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Autore: eugeal    23/07/2008    4 recensioni
Una delle invenzioni di Eudial trasforma Mimete in una lattante. Chi le cambierà il pannolino? Fanfic scritta per il Pannolini!Challenge! di Maki :D
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il telefono squillò a lungo sulla scrivania vuota di Eudial, poi la ragazza dai capelli rossi arrivò di corsa e si affrettò a sollevare la cornetta.
- Eudial. - Disse, cercando di non far notare il leggero affanno.
Dall'altra parte del telefono il professor Tomoe scoppiò in una risata maniacale e la ragazza trattenne un sospiro: quando il professore faceva così, significava che aveva in mente un altro dei suoi folli piani e di solito portavano solo guai.
Il professore si lanciò in una complicata spiegazione ed Eudial lo ascoltò pazientemente, ma fremendo in cuor suo perchè la telefonata la aveva interrotta mentre stava per finire una delle sue invenzioni.
La macchina che stava costruendo aveva la capacità di rendere il cuore di chiunque puro come quello di un bambino e, aumentando il numero di cuori puri, sarebbe cresciuta anche la quantità di energia da donare alla Creatura del Silenzio.
Mancavano solo pochi ritocchi e poi quella macchina l'avrebbe fatta diventare la più importante dei Death Buster, forse addirittura al livello di Tomoe.

Mimete infilò la testa nella porta socchiusa, cogliendo al volo l'occasione unica di curiosare nel laboratorio privato di Eudial: la sua collega era molto gelosa delle sue apparecchiature e non lasciava avvicinare nessuno, men che meno lei.
Alle sue spalle si affacciarono le facce curiose delle altre Witches 5, solo Viluy ostentava indifferenza e si manteneva a distanza, ma Mimete sapeva benissimo che anche lei stava sbirciando attraverso la porta.
Mimete si guardò intorno furtiva prima di entrare nel laboratorio, poi si avvicinò al complicato meccanismo che troneggiava sul tavolo e sorrise furbescamente: se fosse riuscita a usare quell'apparecchio prima di Eudial, avrebbe potuto avere un aumento e diventare il capo delle Witches 5.
Non aveva la più pallida idea di come funzionava la macchina, ma non importava, era convinta che premendo pulsanti a caso prima o poi lo avrebbe capito.
- Non dovresti toccarlo! - Disse Tellu. - Eudial si arrabbierà con te. -
- Se nessuno glielo dirà, non vedo come potrebbe scoprirlo. - Mimete aveva appena finito di parlare quando schiacciò un altro tasto e finalmente riuscì ad attivare la macchina: una fascio di luce azzurra la colpì in pieno e una nuvola di fumo riempì la stanza.
Le altre Witches 5 gridarono per la sorpresa e in quel momento Eudial tornò al laboratorio.
- Cosa sta succedendo qui?! -
- E' stata Mimete, noi non c'entriamo! - Gridarono in coro Cyprine e Pikuroll.
Eudial le spinse da parte ed entrò nel laboratorio, seguita dalle altre colleghe. Tutte e cinque si fermarono allibite a fissare qualcosa sul pavimento.
- Eudial... - Balbettò Tellu. - Cosa fa di preciso la tua macchina? -
- E' incompleta. Dovrebbe far diventare i cuori della gente innocenti come quelli dei bambini, ma è evidente che qualcosa non funziona come dovrebbe. -
- Sono d'accordo. - Disse Viluy.
- Anche noi. - Concordarono le altre.
In quel momento il pianto acuto di un lattante squarciò il silenzio imbarazzato che era calato nella stanza ed Eudial si chinò a raccogliere dal pavimento la versione neonata di Mimete.
- A quanto pare è diventata una bambina. La macchina ha funzionato anche sul corpo e non solo sul cuore... -
Sgombrò una parte del piano della scrivania e vi appoggio la bambina in lacrime.
- Uff, è frignona da piccola tanto quanto da adulta... - Sbuffò Eudial, irritata. Non ne sapeva nulla di bambini e non aveva la minima voglia di occuparsi della sua collega più intrigante e lagnosa.
- Cosa avrà? - Chiese Tellu, tappandosi le orecchie per non sentire gli strilli acuti di Mimete.
- Secondo me... - Disse Cyprine annusando l'aria.
- ...ha il pannolino sporco. - Concluse la sua gemella.
Le altre Witches 5 si scambiarono uno sguardo di orrore.
- Dovresti farlo tu. - Disse Viluy rivolta a Eudial. -E' stata la tua macchina a combinare questo guaio. -
- Non se ne parla nemmeno! Voi non avreste dovuto nemmeno essere qui dentro, ora sono affari vostri, io me ne lavo le mani. E poi ho una missione per il professore, non ho tempo da perdere. - Eudial voltò le spalle al laboratorio e se la svignò. Non era mai stata tanto ansiosa di svolgere uno dei piani astrusi di Tomoe come in quel momento.
- Tellu? Tu dovresti essere abituata al concime... -
- Uso solo fertilizzanti chimici! - Gridò la strega dai capelli verdi facendo un passo indietro. - Tu sai fare tutto, pensaci tu! -
Viluy scosse la testa.
- Io sono solo un programma per computer, non me ne intendo di certe cose... -
Tellu e Viluy si voltarono verso le gemelle, ma Cyprine e Pikuroll avevano seguito l'esempio di Eudial e si erano dileguate in silenzio.
Tellu pestò a terra col piede, furiosa.
- Vigliacche! - Gridò, poi voltandosi vide Viluy che stava scomparendo. - Dove vai?! -
- Devo fare un backup del sistema, devo disattivarmi per un po'. -
Viluy si dissolse e Tellu si sentì salire le lacrime agli occhi per la rabbia.
Mimete continuava a strillare e il pannolino sporco puzzava da morire. La strega dai capelli verdi scappò fuori dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle per non sentire più niente.
Lei non aveva la minima intenzione di cambiare il pannolino di Mimete, ecco!
In quel momento scorse il professor Tomoe che si avvicinava lungo il corridoio e un barlume di speranza si accese in lei: in fondo il professore non aveva una figlia?
- Tellu, hai visto Eudial? Devo dirle una cosa per la sua missione. -
La ragazza indicò la porta della stanza.
- Certo, è nel suo laboratorio. Entri pure. -
Tomoe varcò la soglia e Tellu gliela richiuse alle spalle e fece scattare la chiave nella serratura con un sorriso furbo, poi si allontanò lungo il corridoio a cuor leggero: ormai il pannolino di Mimete non era più un suo problema.
Raggiunse le altre Witches 5 nella sala comune.
Dal laboratorio chiuso provenne il grido disperato del professor Tomoe.
Le ragazze si guardarono per un attimo.
- Avete sentito qualcosa? - Chiese una delle gemelle.
- No, niente. - Rispose Tellu, serafica, e prese una scatola da uno scaffale. - Giochiamo a Twister? -

   
 
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