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Autore: Miss Yuri    04/06/2014    2 recensioni
Gli angeli e gli umani sono in continua lotta tra di loro. Si odiano e la guerra che si è scatenata fra le due fazioni è destinata a continuare per lungo tempo. In questo contesto disastroso, alcuni hanno avuto il coraggio di guardare oltre le apparenze.
~ Kanade/Otonashi ~
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kanade Tachibana, Yuzuru Otonashi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kare no yoko ni tenshi - The angel beside him
 
 
" Otonashi... "
Il ragazzo si ridestò dallo stato di dormiveglia in cui era sprofondato e, per poco, il fucile non gli cadde di mano. Ma la sua voce, oh, era sicuro di averla sentita. Quell’inflessione particolare, così calma e rasserenante, poteva appartenere solo a lei.
" Yuzuru… "
Nell’oscurità vellutata, intravide due intensi bagliori dorati scrutarlo.
Il ragazzo abbassò l’arma con un sorriso sollevato, ma su cui erano presenti i segni dell’ansia provata poco prima. Mosse qualche passo, fremente dall’attesa di una notte quasi insonne.
" Ti ho aspettata, credevo non venissi più. " Disse, il tono di voce che tremava leggermente per l’emozione.
Silenzio dall’altra parte. E poi un sospiro, lieve come un alito di vento.
" Io verrò sempre. "
Il luccichio dei suoi occhi divenne folgorante, rischiarando i lineamenti fini e delicati della ragazza.
Yuzuru lasciò cadere il fucile con un tonfo metallico, correndo ad abbracciarla. La accolse fra le sue braccia, carezzandole i morbidi capelli. Kanade allungò le piccole mani dietro la schiena del rosso, strusciandosi lievemente contro il suo petto, come una civetta bianca.
" Ti ha vista qualcuno venendo qui? " Le chiese, con una velata ansia.
La ragazza alzò un poco il capo, scuotendo piano la testa. " Nessuno. "
Otonashi le carezzò affettuosamente le piccole ali, nascoste sotto i lunghi e fini capelli di lei. Lo faceva spesso, a Kanade piaceva sentire le dita del ragazzo lisciare le piume purissime, quel movimento lento e continuo la rilassava. Per Yuzuru, quella era la cosa più soffice e bellissima che avesse mai toccato. Le ali di un angelo. Per gli angeli, erano sia il loro punto di forza che la loro più grande debolezza. Se venivano strappate, la maggior parte dei loro poteri spariva con esse. E la totale tranquillità con cui Kanade lo lasciava compiere quel gesto simboleggiava la fiducia che nutriva in lui, in quel dolce ragazzo, dalle calde iridi del colore del cielo al crepuscolo.
Il rosso la baciò in fronte, abbassandosi un poco per riuscire a guardarla negli occhi. Rispetto alla maggior parte degli angeli, che avevano pressoché le stesse dimensioni di un uomo normale, Kanade era davvero minuta, quasi come una bambina e questo contribuiva a farla apparire ancora più innocente.
" Non dovresti girare vestita così. Se non incontrassi me, ma qualche membro del Battaglione, non esiterebbe ad attaccarti e a chiamare rinforzi. " Le disse preoccupato, riferendosi alla tunica di un bianco accecante e senza spalline che la ragazza indossava. Non voleva che qualcuno come Shiina, o Noda, o persino una semplice recluta come Ōyama la ferisse gravemente. Sapeva quale trattamento riservasse Yurippe agli angeli che catturavano come prigionieri. Al solo terribile pensiero di veder soffrire la sua Kanade, gli venne una fitta al cuore.
Lei annuì, sbattendo i grandi occhioni dorati.
" Ma tutti i miei vestiti sono più o meno così. " Ribatté, sollevando leggermente un lembo della veste.
" Non importa. Ruberò una divisa e la darò a te. Così limiteremo i rischi d’ora in poi. " Rispose, sorridendo affettuoso mentre passava una mano sui suoi capelli.
L’albina accennò un timido sorriso e Yuzuru la prese in braccio, per portarla in un luogo più appartato e meno in vista, cosicché potessero passare del tempo assieme, senza doversi sempre guardare le spalle. Otonashi amava troppo Kanade e la voleva proteggere ad ogni costo, anche se tecnicamente in lei avrebbe dovuto vedere solo una nemica da combattere. Ma loro due rappresentavano l’eccezione alla regola, la perfetta coesistenza tra umani ed esseri sovrannaturali: lei, il sole del mattino, lui, il sole del tramonto. Si fidavano l’uno dell’altra e quelle visite segrete durante la notte erano gli unici momenti che potevano trascorrere come amanti e non come soldati di due opposte fazioni. Yuzuru avrebbe voluto molto di più e sapeva che anche lei era dello stessa opinione. Ma, purtroppo, dovevano accontentarsi di pochi minuti, per poi attendere la prossima visita per giorni interi, che dovevano dedicare ai rispettivi compagni d’arme e alle battaglie estenuanti. Lui non ne poteva più di condurre una vita del genere, voleva solo che tutto finisse. Parecchie volte aveva pensato di proporre a Kanade di scappare via insieme, ma mille interrogativi si sommavano nella sua testa, rendendo difficile il realizzarsi di un simile pensiero. E sempre accantonava quell’idea, ma mai del tutto.
