Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: FairyQueen78    15/05/2014    17 recensioni
Inuyasha si ritrova solo nella stanza di Kagome, cosa combinerà il mezzodemone? Tra mille pensieri e oggetti strani, come ingannerà il tempo aspettando il ritorno della sua bella?
Ecco a voi una piccola one-shot che risponderà a queste domande esistenziali che tolgono il sonno a tutti noi! :-P
Oggi mi andava così! ^_^
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Maledizione! Ma perché alla fine deve sempre averla vinta lei!” pensò Inuyasha saltando fuori dal pozzo e raggiungendo furtivo la porta del piccolo tempietto.

Kagome era di nuovo tornata a casa, pochi giorni prima, per quegli stupidissimi esami e, come sempre, a lui la cosa non andava giù. Non voleva che lei se ne andasse, non gli piaceva stare senza di lei, era tutto così grigio e noioso quando lei non era con lui. Ma questo ovviamente non gliel'aveva detto, si era semplicemente arrabbiato accampando mille scuse: i frammenti della Sfera... Naraku... qualsiasi cosa pur di trattenerla! E, altrettanto ovviamente, anche lei si era arrabbiata mandandolo a cuccia fino alla sfinimento. C'aveva messo un giorno intero a riprendersi dal mal di schiena!

“Aaahhhh... ma prima o poi distruggerò questo maledetto pozzo! E allora sarai costretta a restare con me, che tu lo voglia o no!” pensò ancora Inuyasha.

Ma da quando era diventato così egoista?! Da quando aveva tutta questa paura di perderla?! Tutto questo bisogno di averla al suo fianco?!

“Da sempre, idiota!” bisbigliò una vocina in un angolo della sua testa.

Si riscosse da quei pensieri e scivolò veloce e silenzioso fuori dal tempietto, attraversò in un lampo il cortile e con un balzo raggiunse la finestra della stanza di Kagome pronto a prenderla di peso e riportarla dall'altra parte del pozzo.

Spalancò la finestra, chissà perché la trovava sempre aperta, “Incosciente!” la rimproverò mentalmente Inuyasha, e se fosse entrato qualche malintenzionato?! Mise la testa dentro la stanza e notò con disappunto che Kagome non c'era, che fosse ancora in quel posto?! In quella “scuola”?! Si voltò a guardare il Sole che iniziava a calare all'orizzonte, di solito a quell'ora lei era già a casa da un pezzo, la trovava sempre seduta a quello strano tavolo, con quelle strane carte e quegli strani libri pieni di scritte incomprensibili.

Con un balzo entrò silenzioso nella stanza, preoccupandosi poi di chiudere bene la finestra, e il profumo di Kagome lo avvolse immediatamente, chiuse gli occhi un istante respirando a pieni polmoni... quanto gli era mancato quel profumo... si sentì di colpo in pace con il mondo...

Riaprì gli occhi di nuovo vigile e concentrato, a giudicare dall'odore non doveva essersene andata da molto, era sempre difficile affidarsi all'olfatto in quella stanza, dove tutto sapeva di lei. Notò che quegli strani vestiti che indossava sempre, giacevano abbandonati infondo al suo strano letto

“Allora non è a scuola!” pensò a metà tra il curioso e il preoccupato. Dove poteva essere andata, senza i suoi vestiti?! Forse stava facendo il bagno. Ricacciò indietro quell'idea scuotendo vigorosamente la testa, prima che la sua fantasia si spingesse troppo oltre... Maledetto Miroku, lui e la sua cattiva influenza!

Si rassegnò ad aspettarla seduto a gambe incrociate sul letto. Lo sguardo gli cadde su un pannello di legno appeso al muro vicino a lui. Attaccati con delle spille colorate c'erano un sacco di foglietti e, in mezzo, delle immagini.

“Nell'epoca di Kagome devono esserci dei pittori davvero eccezionali... i ritratti sembrano veri!” pensò Inuyasha avvicinandosi curioso a quei piccoli strani dipinti. Riconobbe Kagome con le sue amiche, strette l'una all'altra vicinissime, tutte con quello strano vestito, sorridevano allegre facendo tutte lo stesso gesto con la mano: l'indice e il medio alzati davanti a loro.

“Pessima idea.” pensò Inuyasha “Così si nota ancora di più che Kagome è molto più bella di voi altre... è inutile che cerchiate di imitarla!”

