Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: kannuki    22/12/2004    5 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Il posto è una discoteca, il ' Killer Instinct'

“Uscite fuori senza fare storie!" urlò una voce tonante fuori dalla porta.

Le sirene..la polizia! Una retata in piena regola! Pensò Jesus avvicinandosi a Maret. Poteva vedeva le luci azzurre delle macchine lampeggiare violente, nella notte buia.

 

Senza scomporsi ma col sangue nelle vene congelato, Maret tirò fuori dalla tasca la beretta e la puntò verso l'ingresso ..avanti stronzi, fatevi sotto! Ho bisogno di sfogarmi! pensò arrabbiata.

Che pensi di fare con quella pistoletta?! Siamo letteralmente circondati!” le urlò Jesus  tirandola via dalla porta, mentre i poliziotti entravano a frotte nella discoteca.

La gente continuava a ballare, non si era accorta di niente.

I buttafuori comunicarono qualcosa nelle piccole trasmittenti che portavano attorno all’orecchio, prima di darsela a gambe, sentendo le sirene della polizia.

“Dobbiamo filarcela” le urlò trascinandola via “se ci beccano armati di tutto punto ci sbattono in galera e buttano via la chiave!”

Maret lo seguì per un attimo, poi ci ripensò fermandosi di scatto “io non lavoro più per te, ricordi? Mi hai licenziato, quindi faccio come voglio!” Decretò frugando nel cappotto e tirando fuori un’altra pistola. Con piglio deciso fece dietrofront e tornò sui suoi passi, con due pistole strette in pugno e un’aria poco raccomandabile sul viso.

 

Ma sei pazza?!Saranno un centinaio la fuori, ti vuoi fare ammazzare?!”le gridò correndole dietro.

Senza una parola la vide sparare ad un paio di poliziotti che cercavano di sgomberare la discoteca, la musica pompava indisturbata coprendo il rumore degli spari. Quando un poliziotto si accasciò a terra morente, una donna urlò di terrore scatenando il panico: la musica cessò bruscamente e le grida risuonarono alte nella sala immensa.

"Tu vai a prendere Natt, io ti copro le spalle!" gli disse seria puntando altri poliziotti all’entrata e facendo fuoco.

Jesus la fissò sorpreso e non si mosse. La sentì ridere divertita alla battuta.

"Oddio, mi suona talmente isterico che voglio dirlo di nuovo " ridacchiò Maret mentre le sparavano  

addosso e la ragazza si riparava dietro una cassa.

Jesus si nascose con lei, tirando fuori una 44 magnum e armandola con sguardo concentrato. Maret non l’aveva mai visto in azione, a parte la sera in cui stava per ucciderla.  

"Devo parlarti" le disse serio puntando le guardie che cercavano di sgomberare la sala.

"Non ho niente da dirti " rispose dura.

"Scusami"

Quella frase appena mormorata la fece voltare sorpresa. Il suo sorriso dolce era ricomparso..

Un sibilo di pallottole la riscosse e si riparò meglio dietro l’enorme cassa che non tremava più per le vibrazioni musicali.

“Ne riparliamo!” gli urlò leggermente impaurita quando vide una pallottola conficcarsi nel muro accanto a Jesus.

Si gettò a terra portandolo con . Strisciarono via velocemente, cercando di evitare le pallottole.

“Per caso hai anche un giubbotto antiproiettile la dentro?” le disse allegro quando si ripararono dietro un muro.

“Cos’è? Prendi in giro?” lo sgridò Maret respirando a fatica. La droga le faceva ancora effetto : si sentiva indistruttibile!

La gente attorno a loro urlava e cercava di darsi alla fuga. Jesus li guardò tutti uno per uno :  stava  cercando qualcuno...Natt era con Rowan, se ne sarebbe occupato lui ..la talpa, ecco la .. probabilmente un poliziotto infiltrato. Vide l’uomo che si allontanava cautamente verso l'uscita principale.

Lo beccò all'istante facendolo cadere a terra con un grido strozzato.

La polizia urlava ordini a destra e a manca. Corazzati di  tutto punto, con le tenute antisommossa e i caschetti, impedivano a Maret di centrarli alla testa.

Optò per un sistema più veloce e di rapido effetto : strappò la falda sinistra, quella che Jesus on aveva avuto ‘il piacere’ di vedere e tirò fuori un M12 che lo fece restare a bocca aperta “e quello dove cavolo lo hai preso?”

