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Autore: Pichan    23/05/2014    5 recensioni
Si girò su un fianco guardando fuori dalla finestra, il tempo passava e la cerimonia era sempre più vicina. Chiuse gli occhi mentre un'ultima lacrima le colava sul viso e l'immagine di Shikamaru che la abbracciava a letto andava via via sfumando.❤
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Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Sai, Shikamaru Nara, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Nik del forum: Piiichaaan
Nik di EFP: Pichan
Avvertimenti: Nella fanfiction c'è un lieve accenno ad un triangolo. Lieve perchè parlo più che altro dei sentimenti e dei pensieri di Ino riguardo alla scelta che deve fare. Non narro nessuna scena InoSai e il pairing principale è lo ShikaIno.
Pacchetto scelto: Viola - Hinata, pioggia, oscurità, sentimentale.
Citazione: "Quando una persona ama, non ci sono due vie perchè uno non ha due cuori" Klemens Von Metternich


 

"Non voglio altro"

 

Lo odiava con tutto il cuore. Lo malediva e si malediva mentalmente, mentre correva via da lui, sotto una delle prime piogge fredde di settembre.
Villa Yamanaka era vicina, sarebbe entrata, si sarebbe asciugata e poi sarebbe filata a letto per riposare e per evitare di presentarsi il giorno dopo alla cerimonia con una cera da cadavere. Non avrebbe più pensato a lui e avrebbe risolto ogni problema in un modo o nell'altro.
Si muoveva veloce sotto la pioggia quando a un certo punto si sentì bloccata, riconoscendo subito la tecnica sotto la quale più volte era caduta. 
Le ombre di Shikamaru le avvolgevano tutto il corpo come una seconda pelle che la teneva stretta e immobile.
''Liberami subito!''- gli ringhiò la ragazza.
''Se mi prometti che non scappi di nuovo rilascio la tecnica.''- cercò di contrattare il Nara leggermente alterato.
''Va bene, ma toglimi subito le tue sporche ombre di dosso.''- lo guardò dritto negli occhi e il ragazzo rilasciò la tecnica lasciandola libera.
''Possiamo parlare?''- le chiese.
''Parliamo!''- incrociò le braccia sotto il petto cercando di ritirare le lacrime che sotto la pioggia non si sarebbero notate comunque.
''Perché hai scelto lui?''- le chiese guardandola dritta negli occhi e pretendendo una risposta sincera.
''Io non l'ho scelto! Io sto solo prendendo la strada meno dolorosa per tutti.'- gli rispose per poi attendere l'immancabile critica di lui.
''Stai scegliendo la strada che imboccherebbe una codarda! Una che non vuole scombussolare nessun equilibrio e che non ha coraggio di prendersi quello che vuole.''- la colpì a parole sicuro di ricevere una risposta degna di Ino Yamanaka.
''Stai parlando proprio tu di equilibri? E poi... -abbassò la testa- questo è quello che voglio.''
''Io per te ho rinunciato al mio equilibrio, ma se questo è quello che vuoi va bene, sposalo! Prendilo in giro, ma scordati di me''- le disse freddo come il ghiaccio cercando di tenere dentro quell'esplosione di dolore provocata dalle parole della ragazza.
Erano bagnati fino alle ossa, Ino aveva il trucco colato mentre il petto di Shikamaru s'intravedeva dal tessuto bagnato e bianco della sua maglia.
''Io... io non posso''- distolse lo sguardo da lui.
Il Nara si avvicinò a lei accarezzandole una guancia e portando gli occhi in quelli della ragazza.
''Allora rimani con me''- le disse quasi addolcito.
''Io non posso! Non ce la faccio!''- tolse la sua mano e spostò di nuovo lo sguardo.
''Fa come ti pare, ma sappi che gli stai mentendo e stai mentendo anche a te stessa''- s'infilò una mano in tasca tirando fuori con delusione il pacchetto di sigarette completamente bagnato.
Lo gettò a terra, rassegnato al fatto che se voleva fumare, doveva comprarne altre.
"Lo so, ma dopo tutto quello che ha fatto per me, non merita di soffrire."- gli disse pensando al casino in cui si era immischiata.
"Il tuo ragionamento sarebbe perfetto se non ci fosse un bambino di mezzo. Lo sai anche tu che quello che porti in grembo è mio figlio, Ino. Che scusa metterai quando dovrai dirgli della gravidanza? Hai intenzione di far crescere anche nostro figlio nella menzogna?"
La ragazza abbassò lo sguardo. Quello che portava in grembo non era altro che il figlio di Shikamaru e non c'erano dubbi. Sarebbe riuscita a tenere tutto nascosto? Sarebbe riuscita a far vedere suo figlio a Shikamaru, spiegando al bambino che il Nara era solamente un vecchio compagno di team?
"Io ho già deciso, Shikamaru. Troverò un modo e..."
"Fai come ti pare. Ci vediamo domani."- la interruppe e le voltò le spalle.
La odiava. Perché doveva sempre essere così stupida?
S'incamminò verso casa, stanco di pensare a lei, a quella storia, a quell'amore folle. Avrebbe dovuto starsene buono sin dall'inizio e non affondare con Ino in quella relazione segreta.


