Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: marfangirlomg    07/06/2014    4 recensioni
"Continuo a rivolgermi a te come se fossi ancora al mio fianco, come se non fossi volato via quel 23 giugno 2018. Sono passati quasi sei mesi. Non riesco a rassegnarmi. Ti sento ancora presente."
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Prima di cominciare a leggere aprite questo link*
*
https://www.youtube.com/watch?v=zR7KErA5bqY *

 
19/12/2018
Ehi Harry, come va? A me uno schifo.
No, non va bene, ricomincio.
 Ehi Harry, sai che cosa c'è? Da quando non ci sei più va tutto male, e poi bene, e poi di nuovo male.
Nah neanche così va bene. In realtà non va bene niente, neanche quello che scrivo, neanche l'aria che respiro.

Continuo a rivolgermi a te come se fossi ancora al mio fianco, come se non fossi volato via quel 23 giugno 2018. Sono passati quasi sei mesi. Non riesco a rassegnarmi. Ti sento ancora presente.

Sai una cosa? In questa lettera posso scrivere tutto quello che voglio, tanto nessuno la leggerà, o almeno spero.

C'è ancora la tua chitarra sul nostro letto, non ho voluto toglierla, ma penso che nemmeno tu lo voglia. Secondo me non volevi nemmeno morire, eppure è successo.
Neanche io vorrei morire dentro, eppure il dolore mi mangia come fa un verme con la mela, mangia tutto l'interno lasciando l'esterno intatto. Quasi.  Ho perso più di venti chili da quando non ci sei più, il mio viso non è altro che uno scheletro con uno strato sottile, molto sottile, di pelle. I jeans che comprammo insieme (quelli chiari con il cavallo basso, ricordi?) ormai sono troppo larghi, ma li metto sempre ogni tanto, per ricordare quella giornata fantastica, per ricordare il profumo del bucato che facevamo insieme, per ricordarti, semplicemente.

Ricordi quando mi presentasti a tua madre? Ero agitatissimo, sudavo freddo, ma tu facevi di tutto per farmi tranquillizzare. Alla fine andò tutto bene.
L’ho incontrata di nuovo, Anne Cox, la tua dolce madre. Gli assomigli tanto, sai? Quando l’ho vista in Chiesa per il tuo funerale ci siamo abbracciati e abbiamo pianto insieme, penso che nessuno stesse come noi due. E’ stato terribile ma mi ha aiutato. Mi ha fatto capire che non sono solo. Ha detto che se avessi bisogno di aiuto non dovrei esitare a chiedere, ma non voglio disturbare. E poi c’è solo una cosa di cui necessito ininterrottamente. Te. Mi manchi sempre, ogni secondo, minuto, ora di più. Mi manchi come l’aria, come il sole che non riscalda più Londra da tanto tempo. Mi manchi come puoi mancare solamente tu. Voglio ricordarti sempre con un sorriso.

Ma che senso ha cercare di ricordarti se la tua immagine non mi lascia solo un attimo? Ogni volta mi alzo nel cuore della notte, perché sento il tuo respiro sul mio collo, mi sembra di averti accanto. Allora comincio a piangere e non dormo più. Ma poi, pensandoci, neanche prima di sentirti dormo. Passo la notte a pensare e a leggere.

Poi la mattina arrivano Niall e Barbara, e mi portano la cioccolata calda e una brioche. Come immaginerai, non li assaggio neppure. Loro sono preoccupati per me. Una volta Niall ha anche pianto, è andato in bagno a farlo, ma l’ho sentito. Ho fatto finta di niente.

Sai cosa ho scoperto? Che delle volte ti sono più vicine delle persone che non hanno il tuo sangue rispetto ai tuoi parenti. La mia matrigna e il mio fratellastro vengono sempre a casa, mentre mio padre è venuto a trovarmi solo per le feste, poi è partito per New York. Barbara e Niall sono speciali. Sono sicuro che quando moriranno le loro anime saranno talmente leggere da non passare neanche per il purgatorio, proprio com’è successo a te, credo. Di loro sarò sicuro perché li aspetterò a braccia aperte, sempre se finisco in Paradiso.

Ho paura di non riuscirci, se mi tolgo la vita. Quello di privarsi di questa “grande cosa” che è la vita è un grave peccato e di sicuro, per questo, finirò all’Inferno. Ho davvero tanta paura, perché all’Inferno non ci saranno i tuoi occhi verde smeraldo ad aspettarmi, non ci sarà il tuo grande sorriso. Quello capace di mettere i brividi anche nella giornata più calda. Non ci sarai tu.

