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Autore: Luna di Angelo    25/05/2014    2 recensioni
Magmion ha deciso di prendere esempio dal Presidente Snow. Ha trovato un piano per eliminare una volta per tutte i Signori della Natura.
questa volta non fallirà, o almeno lui la pensa così.
spero di avervi incuriositi
È la mia prima fanfiction, accetto agni tipo di commenti. Aiutatemi a migliorare!:)
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo piano
Capitolo 8

Segreti e riappacificazioni*
* un termine generale per indicare scuse strappalacrime e litigi inconcludenti


TOBY

 

Non voglio parlare. Stiamo dicendo tutto e niente. Niente. Non esiste il "niente". Come non esiste il silenzio. Mentre noi non sentiamo, esiste il rumore del nostro cuore che batte, del nostro respiro, di una piuma che cade. Tutto ciò ha un rumore, anche se spesso impercettibile.
Piccoli suoni iniziano ad affiorare nella mia mente. È il suo respiro. È regolare. Non ha paura. Non è spaventa. Possibile che per lei tutto ciò non sia inusuale? Mi volto. È il mio primo movimento. Lei scioglie il suo abbraccio.
<< Hai parlato tu. Ora parlo io. Credo di avere un segreto che valga il tuo tempo. >>
I nostri sguardi si incrociano. Il suo è forte. Pieno di fermezza. Il mio no. Non riesco a reggere il peso di tanto coraggio. Torno a fissare un punto lontano nell'orizzonte. Come fa l'orizzonte a essere così lineare? Come fa a non avere niente che gli tolga la sua regolarità? Solo quando fa molto caldo quella linea si sfoca e il cielo e la terra si mischiano, come se fossero la stessa cosa. Non mi piace questo fenomeno, mi dà un senso di incompletezza, mentre l'orizzonte ben definito mi aiuta a schiarire le idee, con la sua linearità.
<< C'erano una volta due gemelline... >>.
È concentrata. I suoi occhi sono spenti, pasta vitrea colorata. Riesce a togliere emozione anche a una frase del genere, che solitamente introduce una storia gioiosa. Ma questa non è una storia a lieto fine. È ben chiaro.
<< ... Che vivevano una vita felice come due ragazzine normali. Ma non erano normali. Per la gente della Terra uscivano fuori dai parametri del comune. Perché non vivevano sulla Terra. Ma in un luogo oggi ben conosciuto da quattro ragazzini terrestri. GORM.
<< Ma neanche su Gorm erano semplici bambine. Erano le guardiane del fuoco, ma almeno vivevano una vita felice fra persone felici. Molti le temevano, ma tutti le rispettavano. Altri facevano finta di non sapere dei loro poteri, per non farle sentire più importanti di quanto loro stesse volessero. Ma naturalmente in una storia così deve esserci il cattivo, il dittatore che voleva toglierle di mezzo. Colui che disprezza la pace, che invidia chi è più potente di lui e che ignora, negando la possibilità di essere secondo. E chi può essere se non la persona che poco tempo dopo rase al suolo la popolazione del fuoco, se non i suoi alleati? E le gemelle lo conoscevano bene. Era il loro amato zio. Odiato zio, tanto meschino e vigliacco che tentò di rapire le gemelle e rubò loro gli occhi della vita, e con quelli anche i sogni delle prime.
<< Le ragazzine, figlie di umani gormiti, vennero nascoste sulla Terra, per sfuggire all'ira dello zio, il Signore della Terra del Fuoco. Lui per rabbia o per vendetta, fece uccidere i genitori delle due che rimasero da sole in un mondo del tutto estraneo, chiuse in un orfanotrofio. Nella fuga da Gorm le bambine diedero prova dei loro eccezionali poteri. Lo zio, dopo qualche tempo capì che era meglio convincerle ad allearsi con lui invece che inseguirle sulla Terra. Mise allora in atto il suo perfido piano. Le fanciulle avevano bisogno dei loro Occhi della Vita per sopravvivere in quel mondo, così il Signore li distrusse, per dare alle giovani il pretesto di tornare nella loro terra natale. L'essenza vitale contenuta nelle sfere entrò nei loro corpi, marchiandoli. Per quanto buona parte del potere contenuto lì dentro si perse, almeno era diventato parte delle due gormite. Tornarono sulla Terra e vennero adottate da una famiglia non troppo gentile. Una di loro due fuggì, incontrando un ragazzino e rivelandogli il suo passato, mentre lo zio è ancora in circolazione a terrorizzare Gorm.>>
Il mondo si è fermato. Io mi sono fermato. Per un momento anche il mio cuore si è fermato.
<< Credo che tu sappia fare 2+2 , Tobias>>
Così dicendo alza la manica, scoprendo un tatuaggio a forma di fiamma dentro un cerchio. Lo preme e con un cenno della mano scompare, lasciandomi solo. A riflettere, con un unico pensiero: trovare la sorella.

