Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Angye    03/06/2014    1 recensioni
Non è una poesia per un amore finito. I drammi della vita sono altri, i mostri che incontriamo sul nostro cammino hanno - spesso - volti conosciuti e ci sono tanto vicini da essere parte di noi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi hai rubato l’innocenza,
la purezza dell’infanzia,
l’incanto dell’ingenuo perdono assoluto,
la fede nell’amore puro,
la dolcezza e la grazia,
la fiducia nell’uomo, l’affetto disinteressato.

Mi hai rubato la spensieratezza,
la fanciullezza, età di scoperte,
giorni di sola luce e nessuna paura,
la capacità di sentirmi innocente,
il rispetto per me stessa
la dignità e l’orgoglio.

Mi hai rubato l’essenza,
chi avrei potuto mai essere?,
se altrimenti fosse stata la mia vita,
quanta dolcezza e bontà avrei posseduto,
cuore di cenere, fiele o fiamma,
fanciulla, guerriera o fata?

Mi hai rubato me stessa,
i battiti accelerati del cuore,
spavento e dolore, disperazione,
folle terrore, misto ad amore,
disgusto, rifiuto, disprezzo,
cattivi pensieri, auguri malvagi.

Mi hai rubato il sangue,
trasformata in un mostro d’odio,
preferito è il rimorso per la tua morte
al rimpianto di vita dannata.
Finito il tempo della sottomissione.
Mi hai rubato la vita.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Angye