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Autore: Audrien    02/06/2014    9 recensioni
Storia ambientata nell'estate dopo il 5° anno del trio.
Tratto dal primo capitolo: -Abbraccio?- propose Fred aprendo le braccia. Hermione lo guardò con un sopracciglio alzato, ma poi sorrise e lo strinse all'altezza della vita, con l'orecchio appoggiato sul suo petto sentiva i battiti del suo cuore. La testa aveva smesso di girare.
Dal capitolo 11:
–Ho bisogno di parlarti.- annunciò quando Molly uscì fuori in giardino per posare degli utensili.
-Credo che tu abbia già detto abbastanza.-
La ragazza restò a guardarlo mentre si portava il pollice tra le labbra e leccava un po’ di marmellata rimasta attaccata al polpastrello. Arrossì, lui lo notò e le fece l’occhiolino. –Vuoi favorire anche tu, Granger?- indicandosi il dito.
-No, grazie. Weasley.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Erano passate due settimane dalla fine del quinto anno scolastico per Harry Ron ed Hermione e adesso si trovavano tutti e tre alla tana. Hermione era intenta a leggere un libro come suo solito, seduta a gambe incrociate sul letto nella stanza che condivideva con Ginny, che non trovando nient'altro da fare cercava di imitarla, sbuffando ogni tanto. Harry e Ron giocavano agli scacchi dei maghi sulla scrivania delle ragazze, esultando ogni volta che uno mangiava le pedine dell'altro, come: "Sììì!! Puoi solo raccogliere i tuoi pezzi andati Harry!" oppure "Guarda che mossa! La tua pedina è rimasta di sasso" seguito da una risata fragorosa.
-Ma insomma quanto baccano! Perché non ve ne andate nella vostra stanza a giocare con questi stupidi scacchi?! - sbottò Hermione seccata. Ginny sollevò lo sguardo sollevata che finalmente qualcuno avesse preso parola. Ron stava per protestare quando... CRACK! Fred e George comparvero nella piccola stanza facendola sembrare piena.
-Qualcuno ha detto baccano?- dissero all'unisono i gemelli. Hermione alzò gli occhi al cielo e rassegnata chiuse di scatto il libro poggiandolo sul comodino.
-Andiamo Herm è estate, niente più studio dovresti essere contenta e divertirti!- disse George subito prima di scoppiare in una risata fragorosa che contagiò anche gli altri ragazzi. Lei rivolse loro un'occhiataccia stile Molly.                      
-Allora! A chi va una bella partitella a Quidditch?- chiese Fred radioso, e subito Harry e Ron misero da parte la scacchiera  urlando entusiasti -Io!- e insieme andarono a prendere i loro manici di scopa. -Ci sono anch'io- esclamò Ginny gettando per aria il libro di Hermione, che lì seguì sconcertata dalla poca delicatezza dell'amica. Si allenarono per tutto il pomeriggio finché la signora Weasley li chiamò a tavola per la cena; Hermione era stata ad osservare e, quando i ragazzi iniziavano a scaldarsi per un fallo commesso, aveva fatto anche da arbitro. Si era divertita comunque, infatti stavano ancora tutti ridendo per una strana parata di Ron, fatta con la mano sinistra mentre era appeso alla scopa solo con una strana angolazione del suo piede destro. I ragazzi si avviarono per primi verso casa e le due ragazze gli stavano dietro quando Fred rallentò il passo per procedere con loro. Passò un braccio intorno alle spalle di Hermione e lei sussultò, girò la testa per guardarlo e quando si accorse che non stava sorridendo si meravigliò.
-Allora! Ho saputo che ti piace un Wealsley!-. La ragazza si costrinse a non arrossire, rivolse uno sguardo veloce all'amica alla sua sinistra e si sentì in qualche modo confortata quando vide che era sorpresa quanto lei.
-P-perché questa d-domanda?- chiese balbettando.
-Per il sinistro floscio di Merlino, Hermione Granger che balbetta!- rispose sorridendo -Semplice curiosità comunque, allora è vero?- aggiunse poi, serio.