C’è una grande piccola cosa per la quale soffro ancora. Non ho avuto il coraggio di vedere il tuo corpo dopo l’incidente, dopo la tua morte. Avrei voluto stringerti la mano un’ultima volta, baciare quelle tue labbra che parevano velluto. Ah quanto mi manchi. Mi manca tutto di te: il tuo disordine, il tuo non volerti alzare la mattina, la puzza dei tuoi calzini (ehi, sei riuscito a farmi sorridere, complimenti.), la tua voglia di vivere, il tuo sorriso smagliante, la tua maledetta voglia di farmi ingelosire (sapendo che dopo un tuo abbraccio ti avrei perdonato), quella maledetta calcagna di fans che seguivano gli One Direction solo per te (le odiavo quelle, ma tu le amavi; dicevi che non potevano arrivare a capire quanto grande fosse la mia bellezza.), i tuoi vestiti sempre buttati sulla poltrona della camera o sul lavandino del bagno, il tuo profumo. Ah quanto lo amavo amo.

Scusa se sto bagnando questa lettera con le mie lacrime, cerco di fare il più veloce possibile, ma ho troppo da dirti e sarei ancora all’inizio. Dopo, sulla busta spruzzerò un po’ di Hugo Boss, il tuo profumo preferito.

Come ho scritto sopra, sul nostro letto c’è ancora la tua chitarra. Sì, è ancora lì e non ho avuto il coraggio di spostarla neanche per fare il letto. Infatti, ho cambiato stanza, ora dormo sul letto a una piazza, anche se sembra sempre troppo largo, troppo infinito, senza di te; senza te che prendi una piazza e mezzo lasciandomi solo un piccolo angolino; lo facevi perché nel sonno ti muovevi sempre, chissà che sognavi, non ho mai avuto modo di chiedertelo, mi perdevo sempre nei tuoi occhi quando ti svegliavi. Ora il mondo non avrà più la possibilità di osservarli. Ora il tuo mondo (questo ero per te, me lo dicevi sempre.) non potrà più vederli.

Mi hanno consigliato tutti di andare da una psicologa, ma io non voglio. Piuttosto parlo con mia sorella Lottie, lei mi ha sempre voluto bene, al contrario di “mio padre”.

Mi ha detto che avrei fatto bene a leggere La bambina che salvava i libri. L’ho letto. Ho sofferto tanto, ma nello stesso modo ho capito tanto. Ho capito che nella vita incontrerai sempre momenti critici, penserai che non hai voglia di rialzarti, ma tutto va avanti, la vita non finisce.

L’ho capito, finalmente l’ho capito. Non voglio morire, anche se sarebbe la cosa migliore, ma non voglio farlo.

Continuerò a vivere, per entrambi. Tu lo avresti fatto.

Grazie amore. Grazie a te e alla Ladra di libri l’ho capito.

Ti ricordi la bimba che avevamo adottato? Quella che doveva arrivare? Bene, alla fine è arrivata, ma non ce l’ho fatta a vederla, per il momento l’ho affidata alla mia matrigna, lei è in gamba.

Ho voluto chiamarla Sophie, il nome che volevi darle tu. A un certo punto mi è sembrato il nome più bello sulla faccia della Terra. Lei è bellissima e dolce, ha i capelli rossi e gli occhi verdi, le lentiggini le coprono il piccolo visino, ha un sorriso fantastico, proprio come il papà… (Direi proprio che è un misto tra te e Ed.)

Mi ha detto Barbara che è molto vivace, ma non troppo esuberante. E’ il ritratto della salute, per niente come me. Mi ha mandato una sua foto che metterò insieme a questa lettera e, Ehi, ho avuto un’altra idea, che amerai da matti. Dopo che avrò finito di scriverti chiamerò Barbara e la farò portare qui. Voglio ricominciare a vivere, inizierò da passi piccoli, come fanno i bambini.

Con lei avrà inizio la mia nuova vita, di cui fai ovviamente parte. Voglio tornare a sorridere, voglio respirare l’odore del caffè la mattina, potermi gustare lo spettacolo di un tramonto o l’emozione che può dare la musica.
Pensando alla musica, incredibile quanto mi rispecchi la tua canzone. Don’t let me go. Vero?

Continuo a fare domande a cui non potrai rispondere. Dovrei smettere. O no?

Caro amore mio, non pensare assolutamente che voglia dimenticarti, perché dovresti sapere che è impossibile. Tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata e non posso fare a meno di te.

