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Autore: Nemesis01    06/04/2014    3 recensioni
Nonostate Draco fosse ferito nell'orgoglio non avrebbe mai mostrato a Harry o a qualcun'altro quel lato di sè: lui era un ex serpeverde, un mago potentissimo, un ragazzo intelligente... era Draco Malfoy, mica uno qualunque.
Harry Potter l'avrebbe desiderato da morire.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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a little's e n o u g h

 

00/a. Harry Potter

Quella notte Harry Potter era riuscito a leggere ben novecentotrentaquattro pagine del libro "Manufatti oscuri: come riconoscerli". Gli sembrava davvero un'emerita stupidaggine e si era sentito tanto Hermione quando, nel sfogliare le pagine del grosso e polveroso volume, borbottava di continuo "questo lo so, so anche questo".
Quegli anni passati a dare la caccia a Voldemort l'avevano formato non solo psicologicamente ma anche culturalmente: aveva imparato molte cose in quella guerra che gli aveva portato via molte delle persone più care che aveva, ma grazie al disegno del destino gli era rimasta Ginny oltre a Ron e Hermione e la famiglia Weasley che un po' era anche la sua.

Tuttavia, nonostante avesse salvato il mondo della magia, non poteva diventare un Auror ad honorem e dato che era quella la strada che aveva deciso di intraprendere e che non poteva di certo deludere la professoressa McGonagall l'unica persona - a parte Silente - che credeva in lui, doveva impegnarsi nello studio all'Università della Magia. Qualche settimana dopo avrebbe dovuto sostenere l'esame di Manufatti oscuri, e qui si ritornava al punto d'inizio del cerchio dei suoi pensieri: era tempo di leggere pagina novecento trentacinque.

Nonostante fossero circa le tre del mattino, Harry era seduto a una delle due scrivanie di legno, quella di fronte alla finestra, a fargli luce c'era un piccolo lume a olio. Il sonno iniziava a farsi sentire ma non poteva di certo addormentarsi: aspettava con curiosità estrema il suo compagno di stanza. O meglio, era ansioso di sapere chi fosse questo nuovo coinquilino. Il ragazzo con cui aveva condiviso la stanza fino a quel giorno era andato via, era riuscito a laurearsi e a trovare lavoro nel giro di pochi mesi; era stato un ottimo coinquilino - forse un po' troppo esuberante ma simpatico - e gli era dispiaciuto vederlo andar via.

Harry tornò a fissare il libro, pagina novecento trentasei.

00/b. Draco Malfoy

La notte per Draco Malfoy era stata più lunga del previsto: con due bauli a carico aveva scelto di prendere il Nottetempo, guidato da Oleh Corgnec, che aveva scelto di viaggiare prima in lungo e in largo per tutto il Regno Unito e alla fine aveva raggiunto l'uggiosa cittadina di Londra, sede dell'Università della Magia.

Draco, il ragazzo che non aveva mai avuto scelta, questa volta decise per sé: dopo aver lasciato Malfoy Mannor, si era iscritto all'università, più precisamente alla facoltà di Magisprudenza. Il miglior modo che potesse avere per riscattarsi dai danni creati da Voldemort, era quello di iniziare a fare qualcosa di buono per la difesa e tutela del mondo magico. Aveva deciso di cambiare, anche perchè tutto ciò che era successo negli ultimi anni, l'aveva smosso come un terremoto.

Il biondo si era incamminato su St Katharine's way nelle Docklands, aveva svoltato in una stradina strettissima e si era fermato di fronte a un grosso palazzo all'apparenza abbandonato; alcuni babbani l'avevano visto trascinarsi dietro due grossi bauli e si erano domandati perchè non usava dei semplicissimi trolley, mentre Draco avrebbe voluto solo borbottare un locomotor, ma non poteva certo fare incantesimi di fronte ai babbani. Comunque sia, locomotor o meno ce l'aveva fatta ed era sparito dietro due enormi porte di ferro.

Il cortile dell'università si presentava ancora più immenso di quello di Hogwarts, ma essendo quello un luogo di maghi questa volta si fece aiutare dagli incantesimi per portare il suo baule. La direzione? Stanza 707.

00/c. Stanza 707

Erano circa le quattro quando Draco Malfoy era riuscito - finalmente - a raggiungere il dormitorio. Era stata davvero un'ardua impresa, era finito due volte nella stanza sbagliata riuscendo a spaventare delle maghe del primo anno che probabilmente avevano paura di lui data la fama che lo precedeva. A un certo punto si era chiesto se si sarebbe mai potuto fare degli amici o se ne avesse davvero bisogno; sperò addirittura che la stanza 707 fosse vuota per evitare di sostenere sguardi accusatori e la delusione gli si poteva leggere negli occhi trasparenti quando capì che non era l'unico studente all'interno della stanza. Lo comprese quando infilò la chiave nella serratura e questa non era chiusa, la porta si era aperta con un quarto di giro e una lieve spinta.

- Oh! Buonasera, tu devi essere... Draco? Draco Malfoy? -
- ...Harry Potter?

 

 

Note dell’autrice:
Questa storia è un piccolo esperimento. Io in genere non scrivo Drarry – pur amandole! – perché ho sempre paura di deludere me stessa e le aspettative di chi legge. Però oggi, una noiosa domenica, mi sono messa a buttare giù qualche idea rimuginando sul capitolo di un’altra storia che sto scrivendo ed alla fine mi è venuta in mente un’idea – secondo me – carina e mi sono detta: perché non provarci?
Spero vi piaccia e che lasciate un commento, positivo o negativo che sia! :)

   
 
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