Spostò la sua attenzione su un altro ritratto: le sue amiche la stavano spingendo accanto a un ragazzo vestito di nero che sorrideva imbarazzato grattandosi la testa... dove l'aveva già visto?! Si ritrovò a ringhiare minaccioso in direzione di quel tipo, ma poi lo sguardo gli cadde sul terzo ritratto e si sentì avvampare: c'erano Sota, la mamma e Kagome in piedi davanti a Goshinboku.

“Finalmente con dei vestiti normali!” pensò

Kagome era bellissima con quel kimono, i capelli appuntati con un fiore, aveva un sorriso così dolce mentre teneva Sota per mano, sembrava così fragile e delicata... Inuyasha sentì crescere improvvisamente dentro di sé un'incredibile voglia di proteggerla e di tenere quel fiore tutto per sé...

“Sì, ho deciso! Appena torniamo dall'altra parte, distruggo il pozzo!” pensò, senza fiato.

Un rumore alle sue spalle lo fece voltare di scatto.

- Oh! Inuyasha caro, sei già arrivato! - esclamò la mamma entrando nella stanza con una grossa cesta piena di indumenti profumati e accuratamente piegati – Mi dispiace ma Kagome non c'è. Vuoi aspettarla giù?! Ti preparo qualcosa?! Hai fame?! -

- N-no... non si disturbi, signora... sono a posto così... - balbettò imbarazzato – A-appena Kagome torna ce ne andiamo... -

- Temo che Kagome farà un po' tardi, perché non rimanete a cena?! - lo invitò la mamma avvicinandosi a un grosso mobile, aprendo tanti piccoli scomparti e iniziando a riporvi dentro i vestiti contenuti nella cesta.

Inuyasha notò alcuni oggetti che non aveva mai visto, avevano una forma davvero strana: due cose rotonde, di una leggera stoffa quasi trasparente con ricamati dei motivi a fiori, da cui partivano degli strani nastri dello stesso colore.

“Ma sono vestiti quelli?!” si chiese, ma non osò fare domande, c'erano tante di quelle cose strane nell'epoca di Kagome...

- Stavi guardando le foto?! - gli chiese la mamma indicando le immagini appese alla parete – Se vuoi qui ce ne sono altre. - disse sfilando un libro da un ripiano e porgendolo a Inuyasha – E sulla scrivania dovrebbero esserci quelle del festival scolastico... le ha portate ieri, Ayumi. -

- G-grazie – balbettò Inuyasha prendendo quello strano oggetto dalle pagine spessissime.

La mamma finì rapidamente di sistemare i panni puliti e si apprestò ad uscire dalla stanza:

- Aspettala pure qui, se preferisci... - disse a Inuyasha con un sorriso - però... potresti farmi un favore?! Capisco che con noi ti senti un po' a disagio ma... quando vieni a trovare Kagome... potresti passare dalla porta?! Lei ti lascia sempre la finestra aperta, perché sa che passi di qua, ma non mi sembra prudente, potrebbe entrare un ladro! -

- Co-come?! - chiese stupito Inuyasha. - Certo! Ci-ci proverò... - mormorò.

- Bene. Più tardi ti porto un tè! - disse la mamma con una strizzatina d'occhio richiudendosi la porta alle spalle.

Inuyasha tornò a guardarsi intorno imbarazzato... Allora era per questo che trovava sempre la finestra aperta?! Kagome la lasciava aperta per lui?! Non sapeva cosa pensare... come doveva interpretare quel gesto?! Possibile che lei lo aspettasse?! Sempre...

Soprappensiero Inuyasha aprì l'album di foto e iniziò a sfogliarlo. Vide la mamma di Kagome in un letto tutto bianco, sembrava più giovane (somigliava tanto a Kagome!) e aveva un neonato tra le braccia, sotto l'immagine c'erano delle scritte strane in una lingua sconosciuta e tre sillabe. Inuyasha le fissò concentratissimo sforzandosi di ricordare gli insegnamenti di sua madre, quando da piccolo aveva provato a insegnargli a leggere e scrivere:

“KA... KO... no! Forse è GO... ME... KAGOME! Ma certo!” pensò entusiasta. “Allora questa è Kagome appena nata?!!!”

Voltò la pagina e vide altre foto di Kagome da piccola, con la mamma, il nonno e un uomo che non aveva mai visto... Quell'uomo aveva lo stesso sorriso di Kagome... e sembrava così felice con quella bambina tra le braccia...

“Ho capito...” pensò Inuyasha con un sorriso triste.