Maret sorrise divertita “c’è un magazzino che rifornisce i militari fuori città. Basta dare un po’ di soldi al custode e puoi prenderti quello che ti pare!” Esclamò prima di saltare fuori del nascondiglio e scaricare una salva addosso alle forze dell’ordine.

“Cristo, mi fa senso il sangue” borbottò rabbrividendo. Jesus la guardò esterrefatto.

E allora? Che hai da guardare?” lo rimproverò ricaricando il mitra.

“Ne hai un altro?” le domandò serio…pazza e letale, mica male!

Maret lo guardò ironica.

“Scema, ce li tiriamo addosso in quel modo!” la sgridò cercando una via d’uscita veloce.

Ma se sono tutti morti!” esclamò la ragazza indicando col pollice, l’entrata deserta.

“Staranno chiamando i rinforzi perché una deficiente va in discoteca col mitra!” la rimproverò prendendola per mano e tirandola dietro di “C’è un’uscita posteriore ma sarà sicuramente bloccata!” le disse sgusciando tra la folla urlante.

Non sarebbe stato facile uscire da quel posto..vivi. Fortuna che gli uomini di Rowan facevano un buon lavoro, pensò Maret guardandoli stendere parecchi poliziotti.

Ne vide uno con la coda dell’occhio…ma quello ce l’aveva con lei?

 

Fece appena in tempo sollevare il braccio che il tipo sparò, prendendola di striscio.

L’adrenalina scorreva violenta dentro di lei e la droga amplificava l’effetto: si piantò a gambe larghe in mezzo alla sala, sparando a tutti quelli che vedeva entrare, beccando anche qualche poveraccio che non centrava niente.

Si sentì afferrare per la vita e trascinare via “ fai il bersaglio?"le chiese Jesus sarcastico mentre si frugava nella tasca per prendere i caricatori.

"Sta zitto e guarda lavorare una professionista!"esclamò Maret divincolandosi e riprendendo la sua sparatoria personale. Un poliziotto le urlò qualcosa, Maret gli fece saltare una mano senza alcun rimorso. D’ un tratto finì i proiettili e raggelò..erano davanti a lei..

"Cambio" le disse Jesus divertito dal  suo coraggio. La tirò dietro di sé e Maret si ritrovò a fissare il nulla, poggiando la schiena a quella del partner che la proteggeva senza timore alcuno.

 

“Beh…finiti?” mormorò Jesus sentendo il silenzio che era calato. Guardò i poliziotti stesi a terra e il fumo che saliva dalle armi. Con calma abbassò le braccia, le magnum erano ormai scariche.

Se qualcuno non è morto fa sempre in tempo a dirlo!” esclamò ad alta voce.

 

Guardò gli uomini di Rowan che comunicavano nelle ricetrasmittenti. Dietro di lui, Maret respirava pesantemente.

“Ci sei rimasta?” le chiese senza voltarsi.

“Mi fa impressione il sangue…”  balbettò con voce tremante.

Jesus la guidò verso il bagno, lontano dalla strage appena consumata.

“Mi sa che hai sbagliato lavoro” le disse mentre si risciacquava il viso con l’acqua fredda.

Maret lo guardò a lungo prima di rispondere “ce ne dobbiamo andare da questo posto, prima che arrivino altri poliziotti” gli disse a bassa voce ricaricando le armi.

“L’elicottero è ancora qua sopra, lo senti?” gli disse avvicinandosi alla finestra e aprendola del tutto.

Jesus annuì preoccupato. Chiamò Natt in fretta, accordando un punto d’incontro.

In silenzio passarono per la finestrella. Era talmente stretta che Maret dovette togliersi il cappotto, a causa delle armi che la intralciavano.

Mentre correvano verso la macchina parcheggiata, i riflettori dell’elicottero li puntarono  abbagliandoli.

"Arrendetevi, siete sotto tiro!"

Quell’invito li fece ridere divertiti!

Maret sorrideva quando gli scaricò addosso una salva intera, mandando in frantumi il vetro dell'elicottero che perse più volte quota. 

Ma non sono antiproiettili?” chiese a Jesus stupita.

E tu li puntavi lo stesso?” le domandò sorpreso.

