Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Euridice100    28/03/2014    16 recensioni
Raccolta di ventotto storie su Rumpelstiltskin e Belle.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
01. Beginnings
 
 
 
“Non so quanto tempo ci sia concesso vivere,
ma di sicuro in molti non vediamo l'ora di cominciare.” 
 
 
 
In una stanza di marmi e arazzi, degli uomini discutono. La preoccupazione dipinta sui loro volti, si scambiano parole di sconfitta e rabbia, frasi in cui numeri e “se” si susseguono rapidi e nervosi.
Nessuno si accorge della ragazza vestita d’oro alla finestra.
Guarda il paesaggio che circonda il castello, quel piccolo mondo di acqua e terra che ama dalla più tenera età; e quando scorge i fuochi dei nemici sussulta, incapace di ignorare il dolore che, come un masso, si è depositato nel suo petto tanto, tantissimo tempo fa.
Si volta verso il tavolo di legno scuro: suo padre e il suo promesso parlano di villaggi rasi al suolo, di truppe sbaragliate, di strategie inefficaci.
Fiammelle di speranza che si fanno sempre più fioche nella notte di terrore, che si elevano timide all’alba, all’entrata di un messo, e svaniscono, svaniscono per sempre, spente da un torrente di ghiaccio che ha assunto la forma di quattro parole.
Sire, Avonlea è caduta.
La ragazza accorre verso il Re suo padre, lo sostiene, ma avverte il brivido che sta attraversando il mondo intero. Stringe al petto il libro che aveva portato con sé: un’armatura di carta e cuoio contro una realtà troppo pesante per gravare sulle spalle di chiunque.
Si morde le labbra, imponendosi di non lasciar vincere le lacrime che, traditrici, le pungono gli occhi: lei è forte, lei è coraggiosa - anche troppo per essere una Principessa, le dicono tutti –, lei resisterà.
Sceglie di lottar ancora, di dar voce a quella sensazione che sente nel petto e che le infonde calore, nonostante il dramma che la circonda.
È questo ciò che sceglie, quando appare l’Oscuro. Guarda quell’essere che suo padre ha invocato poche ore prima, il protagonista dei suoi incubi di bambina, colui che credeva fosse solo leggenda; ascolta le sue pretese, ascolta lei come pretesa.
Ha paura, solo uno sciocco non l’avrebbe; i suoi cari la difendono a spada tratta, ma lo stregone non cede. Vuole lei, e li aiuterà solamente quando l’avrà come ricompensa.
Null’altro disseterà la sua cupidigia.
Belle si volta di nuovo verso al finestra: il sole è ormai sorto, facendosi beffe del dolore che domina questa mattina. I raggi caldi illuminano lievi Avonlea, terra di fate e musica, di prosperità e d’incanto; terra ferita, che da oggi potrebbe non esistere più.
È una tua scelta.
Solo tua.
Andrà con lui, e nulla – né le preghiere di suo padre, né gli sguardi preoccupati dei cortigiani che l’hanno vista crescere – potrà fermarla.
Ha la parola dell’Oscuro: gli Orchi saranno spazzati via, la guerra sarà solo un brutto ricordo, la vita potrà ricominciare a scorrere serena per la su gente.
Se dal suo sacrificio farà scaturire nuova linfa per i suoi cari, l’accetterà senza rimpianti.
- Andiamo, Dearie, - ridacchia il folletto, passandole un braccio attorno alla vita per attirarla a sé.
Un gesto di possesso, che non dà adito a dubbi; ma stranamente, il tocco di colui che tutti definiscono bestia non è violento, non è pressante.
Trasmette timore, ma sa essere delicato.
Belle non si volta indietro per un estremo saluto, no: procede a testa alta lungo la strada che si dipana davanti a sé. Non sa dove la condurrà, ma una cosa è certa: la percorrerà fino in fondo.
È un inizio. L’inizio di un nuovo capitolo, di un’avventura, del suo futuro.
Della sua nuova vita.
 
