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Autore: Demetria_    27/03/2014    2 recensioni
Lascio cadere la scure per terra e gli corro davanti, fermandolo con una mano in modo che stavolta non possa scappare e, afferrandolo per il coletto della tenuta di addestramento, lo bacio.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finnick Odair, Johanna Mason
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Stringo l’arma tra le mani e inspiro profondamente, per poi soffiare l’aria con estrema lentezza. Mi guardo intorno e vedo un sacco di teste impegnate a fissare Katniss Everdeen nel suo allenamento.
“Che idioti.” Pensano davvero che lei possa fare la differenza? Non sa nemmeno cosa sta per accadere, eppure tutti confidano in lei. Impugno meglio la scure e trafiggo un manichino dalle sembianze fin troppo umane.
“Brava.” Un applauso, leggero ma abbastanza forte da riconoscerne la mani da cui parte, si sente dal fondo della stanza. Mi giro in cerca della voce provocante e lo trovo seduto sul bordo di un cassone pieno di lance. “Sei quasi al mio livello Mason, quasi.” Impugno di nuovo la mia scure e me la trascino dietro, fino al biondino, che mi guarda con gli occhi di uno che sa cosa potrei farci.
“Odair, tu e la tua modestia avete stufato persino i muri di questa stanza.” Dico, mordendomi il labbro inferiore, guardandolo mentre si alza e si avvicina al mio corpo.
“Credo che queste mura ne abbiano abbastanza di tutta questa violenza, non trovi?” mi sfiora il polso sinistro con il pollice e la pelle sottostante rabbrividisce per un attimo. Gli è bastata una frase per ammutolirmi e per questo lo odio.
“Siamo qui per questo, per odiarci, no?” pochi centimetri ci separano e sento il suo respiro sulla mia spalla: adesso legge anche nel pensiero il biondino.
“Tu mi odi, Odair?” adesso lo guardo negli occhi e so che se non distolgo presto lo sguardo, mi ci potrei perdere e navigare tra le onde dei suoi pensieri, per sempre.
Annuisce leggermente e alzo istintivamente l’arma che sento solida nella mia mano, ma la sua presa mi blocca e istintivamente grugnisco e lui scoppia a ridere.
“Sei prevedibile Jo.” Dice, allontanandosi e ridendo ancora per la mia palese figura di merda.
Lascio cadere la scure per terra e gli corro davanti, fermandolo con una mano in modo che stavolta non possa scappare e, afferrandolo per il coletto della tenuta di addestramento, lo bacio.
Non oppone resistenza e le nostre labbra si intersecano, riscaldandosi a vicenda.
Non so quanto dura, attimi, minuti, ore, ma si stacca e mi accarezza il mento, con la stessa mano che poco prima stava stringendo il mio polso.
“Forse in un’altra vita, Jo.” Mi sorride amaro e mi ruba un ultimo sguardo, si gira e applaude a Katniss, che ormai ha completato il suo esercizio e sta praticamente morendo di vergogna, con attorno tutta quella gente.
Mi siedo per terra, perché quell’ultima frase mi ha distrutto più che mai: adesso mi rendo conto di dove veramente mi trovo, di cosa sto per fare. E sono sicura che stavolta non riuscirò a sopportarla come la scorsa, quando c’era Finnick. Perché domani uno dei due morirà, per forza, anche se i piani potrebbero essere a nostro favore. Ma in qualunque caso, io morirò, perché lui ha Annie, ma dopo io non avrò nessuno.
Mi accascio del tutto sul pavimento e nell’aria distinguo i piccoli granelli di polvere, che si posano ovunque. Rispetterò i patti nell’arena e se mai ci sarà un poi, mi rifugerò nei boschi del mio distretto, a brindare con del whiskey freddo e gli scoiattoli dalla coda morbida.
“L’amore è strano.” Alzo lo sguardo e afferro la mano che mi è stata gentilmente posta.
“Già.” Rispondo al ragazzo biondo, dagli occhi modesti, che sorride guardando la sua Katniss.
  
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