Ora ti dirò una cosa, non perché voglia sembrare un debole ma perché nella mia proposta di matrimonio avevo pensato di prometterti di non mentirti mai.
Bene, ora ti ho anticipato due cose.
  1. Sì, ti avrei chiesto di sposarmi a giorni, pensavo di farlo il 23 luglio, in onore degli otto anni della band, in onore del giorno in cui la mia vita cambiò per sempre, in meglio.
  2. Non voglio nasconderti niente, perciò te lo dirò. Avevo preso una scatola di pillole e volevo prenderle prima di lanciarmi da questo palazzo. Volevo morire, volevo raggiungerti.
Ma ci ho pensato, non ha senso sprecare la vita, quando tu avresti voluto vivere fino alla vecchiaia.
Mi è difficile scrivere queste cose, non mi sono convinto neanche io fino in fondo.
Ho paura di non riuscire a portare a termine questa mia promessa.

Ora devo finire questa lettera, mi squilla il telefono e magari è Barbara, magari è il mio modo per mantenere la promessa.

Sì, è proprio lei, mi sta parlando della bambina, ha detto che oggi ha letto un intero brano per la prima volta, è un genio.

Ah, non ti ho detto la sua età, ha quasi cinque anni.

Ora finisco, devo chiederle di portarmela, voglio farle conoscere il suo papà, ti prometto che la amerò come amavo te. Non le farò mancare niente.
Ti amo Louis Tomlinson.









 
14/09/2020
Ehi amore, ho ritrovato la lettera che ti ho scritto due anni fa, sono cambiate tante cose nel frattempo. Sophie è cresciuta e si fa sempre più bella. C’è voluto un po’ ma ora mi chiama papà. E’ una bambina adorabile e mi rende sempre più fiero. Le ho insegnato che gli omosessuali sono persone normali e lei ha capito, ma sai una cosa? La situazione nel mondo sta cambiando, le discriminazioni non esistono quasi più.

Ci siamo trasferiti ad Amsterdam, un po’ di aria nuova farà bene sia a me sia a Sophie. Questa città è bellissima e quasi ogni pomeriggio noi due prendiamo la bicicletta e giriamo nella zona. Ho già tolto le rotelle alla bici di Sophie.

Da quando ti ho scritto, sono tornato a essere me stesso, parlare con te mi ha fatto bene, mi sono sentito come se tu non mi avessi mai abbandonato.

Mi sono scordato di scriverti alcune cose due anni fa.
Prima di tutto, le fans hanno sofferto tantissimo e ho letto di alcune che hanno tentato il suicidio come me. Ho voluto fare una sorta d’incontro tra me e alcune “fortunate”, erano circa trenta ragazze, erano di tutte le parti del mondo e ho dovuto fare un piccolo sorteggio, meno male che da quando gli One Direction si erano divisi non c’erano più tante fans come agli inizi. Abbiamo parlato di come abbiamo fatto ad andare avanti senza di te, molte di loro hanno pianto con me, altre volevano apparire più forti ma avevano gli occhi lucidi. Le ho abbracciate tutte e sono riuscito a sorridere. E’ stato il mio secondo sorriso vero da quando te ne eri andato. Il primo è arrivato con Sophie.

Un’altra cosa che avrei dovuto dirti è che ho ripreso a cantare, non come prima ovviamente. Ora mi piace farlo in maniera molto più piccola, durante le feste. Strano vero? Dagli stadi alle piazzette. Molto spesso arrivano delle vecchie fans della band e mi abbracciano, piangono dicendomi che siamo ancora i loro idoli, e mi chiedono fotografia e autografo.

E’ fantastico fare una vita normale, anche se a volte sento la mancanza dei concerti e dei meet&greet.

Credo che non mi abituerò mai al fatto che è tutto finito e che tu non ci sei più. Mi manchi tanto, come sempre, ma ora ho imparato a trattenere il dolore.

Ti svelo un segreto: ogni tanto nel cuore della notte piango, mentre la bambina dorme; non vorrei svegliarla. Ma poi mi alzo con il sorriso, lo faccio per lei, per te. Per noi. Perché il nostro piccolo noi esiste ancora. Non lo dimenticherò mai.

Stavo ripensando ad un episodio che mi fa ridere. Eravamo nel bungalow di tuo padre, con gli altri ragazzi. Erano le 12,00 e tu non volevi svegliarti. Allora noi eravamo venuti e avevamo cantato per te. Avevo cantato con il cuore e tu mi avevi ringraziato. Non stavamo ancora insieme.

