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Autore: SylviaGreen    26/05/2014    4 recensioni
E’ inutile che continuate a nasconderlo: il sogno nel cassetto e nel blog di ogni ragazzina di Tumblr che si rispetti è quello di diventare una grande aforista, cioè una scrittrice conosciuta per i suoi aforismi. Non trovate magnifico l’idea di essere citati su aforismi.net e di essere un punto di riferimento per tutte le altre Tumblrgirls, che vi citeranno e vi imiteranno e vi considereranno la loro idola?
Fortunatamente per voi, nel 2014 scrivere qualcosa che sembri poetico è molto più facile di quanto non si creda. Seguite questo facile manuale e creerete le citazioni più rebloggate di sempre!

Ispirato alle ragazzine di Tumblr e alle loro citazioni commuoventi.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come diventare i grandi aforisti del 2014: manuale pronto per l'uso.
 




E’ inutile che continuate a nasconderlo: il sogno nel cassetto e nel blog di ogni ragazzina di Tumblr che si rispetti è quello di diventare una grande aforista, cioè una scrittrice conosciuta per i suoi aforismi. Non trovate magnifico l’idea di essere citati su aforismi.net e di essere un punto di riferimento per tutte le altre Tumblrgirls, che vi citeranno e vi imiteranno e vi considereranno la loro idola?
Fortunatamente per voi, nel 2014 scrivere qualcosa che sembri poetico è molto più facile di quanto non si creda. Seguite questo facile manuale e creerete le citazioni più rebloggate di sempre!
 
Introduzione: lo scopo. Dobbiamo aver chiaro innanzitutto lo scopo che ci prefiggiamo: raggiungere la popolarità di Ciuffo Biondo. Questo fine giustificherà qualunque mezzo utilizzeremo, in barba a chiunque ci offenderà. Mireremo perciò a quello che da ora in poi chiamerò effetto casino: metteremo insieme molte parole in un ordine particolare e simil-poetico, in modo da non comunicare assolutamente niente di sensato ma da dare l’impressione di essere stati illuminati da tutte le nove muse messe insieme.
 
Passo 1: innanzitutto bisogna decidere di che cosa parlare. La regola fondamentale, che dovete sempre tenere presente, è: mai parlare di cagate. Mai. Le sciocchezze vengono sempre snobbate come inutili e banali, che chiunque potrebbe scrivere. Bisogna sempre parlare di grandi questioni: amore, amicizia, guerra, sesso, matrimoni gay, facebook, Dio, bestemmie, seconda guerra mondiale, aborti, autolesionismo, anoressia, bulimia, malattie mentali di vario genere. E soprattutto, ricordate: mai, e dico mai, abbassarsi a parlare di cose che si conoscono. È troppo sensato per essere socialmente accettato.
 
Passo 2: è ora di creare la citazione. Non lasciatevi ingannare dalla parola scrittrice: nel 2014, per essere ricordati, non vi serve la grande padronanza lessicale che invece era fondamentale in passato. Dimenticate i vocabolari e scordatevi le regole grammaticali: ci saranno sempre le scuse della licenza poetica e del desiderio di far capire a tutti quello che volevate dire da sfornare quando sarete accusati di analfabetismo. L’importante è che sappiate smanettare su una tastiera e aprire Word o un post di blog su Tumblr: il resto verrà da sé.
 
Passo 3: Veniamo ora alla creazione della citazione vera e propria. Innanzitutto, aprite un qualunque programma per la scrittura – anche quello delle note per il cellulare va bene – e pensate a due contrari che appartengono alle grandi questioni citate al passo 1, anche banalissimi. A questo punto, accoppiateli con la congiunzione e. Ad esempio: ti amo e ti odio. Non pensate al fatto che probabilmente centinaia di scrittori e poeti bravissimi prima di voi abbiano approfondito questi concetti che ora voi state accoppiando in modo assolutamente casuale; in realtà non è affatto vero. È solo fuffa che i criticoni propinano a voi promesse della letteratura per convincervi a desistere, dato che sono invidiosi della vostra magistrale bravura.
 
Passo 4: ora, passate in rassegna tutte le congiunzioni che conoscete (o cercatele su internet, se non ne conoscete neanche una) e riscrivete la citazione tante volte, sostituendo ogni volta la e che avete usato prima con una nuova congiunzione. Non utilizzate soltanto congiunzioni coordinanti: se instaurate un rapporto causa/effetto tra due parole, potrete poi riscriverle invertendone l’ordine, in modo da dare un piacevole effetto casino alla vostra frase. Ad esempio: ti amo e ti odio, ti amo per odiarti e ti odio per amarti, ti amo perché ti odio e ti odio perché ti amo.
 
Passo 5 FACOLTATIVO: inserite qualche punto di sospensione qua e là, a casaccio. Ad esempio: ti amo e … ti odio, ti … amo per … odiarti e ti odio … per amarti, ti amo … perché ti odio e ti odio … perché ti amo. Io ne ho inseriti sempre tre alla volta, ma non è necessario seguire questa regola: potete anche metterne uno, due, quattro o ventisette alla volta.
 
