Crossover
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Autore: eugeal    08/05/2014    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se Buffy fosse morta definitivamente?
Cosa avrebbe fatto Rupert Giles dopo aver assistito alla sua fine?
Forse sarebbe andato via da Sunnydale per sfuggire ai ricordi, ritrovandosi in Giappone. Giappone che, come molti di voi sapranno, è la patria di Sailor Moon.
E forse una delle nemiche di Sailor Moon non è morta come sembrerebbe vedendo la serie, ma aspetta solo di risvegliarsi.
Cosa succederà poi?
L'unico modo per saperlo è leggere questa storia.
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Telefilm
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- E allora Atheris mi ha trafitto con gli artigli? - Sofia chiuse gli occhi nel ricordare il forte dolore che aveva provato prima di perdere i sensi.
Sedute accanto a lei sul divano, le due Cacciatrici annuirono.
Sembravano entrambe turbate da quel ricordo e Tera aveva perso il suo usuale atteggiamento sarcastico.
- Non abbiamo visto bene il momento in cui ti ha uccisa, dovevamo attaccarlo, ma dopo averlo sconfitto ci siamo accorte che eri rimasta a terra, immobile. - Sussurrò Eudial. - C'era molto sangue... Troppo sangue... -
La voce di Eudial si smorzò senza che la ragazza riuscisse a proseguire, ma fu nel sentire il singhiozzo soffocato di Tera che Sofia si decise a riaprire gli occhi e a guardarle, stupendosi nel vedere le loro lacrime.
- Ehi, io sto bene ora, davvero... - Sussurrò Sofia, allargando le braccia per attirare entrambe a sé, commossa.
- Non potevano fare nulla per salvarti. - Disse Tera, piangendo contro la spalla di Sofia. - Valerius non aveva più poteri e nemmeno il fallito era in grado di riportarti indietro... -
- Giles era fermo, immobile come una statua... - Singhiozzò Eudial. - Sembrava pietrificato, paralizzato dal dolore e non facevo altro che pensare che stavolta non avrebbe retto, che sarebbe morto anche lui! -
Il cuore di Sofia accelerò i battiti nel sentire le parole di Eudial, era impaziente di sapere cosa fosse successo dopo, ma non fece altre domande e tenne strette le due ragazze in lacrime, carezzando piano i loro capelli per calmarle.
Aveva già visto soffrire quelle due Cacciatrici, aveva visto le loro lacrime più di una volta, ma non aveva mai pensato di vederle piangere in quel modo per lei e ne era profondamente colpita.
Le due ragazze combattevano contro esseri mostruosi e nella loro vita avevano affrontato innumerevoli pericoli per salvare il mondo, ma in fondo non erano tanto più vecchie di Lyra, avrebbero quasi potuto essere sue figlie anche loro, pensò Sofia con una fitta di tristezza. Quello che depose sulle loro fronti fu il bacio di una madre.

