ordine ed ero rimasto un attimo indietro a parlare con Malocchio di alcune tattiche. Poi ero uscito dalla porta della sala e mi ero trovato davanti una ragazza. A prima vista non l’avevo riconosciuta, poi si è avvicinata e mi ha baciato. È stato solo quando era a due millimetri da me che ho capito che quella era Mary Patel. Il suo orrendo profumo alla violetta è il suo distintivo. Ovviamente ho cercato di allontanarla, ma lei mi aveva spinto troppo forte contro la porta chiusa. Poi è entrata Lily, per vedere se mi ero perso, e, non appena mi ha visto baciare la piovra Patel, se n’è andata.
L’ho rincorsa per tutto il vialetto, prima che si smaterializzasse. Quando sono tornato a casa ho trovato le mie cose fuori dalla porta. Ho provato a suonare ma lei non ha risposto. Così sono rimasto tutto il pomeriggio fuori sotto la pioggia. È vero che la reazione di Lily può sembrare esagerata, ma non posso non dire che chiunque avrebbe avuto la stessa reazione, se non di peggio, se il giorno prima del tuo matrimonio scopri il tuo futuro marito baciare un’altra. Non so nemmeno se domani ci sarà un matrimonio, a questo punto.
Credo che resterò qui tutta la notte. Non me ne voglio andare, voglio dimostrare a Lily che ci tengo e che questa è casa mia. Anzi, che lei è casa mia. E non voglio perdere tutto per colpa di una stronza. Sì, perché Mary Patel è stata una stronza ai tempi in cui stavamo insieme ed è una stronza anche ora. Si era arrabbiata perché avevo chiesto a Lily i compiti per il giorno dopo e non mi aveva più parlato. Neanche dopo che le avevo chiesto scusa due milioni di volte. Anzi, mi aveva detto che stava meglio da sola.
Dopo essermi sdraiato sotto l’albero del giardino che mi ripara un po’ dalla pioggia mi addormento, ma vengo svegliato dopo circa una mezz’oretta da una mano che mi scuote.
-Dai entra, idiota di un Potter!- mi sussurra una voce.
Apro gli occhi e vedo che Lily sta tenendo aperta la porta di casa per farmi entrare. Non ci penso due volte ad alzarmi. Prendo le mie cose e mi avvio verso la porta, ma invece di entrare mi avvicino a Lily e l’abbraccio.
-Scusami, Lily. È lei che mi è saltata addosso. Io non volevo, lo giuro. Ti plegro prerdoname.- cercando di dire tutto quello che avevo pensato mi si sono ingarbugliate le parole. Che stupido!
-Brutto idiota! Con tutti i tuoi muscoli non sei riuscito a staccartela di dosso?!- mi chiede lei perplessa.
-Beh… diciamo che tu sei entrata proprio nel momento in cui le mi è saltata addosso. Mi ha colto di sorpresa.- dico sperando che mi creda.
-D’accordo. Ti credo… ma comunque ti faccio entrare solo perché non voglio passare da sola l’ultima notte da libera.- dice con un sorrisetto.
-Da libera?! Intendi dire che il nostro matrimonio sarà una specie di Voto Infrangibile?-
-Più o meno.- risponde prima di staccarsi da me ed entrare in casa.
8. Quando un uomo si innamora, all'improvviso abbandona i suoi modi consueti senza neppure pensarci.
È la mattina del giorno dopo il nostro matrimonio. Io sono ancora al calduccio sotto le coperte. Credo che James si sia già alzato perché non lo sento vicino a me.
Ieri è stato un giorno fantastico, anche se eravamo in pochissimi a causa del pericolo della guerra. Sirius ha insistito anche per fare una foto con me e James, come ricordo dell’unico giorno passato con noi senza che ci sentisse battibeccare. Poi non hanno fatto altro che parlare della nostra futura vita di coppia. Di moglie e marito. Suona strano chiamarlo “marito”. Dopo tutti questi anni passati a chiamarlo “Potter l’idiota” sembra molto più dolce e bello il suono della parola “marito”. Sento che potrei ripeterlo all’infinito. Solo per avere sempre nella mente quel suono bellissimo.
Decido che posso anche azzardarmi ad aprire gli occhi e ad alzarmi. Appena mi metto a sedere, James entra in camera.
