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Autore: lady of creeps    06/04/2014    3 recensioni
Una notte di luna piena, un vampiro affamato e una giovane fanciulla. Tutti gli ingredienti per un perfetto racconto horror, no? Beh, e cosa succederebbe se il vampiro in questione fosse in completo idiota e la ragazza riuscisse a tenerlo per sé?
Genere: Comico, Parodia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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"vampiri, creature della notte, figli del demonio. Secondo la leggenda si aggirano di notte alla ricerca della loro vittima, alla quale succhieranno senza rimorso il sangue. Si dice siano creature incredibilmente affascinanti, intelligenti e con una grande prestanza fisica, inoltre sono fotosensibili; il solo contatto con la luce solare li ucciderebbe. Nell'antichità molte persone vennero accusate di vampirismo, e per questo brutalmente uccise, i veri mostri però non furono mai catturati, essendo immortali, potrebbero essere arrivati anche ai giorni nostri,e noi ne siamo all'oscuro..." Anne spense il computer e si lasciò cadere all'indietro atterrando sulle coperte del letto sul quale era seduta, stando attenta a non far cadere il computer con le gambe alzò lo sguardo verso il soffitto e fece un sorriso. Adorava i vampiri sin da bambina, le avevano detto più volte che "Sono solo esseri inventati dalla fantasia di qualche scrittore che aveva mangiato pesante prima di dormire", ma lei era rimasta sempre della sua opinione, in fondo cosa accidenti ne sapevano loro? Li avevano mai visti? Beh, in realtà neanche lei, però questo non stava a significare che non potessero esistere. Socchiuse gli occhi e sussurrò: "Sono sicura che esistete, forse siete anche soli, depressi... O forse no, ma poco importa." Anne prese a giocare con una ciocca dei suoi capelli neri, fantasticando di come sarebbe stato il suo vampiro perfetto. ~*~*~*~*~*~ "Dannazione! Non proprio adesso! Ti prego dimmi che non è successo davvero!" Il ragazzo correva come in preda ad un'altra crisi di nervi, sembrava sul punto di scoppiare a piangere. "Ma perché?! Perché dico io! Io faccio tutto per te e tu mi ripaghi così?" Il giovane si sedette e si massaggiò i capelli, poi inspirò profondamente: doveva calmarsi, di quel passo non sarebbe andato da nessuna parte. "Ok, calma, respira... Cosa sarà mai, in fondo è solo finito il cibo, ti sembra il caso di fare tutte queste scene?" il ragazzo assunse un'espressione infastidita: "Eh, la fai facile tu, è solo finito il cibo, cosa sarà mai! Puoi recuperarne dell'altro, gne gne gne...Intanto io sono qui che mi rodo il fegato!" "Ehi, mica è colpa mia se sei stupido e non sai spartire il cibo" il giovane si infuriò "Adesso offendi anche? Come ti permetti?" Avrebbe risposto se non si fosse accorto di una cosa : stava discutendo da solo. Ancora. Sospirò tristemente, poi scosse la testa, tutta quella solitudine lo deprimeva in parte. "Ok, calma Jonathan, non è un problema, sei in vampiro in fondo, puoi bere sangue, ti hanno fornito questi meravigliosi canini per un motivo" Si passò lentamente la lingua sui denti. L'idea di bere del sangue lo eccitava, poteva sentire i suoi muscoli fremere e la bocca aumentare la salivazione. Poi dai denti passò la lingua sulle labbra e sorrise diabolicamente "il cacciatore sta arrivando..." ~*~*~*~*~ Anne tirò fuori dal cassetto un reggiseno e un paio di mutande, poi prese il pigiama da sotto al cuscino e si stiracchiò. Si diresse tranquilla verso il bagno. Erano già le otto di sera, e presa com'era dai vampiri aveva completamente perso la cognizione del tempo. Il corridoio era immerso nel buio, ma non la spaventava, adorava il buio, e tutto ciò a cui era collegato. Le avevano sempre detto che era stramba, e a lei