Macchè! Io cercavo di sparare al motore!” esclamò la ragazza cercando la macchina fra tutte le altre parcheggiate

Ma dove cazzo è?” urlò leggermente impaurita…l’effetto della droga era calato del tutto, ormai!

“Ci hanno fottuto la macchina!” esclamò Jesus allibito, cercandola ovunque.

“Non me la voglio perdere la faccia di Natt quando glielo diremo” sghignazzò divertita dandogli una pacca sulla spalla.

Il rumore delle sirene era sempre più forte. Si stavano avvicinando.

Se bloccano il ponte siamo fottuti!” urlò Jesus scassinando una macchina sportiva.

“Ha una gomma a terra”  gli disse calma Maret guardando il copertone bucato. Si guardò attorno:  scassinare qualche portiera avrebbe richiesto tempo..e invece laggiù..

Le macchine della polizia erano aperte, con le chiavi dentro..e inutilizzate! Pensò Maret con un sorriso folle sul viso

"Ne ho sempre voluto guidare una" disse a Jesus tirandoselo dietro.

 

Si infilarono nella macchina mettendo in moto "guido io !"sbraitò Maret mentre Jesus la spingeva via. 

"See ..così facciamo notte!" gli disse ironico spostandola al posto del passeggero.

"Non mi hai visto guidare, idiota!" ribattè Maret sentendo le sirene sempre più vicine. Uscì un attimo fuori e raccolse due cappelli da poliziotto, ficcandogliene uno in testa.

“Magari li freghiamo”

Jesus la guardò divertito..”siamo una bella squadra noi due insieme..” mormorò togliendole uno sbaffo di polvere da sparo dalla guancia.

Restò un attimo a guardarla. Maret si voltò leggermente imbarazzata “non è successo niente col tuo amico” borbottò a bassa voce giocherellando con la pistola.

“Lo so..per quello è ancora in piedi e in salute ” le rispose in tono svagato.

Girò la chiavetta mettendo in moto e sgommando sulla terra "sono stati gentili a lasciarci le chiavi dentro!" commentò Maret serena.

Bastava che le sorridesse in quel modo per farla stare di nuovo bene? E’ grave!

 

"Meno male, perché non la so far partire con il trucco dei fili " le disse accendendo la radio e ascoltando le loro comunicazioni.

"Non lo sai fare?" domandò Maret guardandolo incredula.

"Ma scherzi? Non hai visto che selva di fili c’è la sotto?" dichiarò con una faccia che la fece sbottare a ridere "quella è roba che vedi nei film!" ribatté scuotendo la testa divertito.

 

“Mettiti la cintura.. da brava poliziotta!” le disse guidando tranquillamente in direzione opposta, le macchine che sopraggiungevano li costrinsero a fermarsi “ c’è stato un macello la dentro, vi stavamo aspettando!” Jesus si inventò una balla sperando bene.

Il poliziotto lo guardò bene mentre le altre macchine si allontanavano in direzione della discoteca.

“Scendete dalla macchina..subito“ gli ordinò puntandogli una pistola in faccia.

“Ehi, calma amico.. siamo dalla stessa parte..” rispose Jesus sentendo il sangue ghiacciare. Maret accanto a lui non fiatava. Il poliziotto avvertì via radio la sua posizione “ne abbiamo presi due.”sentì dire d’un tratto.

Con un gesto veloce appiattì Jesus sul sedile e freddò il poliziotto che cadde su volante. Il clacson prese a suonare violentemente, sotto la pressione della fronte dell’uomo.

Maret restò immobile, non riuscendo a credere che l’avesse fatto veramente.

Se avesse sbagliato o fosse stata più lenta..

“Vai…vai vai “gli urlò d’un tratto respirando a fatica. Tremò violentemente mentre si frugava nel cappotto. Jesus ripartì sgommando, gettando dietro di il cappello da poliziotto.

“Hai rischiato..le disse con voce tesa.

Maret non rispose..dietro di loro tre macchine li seguivano a folle velocità.

Jesus la sentiva borbottare fra se “Ce le avevo da qualche parte..si!” esclamò tirando fuori una granata.

"E quella?" le chiese allibito..ma aveva tutto un arsenale con sé, quella squilibrata!

"Vedrai che bello scherzetto che gli combino" mormorò cattiva, sporgendosi dalla macchina e lanciandola una dietro di sé.