 
 
 
 
In un castello immerso tra le nebbie e i monti, un demone ancora umano segue il vorticare ipnotico di un arcolaio.
L’umile lana si trasforma sotto le sue dita, perde ogni mediocrità, ogni imperfezione, riemergendo sotto forma di oro, il più puro e lucente che occhio umano abbia mai ammirato.
Una fanciulla con un libro in grembo siede poco distante da lui e osserva pensierosa i gesti di quelle dita esperte.
- Sapete, - esclama, rompendo il silenzio che, soffice come un manto di velluto, avvolgeva la sala – Riflettevo sul fatto che non siete come dicono. Voglio dire, vi descrivono come una bestia, ma vivo qui da più di un mese e voi non mi avete mai fatto del male, sebbene vi abbia fatto arrabbiare almeno cento volte…
Rumpelstiltskin solleva lo sguardo dal fuso: la sua espressione potrebbe definirsi di sincero stupore,
se solo non fosse scolpita sul volto dell’Oscuro. Stupore nel sentire quel commento così inatteso e bislacco, stupore nello scoprire che la sua governante non si è ancora ritirata nelle sue stanze, stupore nel realizzare che, dopo quanto successo nella foresta di Nottingham, Belle trascorre tutte le sere accanto a lui, anziché fuggire lontano non appena le si concede l’occasione.
Rumpelstiltskin vorrebbe sorridere, ma dopo tanto tempo ha dimenticato come si fa; per quanto possa imporre alle proprie labbra di curvarsi, tutto ciò che ottiene è un ghignetto assai poco rassicurante.
- Mai dire mai, Dearie. Se continuerai a ciarlare tanto, presto tornerò sui miei passi…
La risata di Belle è un suono argentino, mille campane che festeggiano la vita.
È la prima volta che la giovane ride in sua presenza, e quando lui se ne rende conto l’eco di quella musica ancora gli risuona in testa – e ha l’impressione, no, la certezza che non riuscirà a scordarla tanto facilmente.
La guarda, e quegli occhi così azzurri, così puri gli infondono uno strano calore lì dove un tempo batteva il cuore.
- Non sto scherzando, mia cara, - prova a ricordarle, ma il tono smentisce il monito.
Ed entrambi capiscono che questo, questo può essere un inizio.
 
 
 
 
 
