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Autore: Istry    10/07/2008    35 recensioni
Una amicizia che cresce e si consolida con gli anni, i primi amici, le prime feste, i primi compleanni tra amici, le prime cotte e i primi amore. Racconterò la crescita di due comunissimi bambini, la loro adolescenza e la loro maturità , attraverso episodi di vita quotidiana, cercherò di descrivere l'evoluzione dei sentimenti e dell'amore. La nascita di amori impossibili e di relazioni "illecite"...il risveglio che ognuno di noi ha avuto durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza/pubertà, per concludersi nell'età adulta. Una amicizia che diventa amore ed episodi che ti sconvolgono la vita....
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Sabaku no Gaara , Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta vi voglio stupire.... quindi  ATTENZIONE: oltre un nuovissimo e rapidissimo aggiornamento di questa fic, vi annuncio che ho iniziato a scriverne un'altra .... generalmente non è nel mio stile iniziarne una nuova quando ne ho un'altra in corso, ma scrivendo questo capitolo mi è venuta un'ispirazione incontrollabile e alla fine l'ho dovuta iniziare. Vi chiedo di leggerla e dirmi che cosa ne pensate....
Ma intanto che ci sono vi do uno spoilerino qui...ah ...ovviamente è una SASUNARU

Anticipazione: Una amicizia che cresce e si consolida con gli anni, i primi amici, le prime feste, i primi compleanni tra amici, le prime cotte e i primi amore. Racconterò la crescita di due comunissimi bambini, la loro adolescenza e la loro maturità , attraverso episodi di vita quotidiana, cercherò di descrivere l'evoluzione dei sentimenti e dell'amore. La nascita di amori impossibili e di relazioni "illecite"...Voglio mostrare il risveglio che ognuno di noi ha avuto durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza/pubertà, per concludersi nell'età adulta.
Una amicizia che diventa amore ed episodi che ti sconvolgono la vita.... la storia avrà come filo conduttore un amore illecito, tra un adulto e un adolescente, che cambierà la sua vita e quella di chi lo circonda.





Bambini…

 

 

 

Una bella donna dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri come il cielo camminava lentamente lungo i viottoli del parco pubblico, tenendo per mano un bambino di 6 anni, dai capelli color dell’oro e gli occhi più chiari ed intensi di uno specchio d’acqua.

Il bambino trotterellava felice accanto alla madre e lei gli sorrideva di rimando, formando, insieme, un quadretto di dolcezza indescrivibile.

-Nachan, vedo che oggi sei particolarmente felice di venire a giocare al parco- disse la donna con dolcezza.

Il bambino si limito ad annuire con il capo, sfoggiando un enorme sorriso trionfante.

-Come mai?- chiese lei curiosa.

-Perché oggi sono io il re- disse lui tutto gongolante.

- Wow, allora io sono la mamma di un re- disse lei con un sorriso

-Si- disse soddisfatto il bambino.

-Allora anche io sono diventata una persona importante-

-Si, sei la mia regina-

A quella risposta la donna scoppiò a ridere

-Caro non posso essere la tua regina, io sono la tua mamma. La tua regina sarà la donna che sposerai- gli spiegò lei dolcemente

-Lo so, infatti io sposerò te- sentenziò lui convintissimo, facendo nuovamente ridere la madre

-No caro, un giorno incontrerai la persona giusta alla quale chiederai di diventare la tua regina- disse lei con lo sguardo sognante ricordando le meravigliose emozioni che aveva provato la prima volta che aveva conosciuto il “suo re”.

-No, io voglio solo te- disse il piccolo sfoggiando un piccolo broncio.

La mamma, intenerita, lo prese in braccio e gli diede un piccolo bacio sulla fronte.

-Un giorno arriverà quella persona, che ti riempirà il cuore di emozioni, amore ed affetto e sarà il momento più triste della mia vita perché ti porterà via da me- disse con commozione e un velo di tristezza nella voce.

Il bambino, invece, non riuscendo a comprendere bene il discorso della madre, si limitò a guardarla confuso.

