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Autore: Irina_Yermolayeva    25/05/2014    3 recensioni
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-sono io Sammy. Non devi avere paura di me. Guarda.- chiuse un secondo gli occhi; quando li riaprì erano verdi. Ora sembrava di avere davanti di nuovo suo fratello Dean.
-vuoi fare un patto con me, Sammy?-
Il cacciatore non rispose, Dean sapeva la risposta.
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Crossroad Demon (too late)

 
Soon it’s never more When you’ve got to pay for Promises, made in the night
Call the magic one And with the magic comes Forever chained to the flame
It’s too late Too late for tears Too late And no one hears you
Do you feel a touch of evil (then) It’s too late


 









Sam urlò disperato il nome di Crowley. Lo aveva appena evocato ma non si era ancora fatto vivo. Dov’era quel maledetto figlio di puttana?
Continuò a chiamarlo quanto più poté. Voleva fare un patto con lui. Voleva vendere la sua anima per far tornare in vita suo fratello. Qualsiasi cosa pur di averlo di nuovo. Aspettò per molti minuti, ma lui non si fece vivo. Disperato iniziò a buttare a terra libri e oggetti per poter sfogare la sua rabbia e la sua incapacità di poter salvare suo fratello. Neanche quella volta c’era riuscito. Aveva visto troppe volte suo fratello morire. Non poteva lasciarlo andare così. Ora capiva, capiva perché aveva pregato qualsiasi angelo per poterlo aiutare, per poterlo far tornare. Ora sapeva che lui avrebbe fatto la stessa cosa se Dean fosse stato sull’orlo della morte.
Percorse velocemente i corridoi tornando nella stanza del fratello, per restare con lui, per assicurargli che avrebbe trovato un modo per farlo tornare, ma quando aprì la porta il corpo senza vita di Dean era sparito.
Sam si avvicinò al letto vuoto lo ribaltò pensando di essere tratto in inganno da qualcosa, frugò in tutta la camera, ma non c’era traccia di suo fratello. Lo chiamò, tante volte, disperatamente. Ma nessuno rispose. Lo cercò per tutto il bunker, ma era solo. Definitivamente solo. Chiamò Castiel. Magari era stato lui a fare qualcosa, magari poteva fare qualcosa. Ma lui non sapeva nulla e non poteva aiutarlo. Doveva recuperare la sua Grazia. Spettava a lui salvare e trovare suo fratello. Uscì dal bunker, prese l’Impala e iniziò a girare per tutti gli Stati Uniti. Andò da ogni Wiccan, da ogni sensitivo, si fermò in ogni incrocio per evocare un demone, ma nessuno voleva fare quel patto con lui, nessuno voleva dirgli dove era suo fratello. Li uccise; li uccise per sfogare la sua rabbia, la sua impotenza. Ma continuò a lottare, Dean gli aveva insegnato a non smettere mai di lottare, fino all’ultimo respiro e lui non avrebbe smesso. Provò qualsiasi incantesimo gli capitasse a tiro, provò ad evocare il suo spirito ma nulla accadde.
Si sentiva perduto.
 









Erano passati mesi da quando aveva iniziato a cercare suo fratello. Si sentiva sconfitto.
Era fermo in quell’incrocio. Non era convinto che potesse funzionare, ci aveva provato così tante volte che ormai aveva smesso di credere possibile il ritorno di suo fratello.
Controllò che la trappola del diavolo fosse a posto e poi inserì la scatola di metallo nel centro esatto dell’incrocio, sotterrandola. Aspettò per la miliardesima volta che il demone dell’incrocio si facesse vivo.
E il demone arrivò.
- Sammy.- la sua voce roca e profonda fece girare Sam e quello che si ritrovò davanti fu ancora più terribile di ogni cosa che aveva immaginato in quei mesi.
Aveva davanti suo fratello che sorrideva. Nessuna ferita e soprattutto vivo. Ma c’era qualcosa che era cambiato in lui.
I suoi occhi. I suoi occhi verdi erano spariti lasciando che due pozzi neri prendessero il loro posto.
- Dean?- chiese sconvolto.
-sono io fratellino. Vuoi fare un patto con me, Sammy? Mi vuoi dare la tua anima?- non smise di sorridere. Un sorriso inquietante se accompagnato dalle sue parole e dai suoi occhi.
-che ti hanno fatto? Sei stato posseduto?- Sam non capiva cosa fosse successo.
-no, Sammy. Sono sempre io. Sono morto e la Prima Lama mi ha riportato in vita come un demone.- fece un passo avanti mentre Sam scuoteva la testa. Non poteva, non voleva crederci.
-sono io Sammy. Non devi avere paura di me. Guarda.- chiuse un secondo gli occhi; quando li riaprì erano verdi. Ora sembrava di avere davanti di nuovo suo fratello Dean.
-vuoi fare un patto con me, Sammy?-
Il cacciatore non rispose, Dean sapeva la risposta.
-dieci anni, sono generoso. Torneremo come fratelli e tra dieci anni mi prenderò la tua anima e vivremo per l’eternità insieme all’inferno. Sarà divertente. Saremo le braccia di Crowley, il re dell’inferno.-
Sam tremò appena sentendolo parlare in quel modo. Si rese conto di quello che era successo.
Mentre lui invocava Crowley, lui aveva portato via con se Dean e lo aveva plasmato come un vero demone, come uno dei più forti demoni, grazie al marchio. Non ci volle molto per capire quello che era successo in quei mesi. Tutto l’addestramento a cui era stato sottoposto, alle torture che aveva dovuto effettuare su povere anime vendute. I patti che aveva suggellato e tutto il resto.
-accetti, fratellino?- chiese Dean.
Era disposto anche a questo? Si domandò Sam mentre Dean si avvicinava sempre di più.
Sì, era disposto a qualsiasi cosa pur di riavere indietro suo fratello esattamente come lo aveva lasciato. Cacciare di nuovo con lui, ascoltare quella musica che piaceva tanto a Dean, ma che lui non sopportava, le litigate e tutto il resto. Era pronto anche a dover stare con un demone pur di rivivere quelle cose con lui.
-accetto.- sussurrò Sam, poco prima che suo fratello lo baciasse per suggellare l’accordo.







 

It’s too late You’ve said the word 
Too late Something heard you Too late, now the race is on
And you’re run out of road Too late For tears
Too late














 

And no one hears you













*il titolo della canzone è "Too late" tratta dall'album "Dehumanizer" dei "Black Sabbath".
   
 
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