Seraphina provò cautamente a muovere un'ala, sollevandola più che poteva, poi tornò ad appoggiarla lungo il corpo con delicatezza.
“Credo che queste ali torneranno a volare.” Disse, con uno sbuffo di soddisfazione che fece sorridere Giles.
- Sono felice di sentirlo, Seraphina. Tu e Midnight avete combattuto con valore, senza il vostro aiuto sarebbe finito tutto molto prima e in un modo decisamente peggiore. -
“Ogni tanto a un drago fa bene ricordare l'antica gloria della sua specie.” Disse con orgoglio il drago rosso, poi si lasciò sfuggire un uggiolio molto meno dignitoso quando Giles spalmò una pomata su una delle ferite della coda. “Vacci piano, fratellino, quella roba brucia.”
- Però eviterà le infezioni e aiuterà a far rimarginare in fretta le ferite. È un rimedio molto antico e Valerius è pronto a giurare sulla sua efficacia. -
“Allora mettine un po' qui, sulla punta della coda.” Intervenne Midnight, sventolandola davanti al viso dell'Osservatore. “Ho perso un bel po' di scaglie e fa parecchio male.”
Giles lo accontentò: anche se la ferita era più superficiale rispetto alle altre, il giovane drago sembrava essere molto orgoglioso della propria coda.
- Non credo che resteranno cicatrici, una volta ricresciute le scaglie mancanti. -
“Lo spero.” Disse Midnight con un sospiro, poi si acciambellò comodamente nella paglia che lui e Seraphina usavano come giaciglio e prese a leccarsi accuratamente una zampa.
L'Osservatore sedette a terra, appoggiandosi con la schiena al corpo di Seraphina.
- È incredibile vedere quanto sia cresciuto in fretta. - Disse, riferendosi al drago blu. - Ti somiglia, Seraphina, e sono felice che si sia legato a Tera. -
“La gioia è mia.” Disse Midnight. “Il sacrificio non mi pesa.”
- Quale sacrificio? - Chiese Giles, preoccupato.
“Per crescere tanto in fretta, un drago deve rinunciare a qualcosa.” Spiegò Seraphina.
- E tu cosa hai perso? - L'Osservatore si alzò da terra per avvicinarsi a Midnight e gli sfiorò il muso con la mano.
“Anche se trovassi un drago femmina, non avrò mai figli miei. Ho rinunciato alla mia discendenza.”
- Mi dispiace, è terribile... -
“Era necessario e non me ne pento. D'altronde potrebbe anche non esistere una compagna per me, quindi il problema potrebbe non presentarsi mai... In fondo per le cose importanti c'è sempre un prezzo, basta solo capire se si è pronti a pagarlo.”
Midnight concluse il discorso con uno sbadiglio e tornò ad acciambellarsi per dormire e Giles tornò a sedere accanto a Seraphina.
- C'è sempre un prezzo... - Ripetè fra sé, assorto, poi si accorse che lo sguardo del drago rosso era fisso su di lui e si girò a guardare Seraphina a sua volta.
“Qualcosa ti angoscia, fratellino, lo sento.” Sussurrò il drago nella sua mente. “E non è difficile capire di cosa si tratti.”
Seraphina mosse appena un'ala per avvolgerlo e stringerlo a lei e Giles chiuse gli occhi, abbandonandosi per qualche secondo al confortante calore del drago. Il profumo della pelle di Seraphina era rassicurante come un abbraccio e l'Osservatore avrebbe voluto che quella sensazione potesse durare per sempre, ma la tristezza che provava si fece strada nel suo animo, strappandogli un sospiro.
“È per la tua dea, vero? È andata via da te...”
- No. Xini aveva ragione. Sono stato io a scegliere. -
“E non capisci come sia successo...”
Giles annuì, tetro.
- Ho amato Xini con tutto me stesso, lo sai. La mia anima, il mio cuore, la mia mente erano suoi, non ho mai avuto il minimo dubbio sull'amore che provavo per lei. Avrei potuto sfidare l'ordine stesso delle cose per stare con lei e l'ho fatto. L'abbiamo fatto. Avrei scommesso la mia vita sui miei sentimenti per lei. Eppure... -
“Le cose sono cambiate.”
Giles scosse la testa, incredulo.
- Sapevo che se Xini fosse uscita dal medaglione in quel momento avrebbe potuto trovarsi in pericolo, lo sapevo ed ero disposto a lasciare che Eudial combattesse da sola pur di proteggere Xini. Ma quando ho visto Atheris che colpiva Sofia è cambiato tutto: ho dimenticato Xini, completamente... -
“Quell'umana merita i sentimenti che provi, fratellino. Non devi sentirti in colpa se la ami. Anche lei prova amore per te.”
- Sarebbe meglio se non fosse così. - Disse Giles, con un tono pieno di amarezza. - Ho ferito Xini e farò soffrire anche Sofia. -
“Perché? Non capisco, fratellino.”
- Lei e Lyra devono tornare in Italia il prima possibile. E io non tornerò più da loro. -
- E allora saresti un po' cretino. - Disse Valerius, entrando nella tana dei draghi con la coda dritta e il passo leggero di un gatto in pace col mondo. - Tanto cretino a dire il vero. -
- Valerius! - Lo rimproverò Giles. - Stavi origliando? -
Il gatto si avvicinò e gli balzò in grembo.
- Non è colpa mia se parli a voce alta. Comunque non capisco perché dovresti allontanare da te la persona che ami. -
- Non credo che tu sia la persona più adatta a farmi la morale. Sei fuggito dall'altra parte del mondo per stare lontano da Tera. -
Il gatto arruffò il pelo, nervosamente.
- Nel mio caso era diverso. Io dovevo trovare il modo per essere degno di lei. Come poteva innamorarsi di un gatto, eh? -
- Mi sembri ancora abbastanza felino. - Ribatté Giles.
- Beh, sì. Ma assorbire il potere di Atheris ha cambiato un po' le cose. Ora, se necessario, posso cambiare aspetto. Ma stavamo parlando di te, non di me. Voi siete tutti e due umani, tu ami lei e lei ama te, dov'è il problema? -
- Non lo vedi? - Giles fece un gesto con le mani per indicare tutto ciò che lo circondava. - Questo è il problema, la vita che facciamo è il problema! Se Sofia resta accanto a me, si troverà in mezzo ai pericoli ogni giorno e non sempre sarò capace di proteggerla. L'ho vista morire una volta, non posso sopportare l'idea di perderla di nuovo. -
- E per non perderla la mandi via. Perfettamente sensato, non c'è che dire. - Disse il gatto in un tono che lasciava intendere l'esatto contrario.
“Il mago non ha tutti i torti, fratellino.”
- Il prezzo da pagare è troppo alto stavolta. - Disse Giles, mortalmente serio.
“Ti sei mai chiesto quale sarà il prezzo che dovrà pagare la donna umana per questa tua decisione?”
- Sofia ha già rinunciato a me in passato. Non cambia molto rispetto alle altre volte. -
Valerius mosse la coda nervosamente, tamburellandone l'estremità a terra.
- Ma allora lei sapeva che tu amavi Xinuxunil, non poteva fare altro che accettarlo. Adesso è diverso, i suoi sentimenti sono ricambiati, non credo che stavolta sarà disposta a tirarsi indietro. -
- Sofia non lo sa ed è proprio per questo motivo che non ho intenzione di dirglielo. - Disse l'Osservatore, aspettandosi una reazione immediata da parte del gatto.
Valerius non si scompose: con studiata lentezza alzò una zampa all'altezza del muso per leccarla accuratamente, poi si alzò sulle quattro zampe e si diresse verso l'uscita della tana. Si fermò sulla soglia e si girò brevemente a guardare Giles con aria sorniona.
- Allora non le dirai niente? -
- No. - Rispose Giles, ostinato.
- Beh, meno male che lo stanno facendo Eudial e Tera. -
- Cosa?! -
Valerius rimase per un attimo a gustarsi l'espressione allibita dell'Osservatore, poi si voltò e trotterellò via, compiaciuto. Se avesse potuto, si sarebbe messo a fischiettare.

   
 
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