Lei, vedendolo con quell’aria smarrita, le scappò un sorriso e, in parte sollevata, disse

-Fortunatamente prima che quel giorno arrivi dovrà passare molto molto tempo-

-Mamma?-

-Si?-

-Voglio scendere- disse il piccolo iniziando a scalciare per liberarsi dalla presa della madre, la quale lo posò dolcemente a terra.

Lui la guardò felice e fece un saltello sul posto, per poi prenderle una mano ed iniziare a trascinarla.

 

                                                               °°°°°SasuNaru°°°°°

 

Quando Kushina e Naruto arrivarono al centro del parco, trovarono l’area giochi gremito di bambini.

Intorno al grande spiazzo rotondo vi erano numerose panchine sulle quali le madri si sedevano per chiacchierare e non perdere di vista i propri figli.

Ad un tratto Kushina si sentì strattonare e vide il figlio che tentava di liberarsi dalla sua ferrea presa per andare a giocare. Come lo lasciò lo vide iniziare a corre verso un gruppo di bambini, che vedendolo, avevano iniziato a sbracciarsi per attirare la sua attenzione.

Ma prima che scomparisse Kuschina lo chiamò

-Naruto… non ti sei dimenticato niente?-

Il bambino si fermò, ci pensò un attimo, per poi battersi la manina sulla fronte e correre verso la madre, che nel frattempo si era inginocchiata.

Naruto le circondò il collo con le esili braccine e velocemente gli diede un bacetto sulle labbra, per poi correre verso la direzione che stava seguendo prima.

Kushina lo vide allontanarsi e, come al solito, si avvicinò ad una panchina vuota ed iniziò ad osservarlo mentre giocava.

-Suo figlio è molto bello, sembra un angelo- gli disse la signora anziana che occupava la panchina.

-La ringrazio- disse la donna con un sorriso di gratitudine – assomiglia tutto a suo padre-

L’anziana osservo il bambino biondo per poi dire

-Deve essere un uomo molto bello, però assomiglia molto anche a lei-

-Già, da me ha preso soprattutto il carattere, l’energia e il modo di fare-

La signora anziana annuì sorridendo dolcemente.

 

                                                                   °°°°°SasuNaru°°°°°

 

Nel frattempo Naruto aveva raggiunto i suoi soliti compagni di giochi: Shikamaru, un bambino estremamente pigro, che non faceva altro che sbadigliare tutto il giorno, con un’alta coda sulla testa;  Choji, un bambino più cicciotello che non faceva altre che mangiare e Kiba, un bambino vivacissimo con l’aria sempre arruffata.

Si erano conosciuti al parchetto e da quel giorno era diventati subito amici.

Kiba si avvicinò al bambino biondo porgendogli un bastoncino, che quest’ultimo, lo afferrò con orgoglio e lo sollevò in aria come se volesse mostrare a tutti un importante tesoro.

A quel gesto Kiba e Choji si inginocchiarono con riverenza e volgendo lo sguardo sul biondo tutto sorridente chiesero

-Re che cosa facciamo?-

Per un attimo il volto del bambino dai capelli color del sole divenne pensieroso per poi urlare

-Tutti da Goccia-

I quattro bambini iniziarono a correre, capeggiati dal biondo che brandiva il legnetto come se fosse una spada.

Girarono intorno allo scivolo, all’altalena, alla piazzola della sabbia per finire dalla parte opposta della piazzetta e fermarsi davanti all’area dei dondoli dalle forme più disperare di animali.

Li scrutarono attentamente per trovare Goccia: un piccolo cavallo di legno nero, su un piedistallo a molla e le manopoline bianche decorate con piccole goccioline. Ma quando lo trovarono videro che era occupato.

Senza scoraggiarsi corsero verso la giostrina e una volta arrivati davanti al cavallino si bloccarono nel vedervi seduta una bambina che in realtà non ci stava giocando, stava semplicemente seduta a guardare gli altri bambini.

-Ciaooo- disse Naruto per attirare la sua attenzione. Ma lei, non essendosi accorta del loro arrivo,si spaventò e per poco non cadde dal cavallo, se non fosse stato per il biondo che  gli premette una mano sulla schiena evitandogli di scivolare a terra.

La bambina si voltò a guardali sorpresa.

Come i bambini la videro in volto arrossirono lievemente, non avevano mai visto una bambina così bella: profondi occhi neri, capelli scuri come la notte e la pelle bianca come il latte…sembrava una fata.