"Accelera!" gli urlò preparandosi al botto. Per loro fortuna, la bomba scoppiò nel momento in cui i poliziotti ci passarono sopra. L’esplosione li spinse in avanti di alcuni metri. Maret perse l’equilibrio e picchiò la fronte sul cruscotto. Quando tornò a sedere, il taglio profondo gocciolava sangue.

"Te l'avevo detto di allacciare la cintura!" la sgridò tirando fuori un fazzoletto immacolato dalla tasca.

"Toh guarda..te lo sei portato stavolta" borbottò Maret premendoselo sulla ferita.

"Certo! Tu porti le bombe!"le disse facendola ridere sottovoce.

“Non desistono quei coglioni” commentò Jesus guardando le due macchine che insistevano nell’ inseguimento.

“Ne hai ancora?” chiese alla sua compagna che sanguinava copiosamente “si..”mormorò tirando fuori un’altra granata.

Un violento scossone gliela fece cadere fuori del finestrino aperto. “Dosso di merda” borbottò Jesus riprendendo il controllo della macchina.

Maret guardò la granata perduta e sospirò perplessa.

“Beh? Finite? “ le chiese stranito.

“Mi è caduta” commentò asciutta la ragazza, caricando una pistola che Jesus riconobbe subito.  

“Dove l'hai presa? Quell'arma è illecita!" esclamò sempre più sorpreso.

“Regalo di compleanno “ precisò sporgendosi fuori del finestrino e iniziando a sparare contro i poliziotti.

Rientrò per ricaricare, mentre Jesus sterzava, cercando di mandare fuori strada l’altra macchina.

Con uno sbuffo scocciato estrasse la magnum” tieni il volante!” le disse sporgendosi leggermente e facendo saltare due gomma. La macchina sbandò e si fermò finalmente.

“Mi sono un stancato” disse a Maret mentre ricaricava la 2-2 “stiamo arrivando al ponte, dobbiamo evitare di tirarceli in città”

Maret non sorrideva più: era stanca, dolorante, la fronte continuava  a sanguinare e le erano venuti i brividi vedendo tutto quel sangue uscire da lei. 

"Ti senti male quando fai questo, Maret?"le domandò all’improvviso.

"E tu ti senti male quando tiri lo sciacquone?" rispose con una voce talmente alterata che lo fece voltare preoccupato. La fermò mentre si arrampicava nuovamente fuori del finestrino.  

Che hai?”

 “Niente..sono stanca” mentì sentendosi sul punto di buttare la pistola e farsi arrestare.

“Ci prendiamo una bella vacanza, finita sta storia” le disse incoraggiante.

Ok

 La macchina svoltò dal lato di Jesus, evitando la granula di colpi di Maret “brutti figli..mi stanno snobbando!” esclamò la ragazza furiosa.

Una scarica di colpi si abbattè sulla portiera dalla parte di Jesus, mandando in frantumi il parabrezza.

Una pioggia di vetri lo investì facendolo sbandare.

Cazzo!”esclamò sentendo le schegge che lo ferivano al volto. Maret si riparò in tempo, aiutandolo  a riprendere il controllo della vettura.

 

“Spostati" gli ordinò sdraiandosi addosso a lui e sparando in direzione dei poliziotti.

"Ehi ehi..niente maialate, siamo in una macchina della polizia" ridacchiò cercando di abbassarla per vedere davanti a sé.

"Frena!"

L'urlo lo arrestò violentemente: la terza macchina li sorpassò a gran velocità. Maret restò a lungo con un occhio socchiuso, prendendo la mira.

Quando sparò e colpì la gomma posteriore, l’auto sbandò e girò su se stessa più volte prima di

volare giù dal ponte.

 

Jesus sospirò più volte, cercando di calmare l’adrenalina che rischiava di fargli venire un attacco cardiaco.

Maret ancora sdraiata su di lui stentava a riprendere fiato "ce li siamo tolti tutti?" domandò la ragazza con la voce alterata e le mani che le facevano male per la pressione che aveva esercitato sull'arma.

"Spero di si…”rispose l’ uomo immobile. Le sirene non le sentiva più..il ponte era davanti a loro..potevano andare a casa.

“Sicuro? Sei sicuro?”

