Sono appoggiata ad un albero, senza foglie, abbandonato dalla natura, che gestisce le mie emozioni come in un canto di letture. E guardo il lago calmo dal molo con il mio amico. Distesa a guardare il cielo blu, in una giornata piena di sole, e come una bambina ho urlato "Io odio la guerra!". Le lettere scorrono, mi entrano nel cuore, come una ladra di parole. Ho corso con le mie gambe, e lui aspettava come un amico, salvando la mia vita nell'acqua gelata. Mi sono addormentata, vicino ho un ragazzo, malato e nascosto, e come una ladra ho rubato, ancora una volta, il suo cuore coraggioso.