-Buongiorno, Lily!- mi dice lasciandomi un bacio leggero sulle labbra.
Il suo viso è illuminato da un sorriso stupendo. Sembra felice. Anch’io sto sorridendo senza un motivo particolare… o meglio, un motivo ce l’ho: James è qui con me.
-Ho una sorpresa per te.- mi dice senza smettere di sorridere.
Il mio sorriso, invece, si congela. Sorpresa? Non sarà uno dei suoi soliti scherzi, vero?
-Ehm… wow! Non è uno dei tuoi scherzi, vero?-
Lui si affretta a negare e poi esce di corsa dalla camera da letto.
È strano questo suo comportamento. Il vecchio James non avrebbe esitato a sparare dei fuochi d’artificio in camera per celebrare la nostra prima notte da sposati.
È cambiato in questi ultimi anni. È più dolce, gentile, sensibile… “è innamorato” sussurra una vocina nella mia testa. Sì, è innamorato. Proprio come me, e si sa che l’amore cambia i modi e il carattere di una persona.
Poco dopo James torna in camera con in mano un vassoio della colazione.
-Ho letto in qualche tua rivista babbana che a molta gente piace fare la colazione a letto.- mi spiega con un sorriso.
Sono davvero colpita da questo suo atteggiamento. Si è messo davvero a leggere una mia rivista babbana?! L’amore è proprio strano.
Non ho neanche il coraggio di dirgli che non mi piace fare colazione a letto, perché poi devo pulire anche la camera. Così addento una brioche per fargli vedere che ho gradito. Cioè, io ho gradito molto il suo pensiero anche se non adoro fare la colazione a letto.
Direi proprio che mi toccherà cambiare qualche abitudine, dopotutto l’amore non fa che stravolgere ogni cosa.
 
9. Le cattive abitudini si formano più facilmente delle buone,
perché le buone abitudini richiedono uno sforzo consapevole.
Aspettare incoraggia questo sforzo.
-James! Metti giù subito Harry!- urla Lily entrando in salotto.
Io mi abbasso per appoggiare Harry a terra e mi ritrasformo in umano.
-Lo stavo solo facendo giocare.- cerco di spiegarle.
-Non devi lasciare che ti cavalchi. Può cadere. Ha solo tre mesi!- dice alzando il volume a ogni frase. I capelli le sono caduti davanti agli occhi, che però sono ancora visibili mentre mi lanciano un’occhiata fulminante.
-Scusa.- le dico.
-Non farlo diventare un’abitudine. È già la quarta volta in una settimana.- dice prima di rientrare in cucina.
Harry si è messo ad accarezzare il gatto sul tappeto. È un bambino bellissimo e assomiglia molto a me, ovviamente. Però ha gli occhi di Lily, i suoi magnifici occhi verdi.
Quando è nato credevo che fosse il giorno più bello della mia vita, oltre a quello del mio matrimonio. Lily e io avevamo scommesso sul sesso del bambino. Io dicevo che sarebbe stato un maschio e lei una femmina. Ovviamente ho vinto io e ora lei deve scontare la “pena”, cioè deve preparare la cena ogni giorno per quattro mesi. Se avessi perso io sarebbe toccato a me, ma per fortuna ho vinto. Se non avessi avuto questa fortuna ora saremmo tutti in ospedale avvelenati, perché io non ci capisco niente di cucina. Lily ha cercato di coinvolgermi molte volte, ma non fa per me. Lei, invece, è bravissima. È come in pozioni: un genio!
Mentre Harry gioca con Moonrise io mi metto a leggere. Non è che ne abbia molta voglia, anche perché non adoro particolarmente leggere, ma Lily ha insistito tanto sul fatto che dovessi leggere qualche libro babbano. Devo dire che non è poi così male, anche se alcune parti sono noiose e altre non le capisco. È da due mesi che sto leggendo questo libro… e ha duecento pagine. È stata una fatica mettermi a leggere due pagine ogni sera, ma ormai ci ho fatto l’abitudine e sono arrivato alla fine. Posso finalmente ritenermi soddisfatto.
-Finalmente l’hai finito!- dice Lily sedendosi vicino a me.