Avevano raggiunto l’ultimo piano di uno degli edifici secondari del fortino e, lì, Otonashi aveva posato l’albina sul freddo pavimento, per poi sedersi di fianco a lei, scaldandola.
La piccola mano di Kanade cercò quella del ragazzo e si intrecciarono morbidamente, mentre il rosso la attirava a sé con dolcezza e le avvolgeva un braccio intorno alla spalla.
Rimasero così uniti per i minuti seguenti, condividendo i loro sentimenti nel buio e nel silenzio, rotto solo dal lieve rumore dei loro respiri e da qualche sporadico scricchiolio della struttura. Quelli erano i momenti che facevano dimenticare ad Otonashi il peso della guerra, delle perdite e delle fatiche, ogni volta era come entrare in una sorgente trasparente e uscirne lavato dai mali. Il suo essere si annullava completamente e sentiva che avrebbe potuto prendere per la mano Kanade e spiccare il volo insieme a lei. Sempre più in alto, sempre più lontano e sempre più libero, anche lui con le ali forti di un angelo a guidarlo fra le correnti d'aria e le nuvole di zucchero.
Come ogni volta, la magia creata dal loro amore era destinata a non durare. A parlare per prima fu Kanade che, mormorando piano, gli disse che doveva tornare indietro.
Yuzuru sentì il rammarico impossessarsi di lui.
" Devi proprio? " Chiese, come se la stesse supplicando di non lasciarlo.
La ragazza annuì, sciogliendo l’intreccio perfetto delle loro dita.
" Mi dispiace. " Si scusò, la sua voce assunse quasi un tono triste. Kanade non mostrava mai le sue emozioni in modo evidente, ma il ragazzo aveva imparato a decifrare il suo linguaggio, fatto più di piccoli gesti che di parole.
Otonashi si sforzò di sorridere per mostrarsi tranquillo.
" Non è colpa tua. Non pensarlo per un solo secondo. " La rassicurò, abbracciandola forte.
L’albina si puntellò sulle ginocchia, così da arrivare all’altezza degli occhi dalla particolare sfumatura arancione del ragazzo.
Delicatamente, gli prese il viso tra le mani e poggiò le labbra sottili sulle sue.
Yuzuru abbassò le palpebre, sorridendo vagamente, posandole una mano sulla guancia.
Separandosi, il rosso le diede un ultimo buffetto sulla fronte, prima di aiutarla ad alzarsi e spazzare via la polvere dalla tunica.
Uscirono sul tetto dell’edificio, di nuovo nella brezza della notte e sotto le innumerevoli stelle.
" Kanade… "
Lei si voltò.
“ Fai… attenzione quando torni a casa. "
L’albina fece sì con la testa, lasciando la mano di Yuzuru con riluttanza.
Otonashi la seguì con lo sguardo mentre si avvicinava al bordo del terrazzo. Sulla sua schiena, le ali crebbero così da adattarsi al volo. Le sue piume bianche splendevano argentate sotto la luce della luna, davanti a quella visione restava ogni volta incantato.
" Yuzuru… " Lo chiamò, cominciando a sbattere lentamente le ali per sgranchirle. " Arrivederci, Yuzuru. "
" Arrivederci, Kanade. " Rispose prontamente, con gli occhi lucidi.
Kanade, a quel punto, spiccava sempre il volo verso quell'immensa volta scura, diventando parte degli astri luminosi. E, come ogni notte, Yuzuru stava ad osservare fino a che la sagoma della ragazza non spariva del tutto, sentendosi più vuoto e più vincolato alla terra su cui camminava. Ma il suo cuore, il suo amore, restava sempre con lei, seguendola anche al di là di quei cieli lontani.


Note
Ciao a tutti!
Spero che abbiate gradito questo mio piccolo esperimento che mi frullava per la testa da un po'.
Ho voluto essere un pochino originale questa volta e ce l'ho messa tutta per scrivere una KanadexOtonashi diversa dal solito e, come avrete capito, è ambientata in un universo alternativo alla serie principale. Qui angeli e umani combattono, in una vera e propria guerra ( non come nell'anime, insomma ). Il luogo in cui è ambientata questa One shot è, appunto, una delle basi principali del Battaglione degli umani ( di cui ho voluto mantenere il nome ). 
In futuro, potrebbe diventare una long, ma per il momento la pubblico come One shot.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se ci sono degli errori. Provvederò a correggerli subito.
Baci!

Miss Yuri
  
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