Continuò a sfogliare l'album, c'erano tante foto ma alcune più di altre attirarono la sua attenzione: la piccola Kagome con davanti una montagna di schiuma bianca, con sopra un bastoncino colorato con una fiamma in cima; una Kagome un po' più grandina, per mano alla mamma, con un cappello giallo in testa, un vestitino rosa lungo fino alle ginocchia e un piccolo zaino sulle spalle; ancora la piccola Kagome tutta agghindata come una bambola, con un kimono pieno di farfalle; Kagome più grande, i capelli lunghi fino alle spalle, tenuti indietro da due fermagli sulle tempie, e una specie di scatola quadrata sulle spalle, quella che usa per andare a scuola, però non aveva il solito vestito bianco e verde e in braccio alla mamma c'era un altro bambino piccolo, doveva essere Sota, pensò Inuyasha; Kagome con altre bambine, con quello strano vestito che usa per fare il bagno, con in mano una bacinella colorata e una montagna di terra finissima piena di bandierine colorate e infine la Kagome che conosce, con le sue amiche, seduta a un tavolo, mentre sta per mordere una cosa tonda che tiene tra le mani; Kagome in montagna inginocchiata vicino a un fuoco mentre cucina quella roba piccantissima che le piace tanto...

Chiuse l'album con un sospiro. Quante cose non sapeva di Kagome... quante cose aveva fatto lei senza di lui... questo pensiero gli mise un po' tristezza. Si alzò dal letto e si avvicinò alla scrivania, la mamma aveva detto che c'erano altre foto, provò a sedersi su quello strano sgabello con le ruote e per un attimo rischiò di finire in terra. Vide un pacchetto appoggiato in un angolo del tavolo, aveva un odore diverso, non sapeva di Kagome, non molto almeno. Lo prese e vide che erano proprio le foto che cercava: Kagome, che da ordini come un generale, con un fazzoletto in testa e la faccia impiastricciata di farina in mezzo a un sacco di cose da mangiare; Kagome con la bocca aperta, dei fogli in mano, uno strano cappello e una tunica azzurra

“Ah sì! Questa me la ricordo! Era conciata così mentre io davo la caccia ai demoni secchi!” pensò allegro sentendosi finalmente un po' coinvolto.

Poi Kagome con quello stranissimo vestito rosa vicino a quel tipo... Inuyasha alzò di scatto la testa e si voltò a guardare la foto appesa sopra il letto che aveva visto prima

“Ecco dove l'avevo già visto!” pensò ringhiando di nuovo.

Passò all'ultima foto e rimase stupito: Kagome, quel tipo odioso e lui con Tessaiga sguainata.

“Ma com'è possibile?! Io non ho mai posato per questo ritratto!!!” però era vero, si ricordava benissimo quel momento, Kagome si comportava in modo più strano del solito.

Fece per rimettere a posto le foto quando la sua attenzione venne catturata da un altro di quei volumi di cui era piena la stanza. Era piccolo e colorato, sul bordo c'erano due anelli di metallo e appoggiato vicino c'era un lucchetto con una chiave. Inuyasha lo prese curioso, aveva un forte odore di Kagome, provò ad aprirlo e si trovò di fronte un altro di quei ritratti attaccato a una delle pagine: c'era lui con in braccio Kagome, sempre con quel vestito strano.

“Ma certo! E' quando mi ha chiesto di portarla via!” si ricordò Inuyasha che ancora si chiedeva dove fosse nascosto il pittore che aveva fatto quel disegno.

C'era una scritta sotto la foto, Inuyasha provò di nuovo a leggerla:

“KA-GO-ME... uno strano disegno e... INU... Ma certo! INUYASHA! E' il mio nome!” pensò

In quel momento la porta si aprì di nuovo.

- Ciao, fratellone! - lo salutò Sota – La mamma mi ha detto di portarti il tè! Che stai facendo?! - chiese curioso appoggiando la tazza sul tavolo, ma non gli dette il tempo di rispondere - M-ma-ma q-qu-quello è.. i-il di-di-diario di Kagome!!! P-presto! Mettilo via se non vuoi morire!!! - gridò allarmato Sota

Inuyasha lo lasciò andare come se scottasse:

- Vuoi dire che quest'oggetto è maledetto?!! - gridò scattando in piedi pronto a sfoderare Tessaiga

- No! Ma se Kagome s'accorge che l'hai letto, t'ammazza di sicuro!!! - gridò terrorizzato

- Ma io non so leggere! - esclamò Inuyasha tornando a sedersi più tranquillo “Tanto chiasso per niente...” pensò

- Buon per te! - rispose Sota – Io comunque non glielo direi che l'hai aperto... -

Inuyasha riprese il diario e guardò di nuovo la foto:

- Senti ma... che vuol dire quest'ideogramma?! - chiese indicando la scritta sotto la foto

Sota la guardò curioso e fece una strana risatina:

- Quello non è un ideogramma... è un cuore... E bravo fratellone! - esclamò ridendo sotto i baffi e dandogli di gomito con un'espressione che ricordava incredibilmente Miroku.