Maret gridò quasi. Per la prima volta in vita sua, era stata più volte ad un passo con la morte..e la cosa non le era piaciuta per niente!

“La devo smettere con questo lavoro!!”urlò tornando sul sedile del passeggero.

Jesus la guardava incredulo: aveva una crisi isterica in piena regola!

“Calmati..”

“Calmati un cazzo!” urlò smontando dalla macchina e prendendola a calci. Si diresse verso il ponte a piedi ma rigirò infuriata dopo un paio di metri, tornando indietro.

“Tu e i tuoi fottuti incarichi! Per poco non mi ammazzavano!” gli gridò in faccia quando scese anche lui e le andò incontro.

“Va al diavolo! Non t’avessi mai incontrato quella sera!” Gridò con le lacrime agli occhi spingendolo via mentre cercava di abbracciarla.

“Calma..” continuava a dirle a bassa voce…quel buco cominciava a fargli parecchio male. 

“Non mi calmo, no!” gridò fuori di “e smettila di sbattermi in faccia quel succhiotto del cazzo!”

Ma se me l’hai fatto tu! ” le disse tutto insieme facendola sbiancare.

“Io...e quando?” balbettò incredula…lei aveva fatto..cosa?!

“Senti..ne parleremo più tardi..adesso ce ne andiamo a casa e ci riposiamo, ok?” le domandò a bassa voce guardandola “poi ti racconterò tutto, del viaggio nel mondo delle droghe pesanti che ti sei fatta..contenta? ”le chiese mentre risalivano in macchina.

Maret annuì ammutolita..era stata lei?

E..che altro aveva fatto?

“Mi sa che devi guidare tu.. qualche colpo è andato a segno" le disse fra i denti.

Maret lo guardò mentre si toccava il torace “fammi vedere” gli disse riscuotendosi d’un tratto.

“No..sennò mi svieni qua..” le disse cercando di usare un tono leggero “dobbiamo trovare un dottore..”

Maret sapeva benissimo che non poteva portarlo all’ospedale. Tutti i casi ricoverati per ferite da arma da fuoco andavano registrati alla polizia. Non potevano rischiare nuovamente!

Se non mi rattoppi in fretta resti senza stipendio " le disse sforzandosi di non farla preoccupare eccessivamente.

Maret si impose di restare calma, ma la sola idea di perderlo la faceva agitare più del dovuto.

Ok..facciamo così..” respirò a fondo, togliendosi il sangue raggrumato dalla fronte “ raccontami qualcosa..non svenire o ti prendo a calci!” lo sferzò con voce tremante.

Gli scostò il giaccone  e rabbrividì: tutto quel sangue usciva da lui? Cristo santo!

“Allora ti racconto che hai combinato..le disse con voce stanca, premendosi sulla ferita con la mano.

Maret guidò a folle velocità mentre pensava ad un piano: lo porti a casa, rapisci un dottore e lo fai ricucire..si !

“Ehi..dove abiti? Non la ricordo la tua via!” gli disse allarmata vedendolo troppo calmo.

Con quella macchina si facevano notare troppo!

La nascose in un vicolo buio e poco frequentato, era notte fonda, non avrebbero dovuto avere problemi!

Il loft era lontano e lui non le rispondeva..lo doveva portare per forza nell'appartamento di Lyse!

"Dai tirati su ..ti faccio conoscere una mia amica.." gli disse cercando di farlo parlare.. troppo sangue.. troppo!

"Per essere amica tua ce ne vuole.." la prese in giro sorridendo appena.

 

Un violento bussare tirò giù dal letto la ragazza che aprì la porta assonnata e scarmigliata. Quando vide Maret ridotta in quel modo le prese un colpo!

"Monique? Monique che ti è successo?!" esclamò notando il taglio sulla fronte che aveva ripreso a sanguinare.

Spalancò la porta per farla entrare e restò allibita, vedendola abbracciare un uomo che ridotto peggio di lei.

"Mon..?" guardò Jesus da capo a piedi con espressione incredula "Chi ?"

Maret lo trascinò all’interno dell’abitazione e chiuse la porta senza rispondere.

Si tolse la giacca di pelle, gettandola a terra e Lyse potè vedere una fondina di pelle in cui spiccavano due pistole.

Che vuol dire tutto questo?" le chiese la ragazza arretrando impaurita.

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: kannuki