LA SOFFERENZA DI
NARUTO
Capitolo1: L’odio verso Naruto
Un nuovo giorno era
sorto a Konoha e Naruto,
non avendo impegni per quella mattina, decise di andare a fare una passeggiata,
nella speranza di trovare qualcosa di meglio da fare. Girava per le strade del
villaggio e come al solito notò che la gente lo guardava con disprezzo e si richiudeva
in casa al suo passaggio.
Naruto: “ sempre la stessa storia” –pensò-
Decise di andare al
parco. Si recava lì spesso, lontano dagli sguardi ostili della gente, lontano
da tutto quell’odio che era peggio di una pugnalata al cuore. Quella mattina al
parco però, c’erano alcuni bambini che
giocavano a rincorrersi e Naruto per non dar fastidio
ai loro genitori si mise su una panchina isolata a guardare la scena.
I bambini continuavano a rincorrersi finchè uno di loro non cadde e si fece male. Naruto si alzò per
aiutare quel bambino.
Nar: ehi piccolo! Tutto bene?
Bimbo: sigh! Fa tanto male!
Nar: ah è solo una piccola sbucciatura, passerà
in fretta, ma se rimani qui a piangere non potrai giocare con i tuoi amichetti
e …
…: cosa stai
facendo al mio bambino? –gli gridò la mamma del piccolo-
Naruto non rispose, sapeva che era inutile.
…: guarda cosa gli
hai fatto!
Bimbo: mamma io…
…: è stato questo
mostro a farti del male? Non ti devi mai più avvicinare a lui! Allontaniamoci
che è meglio!
Naruto guardava la donna con disprezzo, ma non
potendo fare niente se ne andò a testa bassa, ma qualcuno aveva assistito alla
scena. Naruto decise di tornarsene a casa,
inizialmente camminando, poi più pensava a quello che era successo più la
rabbia cresceva in lui e cominciò a correre, senza guardare dove andava,
infatti andò a sbattere contro una persona.
…: ahi! Naruto! sei il solito distratto!
Nar: scusami, nonna Tsunade!
Tsu: -vedendo che piangeva- cosa ti è successo Naruto?
…: Hokage- sama state bene?
…: se succede
qualcosa c’è sempre di mezzo lui!
…: cosa volevi fare
al 5° Hokage mostro? Eh? Rispondi!
La gente del
villaggio cominciò a rimproverarlo e a lanciargli insulti.
Tsu: FINITELA!
…: ma hokage-sama lui…
Tsu: dovreste vergognarvi! Come vi permettete di
dire queste cattiverie a un ragazzo? Che si è sacrificato per salvarvi tutti? Lo considerate tutti un mostro, ma i veri
mostri qui siete voi! Se foste voi al suo posto come vi sentireste eh? Mi
vergogno di essere capo di un villaggio che ha così poco rispetto per gli
altri. -Detto questo si girò verso Naruto- Naruto io…uhm? dove sei?
Shizune: è scappato via signorina!
Tsu: oh accidenti! Shizuna
tu porta i documenti al villaggio io vado a parlare con Naruto!
– si mise a correre nella speranza di raggiungerlo, ma non ci riuscì.
…: Hokage-sama come mai tutta sta fretta? –chiese una figura
che si trovava su un albero a leggere uno dei libri scritti da Jiraya-
Tsu: ah Kakashi! Hai
visto Naruto?
Kak: si! si stava dirigendo verso casa sua
perché?
Tsuande gli racconta l’accaduto.
Kak: capisco! Lascia che vada a parlarci io!
tanto dovrei andare da lui a informarlo di un’altra cosa!
Tsu: d’accordo! Mi fido di te!
Naruto nel suo appartamento era fuori di se. Non ci
vedeva più dalla rabbia, tanto che i suoi occhi erano diventati rosso sangue.
Si mise davanti allo specchio per capire cosa la gente vedesse in lui.
Inizialmente vide se stesso, ma improvvisamente la sua immagine cambiò in kyuubi.
Nar: stupida volpe! È tutta colpa tua! –diede un
pugno allo specchio-
Kak: Naruto è
permesso?-disse affacciandosi dalla finestra della camera di Naruto-
Naruto lo guardò con un certo disprezzo negli
occhi, ma kakashi non ne fu sorpreso.
Kak: -accorgendosi dello specchio rotto- cosa è
successo qui? –entrò nella camera- hai litigato col tuo riflesso?
Naruto non avendo voglia di scherzare ed essendo
fuori di se cercò di colpire anche Kakashi, il quale
fermò il suo pugno come niente.
Kakashi: guarda un po’ la tua mano! Dovresti
disinfettarla e bendarla, sperando che non ci siano schegge di vetro. Ok, che
hai voglia di sfogarti, ma era il caso di prendersela con lo specchio e con me
che non centriamo?
Nar: perché io? non ho nessuna colpa eppure
tutti mi trattate peggio dell’immondizia! –disse gridando-
Kak: so quello che è successo, Tsunade me ne ha parlato!
Nar: e allora? Cosa cambia? Niente di quello che
mi potrà dire lei e la vecchia, potrà cambiare ciò che provo!
Kak: so che è difficile, ma…
Nar: cosa ne sa lei? Uhm? …non sa niente di
cosa si provi a sentirsi chiamare mostro ogni giorno della propria vita e a
vivere in perfetta solitudine, fatta eccezione per kyuubi
che non fa altro che ripetermi di farla uscire e di vendicarmi di tutte le
accuse che subisco! Niente! non sa assolutamente niente –incominciano a uscire
delle lacrime-
Kak: è vero non so cosa vuol dire, ma non tutti
ti consideriamo un mostro, questo lo sai vero?
Nar: e chi sarebbero?
Kak: i tuoi compagni, tsunade,
Iruka, jiraya e io!
Nar: … –
continuando a guardarlo storto- tsè! i miei compagni
non fanno altro che dirmi che sono irritante e una testa quadra. Il rispetto di
Tsunade me lo sono guadagnato solo rimettendoci quasi
la vita, Jiraya l’ho dovuto pregare in ginocchio
perché mi allenasse perché non mi voleva, lei invece gli importa solo di Sasuke! Quindi come vede…nessuno
mi vuole!
Kak: hai qualcosa da ridire anche su Iruka?
Nar: …
Kak: bene, visto che al momento non sei in grado
di ragionare ti lascio stare. Ah…ero venuto per questo…domani mattina alle 7 c’è l’allenamento, se sei
ancora arrabbiato non venire, non vogliamo che nessuno si faccia male! – se ne
andò-