~-Grazie, Xion.
Roxas guardò la ragazza con un sorriso stampato in faccia.
-Di nulla.
Xion porse un ghiacciolo al sale marino anche ad Axel che era seduto vicino a Roxas.Il rosso lo ammirava innamorato.Si chiedeva perché il biondino non provasse gli stessi sentimenti nei suoi confronti.
Xion si sedette vicino ai due e si mise a guardare il tramonto in lontananza.
-Mi piacerebbe vedere il mare- disse con fare sognante.
-Perché?Non l’hai mai visto?- chiese Axel.
La ragazza scosse la testa e guardò il rosso negli occhi.Erano di un verde smeraldo bellissimo, ma non battevano di certo quelli celesti di Roxas che la stavano osservando proprio in quel momento.Era sicurissima di esser arrossita.
-Ti ci porto un giorno- le disse.
Axel si sentì morire.Perché si era innamorato di Roxas?Non poteva essere come tutti gli altri e amare una ragazza?No, lui era diverso e non avrebbe mai potuto rivelare i suoi sentimenti al biondo.Questo lo faceva stare male.
-Davvero?Che bello!- esclamò Xion felice.
Roxas si sentì soddisfatto.Avrebbe portato la bruna in spiaggia e l’avrebbe conquistata una volta per tutte.

Il giorno dopo li aspettava la riunione dell’Organizzazione.
Annoiata come al solito, Xion fece finta di ascoltare.Xehanort non faceva altro che parlare di Sora.Chi era poi, quel Sora?
Per fortuna dopo qualche minuto li congedò e Axel poté finalmente sentirsi libero da quello strazio.
-Bel discorso, vero Roxas?- chiese al biondo.
Lui annuì senza fargli tanto caso.Era troppo impegnato ad ammirare Xion che li stava raggiungendo.Quei occhi lo facevano impazzire e il modo in cui gli parlava?Era talmente dolce e gentile.
Una cosa che non riusciva a capire era per quale motivo Axel lo guardava sempre e gli stava sempre appiccicato.Non era che …
Ma no, il rosso non poteva provare qualcosa per lui.Il suo migliore amico non era mica gay!
Non appena Xion li raggiunse, Roxas le circondò le spalle con un braccio e la scortò fuori dal palazzo con Axel che li seguiva a ruota.
Presero il treno sedendosi tutti insieme sui sedili rossi.Erano stranamente morbidi e comodi.
Dopo due ore di viaggio, i tre camminarono lungo il marciapiede del paese.Xion aveva l’aria sognante e guardava il mare innamorata.Roxas pensava che aveva fatto proprio bene a portarla lì.
Axel continuava a guardare il biondo con gelosia non accorgendosi di un ragazzo dai capelli neri che stava camminando tranquillo.Gli andò a sbattere contro cadendo su di lui.
-Scusami!- esclamò il rosso alla vista di quel ragazzo stupendo.
Si alzò velocemente cercando di mantenere la calma.
-Stai tranquillo, non mi sono fatto nulla.Tu piuttosto, ti sei fatto male?- gli chiese il tizio avvicinandosi a lui.
Il cuore di Axel batteva a mille e le farfalle nello stomaco si facevano sentire.
-NO, NO. ANZI, STO BENISSIMO!-esclamò agitato.Si accorse che Xion e Roxas si erano allontanati per lasciarlo solo con il ragazzo.
-Io mi chiamo Jake, tu?
-Io sono Axel- farfugliò.
-Piacere di conoscerti- disse Jake.
-Piacere mio.
Iniziarono a chiacchierare del più e del meno passandosi il numero di telefono.
Intanto Roxas cercava di fare colpo su Xion facendole domande su domande.
-Allora ti piacciono i cuccioli?- le chiese.
-Sì, sono così teneri.
-Anche io li trovo teneri.
E i loro discorsi andavano avanti così.Man mano che parlavano Xion si innamorava sempre più di lui e Roxas di lei.
Scesero degli scalini di pietra ritrovandosi sulla sabbia fredda del tardo pomeriggio.Si tolsero entrambi le scarpe.
La sabbia si infiltrava tra le dita dei due.
Roxas prese la mano della ragazza e la portò in riva al mare facendole toccare l’acqua con i piedi.Un brivido lungo la schiena fece tremare leggermente Xion attirando l’attenzione del suo amico che la strinse a sé.
-Xion, ti devo dire una cosa.
Il cuore della bruna iniziò a battere all’impazzata e le sue guance presero fuoco.
-Che cosa?- gli chiese cercando di mantenere la calma.
-Io …
Roxas era troppo agitato, non riusciva a dire quelle parole anche se lo voleva con tutto sé stesso.
-Tu cosa?
Xion non ce la faceva più ad aspettare, aveva paura che si sarebbe sentita male se Roxas non avesse fatto qualcosa.
Il biondo le mise le mani sui fianchi.
-È difficile da dire, perciò …
Le labbra del ragazzo si appoggiarono su quelle della sua amica (se possiamo ancora considerarla solo un’amica).Spinse la lingua contro i denti di Xion e lei aprì leggermente la bocca facendola penetrare all’interno della sua cavità orale.
Il bacio che Roxas le aveva appena dato aveva il sapore di ciliegia.Aveva sempre sognato quel momento e, finalmente, era arrivato.

Il bar era vuoto. Axel e Jake stavano prendendo un caffè insieme e continuavano a chiacchierare.
-Axel, sei un tipo che mi attira.
Il rosso lo guardò sorpreso e agitato allo stesso tempo.
Gli piaceva Jake, il suo cuore (se mai ne avesse avuto uno) gli diceva di stare con lui.Dentro di lui, però, il ricordo dell’amore che provava per Roxas non era del tutto scomparso.
Jake si alzò e gli porse la mano.Axel la afferrò senza esitare e lo seguì fino a un vicoletto.
La strada era in pietra, di fronte a loro c’era una chiesa e tutt’intorno delle case.
Jake lo bloccò al muro.Axel non riusciva a muoversi … o non voleva?
-Axel, mi piaci.
E con quella frase il ragazzo dai capelli neri lo baciò.
Il rosso si liberò dalla sua presa tirandogli un pugno così forte che gli fece sanguinare il naso.
-Jake, il mio cuore appartiene a Roxas, anche se non ricambierà mai i miei sentimenti.
-Tu non hai un cuore, sei solo un Nessuno- disse il tizio con arroganza.
La rabbia assalì Axel che tirò uno schiaffo a Jake per poi andarsene.Una lacrima amara gli rigò il viso.
Non appena vide Roxas felice con Xion a braccetto, gli si risollevò il morale.
Corse da loro e iniziò a scherzare come se non fosse successo nulla.