- Un cuore?! E che significa?! - chiese Inuyasha

- Non fare il finto tonto... è il simbolo di quello che c'è tra te e mia sorella... le solite melensaggini da femmine... non pensavo che anche Kagome fosse quel tipo di ragazza. - ammise Sota atteggiandosi a uomo vissuto

- Vuoi dire che ha a che fare con la Sfera?! - chiese ancora Inuyasha

- Sì... certo... la sfera... come no! Ma perché pensate tutti che solo perché sono un bambino io sia anche scemo?! - sbottò Sota avviandosi verso la porta – Torno a finire i compiti! Ti conviene mettere via quella roba se non vuoi che quel “Kagome ama Inuyasha” si trasformi in un “Kagome odia Inuyasha”. - borbottò chiudendosi la porta alle spalle.

Inuyasha si voltò di scatto a fissare di nuovo la foto e la scritta, era paonazzo.

“Kagome ama Inuyasha!” aveva il cuore a mille, era questo che lei pensava di lui?! O Sota l'aveva solo preso in giro?! Con mani tremanti mise via il diario e affondò la faccia nella tazza: ustionarsi la gola con il tè bollente poteva essere un buon modo per smettere di pensare!

Afferrò distrattamente un altro strano libro che c'era sulla scrivania, per cercare di distrarsi. Era grande e sottile e la carta era incredibilmente lucida e liscia, c'erano ritratti di persone che non aveva mai visto e un sacco di scritte colorate, bellissime ragazze con la faccia dipinta e con indosso strani vestiti, persino più strani di quelli di Kagome. Sfogliò distrattamente quelle immagini continuando a bere il suo tè finché...

- Ppprfffffff!!!! - di colpo Inuyasha sputò tutto il suo tè – Ma che cavolo... - una bellissima ragazza con i capelli scompigliati dal vento lo fissava con aria languida da una di quelle immagini e come se non bastasse era praticamente nuda!!! Aveva solo un microscopico pezzo di stoffa a cingerle il seno e un altro, altrettanto microscopico, intorno ai fianchi... Inuyasha diventò rosso, così rosso da sconfinare nel viola al ricordo di ciò che la mamma aveva messo nei cassetti di Kagome...

“Allora è a questo che serve quello strano vestito?!” pensò “ Quindi anche Kagome...” lo sguardo di Inuyasha scivolò di nuovo sull'immagine che lo fissava dalla rivista e non riuscì a non immaginare Kagome al posto di quella ragazza... vestita (si fa per dire) in quel modo... che lo guarda in quel modo...

Scattò in piedi e spalancò di nuovo la finestra.

“Aria-aria-aria!!!!” pensò disperato respirando a pieni polmoni mentre la testa gli girava.

Con passo incerto, tornò a sedersi sul letto, cercando disperatamente di cancellare quell'immagine dal suo cervello. Si sdraiò coprendosi gli occhi con il braccio, finché sentì il respiro calmarsi lentamente e piano piano, senza accorgersene, scivolò nel sonno...


 

Era nel cortile del tempio Higurashi, una ragazza con il kimono guardava Goshinboku accarezzando il punto della corteccia dove lui era rimasto appeso per cinquant'anni.

- Kagome! - la chiamò lui

- Inuyasha! - gridò lei vedendolo, gli corse incontro e si lanciò tra le sue braccia – Allora stai bene! Ero così preoccupata! Avevo tanta voglia di vederti! -

- Kagome... - mormorò lui stringendola tra le sue braccia – Anch'io morivo dalla voglia di vederti! Per questo sono venuto a prenderti! Non lasciarmi mai più! Resta sempre con me! -

- Inuyasha, posso restare ancora al tuo fianco?! - gli chiese lei guardandolo negli occhi

- Ma certo! Che domande fai?! - rispose lui

– Inuyasha, io ti amo! - disse ancora Kagome

- Oh Kagome... Anch'io! Anch'io ti amo! - rispose Inuyasha con passione

- Inuyasha... io... voglio stare con te... - mormorò lei con voce roca, guardandolo con una strana luce negli occhi, mentre abbassava il risvolto del kimono scoprendo una spalla nuda attraversata da una sottilissima striscia di stoffa bianca e un lembo di pizzo faceva capolino dalla sua scollatura.