 

Era a letto da sola nella sua immensa e scura villa mentre ripensava solamente alle parole di Shikamaru. La pioggia ancora scendeva forte e l'indomani ci sarebbe stata la cerimonia per le sue nozze. Si era lasciata sfuggire la situazione di mano e nonostante fosse già legata a Sai, aveva cominciato a vedersi con Shikamaru sempre più spesso. L'attrazione era evidente fra loro due, come anche il sentimento, ma se ne erano accorti solamente quando si ritrovarono entrambi sul letto del Nara a fare l'amore. Ma non si erano fermati, anche se perfettamente consapevoli del peccato che stavano commettendo, avevano continuato con i loro incontri soprattutto quando Sai era in missione con il team sette o con gli ANBU. Dopo aver scoperto di essere incinta e di aver accertato di chi fosse il bambino, si era decisa a tagliare quella relazione e di sposare Sai che da mesi le ripeteva di volerla sposare.
E mentre sentiva ancora le mani di Shikamaru sulla pelle, delle lacrime cristalline le colarono silenziose sul cuscino. Nell'oscurità fece scivolare la mano verso il basso, sul suo ventre ancora piatto per poi accarezzarlo dolcemente come solo una madre sa fare.
Avrebbe sofferto per rendere felice Sai. Lui non meritava nemmeno un briciolo del male che avrebbe potuto fargli, proprio per questo si sarebbe inventata qualcosa riguardo al bambino continuando a sorridere fingendo di essere felice.
Shikamaru se la sarebbe cavata. Avrebbe trovato qualche passatempo e si sarebbe fatto la sua vita.
Immaginò l'ultima volta che avevano consumato quella passione ardente, quando nudi e sudati si univano fra le lenzuola umide e bianche, sopra le quali si erano abbracciati e baciati per più di tre ore. Non si spiegava perché, ma ricordava che quella sera provava malinconia mentre Shikamaru era dentro di lei. Quella relazione clandestina era andata troppo per le lunghe e forse proprio quella sera aveva incominciato ad aprire gli occhi su ciò che avevano fatto. Avevano concepito il bambino che portava in grembo e si erano amati a non finire, il tutto dietro alle spalle di Sai.
Poi pensò ad Hinata e al giorno in cui le aveva confessato quel segreto. La Hyuuga le aveva subito consigliato di scegliere uno dei due ragazzi e di non continuare a fare parte di quello strano triangolo amoroso. Osservando l'espressione delusa dell'amica, Ino aveva capito che la storia non poteva andare avanti e forse sarebbe riuscita a troncare la relazione con Shikamaru se solo Sai non fosse partito il giorno dopo per una missione durata una settimana. Era arrabbiata con se stessa, sia per ciò che faceva al suo ragazzo, sia per aver giurato ad Hinata che avrebbe risolto la situazione il prima possibile, invece ancora si vedeva di nascosto con Shikamaru. Non solo, ora da lui aspettava anche un figlio e la cosa non alimentava altro che i suoi molteplici rimorsi. Si girò su un fianco guardando il cielo scuro fuori dalla finestra, il tempo passava e la cerimonia era sempre più vicina. Chiuse gli occhi mentre un'ultima lacrima le colava sul viso e l'immagine di Shikamaru che la abbracciava a letto andava via via sfumando.