Ma lì, durante quella vacanza, avevi avuto il coraggio di baciarmi e io avevo continuato a baciarti. Mi avevi detto che avevi paura, che magari avresti potuto non piacermi. Ma come facevi a dire che avresti potuto non piacere alla gente? Tu piacevi e piaci a tutti.

Ora vado amore, Sophie uscirà tra poco da scuola e devo ancora fare la spesa!
Le voglio fare una sorpresa. La porterò a fare un picnic e poi le mostrerò la sua nuova palla. Ama la pallavolo e il suo allenatore dice che è la migliore tra tutte le bambine.

Ti amo piccolo grande Harry.
Mille baci e per sempre tuo, Louis Tomlinson.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
01/02/2028
Ciao Harry.
Sono passati dieci anni dalla tua morte e ho sentito il desiderio di riprendere la lettera. Voglio scriverti un’ultima volta. Poi conserverò questa busta nel mio comò, affianco al letto.

Ora Sophie ha quindici anni, ormai è una ragazza. E’ bellissima e le parlo sempre di te, sai? Dice che sarebbe stata contenta di conoscerti, poi quando vede che sto per piangere mi abbraccia, profuma di famiglia ed è fantastico.

Devo dirti una cosa, spero che non ti arrabbierai. Lo spero davvero, non me lo perdonerei.

Ho conosciuto un uomo. Si chiama Liam ed è più piccolo di me di due anni, ne ha trentacinque. Ha capelli biondo cenere e occhi castani. E’ bello, ma mai come te. Provo qualcosa per lui, ma il mio amore per te sarà eterno, niente potrà superarlo. Lui lo sa, ne è consapevole ma non mi ha abbandonato.

L’ho conosciuto durante il picnic di cui ti parlavo nell’ultima lettera. Sophie aveva fatto andare la sua palla su un’altra tovaglia e c’erano due persone. Liam e il figlio di sette anni. Abbiamo mangiato insieme e poi non abbiamo voluto perdere i contatti. Dopo un anno mi ha baciato e ora viviamo insieme, da qualche mese.

Credo che mi sia stato molto d’aiuto per il mio ritorno alla normalità, ci sono riuscito, quasi.

La notte mi sveglio ancora, ma ora lui mi abbraccia e mi fa calmare. I suoi non saranno mai i tuoi abbracci. Le sue labbra non saranno mai le tue, ma soprattutto lui non sarà mai te.

Ma mi piace, quello che provo per lui è un sentimento simile all’amore, ma manca qualcosa, forse il tuo nome, forse manchi proprio tu.

Come vedi, ho tenuto fede alle mie promesse. Non ti ho dimenticato, ma ho imparato ad andare avanti. Devo ammettere che agli inizi mi è tornato alla mente il pensiero di ammazzarmi, ma vedendo Sophie mi è passato. Amo quella bambina, quando la guardo, vedo te.

Lei è la mia gioia. Mi riempie sempre di soddisfazioni e non delude mai. Ma forse ogni genitore parla così di suo figlio.

Lei e Lucas (il figlio di Liam) vanno d’amore e d’accordo. Agli inizi avevamo paura che potessero finire insieme ma è acqua passata, sembrano essere fratelli da sempre.

Comunque, nell’ultima lettera ho dimenticato di dirti una cosa. La tua chitarra ora è qui con me, ogni tanto la suono durante i piccoli concerti che faccio. Ha ancora il tuo odore.

Scusa se ho bagnato anche questo foglio, ma come noterai ci sono meno lacrime. Te l’ho detto che ho imparato a tenere a freno il dolore.

Spero davvero che ora tu non sia arrabbiato, ma sono convinto di no. Ora magari mi starai guardando e starai sorridendo, una lacrima sarà scesa dai tuoi occhi, ma sarà tutto. Tu sicuramente sei contento per me e Sophie e ci proteggi. La sento, una sorta di barriera che ci allontana dolore, problemi e pericoli.
Ti sono e sarò per sempre grato dell’infinito che hai dato ai nostri momenti.
Ti amerò per sempre, giuro. Louis Tomlinson



Ehi belli. Spero che questa piccola os vi piaccia.
Ieri notte ascoltavo River flows in you.
Beh, inutile dire che mi è arrivata magicamente l'ispirazione.
Proprio per questo vi ho consigliato di leggerla con quella musica.
Magari vi farà lo stesso effetto che fatto a me.
Pensavo di fare una sorta di continuo in cui si parla di Louis e Liam,
ovviamente con i figli,
ovviamente (pt.2) sotto forma di lettera per Harry.
Ora vado. Baci.
-mar

 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: marfangirlomg