Kiba le si avvicinò e con sorriso le chiese

-Ti va di giocare con noi?-

La bambina guardò smarrita quei 4 bambini che la guardavano curiosi. Avevano l’aria simpatica e sembravano divertirsi molto, quindi con timidezza annuì.

La felicità esplose tra i presenti e lei li guardò per un attimo sorpresa per quella reazione, ma la sua attenzione venne catturata dal bambino dai capelli dorati, che, per la sua risposta, aveva iniziato a saltare come un pazzo. Era la prima volta che gli capitava di vedere un bambino così esagitato e vivace e la cosa la incuriosì tanto da non riuscire a togliergli gli occhi di dosso, fino a quando non lo vide girarsi verso di lei e regalargli un enorme sorriso, allungandogli una mano perché la afferrasse.

Naruto notò un po’ d’incertezza nei suoi occhi, di conseguenza agì lui afferrandogliela e, girandosi trionfante verso i suoi amici, disse:

-Lei è la mia regina-

A quell’affermazione tutti i bambini annuirono soddisfatti. Ma Naruto sentì la mano bianca sfuggirgli dalla sua e sorpreso si voltò verso la bambina, che lo stava guardando con un’espressione a dir poco arrabbiata.

Naruto sorpreso si voltò a guardare gli altri bambini,  rivolgendo a loro uno sguardo d’appoggio o chiarificatore, l’unico che parve non essere stupito della cosa fu Shikamaru che dopo uno sbadiglio guardò Naruto perplesso

-Ma un maschio non può fare la regina- disse tranquillamente.

A quelle parole gli altri bambini spalancarono la bocca per la sorpresa

-Maschio?!- ripetè Kiba sconcertato per girarsi velocemente verso il moretto che stava rivolgendo lo sguardo ostile verso Naruto, che ancora pareva non aver compreso quella rivelazione e, di conseguenza, continuava a guardare confuso Shikamaru e la bella bambina.

-Non vuoi fare la regina?- domandò alla morettina che in tutta risposta gli tirò un pugno in faccia, facendolo cadere a terra.

Immediatamente Kiba  e Choji corsero in suo aiuto e Naruto, massaggiandosi la guancia, guardò sconvolto il suo aggressore.

Ormai stanco, Shikamaru si avvicinò al moretto e indicandolo disse a Naruto

-E’ un bambino non una bambina-

Naruto guardò sconvolto il bambino con la pelle di alabastro e, incuriosito, gli si avvicinò velocemente, iniziando ad esaminarlo, infastidendo sempre di più il moro.

Dopo quel attento esame gli regalò un ampio sorriso e disse

-Sembri proprio una femmina-

Con questa sparata accadde l’inevitabile: il bambino tirò un secondo pugno in faccia al bambino biondo, il quale, questa volta, non si limitò ad incassare ma iniziò a rispondere con calci e manate.

 

                                                                    °°°°°SasuNaru°°°°° 

 

Alle orecchie di Kushina giunsero delle grida e in lontananza vide il figlio picchiarsi con un altro bambino, mentre i suoi amichetti tentavano di fermarli, continuando a strillare.

“Cavolo non posso distrarmi un attimo”

Velocemente corse dai bambini, dribblando le mamme che, come uno sciame di api, si erano radunate intorno, richiamando i loro bambini perché non venissero coinvolti.

Senza tanti scrupoli li afferrò al volo e li divise. Mentre era intenta a calmare suo figlio anche la mamma del moretto corse a fermali.

Vedendo come il figlio non cessasse di scalciare Kushina perse la pazienza e  urlò

-Naruto Uzumaki, smettila immediatamente di fare i capricci-

A quel tono di voce il bambino perse tutta la sua “bellicosità”, guardando la madre in volto sorpreso.

Non aveva mai visto sua madre così arrabbiata e la cosa lo turbò non poco.

Kushina vide affacciarsi due lacrime agli angoli degli occhi del bambino, ma sapeva che non avrebbe mai pianto, per quanto piccolo era già troppo orgoglioso per farlo, infatti si limitò a tirare su con il naso e a guardare male l’altro bambino, che stava subendo la stessa ramanzina da sua madre, senza però ascoltarla più di quel tanto.