 

****

 

LUCAS

 

A volte mi viene un dubbio:
Ho fatto male a prendermela così tanto per quella stupidaggine? Una cretinata tira l'altra e siamo arrivati a questo punto. A non avere più fiducia negli altri.
Scuoto la testa e mi dico che è colpa di Toby se quello che è successo è accaduto. Troppo fiducioso negli altri e troppo poco in se stesso. Oltre tutto innamorato e questo ha portato a qualche errore in più e di conseguenza anche a più rimorso del necessario.
Ora se ne è andato. Così potrà riflettere meglio sulle sue azioni.
Faccio finta di no, ma in fondo sono preoccupato. È comunque il mio migliore amico. O almeno lo era fino a quel litigio.
Quella discussione mi ha dato la conferma che essere innamorati crea solo problemi .

 


****


TOBY


Poco tempo dopo sto correndo, i polmoni che bruciano ad ogni respiro e il naso che formicola all’entrare dell’aria. Non ho mai avuto un grande senso dell’orientamento e la bussola in dotazione nel mio zaino non può essermi d’aiuto senza la cartina.
Oltrepasso la fermata dell’autobus, con il veicolo che ingrana l’acceleratore. Ho il biglietto, ma non mi fermo. Ho bisogno di muovermi. Richiamo alla mente le immagini di qualche sera prima. Un incrocio,una strada , un lampione, la scuola. So dove sono e dove mi dovrei trovare: a scuola. È l’una. Fra trenta minuti suonerà la campanella. Devo arrivare lì. Costi quel che costi. Richiamo alla mente la faccia di Celeste. Ha la mia età, quindi farà la seconda. So che riuscirò a riconoscere la sorella. Imbocco una curava ed eccomi davanti all’edificio rosa antico. L’una e venticinque. Mi nascondo dietro un bidone della spazzatura vicino ai gradini, in un vicoletto. Guardo l’orologio fissando la lancetta dei secondi.
A un tratto suona la campanella. Mi sposto verso la fine del vicoletto, per guardare le classi uscenti. Escono le prime. Ecco le seconde. Seconda A, B,C… nessuna traccia di una persona vagamente somigliante alla mia amica. Arriva la E. Cerco di nascondermi e avere una buona visuale, non voglio farmi vedere da Lucas, che solitamente,al contrario di Nick, imbocca la strada che dà sul vicolo.
Intravedo una figura sul ciglio delle scale che si guarda intorno: alta, slanciata, capelli neri, ciocca rossa, zaino a tracolla, tre orecchini e un libro in mano. Trovata. Tredici gradini ci separano. 12… e se non è lei?... 10… Quando è arrivata?... 7… Possibile che tutto ciò sia reale?... 5 … Perché è in coda con Lucas?… 3… Cosa le dirò e come saprò convincerla?... 1… Appena passa per il vicolo e saluta l’amico, scatto e l’afferro per il polso, tirandola verso il mio nascondiglio. Lei ha gli occhi azzurri con sfumature miele, come la sorella. Le pupille sono dilatate e nere, in contrasto con l’iride. Apre la bocca x gridare, ma io le faccio segno di fare silenzio. Lucas si volta verso di noi. Io mi appiattisco contro la parete, e così il mio ostaggio,finché lui non volta lo sguardo, scuotendo il capo desolato e proseguendo il su cammino con Nick.
<< Chi diamine sei e cosa vuoi?>>
Indaffarato, le tiro su la manica destra , fra i suoi “hei?!”, finché non trovo ciò che cerco: il tatuaggio a forma di fiamma. Lei libera la mano dalla mia presa allentata e mi dà uno schiaffo.
<< Chi sei e cosa vuoi? >> è di poco più alta di me e lancia fiamme dagli occhi. Mette i brividi.
<< Calmati!>> urlo di rimando. Cala il silenzio, entrambi inquietati dalle grida dell’altro.
<< Attendo una risposta >> dice lei in tono calmo e pacato, spesso più perforante di un urlo.
<< Conosci Celeste Wimon, vero? >>
<< Come fai a conoscere mia sorella? Dov’è? Cosa vuoi?>> dice, stavolta in tono supplichevole.
Mi allontano da lei, sapendo che mi seguirà come un cane abbandonato cerca si seguire il padrone. E così accade. Il cortile è deserto.
<< Dove stai andando? Mi devi delle risposte!>> ricomincia a infuriare.