 

 

Se ne stava davanti allo specchio mentre una bellissima Hinata le sistemava i capelli. Aveva appena finito di truccarla e già la bellezza angelica di Ino poteva essere ammirata nello specchio. La Hyuuga sorrideva, ma si era accorta delle finte espressioni di felicità di Ino. La conosceva troppo bene e di certo non sarebbero stati due o tre sorrisi falsi a farle credere che la Yamanaka fosse felice.
"Ino... Cos'hai?"- le chiese, sicura di voler scoprire tutto quello che disturbava l'amica in un giorno così importante. La bionda sospirò, abbassando lo sguardo sulle sue mani appoggiate sul tessuto bianco che le copriva le gambe.
"Hinata... Non so se capirai..."- riuscì solamente a bisbigliare prima che delle lacrime cominciassero a colarle sulle guance colorate di un tenue color pesca. La Hyuuga si chinò verso di lei, preoccupata.
"Sono incinta. - le disse dopo qualche singhiozzo, mentre il trucco cominciava a colare, preoccupando Hinata che si munì subito di salviettine - Ma il bambino non è di Sai."
Hinata si bloccò di colpo. Il bambino non era di Sai, ma allora cosa aveva combinato, Ino?
"Ti ricordi quando ti ho giurato che avrei chiuso la storia con Shikamaru? - si mise le mani nei capelli per poi proseguire a parlare e piangere disperatamente - Io non ho seguito il tuo consiglio, ho continuato a vederlo e il bambino è il suo."- Ino si alzò cominciando a camminare con nervosismo nella sua stanza da letto, sotto gli occhi della Hyuuga.
"Io lo so che ti ho delusa, lo so che sono stata una stupida, ma io lo amo, Hinata! Io lo amo, ma ho paura di ferire Sai, ho paura di ciò che potrebbe pensare di me, di quello che la gente andrà a dire."
"Ino, tu non mi hai delusa -si avvicinò all'amica abbracciandola forte- ma se sull'altare dirai di si a Sai, vuol dire che non hai capito cosa significa essere felici."- Ino la guardò negli occhi perlacei, mentre la Hyuuga la faceva risedere per sistemare ciò che la Yamanaka aveva messo in disordine della sua bellissima immagine.
"Quando una persona ama, non ci sono due vie perché uno non ha due cuori e il tuo non l'hai donato a Sai."- finì di rimetterla in ordine e le stampò un bacio sulla guancia per poi uscire dalla camera della bionda.

 


