Aprire gli occhi in quell’oscurità avrebbe fatto accapponare la pelle a chiunque, grida di dannati e urla strazianti riempivano ogni angolo di quell’oblio senza fine. L’unica luce disponibile era grazie alle anime buone, che risplendevano di un irreale blu.
Poche torce erano accese e quelle disponibili erano tutte concentrate in un ampio salone da cui provenivano ghigni e risatine..
«In Arrivo!» gracchiò una tetra figura incappucciata mentre un'altra più bassina poggiò in un cestino un paio di forbici grandi il doppio delle sue mani, mani scheletriche di chi ha filato tutta una vita e anche più, erano le Parche.. come allo stadio su di un tabellone i numeri scorsero creando la scritta “80000001 Serviti” poco distante da loro invece c’era un'altra figura china su di un tavolo a meditare vendetta per i torti subiti, il padrone di casa, il sovrano degli inferi.. Ade.. il Dio dei Morti.. la dura sconfitta l’aveva reso ancora più perseverante nel volere vendetta.
«Signore.. so che il vostro compito è alquanto gravoso ma vi sarei.. uhm.. grato se evitaste di urlare ogni nuovo arrivo!» le fiamme sul suo capo si tinsero di un lieve colore scarlatto, era agitato se non arrabbiato e come biasimarlo? Erano passati forse dei secoli ma la vendetta oramai era quasi ultimata e distrazioni durante la “messa appunto” del suo piano potevano fargli dimenticare qualche particolare importante.. Non avrebbe fatto gli stessi errori, si rese conto troppo tardi che Meg era un asso a doppio taglio, certo lo aveva aiutato non lo metteva in dubbio ma l’amore per il megascemo l’aveva messa contro il suo padrone e sapevano tutti com’era andata.. no basta errori, basta distrazioni..
«Ehm…Signore..» un demonietto grassottello tutto rosa tirava tremante la tunica del Dio.
«Pena.. ho detto che non voglio essere disturbato!»
«Ma signore! Le parche!» controbatté un altro demonietto, lui però era poco più alto, magro e verde.
Il Dio oramai esasperato e al limite della sopportazione era oramai tutto ricoperto di fiamme e di colore rosso acceso ma.. tutte le fiamme sparirono davanti a ciò che vide.. l’occhio profetico delle parche si era attivato da solo.. e anche quest’ultime erano esterrefatte come il dio.
«Signore..» disse aspettandosi spiegazioni per l’evento alquanto raro..
Le Parche si scambiarono uno “sguardo”, per quanto potessero, non avevano occhi.
La prima parca, Atropo, prese coraggio, il Dio sembrava pronto ad esplodere da un momento all’altro..