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Autore: drowninginfables    18/05/2014    1 recensioni
Lei, una ragazza depressa. Lui, un ragazzo vuoto. Una storia breve, che non può funzionare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solita giornata di scuola. Sam è estremamente annoiato dalla solita routine: sveglia alle sei, pullman, scuola, ancora pullman, compiti. Nessun cambiamento, un susseguirsi di giorni tutti uguali. Fino a che un giorno non vede lei.
E’ sola, seduta sui gradini del pullman. Ha le mani in grembo, le cuffie nelle orecchie, nessuno vicino. Gli amici di Sam gli tengono il posto, ma lui preferisce mettersi vicino a lei. La ragazza lo guarda, per un attimo, gli occhi verdi lucidi. Lui allora la riconosce. E’ la ragazza di cui tutti parlavano, l’anno prima. Non ha un bella reputazione. Per tutti è “la sfigata che si taglia”.  Si, quella ragazza è un’autolesionista. Dopo poco lei abbassa lo sguardo e guarda fuori. E’ una giornata grigia e piovosa, ma in alto si sta formando un arcobaleno.
-E’ come te- si lascia scappare Sam.
Lo guarda stupita: nessuno le rivolge la parola di solito, men che meno uno sconosciuto.
- Si, sei grigia e triste, ma dentro hai l’arcobaleno- continua lui.
Lei non abbassa lo sguardo e costringe Sam a farlo. Dopo qualche minuto risponde.
- Vorrei farlo venire fuori-
- Potresti farlo, basta avere forza di volontà-
- Già…-
Lui le porge la mano:- Sam Murphy-
- Io sono Sarah McCarty-
Sorride. Per la prima volta Sam pensa che sia bellissima. Parlano di cose stupide: la scuola, i problemi dei diciassettenni, i compleanni, la famiglia. Dopo mezz’ora lei è arrivata alla sua fermata. Lui le chiede il numero e, dopo averlo ricevuto, la saluta. Quando lei alza la mano per salutarlo, la maglia le scivola sul braccio: il polso è martoriato dai tagli.
 
Nel frattempo, il fratello più piccolo della ragazza (appena quattordicenne), scende di corsa dal pullman. Ogni giorno, il ragazzino ha paura di trovare la sorella maggiore morta. Sa che è depressa da molto tempo, ed è molto preoccupato per lei. Alcuni lo prendono in giro per la fretta che ha, ma a lui non importa. Vuole solo che la sorella stia bene.
 
L’amicizia tra Sam e Sarah procede a gonfie vele, lei ha iniziato ad aprirsi con il ragazzo. Ma gli amici di Sam non hanno preso per il verso giusto la sua amicizia con “la sfigata”. Iniziano a minacciarla: se non lascerà in pace Sam, le faranno male.
Lei inizialmente non li ascolta. Un giorno però loro la prendono da parte. Lei li guarda negli occhi: non vede alcuna pietà. Sono senza cuore. Non tenta di convincerli a non fare nulla, sarebbe ancora più divertente per loro. La prendono a schiaffi, tentano di svestirla; alla fine le mettono in mano un coltellino.
-Tagliati!- le urlano.
Lei si irrigidisce. Le arriva una ginocchiata in pancia e altri insulti. Alla fine lo fa. Avvicina il coltellino al polso, le mani tremanti, e si traccia un lungo taglio irregolare. Loro ridono e poi, dopo averla spinta per terra, se ne vanno. Dopo qualche minuto Sarah si alza. Neanche una lacrima le scende sulle guance. Esce dal vicolo dove i bulli l’avevano portata a testa alta. Sul pullman c’è anche Sam. Quando si avvicina lei fa come se non fosse successo niente. Alla fermata a cui dovrebbe scendere, lei si alza e gli da un tenero bacio sulle labbra. E’ il suo addio.
 
Il fratellino di Sarah manca a scuola per una settimana. Nessuno sa cosa sia successo. Il giorno in cui ritorna sul pullman, ha smesso di correre.
  
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