Nella quarta stagione, Duke racconta a Jennifer di una volta in cui lui, Wade e Nathan andarono a fare un’escursione e ovviamente Nathan per poco non si ammazza. Duke se lo prende in spalla e lo porta al pronto soccorso e boh, questa è tipo l’immagine più tenera di sempre ♥ (che poi un pochino io li shippo da pargoli, ho tanti headcanons felici – con ‘felici’ intendo pieni di angst con loro che poi finiscono canonicamente ad odiarsi – ma comunque la cosa bellissima di Haven é che approvo in toto tutto il canon).
 


Cose da aggiustare (e cose ancora da rompere)
 
« Per fortuna sei leggero. » brontolò Duke.
 
Nathan sbuffò, ma non disse nulla – non che fosse nella posizione di protestare, in ogni caso. Il braccio sano aumentò la presa attorno al collo dell’altro ragazzo. Per fortuna sei un soldo di cacio, avrebbe voluto dirgli Duke. Per fortuna sei un mucchietto di ossa pieno di sé, con una faccia da schiaffi peggio di un Crocker e due occhi da cucciolo. Non pesava niente Nathan, forse perché faceva di tutto per non esserci: pochissimo rumore, respiri lenti e regolari – li sentiva tutti, ora che ce l’aveva sulla schiena – e quel suo modo di stare in mezzo agli altri come se fosse perennemente sperduto o fuori posto. Entrambe le cose, probabilmente.
 
Ma io ti vedo, Nathan Wuornos. Ti vedo, ti sopporto.
Ti sento.
 
« Credi faccia tanto male? » domandò Nathan; il suo respiro sul collo gli faceva il solletico.
« Figurati, è una sciocchezza. C’è giusto l’osso che sporge un po’. » tentò di minimizzare.
 
Alle sue spalle, Nathan fece un suono buffissimo – la cosa più simile ad una risata che gli avesse mai sentito emettere.
 
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« Nathan! Duke! »
 
La voce dell’infermiera del pronto soccorso – la preferita di Duke – diede il benvenuto ai due ragazzi con una nota leggermente acuta, ma non più agitata del solito.
 
« Colpa mia questa volta. » Duke le scoccò un sorriso dei suoi, mentre depositava l’altro ragazzino sulla prima barella disponibile.
 
Nathan non disse nulla; ma quando l’infermiera si allontanò alla ricerca di un dottore, fece scivolare la mano in quella dell’amico e la strinse.
 
« Troppo forte...? »
« No » Duke gli fece l’occhiolino « Stai diventando bravo, Wuornos. »