<< Vuoi chiudere il becco? >>
Lei incomincia a correre e mi taglia la strada. È più veloce di me. Mi punta un dito sul petto.
<< Dimmi dov’è mia sorella… O io…>>
Afferra il collo della mia maglia e mi tira su, mentre mi dimeno, non riuscendo a toccare a terra. I nostri sguardi si incrociano. Sto lacrimando. Non riesco a respirare. I suoi occhi sono duri come la pietra. Qualche secondo dopo vedo li vedo addolcirsi, e mi lascia cadere a terra. Lei rimane ferma, impalata. Mi rialzo velocemente, spolverandomi i pantaloni. Sto per ricambiare la violenza, quando mi accorgo che ha gli occhi lucidi.
<< Sta bene. So tutto e il vostro segreto è al sicuro. Ti devi fidare di me come lei si è fidata di me e di te.>>
Lei annuisce, scuotendo via le lacrime dagli occhi.
<>
<< Anche tu sei… >>
<< Si. Seguimi. >>
Corriamo. La sto conducendo all’albero. Per quanto sia dura è in pensiero per sua sorella. Mi chiedo se è la stessa cosa per Nick.
Dopo un po’ arriviamo. Ci sediamo sotto l’albero e le racconto la nostra storia.
<< Non ci credo.>> commenta lei << Mia sorella non si sarebbe fidata subito di te solo perché sei un fuggiasco.>>
<< Tua sorella non sarebbe mai scappata di casa, eppure lo ha fatto!>> La sgrido. Sto perdendo la pazienza. << Dove si ritrova di solito quando ritorna da Gorm?>>
<< Nel posto dove …>>
Non termina la frase che si sente uno sfarfallio alle mie spalle. È tornata. Mi volto. Ha gli occhi spalancati alla vista della sorella. Solo adesso mi rendo conto della loro somiglianza inquietante.
Le due scattano in piedi contemporaneamente, non facendo caso a me. Sembra di assistere a una scena allo specchio.
<< Bianca! >> esclama Celeste, cercando di tenderle la mano, bruscamente rifiutata.
<< Ho sofferto la tua mancanza, ma non ti ho perdonata>> afferma in tono gelido. << Perché non mi hai portata con te? Credi che io non subisca le stesse violenze? Quando ho saputo che eri scappata non ho dormito. Ho cercato di ricordarti leggendo i tuoi libri e indossando i tuoi accessori.>>
Strappa bruscamente un cordoncino dal collo. Vi è appeso un ciondolo trasparente a forma di onda, pieno di un liquido azzurro, e lo lascia cadere nella mano tesa della sorella.
<< Nonostante questo trovo ridicolo dover sopportare la lontananza fra noi se ciò causa più dolore a me che a te>>
<< Non sei l’unica che ha sofferto. Non dire così>> balbetta sussurrante Celeste, che fino ad ora aveva ascoltato in silenzio.
<< Allora perché non sei tornata dalla tua famiglia: me. Sono io la tua famiglia ora!>>
<< Ma…>>
<< Non mi interrompere!>>
È evidente che ha sognato con dolcezza e rancore questo momento, e così ha sognato le parole da dire.
<< Trovo inutile respingerti, ciò causa più dolore a me che a te. Io ti voglio bene, ma sappi che non ti ho perdonato. Bentornata.>>
Le ragazzine si abbracciano, in un miscuglio di emozioni tremende, dall’odore talmente forte che persino io riesco a inspirarlo. Devo tornare da Nick. L’unione fa la forza.
<< Riuscirai a perdonarmi un giorno?>>
<< Forse…>>
Celeste spinge Bianca a terra e si lascia cadere al suo fianco, facendole il solletico. Ridono e piangono insieme. È il suono di una vera amicizia. Sembrano riappacificate, ma forse il terrore della solitudine vivrà ancora come un cancro nel cuore di Bianca. Il loro rapporto dovrà essere ricostruito piano piano come un ponte d’arcobaleno.
<< Scusaci Toby, ma io e Bianca ora abbiamo del tempo da recuperare.>>
<< Fate pure, io devo raggiungere Nick.>>
<< Nick? Il ragazzino della prima L?>> chiede Bianca.
<< Si, lo conosci?>>
<< E’ venuto in classe da me perché è stato diviso. E’ tuo fratello?>>
<< Si >>
<< E’ un bravo erudito. Tienitelo stretto.>>
<< E’ quello che farò. Ci vediamo qui, domani alla stessa ora.>>
<< A domani>> esclamano all’unisono, alzando la manica, sfiorando il tatuaggio e diventando evanescenti.


