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Autore: sfiorisci    30/05/2014    11 recensioni
Insomma, tutti vorrebbero baciare il maschio perfetto, quello biondo, dagli occhi azzurri, palestrato... o forse no?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sì al cervello e no ai muscoli, ovvero invertiamo gli stereotipi

 
Il maschio − sì, quello con l’articolo determinativo davanti, il classico tipo biondo, alto, muscoloso e occhi azzurri, avete capito, no? – osserva orgoglioso le sue conquiste dalla sua magnifica postazione, il sedile centrale dell’ultima fila dell’autobus. Ah, quanta fatica ha fatto per arrivare fin lì! Si ricorda di quando, in primo superiore, era solo un bambino grassoccio che ammirava coloro che sedevano sull’ambito trono, che fighi che erano quei re!
Per arrivarci anche lui ha dovuto andare in palestra, fare scorte di frasi romantiche e, ovviamente limonare con tutte le ragazze della scuola, dalla prima all’ultima, anche con quelle cesse.
Si ricorda della biondina con l’apparecchio, la prima, poi c’era quella con l’alito pesante – lasciata dopo due giorni che stavano insieme – quella figa dalle tette grosse, quella con cui aveva perso la verginità e quella che si era rifiutata di farlo con lui.
Ora riesce a riconoscerle semplicemente osservando le loro teste e si sente come un vero re mentre controlla i suoi sudditi. Il maschio, però, si è lasciato sfuggire una preda, seduta sul sedile davanti, quello appena dietro l’autista: ha la testa appoggiata al finestrino e probabilmente le cuffiette alle orecchie.
Il maschio non perde l’occasione di accrescere la sua popolarità e, non vedendo nessuno accanto a lei, fa uno scatto fulmineo e la ammalia con il suo sorriso scintillante numero tre, quello che fa concorrenza con i fanali delle auto, ottenuto con almeno cento lavaggi di un dentifricio che non può essere nominato per evitare pubblicità occulta.
La ragazza, sorpresa, impaurita e accecata dallo strano tipo che le si è seduto accanto, si copre gli occhi, cercando di capire cosa quel coglio…ehm, povero stupido voglia da lei. Osserva il suo viso e, dopo un po’, gli passa pure la mano davanti alla faccia, per paura che si sia fissato in quel modo e non si muova più.
«Tutto bene?» chiede schioccandogli le dita davanti agli occhi.
«Ovvio bambola» risponde lui, sfoderando il sorriso adatto per quella frase, il numero venticinque.
«Bene» dice la ragazza e, convinta che il tizio sia un completo ritardato, infila nuovamente le cuffie nelle orecchie e lo ignora.
Dopo un tempo che il maschio ritiene sufficiente – ovvero quando la sua mascella sta per slogarsi – decide di avviare una conversazione con la ragazza.
«Guarda» le dice togliendole le cuffie e mostrandole i muscoli come se fosse ad una gara di culturismo. La ragazza non capisce e gli lancia uno sguardo confuso che però il nostro maschio – che, ahimè, non ha molto cervello – mal interpreta e si porge in avanti per baciare le labbra di lei, ricevendo però uno schiaffo in pieno viso.
«Che fai?» chiede offeso ritraendosi di colpo e massaggiandosi una guancia.
«Tu che fai, maiale. Che cazzo vuoi?» chiede la ragazza, in maniera molto fine.
«Perché non mi baci? Sono bello, alto, muscoloso e ho gli occhi azzurri, tutte vogliono baciarmi!» commenta indignato.
«Perché sei stupido e non bacio le persone senza cervello» afferma la ragazza dandogli uno spintone e scendendo dall’autobus, anche se non è quella la sua fermata: ha appena deciso che d’ora in avanti andrà a piedi, altrimenti potrebbe incontrare altri tizi del genere.
Dal canto suo il maschio continua a massaggiarsi la guancia, su cui ormai è stampata l’impronta di cinque dita, continuando a chiedersi perché il suo personal trainer non gli avesse mai parlato del cervello: a saperlo, in palestra avrebbe allenato anche quello!

 



Ebbene sì, con questa falsh-fic torno nelle storie comiche. Era un'idea che mi frullava in mente già da un po' di tempo, ispirata ad un fatto realmente accaduto e che io, ovviamente, ho leggermente modificato.
Generalmente odio gli stereotipi e non capisco perché ci sia quello del tizio bello e stupido che debba sempre innamorarsi della sfigata di turno, così ho provato ad invertire i ruoli in chiave comica e questo è stato il risultato.
Spero che questa breve storia vi sia piaciuta e vi abbia fatto ridere, commenti e critiche sono ben accetti :D

Francesca.
   
 
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