-Va' al diavolo Fred- disse Hermione togliendosi dalle spalle il braccio di lui e avanzando a grandi passi per la strada rimasta. Fratello e sorella si fermarono e lei gli chiese il perché di quella domanda, ma lui si limitò a guardarla senza sorridere, e sempre senza sorridere percorse il tratto restante di strada come Hermione. Ginny scosse la testa pensando che su sei dei fratelli che aveva non ce ne fosse uno normale. 
La cena fu stranamente breve (per gli standard della famiglia Weasley), Hermione evitava di parlare con i Weasley e si concentrava su Harry, facendo congetture su quale sarebbe stata la prossima mossa di Voldemort.
-Non dobbiamo mai smettere di tenere gli occhi aperti Harry, credo che Hogwarts non sia mai stata così pericolosa come lo è adesso, non so se dovresti tornare.- Harry la guardò male. -Hermione, pensi sempre al peggio, vero? Starò benissimo, e poi se non vado a Hogwarts dove resterò? Dai Dursley? Non ci penso proprio, preferisco morire per mano di Voldemort!-
Ron accanto a lui trasalì. -Puoi evitare di dire quel nome? E comunque concordo con te-. Hermione abbassò gli occhi e continuò a mangiare, ricevendo ogni tanto occhiate indagatrici da Ginny.
Una volta mangiato anche il dessert, le due ragazze aiutarono la signora Weasley a pulire. A Hermione girava la testa, e con la scusa di posare una scopa uscì fuori a prendere una boccata d'aria. Si sentì subito meglio annusando quell'odore di erba tagliata che le piaceva tanto, così chiuse gli occhi e iniziò a pensare. Le piaceva Ron, ma non la degnava nemmeno di uno sguardo e quindi cercava di lasciar perdere...ma come faceva Fred a saperlo se l'aveva confidato soltanto a Ginny? Forse lui l'aveva detto per scherzare e lei se l'era presa troppo... 'Si, è così'  si disse. Decise quindi che alla prima occasione gli avrebbe chiesto scusa. A interrompere il flusso dei suoi pensieri fu proprio quest'ultimo, che le urlò nell'orecchio un "Bù", facendola letteralmente saltare e gridare allo stesso tempo. Fred si portò un dito alle labbra sorridenti e disse -Shh! Zitta!- Hermione lo guardò male e cominciò a picchiarlo. Lui non sentiva niente e continuava a sorridere vedendo i suoi sforzi, ad un certo punto però tornò serio e l'abbracciò. Lei si fermò di botto e si irrigidì. -Mi dispiace Hermione, ho fatto lo stupido come al solito-
-Ti riferisci a prima o adesso?- rispose lei acida. Sentì il petto di Fred vibrare e seppe che stava ridendo, così anche lei si concesse un sorrisino e sciogliersi un po'. -Che strano, avevo programmato di chiederti scusa non appena avessi avuto l'occasione e invece ho preso a picchiarti....ma ovviamente non è colpa mia se tu sei uno stupido.- disse Hermione sciogliendosi dall'abbraccio.
-Dai Hermione era solo uno scherzo! E comunque anche io sono venuto qui per chiederti scusa.-
-Per il sinistro floscio di Merlino, sei serio?- chiese lei con un sorrisino, imitando il tono di Fred usato quella mattina, e lui non ci mise molto per tornare a ridere.    
-Allora mi perdoni?- chiese poi.
Hermione guardò il cielo. -Perché ci tieni tanto? Cioè lasci sempre passare tante cose, il mio "perdono" adesso che ti cambia?- disse dopo un lungo istante.      
-Temevo me l'avresti chiesto. La verità è che non lo so. Sei così maledettamente geniale che ho paura della tua probabile vendetta, anche se non sei quel tipo di persona.- rispose lui.
Hermione fece una risatina. -Grazie- disse -ti perdono-. Fred tirò un sospiro di sollievo. -Ma non è detto che io non mi vendichi!- Scoppiarono a ridere entrambi e quando smisero si guardarono a lungo in silenzio e ancora sorridenti.
-Abbraccio?- propose Fred aprendo le braccia. Hermione lo guardò con un sopracciglio alzato, ma poi sorrise e lo strinse all'altezza della vita, con l'orecchio appoggiato sul suo petto sentiva i battiti del suo cuore. La testa aveva smesso di girare.
  
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