Non l’ha più cercato.
Dopo le frasi che gli ha urlato nelle miniere, dopo quello spiraglio di possibilità offerto in biblioteca, non l’ha più cercato.
L’orario di chiusura del banco di pegni è passato da un pezzo, ma Rumpelstiltskin è ancora lì, a cercare, studiare, capire se esiste – perché deve esistere – un metodo un metodo per andarsene dalla città senza perdere se stessi; e tra ingredienti dai nomi esotici, incantesimi e pozioni proibite, un pensiero torna a fargli visita in ogni istante.
Sei giorni.
Sei giorni senza lei.
Sei giorni sono scivolati via uno dopo l’altro, lenti come mai prima d’ora; e il loro affastellarsi monotono non ha portato alcuna novità.
Ha ripercorso con la mente ogni attimo di quel brevissimo tempo di gioia che il Fato ha concesso loro, e i suoi ennesimi sbagli gli hanno ogni volta oppresso l’anima con un dolore mai sopito, mai dimenticato davvero.
Ora come allora, tutto si è ripetuto: gesti sbagliati, parole fraintese, forze più potenti che si sono intromesse tra loro e hanno strappato via la speranza. È stato bello svegliarsi accanto a lei per dieci mattine, rispondere alle sue domande, farle scoprire il mondo in cui si è ritrovata a sua insaputa; è stato meraviglioso fare l’amore con lei, è stato meraviglioso sentirla ridere di nuovo, è stato meraviglioso iniziare a costruire una quotidianità che sapeva di pace.
No, è stato di più, è stata una fiaba; ma si sa, le fiabe prima o poi finiscono e – chissà come mai – quelle di cui loro due sono protagonisti finiscono sempre troppo presto.
Rumpelstiltskin lotta da giorni contro la tentazione di passare dalla libreria: mai come ora ha desiderato tanto leggere un libro e mai come ora se lo sta proibendo tanto categoricamente, conscio delle possibili implicazioni del suo gesto.
Lei è libera, tornerà quando e se si sentirà pronta a farlo; e lui l’aspetterà, sì, l’aspetterà dovesse impiegarci un giorno o mille anni.
Non ha fretta, se non quella di saperla al sicuro, serena, felice.
Ci sarà tempo per ogni altra cosa.
L’incessante attività del mago è bruscamente interrotta da qualcuno che bussa con insistenza alla porta, incurante del cartello che annuncia la chiusura. Per qualche istante la tentazione di ignorare il disturbatore ha la meglio: i tentativi della Swan o del suo paparino di salvare il mondo possono ben attendere domani… Ma c’è qualcosa di talmente pressante in quel bussare senza sosta, una tale urgenza che decide di scoprire chi osa disturbarlo - e di mandarlo al diavolo una volta per tutte.
- Cos’è successo di nuov…
Ogni parola gli muore in gola non appena i suoi occhi incontrano la figura snella di una giovane donna dagli occhi chiari che, avvolta in un cappottino blu, lo fissa con un sorriso che arriva dritto all’anima. Deve sostenersi alla porta: all’improvviso non è più tanto sicuro che le gambe o il bastone possano reggere il peso delle emozioni; all’improvviso non è più tanto sicuro di voler maledire colei che lo ha distolto dalle sue occupazioni.
- Ehi… Disturbo?
Solo quando sente la sua voce capisce quanto gli sia davvero mancata.
- Non disturbi mai, Sweet… Belle. Sai che puoi venire qui quando più lo desideri.
- Scusa se non mi sono fatta viva in questi giorni, - mormora entrando nel negozio – C’è stata qualche complicazione…
-Stai bene? – lo stregone non si trattiene dal domandare inquieto. Se qualcuno avesse anche solo pensato di torcerle nuovamente un capello, questa volta la clemenza non sarebbe che una misera parola tra le tante, non certo una connotazione del suo agire.
- Sì, - lo tranquillizza subito con un cenno della mano – Ho dovuto riordinare il caos in biblioteca, guardarmi attorno, e… E avevo bisogno di un po’di tempo per pensare.
Rumpelstiltskin annuisce deglutendo appena. Da qualche parte nella sua memoria è sepolta la certezza che queste parole non siano foriere di buoni auspici; ma qualsiasi cosa Belle abbia deciso, si ripete, l’accetterò. Si farà forza e l’accetterà, dovesse aver deciso di…
Non lo sa neanche lui.
O lo sa e non vuole pensarci.
Dovesse aver deciso qualsiasi cosa che non implichi noi nella sua vita.
- Domani ti va di provare questi tanto famosi hamburger di Granny?
L’uomo sbatte le palpebre più volte, incapace di capire se Belle abbia davvero avanzato questa proposta o se si sia trattato di uno scherzo beffardo della sua mente ormai fuori controllo.
Decide di rischiare il tutto per tutto, mormorando un timido: - Io… Ne sarei onorato.
Il sorriso di Belle è un’esperienza mistica, in questo momento Rumpelstiltskin potrebbe giurarlo. Il modo in cui le sue labbra si curvano, le fossette che compaiono sulle sue guance, i piccoli denti che, come perle, fanno capolino… Potrebbe esistere qualcosa di più sublime?
No, è certo di no.
- Perfetto! – la ragazza esclama allegra – Allora ci vediamo lì a mezzogiorno? O preferisci un altro orario?
- Mezzogiorno va benissimo, - la fissa in silenzio per qualche istante, con mille parole da dirle e mille timori a frenarlo – Sei venuta qui a piedi?
- No, Ruby mi aspetta in macchina, ora mi riaccompagna a casa. Ma, sai, ­- continua con un piccolo ghigno - Non mi va di scroccarle sempre passaggi. Ho deciso di prendere la patente!
- Mi sembra un’ottima idea, - conviene con un sorriso – Se hai bisogno di consigli, chiedi pure.
La mia Belle.
Belle che vive ogni novità come un’avventura, Belle che non si arrende mai.
Belle che è tornata ancora.
- Tranquillo, te ne chiederò talmente tanti che alla fine non ne potrai più! – la sua risata si perde presto, ma non svanisce dal volto - Ci vediamo, allora…
Belle si avvicina e gli sfiora la guancia, un bacio lieve che brucia più del fuoco; è come se una stella fosse improvvisamente nata sul volto di Rumpelstiltskin, inondandolo di luce, calore, amore. Resta interdetto per un attimo, prima di tornare in sé.
- A domani, - mormora la ragazza, prima di uscire.
- A domani, - ripete lui, ancora incredulo di quanto appena successo.
Ma perché se ne sta stupendo?
Lei sa farmi ridere, farmi pensare due volte, farmi ammettere di essere umano e di commettere errori. 1
È un inizio. L’ennesimo e – lo sa – quello decisivo.
E stavolta non ti deluderò, Belle.
 