Venne tolto dalle sue osservazioni nel momento in cui la madre lo costrinse ad avvicinarsi al bambino

-Avanti chiedigli scusa- gli ordinò la madre.

-Ma….- cercò di protestare indignato

-Naruto?!- disse lei minacciosa.

il bambino sospirò pesantemente e di malavoglia andò di fronte al moretto e bofonchiando disse

-Scusa-

Il moro lo guardò senza battere ciglio e quando la madre gli impose di chiedere scusa a  sua volta, rispose  semplicemente

-No-

Naruto sgranò gli occhi sorpreso, per poi girarsi verso la madre come per cercare un appoggio.

Kushina guardò sorpresa il bambino, poi rivolse lo sguardo verso sua madre, costatando che era una donna bella almeno quanto il figlio, la quale dolcemente gli chiese

-perché?-

-Perché ha iniziato lui- disse deciso il bambino.

A quella risposta Kushina guardò il figlio, che sfoggiò il classico sguardo di quando faceva una marachella.

-Naruto che cosa hai combinato?-

le gote del bambino si tinsero di rosso, per poi dire

-Io non ho fatto niente gli ho solo chiesto se voleva giocare  con noi-

La madre lo guardò perplessa non riuscendo a capire quale fosse il problema, l’iniziativa allora la prese l’altra mamma che, rivolgendosi al figlio gli chiese

-Perché l’hai picchiato?-

il bambino, senza fare una piega, guardò con ostilità il biondo per poi dire

-Ha detto che dovevo fare la regina-

Le due donne guardarono sbigottite Naruto, che rosso come un pomodoro, iniziò a balbettare

-Non è colpa mia se sembra una femmina-

Finalmente le due donne iniziarono a capirci qualcosa, e Kushina, interpretando un po’ l’accaduto, fece un riassunto.

-Ho capito… tu l’hai visto e gli hai chiesto di fare la regina perché l’hai scambiato per una bambina-

Il biondo si limitò ad annuire

-Non avevi capito che era un maschio?-

-No, me l’ha detto Shikamaru solo dopo-

-E allora tu che hai fatto?-

-L’ho guardato bene e poi gli ho detto che sembrava proprio una femmina e lui mi ha picchiato-

-E perché gliel’hai detto? Avevi visto che ci era rimasto male-

-Perché è vero, ma io non volevo farlo arrabbiare-

Kushina guardò intensamente il figlio, sapeva che non era il tipo da dispetti o da offese e di conseguenza cercò di dare una spiegazione al suo comportamento. Riposta che venne quando posò lo sguardo su Sasuke.

-Per caso volevi dire che è bello come una bambina?-

-Si- disse con enfasi e contento per essere stato capito

-Tesoro, capisco che per te può sembrare una cosa bella da dire, ma …-

-Signora mi scusi- la giovane donna dai lunghi capelli neri la interruppe e dolcemente le disse

-Non si preoccupi, non è colpa di suo figlio, vede…. Sasuke è sempre stato molto permaloso su questo tasto e nonostante gli abbia detto più volte di  non alzare le mani sembra che non voglia proprio darmi retta. Naruto-chan ti chiedo scusa da parte di mio figlio-

disse la donna inchinandosi davanti a loro sotto lo sguardo indignato e oltraggiato del figlio.

Naruto, imbarazzato, abbozzò un timido sorriso

La donna gli sorrise e s’inginocchiò davanti a lui, notando i diversi lividi che si stavano formando sul volto e sugli arti

-Ti fanno male?- chiese preoccupata

Naruto, messo in soggezione da quella bellissima donna, divenne tutto rosso e, recuperata tutta la sua baldanza urlò vittorioso

-No, io sono forte- regalandogli un bel sorriso.

A quel punto si girò verso il figlio e lo chiamò a se e lui si avvicinò senza fare troppe discussioni

-Naruto-chan, lui è Sasuke, è un bambino molto introverso ma spero che potrete diventare  buoni amici, nonostante la litigata di oggi-

Sasuke guardava sua madre sempre più indignato  e lei, accorgendosene, gli sorrise e gli chiese

-Non ti piace Naruto?-

A quella domanda, il bambino dai capelli corvini, guardò Naruto che, inizialmente, lo guardava serio, per poi regalargli un radioso sorriso quando il loro occhi s’incrociarono.