Sottobraccio con Choji, avanzava verso il piccolo altare allestito in una delle stanze di ricevimento del palazzo dell’Hokage. Il corpetto bianco con un morbido scollo a cuore metteva in risalto le sue curve, mentre l’ampia gonna in tulle la faceva somigliare ad una bambolina di porcellana perfetta in ogni particolare. I lunghi capelli biondi erano sciolti con dei delicati fiori bianchi incastrati fra le ciocche chiare, mentre il trucco non era pesante, ma la rendeva ancora più bella.
Per quella giornata lei ed Hinata avevano pensato proprio a tutto, peccato che non l’avrebbe mai vissuta con la gioia di una vera sposa. Arrivò sull’altare, salutando con un sorriso Sai e Tsunade che subito iniziò la cerimonia.
Sorrideva falsa, mentre non ascoltava le parole della donna, pensando che non avrebbe mai voluto far vivere suo figlio senza fargli conoscere mai il suo vero padre e che mai avrebbe voluto ferire Sai. Il ragazzo al suo fianco la guardava stupito da tanta bellezza mentre le sorrideva dolcemente.
Ad un certo punto una bambina dai lunghi capelli castani portò le fedi a Tsunade e il cuore di Ino iniziò a pulsarle violentemente nel petto.
Tsunade procedeva e più andava avanti più Ino sentiva che l’agitazione s’impossessava di sé.
“Scusate.”- disse solamente interrompendo la donna che celebrava le nozze, strappandosi la morbida gonna di tulle fino al ginocchio per poi scappare via dall’altare, correndo da sola verso un luogo tranquillo dove nessuno avrebbe potuto trovarla, creando lo scompiglio generale fra gli invitati e facendo sorridere dolcemente Hinata.
Arrivò poco dopo con i capelli scompigliati sulla collina dove si allenava con la sua squadra e soffocata dal corpetto che le ostruiva la respirazione accelerata, con difficoltà provò ad aprire i gancetti sulla schiena.
Si rese conto di non essere sola solamente quando sentì il tessuto strapparsi per poi vederlo cadere sull’erba insieme alla gonna di tulle. Si voltò trovandosi uno Shikamaru armato di kunai che la guardava con aria leggermente spavalda. Lo guardò, era vestito elegante, ma non l’aveva visto nella sala durante la cerimonia.
“Ti senti meglio ora?”- le chiese osservando la sua pelle coperta dall’intimo.
“Non serviva strapparlo. Io volevo solamente aprirlo un po‘.”- gli ringhiò contro.
“Perché hai cambiato idea?”- le chiese senza dare peso alle brutte occhiate di lei che a quella domanda, si gettò sull’erba umida, sotto i leggeri raggi di sole di settembre.
“Io ho sempre saputo chi mi sa rendere veramente felice, anche se non volevo concedermi di esserlo a spese di qualcun’altro.”
“Mh... e quindi?”- le chiese dunque il moro mettendosi vicino a lei e guardandola rapito.
“E quindi è ora di fare le scelte giuste, non quelle semplici. Ed è arrivata l’ora per me di dare tutto al bambino che porto dentro, di dirgli la verità e di farlo crescere con il suo vero padre.”- disse mentre guardava le nuvole.
Si avvicinò alla donna abbracciandola e trattenendo le lacrime di gioia.
“Non voglio altro.”- la strinse forte a sé, mentre le accarezzava il ventre nudo.

E mentre un dolce sorriso spuntò sulle labbra della Yamanaka, il suo pensiero andò ad Hinata. L'aveva compresa e le aveva fatto capire ciò di cui veramente aveva bisogno.

"Dammi la tua giacca!"- gli disse quando un soffio di vento la fece rabbrividire.

"Tieni seccatura."- se la tolse e gliel'appoggiò sulle spalle nude, mentre la ragazza cominciava già a protestare per quell'insopportabile, ma amorevole nomignolo.


 

Angolo di Pichan!

Lo so che vi ho stancati con tutti questi contest e che devo portare avanti altre storie ma quest'idea mi era venuta e non potevo sprecarla anche se inizialmente era nata come tutt'altra cosa.

Spero di essere stata abbastanza corretta, nella grammatica, nello stile, nel caratterizzare i personaggi e in tutto in generale, anche se poi la parola starà a Tomoko, che quando me lo comunicherà, pubblicherò il risultato qui, anche se non mi aspetto chissà cosa, come al solito.

Per prima cosa perchè c'è un accenno di triangolo e fra le condizioni del contest c'era scritto che i triangoli non erano accettati, ma vabbè, io sono una ribelle :P

Vi lascio al lancio dei pomodori, se volete insultatemi pure, mi va bene! 

Ciao a tutti ragazzi, un bacio bavoso a voi! <3

   
 
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