 
 
 
 
1 “How to love a woman” – Bob Marley
 
 
 
 
 
N. d. A. : Eccoci. Siamo arrivati alla conclusione di questa raccolta RumBelle.
Quando ho scritto il primo prompt era un afoso pomeriggio di fine luglio e non sapevo dove sarei arrivata, se ce l’avrei fatta a portare a termine questo progetto; e ora eccomi qui, a scrivere queste note che hanno il sapore della malinconia. Questo lavoro già mi manca, andiamo bene! 
Ma tranquilli, non vi lascerò orfani dei miei deliri: ho in corso la long RumBelle “Cleaning all that I’ve become”, e se l’ispirazione mi sarà alleata non mancheranno altri lavori, chissà! ♥
Quanto a quest’ultima one-shot, non ho granché da dirvi: spero solo che vi sia piaciuta la mia idea di descrivere vari “inizi” di questa coppia e di non essere uscita OOC… Per una volta non ho abusato di angst! ;)
Tutti i prompt sono stati tratti da http://roloshouseportfolio.forumfree.it/?t=55803430.
SPOILER 3x14: Questa Rapunzel diversa dal solito mi è piaciuta, ma la sua storia mi è sembrata inutile… Avrebbero potuto analizzare i timori di Charming senza “bruciare” una fiaba dal grande potenziale! Comunque… La scena della rasatura. No, parliamone. La strega deve assolutamente togliere le mani di dosso a Pazzostiltskin! Avrei volentieri trucidato Zelena a causa del suo “Mrs Gold” - povera, povera Belle - e ho adorato il sorrisetto di Regina quando ha scoperto che Rumpel è vivo! Come avrà fatto a fuggire? Non vedo l’ora di scoprirlo! *.*
Grazie di cuore a chi mi ha fatto arrivare a quota 223 recensioni – e superare questo numero, se diranno la loro anche sull’ultimo capitolo; alle 27 persone che hanno aggiunto la raccolta alle storie preferite, alle 8 che l’hanno voluta ricordare e alle 34 che l’hanno seguita. Un ringraziamento particolare va a B. e F., che mi hanno spinta a pubblicare i miei deliri; ad A., perché “Stai scrivendo di quello col nome assurdo? SCRIVI!” e a tutti voi che con le vostre splendide parole mi siete stati vicini in questo lungo viaggio, sostenendomi, facendomi sorridere e rincuorare e rassicurandomi nei momenti no.
a crazycotton, Annachiara27, Anya85, Araba Stark, Beabizz, Bellaurora, Boris88, buffy4ever, Caribe, coccinella75, ctdg, DreamWriten, Emily Gold,  Facciadamonella, fantasy93, fatinaviola, FiammaAvis17801, funny1723, Giu_99, GiulyMUSE, Haiku, Hey J, isabelle10, itspulcina, Jessica21, Julie_Julia, kagura, Kika, KikiWhiteFly, Kuro_rin, La Lady, LadyViolet91, Lety Shine 92, licet, Lilly_93, loveis4ever, LovelyAndy, Mania, martaxx, mooarless, nari92, NevilleLuna, NoemiBoh, Padme83, PiccolaRumple,  PoisonRain, Rosaspina7, S05lj, SaRa93, seasonsoflove, Silver Loreley, Stria93, TheQ, twikio, valeego, WhoCaresGirl, zipi89, _Pietra Di Luna_ e lettori tutti: scrivere per voi è stato un onore. ♥
A presto, spero! :* :)
Euridice100
 
 
   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Euridice100