****


Sono davanti alla porta di casa, sull’ultimo gradino, davanti all’uscio. Respiro profondamente e suono il campanello. Mi getto lateralmente nei cespugli. Ci ho ripensato, non riesco ad affrontare il suo sguardo di rimprovero. È più piccolo di me, ma più maturo e responsabile.
Nick apre la porta e si guarda intorno, gli occhi pieni di speranza affogare nella delusione. “Vigliacco” una voce mi risuona in testa. “Lurido vigliacco, non vedi con quanta speranza ha spalancato la porta?”. “Hai ragione, cioè… Ho ragione”. Balzerò fuori prima che chiuda la porta? Conosco la risposta a questa domanda, e va contro i miei dubbi.
<< Toby! >>
<< Nick! >>
<< Toby?!>>
<< Si, è il mio nome. Ti è mancato pronunciarlo?>>
Mio fratello mi dà uno schiaffo sulla guancia già dolorante. Lo merito.
<< No, non mi è mancato. L’ho pronunciato spesso ad alta voce durante l’ultima notte>>
Solo ora mi accorgo che indossa la mia felpa celeste.
<< Quando l’hai indossata?>>
<< Stamattina, per averti accanto. Sei uno stupido!>> mi sgrida.
<< Lo so>> spero che il mio atteggiamento di resa lo plachi, ma nulla lo calma. Sento il suo sguardo potente come le saette di Zeus, pronte a incenerirmi. Non l’ho mai visto così.
<< Chi è, Nick?>> la voce di Lucas rimbomba nelle mie orecchie. Vado nel panico ed eccolo comparire. Rimane interdetto.
<< Idiota! >> rimbecca Lucas
<< Se volevo essere insultato non sarei tornato!>>
<< Perché sei tornato?! Per essere applaudito? Bene, applaudiamo lo scemo che ha fatto soffrire gli amici!>>
<< Chiudi il becco Lucas!>> Nick dimostra ancora una volta la sua maturità.
<< Ho conosciuto una, anzi due persone, due gormite. Voglio il loro aiuto per liberare Jessica e… mi mancavate. Ho sofferto, e siete i miei due migliori amici.>>
<< Sai che dovrai sudare per riottenere la nostra fiducia vero? Se non vuoi faticare, beh… sei già sull’uscio.>>
<< Non sarei tornato se non avessi avuto intenzione di recuperare un rapporto.>>
<< Sei consapevole che dovrai guadagnarti il nostro perdono?>> Chiede Nick.
<< Si>>
<< Allora bentornato>>.
Un abbraccio riscalda i nostri tre cuori solitari. Entro in casa e racconto tutto. Questa è la mia casa.


****


Sono nel letto. I miei genitori non hanno fatto molte domande. Penso a domani. Domani sarà un nuovo giorno.





Angolo delle autrici


FLOX
Tanti auguri Luna! Questo è il mio nuovo capitolo per Luna di Angelo. Lei mia ha aiutato solo nella prima parte. Mi sono impegnata per raggiungere le sette pagine solo per lei! Ho mostrato Bianca un po’ più tenera del solito perchè dovete imparare a conoscere questo suo lato dolce, per una successiva sorpresa. Mi scuso per il tremendo ritardo a nome di entrambe. Spero che le sia piaciuto, perché io( al contrario di lei ) adoro parlare dei sentimenti e adoro la mia bimba, Celeste. 

Spero che qualcuno abbia capito i miei riferimenti ad Allegiant (il ciondolo di Celeste)e il ponte che collega Asgard alla Terra in Thor (il ponte d'arcobaleno quando parlano di ricostruire i rapporti). 

Spero di aver raggiunto le aspettative dei nostri lettori e vi auguro tante lacrime, quanti sono gli anni di Luna.

A presto!

 P.S:lo spoiler del capitolo successivo si terrà a ogni fine capitolo, non più nelle recensioni e oggi non lo farò perchè non sappiamo precisamente cosa inserire nel prossimo capitolo(mancano più o meno dai 5 agli 8 capitoli (( a meno che non ci appassioniamo troppo e riusciamo a dilatare fatti relarivamente corti))). (adoro((le (((parentesi(((( nelle ((((( parentesi((((((!))))))))))))))))))))))


LUNA

Per prima cosa: non vi preoccupate, Flox è già in lista d'attesa per il reparto per le persone con forti disturbi psicologici. im joking. Seconda cosa: voglio complimentarmi con quella pazza di Flox perché questo capitolo è meraviglioso. Come al solito è grandiosa.
Voglio scusarmi per il ritardo pazzesco. Più di due mesi e questo capitolo è stato scritto quasi totalmente ieri da Flox. Da sola. 
La scuola mi ha totalmente privato della fantasia. Sto portando avanti altre due o tre ff e mi sono bloccata con tutte. Meno male che c’è la mia grande amica.
Spero vi sia piaciuto, perché a me da morire. Anche se il vero regalo che mi ha fatto ieri è infinitamente più bello (8 cd dei Green Day! Ho pianto quando Flox mi ha annunciato la notizia), questo rimane fantastico.
Grazie Flox. E grazie a tutti voi lettori che ancora seguono la storia, in particolare Bianca_Witch, alinasasusaku02 e _eternity0_. A presto (lo spero veramente.)
Luna di Angelo

Ps: non sono tanto vecchia come Flox ha fatto intendere. Vado ancora a scuola :P

 

 

  
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