Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: Chearleader99    25/03/2014    1 recensioni
Hans ultimamente sente molto la mancanza della sua migliore amica Sheila
Sarà solo nostalgia o c'è dietro qualcos'altro?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hans, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Quella sera il sonno non riusciva a prenderlo: troppi pensieri gli ronzavano per la testa. Ultimamente pensava molto ai bei momenti passati in Danimarca al fianco dell'unica pinguina che amava. Era proprio a lei che pensava continuamente. Si alzò dal letto e uscì: si sedette al chiaro di luna, come faceva con Sheila, quando si sentiva giù, e lei lo teneva abbracciato e gli sussurrava dolci parole all'orecchio. Gli mancavano quei momenti, e gli mancava essere coccolato come solo lei sapeva fare, ripensava continuamente a come si erano conosciuti

"Scusami" gli disse lei, poco dopo lo scontro. Erano di corsa, nessuno dei due guardava dove andavano e il caso ha voluto che si incontrassero, o meglio, che si scontrassero. "Non...Non ti preoccupare..." le rispose timidamente Hans, che continuava a fissarla come se avesse visto un fantasma. Se ne era innamorato dal primo momento: le sue curve, la sua voce e i suoi occhi azzurri. Rimase a fissarla per qualche istante che a Hans parve una vita intera, finchè lei disse "Io ora devo andare...Ciao, e...Scusa ancora", Hans le seguì con lo sguardo, gli sembrava di essersi svegliato da un sogno, come se avesse perso conoscenza. Decise subito di seguirla, doveva scoprire dove abitava. 

E così si erano conosciuti, o perlomeno si erano visti. Nei giorni a seguire riuscirono a conoscersi meglio

"I tuoi occhi sono azzurri come la neve in inverno, e come tizzoni ardenti, mi scaldano il cuore" Così diceva la poesia che lui le aveva dedicato. Gliela lasciò davanti la porta di casa, suonò il campanello e scappò a nascondersi dietro l'angolo, per vedere come avrebbe reagito Sheila. Ma per sua sfortuna, dopo che lei ebbe raccolto la poesia entrò in casa. 

E poi ci fu la loro prima uscita, Hans la ricordava come fosse ieri. Le passeggiate, le notti d'estate a cercare le stelle cadenti, tutte le risate che si erano fatti... Tante volte avrebbe voluto dichiararsi, ma alla fine non trovava mai il coraggio

Passeggiavano per i giardini di Tivoli * tenendosi mano nella mano. Era stata Sheila a prendergli l'ala, e Hans si sentiva al settimo cielo: quindi anche lei ricambiava i suoi sentimenti? Tuttavia, non voleva correre il rischio di dichiararsi, aveva paura di soffrire nel caso lei non ricambiasse il suo amore, o comunque di rovinare la loro amicizia. Era la prima volta che si tenevano per mano, Hans avrebbe voluto farlo tante volte, ma si vergognava troppo. 

E alla fine ci fu quel bacio...Che però rovinò tutto

Quella sera erano seduti in riva al lago, abbracciati come sempre. La luna era piena e illuminava la superficie del lago. Stavano benissimo, la quiete del parco rotta solo dal canto dei grilli, erano l'ambito perfetto per dichiararsi. "Ce la puoi fare, ora devi dirglielo", si diceva, era sicuro di sè, ma quando stava per aprire bocca, come sempre, si sentiva assalire dalla timidezza, iniziava a fargli male la pancia e il respiro si faceva pesante, e si diceva "Non rovinare questo bel momento, non puoi dirglielo! E se ti respingesse?", e così non si dichiarava mai. Quella volta però Sheila si accorse che Hans era improvvisamente diventato teso e preoccupato: alzò la testa dalla sua spalla e guardandolo gli chiese "Che succede, è tutto a posto?". "S-sì, è...tutto a posto, non preoccuparti" balbettò Hans. Sheila, aveva capito benissimo che stava mentendo, ma decise di non insistere, anche se dopo qualche minuto, sollevando di nuovo la testa dalla spalla di Hans gli chiese "Stai bene?". "Ja" le rispose lui "Il lago di sera è magnifico...Come...I tuoi occhi" azzardò qualche frase romantica, ma si sentì assalito dalla vergogna: adesso cosa avrebbe pensato o detto Sheila? Lei, lo guardò dolcemente negli occhi in silenzio, per qualche istante, che a Hans parvero ore. Il silenzio di Sheila, lo metteva sempre di più in agitazione e voleva sprofondare, aveva paura che lei lo prendesse in giro, ma alla fine lo rassicurò "Che poeta che sei!" gli disse sorridendo. Hans si sentì sollevato, Sheila lo aveva apprezzato ma lui decise comunque di non dire più nulla di romantico per quella sera. Rimasero a fissarsi negli occhi, finchè i loro becchi non si incontrarono in un bacio appassionato. Quando finirono, entrambi arrossirono e rimasero a darsi le spalle in silenzio, finchè entrambi scapparono nelle rispettive case. Hans la notte non chiuse occhio: cosa gli avrebbe detto Sheila l'indomani? Lo avrebbe preso a schiaffi? Gli avrebbe detto "Ti amo" come sperava? Ma nulla di tutto questo...Gli disse che non provava più gli stessi sentimenti di prima verso di lui, e per Hans fu come un pugno allo stomaco. Per questo decise di andarsene, e andare a cercare Skipper, per dimenticarsi di quanto era accaduto.

Al pensiero di quel bacio e di come era finita, gli occhi di Hans si riempirono di lacrime, e iniziò a singhiozzare. 





NOTE
Non ho idea di come mi sia venuta in mente una cosa simile...Ma era da tempo che fantasticavo sul passato di Hans, e avevo una voglia matta di condividere con voi una piccola fanfiction...

*La poesia che Hans dedica a Sheila, l'ho rubata dal film It, non sono brava a inventare poesie...
*I giardini di Tivoli esistono veramente, sono in Danimarca e ospitano uno dei più antichi e famosi luna park del mondo 
 
  
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