-Sì… che fatica.- rispondo lasciandomi cadere indietro sul divano.
-Per un libro di duecento pagine?!- ribatte guardandomi sorridendo.
-Erano duecento pagine faticose.- dico alzando gli occhi su di lei.
-Certo, come no. Beh… almeno l’hai finito.- dice sdraiandosi con il capo sulle mie ginocchia.
-Esattamente…- a un tratto Harry si avvicina e cerca di salire sul divano, senza riuscirci. Così Lily lo prende in braccio e lo fa sedere sopra di sé. Lui sorride guardandola e si accovaccia sotto il suo braccio. È davvero il frutto di qualcosa di meraviglioso. Siamo una famiglia bellissima.
-Beh… è come per Harry. Ho fatto fatica a finire questo libro, anche se era solo di duecento pagine. Alla fine, però, sono stato soddisfatto. Harry è solo un bambino, ma è stato faticoso averlo. Ora, però, sono più che soddisfatto. Dopo tutti i nostri sforzi è nato qualcosa di meraviglioso… e come poteva non nascere un bambino così stupendo da dei genitori così fantastici?- detto questo li stringo tutti e due in un abbraccio. Siamo proprio La famiglia, con la “L” maiuscola.
10. La qualità più affascinante è la dignità.
Li osservo prendere accordi con Silente riguardo la protezione della loro casa. Si tengono per mano, ma non fanno trasparire neanche un po’ di paura. Solo determinazione e, forse, un po’ di preoccupazione. Il bambino sta dormendo sul divano accanto al gatto, ignaro del pericolo che lui e i suoi genitori stanno correndo. Ignaro del fatto che il più potente mago oscuro di tutti i tempi gli sta dando la caccia.
Non c’è stato neanche un momento in cui la dignità dei suoi genitori ha vacillato. Non si sono disperati. Non hanno supplicato Silente di fare qualcosa, no. Si sono guardati con preoccupazione, ma poi hanno chiesto solo una protezione per la loro casa. Sicuramente la dignità è, insieme al coraggio, la qualità che più mi colpisce e affascina di loro.
Si avvicinano al figlio e lo prendono in braccio. Lo stringono forte, come se dovesse scomparire da un momento all’altro.
A Lily scende una lacrima, ma il suo viso resta comunque pieno di dignità.
La dignità di una donna forte, che lotta per le cose che ama.
E James è un uomo, ormai. Un uomo maturo che non permetterà mai a nessuno di toccare sua moglie e suo figlio prima di averlo ucciso.
Sono la famiglia simbolo di questa guerra. La famiglia che, nonostante tutto, riesce ancora a mostrare che la loro dignità non vacilla.
Sono una di quelle famiglie che, quando le vedi, dici: “Questi non si separeranno mai.”
-Almeno ora abbiamo una scusa per non andare a quelle noiosissime riunioni degli Auror, due volte a settimana.- esclama James, provocando le risa di Lily.
E, nonostante tutto, si ride.






 


Nick: PaneBianco (EFP), Leti-Lily (Forum, va bene questo sul banner).
Titolo: Le leggi del fascino.
Rating: Verde
Genere: Romantico, Introspettivo. (Comico in alcune parti e un leggero drammatico sul finale)
Personaggi: Lily Evans, James Potter, Harry Potter. (In alcune parti Remus, Albus e Sirius, l’ultimo solo citato)
Coppia: Lily/James
Pacchetto: Everte Statim
Citazione/canzone/incantesimo: Le leggi del fascino sono tratte dal libro di Sherry Argov, la frase in azzurro dalla fiction “Braccialetti rossi”. Incantesimo: Everte Statim.
NdA (facoltativo): Diciamo che questa shot è stata una specie di esperimento, perché ho provato a scriverla in forma di monologo interiore, cioè si leggono anche i pensieri dei personaggi (a volte anche un po’ contorti). Se trovi qualche errore di grammatica(non in tutta la storia, perché posso anche averne fatti XD), in alcuni pensieri sono voluti, proprio per imitare il flusso continuo di pensieri dei personaggi. L’ultima parte relativa alla decima legge è probabilmente raccontata dal punto di vista di Remus, ma puoi immaginare che sia anche un altro personaggio. Spero ti piaccia ♥
  
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