Passo 6 FACOLTATIVO: per ingigantire ancora di più il potere retorico della vostra citazione, potete andare a capo ogni volta che una vostra frase ricomincia con le stesse parole della precedente. Se poi riuscite persino a creare una parallelismo o un chiasmo, siete veramente delle promesse ragazze Tumblr. Ad esempio:
 
Ti amo.
Ti amo e ti odio.
Ti amo perché ti odio.
Ti amo per odiarti.
Ti odio.
Ti odio e ti amo.
Ti odio perché ti amo.
Ti odio per amarti.
Perché io ti amo e ti odio.
Ma ti odio perché ti amo.
Amandoti, ti odio.
Odiandoti, ti amo.
 
Passo 7: ora potete aggiungere all’inizio, alla fine o ad entrambe le parti una di queste opzioni:
  • Una bestemmia a caso.
  • Questa sono io.
  • Prendimi così come sono.
  • Un’imprecazione a caso.
Potete anche usare una combinazione delle tre.
 
A questo punto, l’esempio diventa:
 
Cazzo.
Ti amo.
Ti amo e ti odio.
Ti amo perché ti odio.
Ti amo per odiarti.
Ti odio.
Ti odio e ti amo.
Ti odio perché ti amo.
Ti odio per amarti.
Perché io ti amo e ti odio.
Ma ti odio perché ti amo.
Amandoti, ti odio.
Odiandoti, ti amo.
Questa sono io.
Prendimi così come sono, perché non cambierò mai.
Porca puttana, me.
 
Passo 8: la citazione è quasi terminata. Basta soltanto dire chi l’ha detta. Ricordate la grande regola: mai dire che siete stati voi a crearla, e soprattutto mai rivelare il segreto che avete solo messo insieme qualche parola a caso. Bisogna sempre dire che è stato qualcuno di famoso, magari un aforista, un poeta, un cantante rap o un presunto tale. I più gettonati sono Oscar Wilde, Winston Churchill, Guè Pequeno, Fedez, Alessandro Baricco, Fabio Volo e Charles Bukowski (per quest’ultimo, potete anche mescolare le lettere del cognome come più vi piace, dato che ormai nessuno sa come si scriva veramente).
 
Passo 9: non rileggete mai la citazione. Potrebbe venirvi il dubbio di non star creando qualcosa che valga la pena scrivere. Non ci pensate neanche per un momento – e con l’allenamento, non vi passerà più per la testa –: più la citazione non ha senso, più sarà apprezzata, perché è, o deve sembrare, sintomo di una grande ispirazione divina.
 
Passo 10: ora non dovete far altro che pubblicizzare la vostra citazione. Avete molti modi:
  • Create una falsa conversazione per iPhone in cui parlate ad una persona cara, meglio se morta, e dentro al cui messaggio inserite la vostra citazione. Non preoccupatevi di contestualizzarla: basta che la scriviate e che firmiate la foto. Non vorrete mica che ve la rubino?
  • Variante della precedente: non è necessario che voi conosciate la persona cara a cui scrivete. Potete anche inventarvi una persona a caso, con cui fingerete di avere avuto grandi rapporti. Ad esempio, un fidanzato in coma perché è stato schiacciato da un camion mentre salvava una bambina di tre anni da uno stupratore di cinquant’anni terrorista può andare benissimo per il nostro caso.
  • Scrivetela in un post di Tumblr, e rebloggatelo venticinque volte.
  • Mettetela come didascalia ad una foto in riva al mare in cui sorridete e mostrate le vostre dotazioni di tette e culo. Ricordate che anche in questo caso la regola fondamentale è che la foto non deve c’entrare assolutamente niente con l’argomento della citazione: se ad esempio state sorridendo, assicuratevi di mettere una frase deprimente in cui dite di versare lacrime su lacrime. In questo modo,l’effetto casino che cerchiamo verrà ancora più amplificato.
  • Scrivetela come descrizione provvisoria o come stato in tutti i profili di social network che avete.
  • Trasformatela in immagine, caricatela su un sito di hosting e pubblicizzate il link dell’immagine ovunque potete.
 
E qualunque altro metodo vi venga in mente, e poi …
 
Passo 11: … ricominciate!



*Angolino autrice*
Okay, non è propriamente quel che si dice sensato, ma facciamo finta che lo sia.
Non offendetevi, ragazzine Tumblr, perché ho detto esattamente ciò che fate voi.
Questo testo è già stato pubblicato sul mio blog (http://sylviagreenwriter.tumblr.com/), ed era solo per farvelo sapere e per non essere accusata di copiatura a me stessa. Anche se in realtà non mi caga nessuno sul blog, quindi posso dire tutte le cagate che mi saltano in testa, perché tanto non succede assolutamente niente.
E niente. Addio!

 
   
 
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