Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Namixart    18/04/2014    1 recensioni
Cos'è successo veramente al Maestro Ansem? Perché i suoi apprendisti sono così strani, da qualche giorno a questa parte?
"Immagino di potertelo dire, ma poi dovrei ucciderti."
Una domanda di troppo può costarti cara. Isa l'ha scoperto a sue spese.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Saix, Xemnas, Xigbar
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
- Questa storia fa parte della serie 'Guardare oltre'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Isa trasse un profondo respiro, poi bussò deciso alla porta dello studio di Xehanort.
- Avanti. - rispose la sua voce fredda.
Isa entrò, sistemandosi un po' il camice stropicciato, e si inchinò leggermente. Xehanort era seduto alla scrivania, composto e rigido come sempre. Ma c'era qualcosa di diverso in lui, o almeno così sembrò a Isa. I suoi capelli sembravano grigi, non più bianchi, e teneva gli occhi ostinatamente puntati su dei documenti, cosa che non faceva mai. Ciononostante, riconobbe il ragazzo non appena fece la sua comparsa nella stanza, cosa che non fece che aumentare la soggezione che gli incuteva.
- Ah, Isa. Che ti porta qui? - chiese, con il suo solito tono mellifluo.
- Signore, non vorrei disturbarla... -
- L'hai già fatto, quindi parla. - Isa deglutì, inquieto.
- Da diversi giorni non vedo il Maestro Ansem, e nessuno ha saputo dirmi niente su di lui. Volevo proporgli un nuovo esperimento, ma... -
- Ansem, eh? - disse Xehanort, con un sorriso storto.
L'uomo alzò una mano davanti agli occhi, ammirandola rapito.
- Immagino di potertelo dire, ma poi dovrei ucciderti. - ghignò.
Isa fece una risatina sommessa, per quanto i modi di quell'uomo lo inquietassero.
- Vedi, amico mio, Ansem era avido di sapere, ma aveva paura. -
- Paura di che cosa? -
- Ottima domanda. Aveva paura della conoscenza. Un controsenso, non trovi? -
Isa annuì, nervoso. Perché stava parlando di Ansem al passato?
Xehanort continuò.
- Forse saprai delle nostre ricerche sui cuori e sui mondi. Lui ci aveva fatto scoprire quei misteri, ci aveva riempiti di curiosità e determinazione, ma poi... Si è tirato indietro. Lui, che per primo aveva esplorato i misteri del cuore umano, mi disse che non dovevamo spingerci oltre. Mise un freno alla nostra sete di sapere. -
Il tono dello studioso adesso era decisamente inquietante. Isa si accertò istintivamente della distanza tra lui e la porta,  prima di rivolgere nuovamente la sua attenzione a Xehanort, che nel frattempo si era alzato.
- Come saprai dal tuo soggiorno qui, Isa, gli intralci vanno eliminati, quando si parla di scienza. Il laboratorio deve essere pulito da qualsiasi cosa che possa disturbare le ricerche. Ansem... Beh, non era niente di più. Un ostacolo. - mormorò, rivolgendo le spalle a Isa.
Il ragazzo sudava freddo. Cosa era successo ad Ansem?
- Il Regno dell'Oscurità... Ne hai mai sentito parlare, ragazzo? -
Isa si arrischiò a mormorare un "sì" tremante.
- Ansem desiderava così tanto saperne di più... È stato sbagliato, secondo te, accontentarlo? - rifletté, voltandosi finalmente a fronteggiare Isa, con gli occhi castani strabuzzati in una muta richiesta di risposta.
No, erano arancioni. Xehanort non aveva gli occhi arancioni.
- Chi... Chi sei? - gridò Isa, indietreggiando.
L'uomo ghignò, freddo.
- Chi sono? Nessuno, in realtà, ma se hai bisogno di un nome... Puoi chiamarmi Ansem. - fece, con voce bassa e melliflua.
Isa rise nervosamente.
- Non farmi ridere! Tu non sei Ansem! Non so chi sei, ma so cosa hai fatto a lui, e ho tutte le intenzioni di riferirlo a chi di dovere. - esclamò, dirigendosi verso la porta.
- Ragazzino, cosa vuoi fare? Ricordati solo che adesso dovrò ucciderti. Hai fatto un azzardo bello grosso a venire qui, sai? -
Isa si voltò, raggelato, prima di iniziare una corsa a perdifiato nei corridoi. Lo sconosciuto non fece niente per impedirlo, anzi, scoppiò in una risata crudele mentre il ragazzo scappava nel castello, in un disperato tentativo di raggiungere l'uscita.
Doveva avvertire qualcuno! O quel tizio avrebbe... Non sapeva di preciso cosa avrebbe fatto, ma di sicuro niente di piacevole.
- Dilan! Aeleus! - gridò, scorgendo le due guardie all'entrata del castello.
I due si voltarono lentamente verso di lui, con un identico sguardo vacuo sul viso. Quando lo videro, però, sui loro volti si disegnarono due larghi ghigni, che convinsero Isa a fare dietrofront, diretto all'uscita posteriore. Lungo la sua corsa si imbatté in Even, che portava uno svenuto Ienzo in braccio. Dal bambino esalava un denso fumo nero, ma Even non sembrava notarlo. Lo scienziato gli rivolse uno sguardo disgustato e riprese il suo percorso. Mancavano pochi metri all'uscita, quando Isa si sentì afferrare per le spalle. Lanciò un grido, ma la voce che sentì lo tranquillizzò.
- Diamine, ragazzo, che hai da urlare? - sbraitò Braig, a proposito di grida.
Era l'unico che sembrava normale in tutto il castello, e servì a Isa come un calmante per circa mezzo secondo.
- Braig! Devi aiutarmi! Xehanort... E Ansem... E...! - gridò il ragazzo, incespicando nelle sue stesse parole.
- Ehi, ehi, frena, ragazzo. - esclamò Braig, scuotendolo per le spalle.
- Grazie, amico mio. Isa, temo che tu non possa andare più avanti di così. - disse una voce orribilmente familiare al ragazzo.
Isa gridò di terrore, ma era ancora intrappolato nella stretta di Braig, che si voltò verso "Ansem", con un'espressione amareggiata in viso.
- Dobbiamo proprio, Maestro? Anche lui? - pronunciò l'appellativo con un tono ironico, come se non lo pensasse veramente.
- Sì, Braig. - rispose l'altro, inespressivo.
Lui lasciò di malavoglia il ragazzo, adesso troppo terrorizzato per muoversi. Nelle mani di "Ansem" comparve una spada, strana e minacciosa, che puntò al cuore di Isa.
- Niente paura, ragazzo, non ti ucciderò. Sarai come noi, non sei contento? - disse, prima di affondare la spada nel suo petto, liberando un'energia oscura.
Il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di urlare
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Namixart