piaceva. Accese la luce del bagno e posò delicatamente le cose Che aveva con sé sul ripiano del piccolo mobiletto del bagno, voltandosi si avvicinò alla doccia, che ovviamente non voleva saperne di partire, "E dai cavolo! Muoviti! Non è possibile che ogni volta ci debba mettere 40 minuti per farti fare il tuo lavoro" ringhiò Anne, improvvisamente con uno schiocco la doccia iniziò a spruzzare acqua gelida addosso alla ragazza, che nonostante la sorpresa iniziale, riuscì Boccheggiando a farla smettere. Fradicia e tremante osservò l'aggeggio infernale con uno sguardo di puro odio :"Ci rivediamo all'inferno..." poi si tolse i vestiti ormai bagnati e mentre la doccia aveva cominciato a spruzzare dolci getti di acqua tiepida vi entrò. Si stava lavando i capelli quando poté percepire la sensazione di essere osservata, iniziò ad agitarsi, l'idea che qualcuno la stesse guardando mentre era nuda nella doccia le dava non poco fastidio. Poi cercò di calmarsi, dannazione, aveva guardato centinaia di film horror senza problemi, non si era preoccupata nemmeno quella volta in cui aveva trovato un serpentello innocuo (forse una biscia) sopra le sue scarpe, una volta in cui era andata a fare trekking insieme a degli amici. E ora si spaventava come una bambina per una cosa che poteva non essere vera. "Ehi, tesoro, hai 17 anni! Ti sembra il caso di comportarti così? Su adesso girati e vedrai che non c'è nessuno che ti fissa fuori dalla finestra". Si voltò leggermente agitata e tirò un sospiro di sollievo: non c'era nessuno. Stupida fantasia che viaggiava troppo. Immediatamente sgranò gli occhi dallo stupore; aveva sentito qualcuno urlare, subito dopo essersi girata, cercò una spiegazione razionale, e si convinse che si era trattato di un semplice caso. In fondo era pieno di matti quel palazzo. Senza preoccuparsi troppo ricominciò a lavarsi. Si stava asciugando i capelli quando lo sentì nuovamente, il rumore di un ramo che si spezza, una serie di insulti seguiti dal suono di un tonfo sordo, come qualcosa che cade di colpo. Deglutì e si strinse le mani, che accidenti stava succedendo?! Si affacciò alla finestra ma non vide nulla se non qualche sacchetto della spazzatura e i lampioni accesi. Si passò una mano sugli occhi e decise di lasciar perdere tutto e di andare a dormire. ~*~*~*~*~ Jonathan avrebbe maledetto per sempre quella stupida ragazza: si era voltata proprio mentre stava cercando di salire, e aveva tolto le mani dagli appigli che aveva trovato,risultato? Era caduto ed il colletto dello smoking era rimasto impigliato nel ramo di uno stupido albero, il quale aveva ben deciso di rompersi facendolo cadere come un sacco di patate per una ventina di metri, alla faccia di chi diceva che i vampiri sanno volare, lui avrebbe pagato oro per poterlo fare! Ma ora non era più il tempo di pensare alle sue disgrazie, ora avrebbe assaporato il dolce sangue di quella ragazza. Prese un profondo respiro e in quel frangente i suoi occhi diventarono di un rosso acceso per qualche secondo, sentì i canini crescergli di molto, e sul volto apparire piccole venuzze. Avrebbe voluto conoscere il suo aspetto prima di entrare, ma il fatto di essere un vampiro non lo consentiva. Alzò le spalle e si preparò ad entrare. ANGOLO AUTRICE: Hola gente! Questa è la mia prima fanfiction ed è nata in seguito ad una discussione con una mia compagna di classe, poiché i personaggi provengono tutti da una serie di fumetti che sto disegnando, quindi, perché non ricamarci sopra una storia? Scusate se il capitolo è così lungo, ma i primi 2/3 capitoli saranno dedicati all'introduzione della storia. Detto questo vi lascio con una piccola domanda: voi preferite i vampiri o i licantropi? al prossimo capitolo Lady of Creeps
  
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