Sasuke, con le guanciotte lievemente imporporate, annuì con la testa e questa risposta fece urlare di felicità Naruto che iniziò a saltare e a corrergli intorno, sotto il suo sguardo sbigottito. Gli pareva quasi incredibile che quel bambino si comportasse così dopo che si erano picchiati in quel modo.

Naruto smise di correre improvvisamente e gli si fermò davanti

-Non ti dirò più che sembri una bambina- sentenziò deciso, per poi afferragli il braccino ed iniziare a strattonarlo verso lo scivolo.

Sasuke inizialmente pose una certa resistenza, ma quando si girò verso la madre e questa gli diede il consenso con il capo, decise di assecondarlo.

Le due mamme guardarono i figli allontanarsi di qualche metro, fino a che Naruto non disse

-Allora tu farai il principe ed io sarò il papà-

Il bambino dai capelli mori si fermò di colpo e sfilò nuovamente la sua mano da quella dell’altro.

Incrociò le braccia al petto e deciso disse

-No, se tu sei il re io faccio l’imperatore-

Naruto lo guardò sbigottito.

-Perché?- domandò curioso

-Perché è più importante- disse deciso

-Non è vero- sentenziò il biondo

-Si-

-No-

-Si-

-No-

-…-

-…-

-Io faccio l’imperatore del tuo regno nemico-

-Ma come… non vuoi essere mio amico? – chiese deluso Naruto

A quell’espressione Sasuke sbuffò scocciato.

-Nella realtà si, ma nel gioco combatteremo fino alla morte per conquistare il regno- disse deciso.

A quelle parole Naruto si risollevò e, riflettendo sull’idea, non la trovò poi così tanto male.

Poteva essere un gioco veramente divertente e, valutato questo, lo guardò sorridendo e disse

-Va bene Imperatore, andiamo a cercare i nostri sudditi-

Entrambe le mamme sorrisero nel vedere quella nuova amicizia sbocciare e tranquillamente si sedettero su una panchina vuota a fare conoscenza.

Ogni tanto buttavano uno occhio verso i figli, i quali con 4 bambini al seguito di ciascuno, correvano avanti ed indietro per la piazzola.

Ad intervalli regolari Sasuke e Naruto si azzuffavano per qualche minuto, per poi prendere subito a giocare come se niente fosse

A Kushina scappò da ridere e voltandosi incontrò il volto sorridente della donna

-Penso che sarà un’amicizia piuttosto “complicata”- disse osservando come in quel momento Sasuke si fosse girato per dare un pugno sulla testa al figlio, il quale aveva ben pensato di dargli uno spintone.

La donna al suo fianco rise

-Già, però sono contenta, è raro che Sasuke giochi con gli altri bambini, di solito è sempre infastidito dalla loro presenza e preferisce rimanersene da solo. E’ molto introverso-

Kushina la guardò sorpresa, per poi guardare Sasuke

-Non si direbbe..- notando come giocasse vivacemente

-Lo so, in effetti sta sorprendendo anche me. Evidentemente il piccolo Naruto gli piace molto. Sono contenta, fino a questo momento giocava solo con il fratello e con altri due bambini. Il suo è un bambino speciale per avere mosso quel piccolo cocciuto di mio figlio-

-Penso che sia una questione di pelle,  anche Naruto non ha fatto molti capricci per fare pace con Sasuke... ed anche questo è piuttosto insolito-

-Sono certa che stia nascendo una grande amicizia- disse la donna contenta

-Si, se non si ammazzano prima- disse divertita Kushina notando i due bambini darsi qualche spintone. 



°°°Continua...............





Come al solito vi ringrazio per aver letto il capitolo, non mi dilugherò ancora in spiegazione o altro.... spero solo che vi piaccia. Inoltre, se doveste avere due minuti di tempo da dedicarmi, ditemi la vostra opinione, come al solito vedrò se continuarla o meno seguendo i vostri pareri...
Anche  questa si prospetta essere una long long fic, ma forse più breve dell'altra.... almeno credo.
Non sono capace di scrivere storie brevi.



  
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