Inuyasha deglutì a fatica

- Anch'io! Anch'io....-


 

- “Anch'io” cosa?- chiese tranquilla la voce di Kagome

Inuyasha aprì di scatto gli occhi e se la ritrovò davanti, era inginocchiata di fianco al letto e lo guardava divertita, aveva i capelli sciolti e una ciocca era tenuta indietro da un fermaglio scoprendole un orecchio, come in quella foto da bambina, indossava un maglietta aderente piuttosto scollata e sopra aveva una camicetta ampia annodata in vita, si era persino messa un filo di trucco.

“Cento volte più bella che nel mio sogno...” pensò Inuyasha

- Scusa, è tanto che mi aspetti?! Ti sei annoiato così tanto che ti sei addormentato... - disse lei mortificata

- Do-dove sei stata?! - chiese lui con voce incerta, cercando di dimenticare il suo sogno.

- Oggi abbiamo finito gli esami e poi siamo andate a festeggiare al karaoke... Sai è anche il compleanno di Yuka, non potevo mancare! - spiegò alzandosi di scatto ma rimanendo piegata verso di lui – Beh almeno ti sei fatto una bella dormita! -

Inuyasha trattenne il fiato: in quella posizione non poté fare a meno di guardare nella sua scollatura che gli stava offrendo una panoramica completa del suo contenuto... pizzo e tutto il resto!

“Mille volte più bella della tizia nella foto!” pensò di nuovo.

Si tirò su a sedere di scatto cercando di cancellare quel pensiero.

- Che hai?! - gli chiese Kagome preoccupata – Hai una faccia... ti senti poco bene?! Sei tutto rosso, hai la febbre?! - insistette sedendosi sul letto e mettendogli una mano sulla fronte

- Tsk! Sciocchezze! - sbottò Inuyasha trovando la scusa per voltarsi dall'altra parte – Sono un mezzodemone, non mi ammalo mai! - rispose brusco

- Oookeyy... scusa se te l'ho chiesto! - rispose Kagome alzando le mani in segno di resa – Ci siamo svegliati con la luna storta eh.. - mormorò alzandosi e avvicinandosi alla specchiera.

Inuyasha la guardò di nuovo con la coda dell'occhio

“Ma che razza di hakama indossa?!” pensò mentre una vocina infondo al suo cervello bisbigliava “Diecimila volte più bella della tizia nella fotooo!!!”

In realtà erano un paio di jeans aderenti che le fasciavano perfettamente i fianchi e le cosce, ma lo spettacolo durò solo un'istante perché Kagome si sedette davanti alla specchiera e cominciò a struccarsi.

- La mamma insiste che restiamo a cena, in effetti è quasi l'ora, per te va bene?! - gli chiese guardando il suo riflesso nello specchio.

Inuyasha si limitò a grugnire senza guardarla e Kagome si voltò di nuovo verso di lui, questa volta arrabbiata:

- Insomma ce l'hai ancora con me perché ti ho mandato a cu.. -

Inuyasha la raggiunse con un balzo e le mise una mano davanti alla bocca fermandola appena in tempo

- Non dirlo! - la rimproverò togliendo subito la mano, imbarazzato da quel contatto e dal respiro di lei sulla pelle, ma così si ritrovò a fissare le sue labbra. Era terribilmente vicina... Inuyasha deglutì a fatica, alzò lo sguardo per incontrare i suoi occhi e... due vistosi aloni neri li incorniciavano e si prolungavano in due lunghe e sottili righe che partivano dagli angoli esterni e si spalmavano fin quasi all'attaccatura dei capelli, sulle tempie. Sembrava Kirara! Inuyasha non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere.

Kagome gli lanciò un'occhiataccia guardandolo offesa, poi vide la sua immagine riflessa nello specchio, aveva appena iniziato a struccarsi gli occhi, e scoppiò a ridere anche lei.

Inuyasha la guardò di nuovo, il mondo non era più grigio e noioso, il suono della sua risata lo faceva stare bene, con lei vicino non si sentiva più solo, il suo solo sorriso la rendeva bellissima anche conciata in quel modo:

“Mi arrendo! Hai vinto! Sei la più bella del mondo!”


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Angolo dell'autrice

Tranquilli non sono impazzita, domani aggiorno anche “Giorno dopo giorno” ma stasera mi è venuta voglia di staccare un po' da quella storia lunghissima e scrivere qualcosina di diverso.

Ho rimesso insieme alcuni elementi, piccoli flash che compaiono nell'anime, che mi ronzavano in testa da un po' e ne è uscita questa storiellina senza pretese.

Spero vi piaccia ugualmente. Fatemi sapere.

Alla prossima ^_^


 

   
 
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